Ciambella ai frutti rossi

Ciambella ai frutti rossi

Questa ricetta della ciambella ai frutti rossi è realizzata interamente senza grassi aggiunti – quindi niente burro né olio, ma comunque tanta bontà per accompagnarvi nelle vostre colazioni.

Per realizzare questa ricetta della ciambella ai frutti rossi vi serve un mixer capiente e poco altro. L’idea mi è venuta da una busta di frutti rossi congelati che dovevo finire, e nel procedimento mi sono ispirata al pan d’arancio, che avevo realizzato l’inverno scorso, e che potete trovare qui. Come nel pan d’arancio, ho provato a mettere i frutti rossi scongelati direttamente nel bicchiere del mixer – hanno dato un gusto particolare all’impasto, oltre che un colore rosaceo molto accattivante!

Per preparare la ciambella (o bundt cake) ai frutti rossi vi servono:

150 gr di frutti rossi misti (freschi o scongelati)

300 gr farina 00

200 gr zucchero

3 uova

100 ml latte (io scremato)

1 bustina di lievito per dolci (sono circa 16 gr)

Nel bicchiere del mixer frullate i frutti rossi e poi aggiungete le uova. Mixate  brevemente e poi aggiungete lo zucchero, Date ancora qualche giro di mixer in modo che si amalgami per bene e poi aggiungete il latte. Un altro giro per mescolarlo al composto e poi iniziate ad incorporare la farina  a poco a poco, sempre mixando. Se non avete un bicchiere del mixer capiente potete, prima di introdurre la farina, travasare il composto (che sarà allora ancora abbastanza liquido) in una terrina capiente e mescolare la farina con l’aiuto delle fruste. Io ho fatto così e la ciambella è venuta benissimo. Per ultimo aggiungete il lievito setacciato, sempre azionando il mixer oppure amalgamandolo bene con le fruste.

Ungete e infarinate uno stampo per ciambelle, e ponetevi il vostro impasto. Io ho usato un prodotto eccezionale, che mi aiuta sempre quando uso lo stampo per le ciambelle, è lo spray staccante di Silikomart. L’ho scoperto a una svendita e da allora non lo  abbandono più quando uso stampi con forme particolari.

Cuocete l’impasto in forno preriscaldato statico a 180 gradi per almeno 50 minuti. Controllate sempre con lo stecchino! Questa volta mi sono serviti dieci minuti in più, perché i frutti erano particolarmente sugosi e umidi. Lasciate raffreddare e poi decorate come più vi piace, con zucchero a velo o altro.

Io ho scelto di fare una ganache al cioccolato bianco (ho usato 50 gr di cioccolato bianco e 25 gr di panna, che ho sciolto a fuoco bassissimo in un pentolino antiaderente), che ho sparso sulla superficie della ciambella, e ho poi completato con qualche frutto rosso avanzato.

Il gusto è sorprendente, e sono sicura che vi piacerà! Se volete rifare la ricetta, ricordate di taggarmi con #myownsweet e @myownsweet.

 

 

 

Farinata al rosmarino vegan e senza glutine

Farinata al rosmarino vegan e senza glutine

La  ricetta della farinata al rosmarino è talmente semplice e tradizionale che è quasi un delitto ripubblicarla. Più studio però e più mi accorgo che anche le ricette tradizionali sono capaci di tirare fuori gli istinti più primordiali, e quindi mi permetto di dare anche io il mio contributo – in particolare, io sono nel team farinata aromatizzata al rosmarino.

La farinata al rosmarino è così facile da fare, e in più è adatta a tutti ma proprio tutti, perché usa farine senza glutine e non ha nemmeno l’ombra di ingredienti di origine animale. Insomma, il cibo perfetto! Il profumo di rosmarino poi è perfetto per dare quel qualcosa in più , non può mancare!

Gli ingredienti per la farinata al rosmarino sono:

  • 300 gr farina di ceci
  • 50 gr olio EVO
  • 900 ml acqua a temperatura ambiente
  • 10 gr sale
  • qualche rametto di rosmarino
  • olio per ungere la teglia e sale grosso per servire

In una terrina capiente mischiate la farina di ceci con l’acqua. Mescolate bene con una frusta a mano per sciogliere tutti i grumi che si potrebbero formare, e poi riponetela coperta dalla pellicola alimentare per farla riposare. Dovrà restare così per almeno 4 ore.

Vedrete che si formerà sulla superficie una specie di schiumetta bianca, che dovrete eliminare con l’aiuto di una schiumarola. Poi mettete l’olio, e sempre mescolando aggiungete anche il sale.

Prendere poi dell’olio e ungete molto bene la teglia che volete usare – questa quantità è giusta per due teglie da 30 cm di diametro. La teglia non deve essere solo bagnata dall’olio, ma deve restarne anche un po’ di più.

Mettete l’impasto con l’aiuto di un mestolo in ciascuna delle teglie, e poi spargete il rosmarino sulla superficie. La quantità va a vostro gusto.

Mettete in forno preriscaldato alla massima potenza (230 gradi) per circa 10 minuti, mettendo la teglia nella parte più bassa del forno, e poi dopo 10 minuti spostatela nella parte più alta e continuate a cuocere per altri dieci minuti . Dovrà formarsi una sottile crosticina.

Estraete dal forno, e fate intiepidire. Servite la farinata tiepida, con una spolverata di sale grosso, oppure delo sale dell’Himalaya macinato sul momento.

 

Crostata con crema di limoni

Crostata con crema di limoni

La crostata con crema di limoni e un dolce classico, ma sempre di effetto, per accompagnare il tè delle cinque, concludere un pasto o semplicemente regalarsi un momento di dolcezza.

Questa ricetta della crostata con crema di limoni è di origine calabrese, e l’ho provata per la prima volta lo scorso weekend. Eravamo stati invitati alla Cena dei Popoli, e ognuno doveva preparare qualcosa del proprio paese – gli italiani, invece, dovevano portare qualcosa di regionale. Volendo omaggiare la mia regione o città avrei dovuto portare il panettone, ma essendo ancora un po’ caldo ho preferito optare per un dolce fresco, che potesse anche piacere a tutti. Ed è piaciuto proprio, perché è finito in un baleno!

Per la crostata con crema di limoni (adatta per una teglia di 28/30 cm) avrete bisogno di:

  • 400 gr farina 00
  • 2 uova e 1 tuorlo
  • 160 gr zucchero
  • 100 gr burro
  • 1 bustina lievito

Per la crema procuratevi:

  • 3 limoni bio grandi (con buccia edibile)
  • 2 uova
  • 50 gr farina 00
  • 50 gr amido di mais
  • 200 gr zucchero
  • 500 ml di acqua tiepida
  • 1 busta di vanillina

Iniziate a preparare la crostata alla crema di limoni con la pasta frolla: in una terrina mettete la farina e unite il burro a pezzetti. Lavorate con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso. Potete anche mettere tutto nel mixer e frullare fino a ottenere lo stesso tipo di composto.

Aggiungete poi il lievito e il resto degli ingredienti, e lavorare velocemente fino ad ottenere un composto amalgamato, formate un panetto e mettete in frigo a riposare per almeno mezz’ora.

Nel frattempo, preparate la crema iniziando con un limone, che dovete privare della buccia (usate il pelapatate così potete togliere la buccia senza il bianco, che è amaro, lasciandone dei pezzetti abbastanza grandi da poterli togliere con facilità). In un pentolino mettete l’acqua, la buccia e lo zucchero, e fate bollire (l’acqua deve diventare un po’ giallina). Intanto spremete il succo dei tre limoni, filtratelo e aggiungetevi poi l’amido di mais e la farina, mescolando per non formare grumi. Versate questo composto nel pentolino, che avrete spento, e iniziate a mescolare: basteranno pochi minuti perché la crema inizi ad addensare. Trasferite la crema in una ciotola e incorporate le uova e la vanillina, sempre girando con l’aiuto di una frusta a mano.

Per completare la crostata alla crema di limone dovete a questo punto riprendere la frolla dal frigo, stenderla con l’aiuto di un mattarello. Deve avere almeno 4 mm di spessore. Mettetela nella teglia unta (oppure foderata di carta forno) e coprite con la crema di limoni. Infine, preparate delle strisce di impasto da incrociare sopra la crema.

Infine cuocete a forno già caldo a 180 gradi per 45 minuti circa (fate sempre la prova stecchino). Lasciate raffreddare al crostata alla crema di limoni, e mettete qualche ora in frigorifero prima di servire.

Se provate a rifare la ricetta della crostata alla crema di limoni, ricordate di taggarmi con #myownsweet e @myownsweet.

 

 

 

Torta senza glutine alle cinque sfumature di cioccolato

Torta senza glutine alle cinque sfumature di cioccolato

Chi ha detto che una torta senza glutine non può essere super golosa? Questa torta senza glutine alle cinque sfumature di cioccolato vi dimostrerà il contrario!

Non solo, è anche super facile da realizzare! Sapete che spesso cucino senza glutine per il mio papà,  che è celiaco. Questa torta è la sua preferita, e diventerà la preferita anche di chi non è intollerante al glutine. Siete pronti a partire?

Queste quantità sono perfette per una tortiera con chiusura a cerniera di 18 cm di diametro:

  • 180 gr biscotti al cacao senza glutine
  • 80 gr burro fuso
  • 650 ml panna liquida
  • 250 gr mascarpone
  • 120 gr zucchero a velo
  • 12 gr gelatina
  • Topping al cioccolato (io ho usato questo)

Sbriciolate finissimi i biscotti con l’aiuto di un mixer e poi unite il burro fuso e mescolate.

Foderate la base della teglia con carta forno, versate il composto di biscotti e pressare per bene per compattarlo uniformemente. Aiutatevi con un batticarne o un bicchiere.

Mettete in frigo a rassodare e nel frattempo preparate la crema, anzitutto mettendo a bagno nell’acqua la gelatina per reidratarla. Leggete sulla confezione il tempo consigliato, e ricordate che se fate questa torta per un celiaco la gelatina deve essere senza glutine! Poi scaldate circa 200 gr di panna (sottraetela dai 650 ml totali) senza portarla ad ebollizione, e scioglietevi dentro la gelatina che avrete ben strizzato prima.

Mettete la panna restante in una terrina, insieme al mascarpone. Mescolate bene gli ingredienti con l’aiuto  di una frusta a mano, poi sempre mescolando aggiungete lo zucchero e per ultima la panna scaldata con la gelatina.

Dividete la crema di panna in 5 parti uguali: io prendo cinque bicchieri e li metto vicini, e poi verso la crema in modo che ogni bicchiere ne abbia la stessa quantità. Procedo poi a mettere nel primo bicchiere 10 cucchiaini di topping, nel secondo sei, nel terzo tre, nel quarto uno, e nel quinto nulla.

Recuperiamo ora la teglia con i biscotti dal frigo, e iniziamo a versare sopra lo strato di crema con più cioccolato, e mettiamo in freezer per dieci minuti. Trascorsi i dieci minuti, estraiamo la teglia e versiamo sopra il bicchiere di crema in cui avremo messo sei cucchiaini, e rimettiamo in freezer per dieci minuti e così via, fino ad all’ultimo strato, quello con sola panna.

A questo punto mettiamo la torta in frigorifero e lasciamo rassodare il tutto per almeno 4 ore prima di servire.

Visto come è facile realizzare la torta alle cinque sfumature di cioccolato? Ma il risultato è di effetto, di sicuro! Fatemi sapere se vi è piaciuta, e mi raccomando, aspetto le foto dei vostri capolavori! Ricordate di taggarmi sui social con  @myownsweet e #myownsweet.

Hand pies vegane alle pesche

Hand pies vegane alle pesche

Velocissima, leggerissima e buonissima. Basta per convincervi a preparare da soli la brisée fatta in casa, senza utilizzo di burro o altri grassi animali?

Qualche minuto di mixer e un po’ di attesa per il riposo in frigo, ed avrete una brisée leggera e croccante, adatta alle vostre ricette dolci e salate.

Quella che propongo oggi è la versione dolce, con cui ho preparato queste buonissime hand pies vegane alle pesche, aromatizzate con un mix di spezie (zenzero e cannella).

Le hand pies vegane alle pesche sono mini tortine che si mangiano in pochi bocconi e sono un’esplosione di bontà. Questa versione è vegana perché non ho usato né burro nell’impasto, né uovo per spennellare la superficie. Forse con l’uovo avrebbero avuto il loro caratteristico colore ambrato, ma non ho fatto nessun compromesso sul gusto e la fragranza.

Gli ingredienti che ho usato per le hand pies vegane alle pesche sono questi:

per la pasta brisée

  • 200 gr farina 00
  • 80 gr olio di oliva (io ho usato un extravergine fruttato, eviterei quelli dai sapori troppo pungenti)
  • 50 gr di acqua fredda
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 pizzico di sale

Per il ripieno

  • Due pesche
  • ¼ di cucchiaino di cannella
  • ½ cucchiaino di zenzero in polvere
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • Acqua q.b.

Iniziamo a preparare la pasta, versando in un mixer capiente la farina, l’olio e un pizzico di sale, e lo zucchero. Accendiamo il mixer e frulliamo per qualche minuto, fino a che il composto non risulterà sabbioso. A questo punto mettiamo metà dell’acqua e frulliamo ancora per pochissimo ad alta velocità: dovrebbe iniziare a formarsi il cuore dell’ impasto: mettiamo quindi la restante acqua, e a questo punto di formerà una piccola palla di impasto, che lavoreremo per pochissimi minuti su una superficie non calda (quindi non legno, ma casomai plastica o marmo) in modo che l’impasto diventi liscio. La copriamo poi con la pellicola e la facciamo riposare mezz’ora in frigo.

Per la farina che ho usato io questa quantità di acqua è ideale – se vedete che il composto è ancora molto asciutto, potete aggiungere altri 20 gr di acqua.

Nel frattempo prepariamo il ripieno, tagliando a pezzetti le pesche già sbucciate, e mettendole in un pentolino antiaderente con le spezie e lo zucchero. Facciamo scaldare a fuoco lento, rigirando di tanto in tanto. Se le pesche dovessero essere un po’ dure, e quindi non rilasciassero i succhi, potete aggiungere un po’ di acqua. Quando le pesche si saranno ammorbidite, sfaldatele un po’ con i rebbi della forchetta.

Togliete la pasta dal frigo e con un mattarello stendetela sul piano di lavoro coperto dalla carta forno, di uno spessore di circa mezzo centimetro. Componete poi le vostre hand pies della forma che preferite: io ho usato un coppapasta rotondo con cui ho tagliato dei cerchi che ho riempito al centro con le pesche, cercando di evitare che fossero troppo impregnate di succo (non lo buttate, servirà dopo!), e che ho chiuso con l’aiuto dei rebbi della forchetta, bucando la parte superiore con un coltello per il vapore. Ho anche fatto delle strisce lunghe di impasto, che poi ho richiuso a libro per formare una specie di saccottino, per variare. Potete anche farle triangolari, a stella… oppure invece di incidere la pasta per far fuoriuscire il vapore, potete aiutarvi con le formine per decorare la pasta di zucchero.

Spennellate la superficie delle hand pies con il succo delle pesche cotte, e infornate a 180 gradi per mezz’ora.

Saranno molto calde all’interno, quindi attendete che si siano raffreddate un po’ prima di gustare le vostre hand pies! Se uscirà del succo non vi preoccupate, è normale e anzi, rende la pasta ancora più dolce!

 

Torta cocco e menta

Torta cocco e menta

Questa torta cocco e menta cattura il gusto dell’estate, è fresca e soffice, perfetta per ogni momento della giornata.

Quest’anno la menta è stato il leit motiv di tante preparazioni… ma come non lasciarsi ispirare da tanta freschezza? La mia versione della torta cocco e menta ha richiesto un po’ di lavoro: volevo un risultato soffice e non eccessivamente dolce, cosa che può succedere se si esagera  con lo sciroppo concentrato alla menta.

Dopo qualche tentativo, ecco la lista degli ingredienti:

  • 50 gr zucchero
  • 125 gr di yogurt al cocco
  • 150 gr farina 00
  • 75 gr farina di cocco
  • 1 bustina di lievito
  • 2 uova
  • 200 gr sciroppo di menta

Con l’aiuto delle fruste montate le uova con lo zucchero, fino a che non diventano belle soffici  e chiare e raddoppiano di volume. Versate poi l’olio a filo sempre sbattendo, e poi lo sciroppo alla menta. Continuate versando lo yogurt,  e poi la farina 00 setacciata.

Per ultimo, versate la farina di cocco, e il lievito, anch’esso setacciato.

Foderate con della carta forno una teglia da 24 cm. Io in questo caso ho usato una teglia quadrata, così da fare dei cubotti: la dimensione della mia è di 22 x 28.

Mettete in forno preriscaldato statico a 180 gradi per 30 minuti. Fate sempre la prova stecchino!

Il risultato è stato una torta cocco e menta soffice come una nuvola, leggerissima e piena di gusto. Ho decorato semplicemente con una spolverata di zucchero a velo, e per dare una discontinuità nella morbidezza ho inserito delle gocce di cioccolato in superficie, che sono affondate nell’impasto e hanno dato un po’ di gusto in più.

Ovviamente, potete semplicemente spolverare con farina di cocco, o coprire con la ganache al cioccolato… le combinazioni sono tante, e tutte strepitose!

La torta cocco e menta è così facile che diventerà presto una delle vostre preferite! Se volete rifare questa ricetta, ricordatevi di taggarmi con #myownsweet e @myownsweet.

Crostata senza glutine ai fichi e mandorle

Crostata senza glutine ai fichi e mandorle

La crostata senza glutine ai fichi e mandorle è perfetta per accompagnare le vostre giornate di fine estate. Il guscio della crostata non solo è senza glutine, ma è anche 100% vegano, e può essere usato come base per crostate vegane piene di gusto e leggerezza.

La ricetta della crostata senza glutine ai fichi e mandorle è facile, ma un po’ lunga da realizzare, perchè ho scelto di fare in casa la composta di fichi che si appoggia alla base della crostata. Ovviamente se volete potete acquistarla già pronta, ne guadagnerete in tempo!

Prepariamo la base dellla base con a crostata con:

  • 145 gr di farina di mandorle
  • 75 gr di farina di riso (io ho usato la farina di riso integrale)
  • 50 gr di olio di cocco in versione liquida
  • 55 gr di sciroppo di agave
  • 1 pizzico di sale

Mettete tutti gli ingredienti nel mixer, e fate andare le lame oper qualche minuto, fino a che il tutto non sarà amalgamato. Il risultato sarà un impasto farinoso, e leggermente umodo, che dovrete brevemente lavorare con le mani su un piano di lavoro, fino a che non si sarà frmata una palla liscia, che coprirete con la pellicola per alimenti, e farete riposare in frigo per mezz’ora. Trascorso il tempo, stendete l’impasto (vi avviso, si romperà, ma è normale) in un cerchio e mettetelo in uno stampo per crostate, facendo ben aderire i bordi, lasciando sotto la carta forno (se preferite potete ungere con olio vegetale la tortiera e poi spargetevi sopra della farina di riso). Siccome la farina di mandorle non sviluppa glutine, tenderà a rompersi quando la porrete nella teglia: non vi preoccupte davvero, lavoratela con le mani e si compatterà col calore.

Bucherellate il fondo coi rebbi di una forchetta, e poi mettete la crostata a cuocere in bianco al forno a 180 gradi coprendo la base con la carta forno e i pesini appositi (oppure fagioli o ceci secchi). Dopo i primi dieci minuti, togliete i pesini e lasciate cuocere per altri dieci minuti. Controllate benissimo il forno, perchè la pasta tende a cuocere in fretta. Togliete dal forno e lasciate raffreddare.

Quando si sarà raffreddata, mettetevi sopra uno strato di confettuira di fichi, oppure di compostache avrete preparato voi stessi con 4/5 fichi abbastanza maturi che avrete privato della buccia, due cucchiai abbodanti di zucchero e il succo di mezzo limone, e che avrete fatto sobbollire in un pentolino antiaderente a fuoco dolcissimo per circa 20 minuti. Deve essersi raffreddato anche lui però prima di andare sulla crostata!

Stendete poi sopra la composta di fichi uno strato di crema alla ricotta montata, che si prepara con

  • 250 gr di ricotta vaccina
  • 2 cucchiai di latte
  • 2 cucchiai di zucchero a velo

Mettete la ricotta, il latte e lo zucchero in un pentolino antiaderente, e scaldate a fuoco dolce per 5  minuti, fino a che la ricotta non si sarà ben sciolta. Mettete poi la ricotta ancora calda nel bicchiere del mixer ad immersione,e  iniziate a montare per almeno 5 minuti. Lasciate raffreddare epoi mettete la ricotta in frigo a raffreddare per almeno un pèaio di ore, coperta con la pellicola a contatto della crema di rcotta. Assumerà la consistenza della panna, e la potrete stendere sopra la composta di fichi a coprire tutta la crostata. Decorate con qualche fettina di fichi, e mandorle a lamelle.

Mantou al vapore

Mantou al vapore

I mantou sono panini al vapore tipici della cucina cinese; ripieni si chiamano baozi, ma vuoti lasciano libero sfogo alla vostra fantasia !

I mantou che ho preparato hanno due particolarità: anzitutto sono interamente vegan, quindi hanno anche la leggerezza degli ingredienti, oltre che della cottura al vapore; e poi hanno un look accattivante, con tutte quelle spirali al cacao.

I mantou sono davvero facili da realizzare, la parte più impegnativa è l’attesa della lievitazione e della cottura al vapore. Se avete la vaporiera è molto più veloce, ma si possono realizzare benissimo anche con una semplice pentola e il cestello per il vapore, oppure uno scolapasta in metallo, come ho fatto io.

Siete pronti a preparare i mantou al vapore? Allora iniziamo con:

  • 300 gr di farina 00
  • 3/4 di bustina di lievito di birra secco (io ho usato quello di Paneangeli Mastro Fornaio, quindi la misura è questa)
  • 2 cucchiai di zucchero semolato (se vi piacciono più dolci potete metterne un paio in più)
  • 150 gr di latte di cocco o di mandorla appena caldo
  • altri 40 gr di latte appena caldo, per ammorbidire l’impasto se necessario
  • (per la versione bigusto 2 cucchiai di cacao)

Mettiamo lo zucchero nel latte appena caldo, e sciogliamolo mescolando. Aggiungiamo poi li lievito, sempre mescolando, e poi lo mettiamo da parte.

In una terrina mettiamo la farina, e poi iniziamo a versare il latte vegetale con il lievito sciolto a filo. Mescoliamo per bene per incorporare il liquido, fino a che l’impasto non avrà assunto una consistenza liscia e morbida. Se dovesse essere troppo secco, potete aggiungere l’altro latte: regolatevi a seconda di quanto liquido ha assorbito la farina che userete. Una volta che l’impasto sarà ben liscio, rimettetelo nella terrina e copritelo con della pellicola per alimenti, poi lasciatelo lievitare per almeno un’ora. Se volete fare anche voi la versione bigusto, dividete il  panetto in due e in uno mettete il cacao, e impastate per incorporarlo. Poiché il cacao assorbe molto i liquidi, avrete certamente bisogno di altro latte vegetale per fargli assumere la consistenza liscia. Mettete poi entrambi i panetti in due diversi contenitori a lievitare (io li ho lasciati nel forno chiuso, faceva caldo quindi non ho acceso la lucina).

Dopo un’ora stendiamo l’impasto, che nel frattempo si sarà raddoppiato in volume, in due rettangoli di dimensioni simili (oppure un unico rettangolo, che arrotolerete a formare un salsicciotto diu circa 5 cm di diametro) . Per la versione bigusto, spennellate con acqua una delle due parti, e poi adagiatevi sopra l’altra, sciacchiando leggermente col mattarello per fare aderire le due parti. Arrotolate poi il salsicciotto stretto, così le spirali vi verranno bene e ben definite. Quando chiudete l’ultimo lembo del salsicciotto, spennellatelo ancora con l’acqua. Massaggiate poi il salsicciotto quasi ad allungarlo, in modo che le parti aderiscano bene. Tagliate poi il rotolo in piccole porzioni (le mie le ho fatte di circa 4 cm, mi sono venuti una dozzina di mantou). Mettete l’acqua a bollire sul fuoco e mettete i mantou (non più di tre perchè aumenteranno di volume e rischiamo che si attacchino)  nel cestino del vapore (o nello scolapasta), e coprite con un coperchio (meglio se trasparente, così verificherete la cottura). Dal momento in cui l’acqua bolle fate cuocere i mantou per circa 20/25  minuti. Quando toglierete il coperchio, fate attenzione a che i panini non si bagnino con la condensa che si sarà formata sul coperchio.

Vedrete che i mantou saranno cresciuti di volume, saranno morbidissimi e profumatissimi. Non sono molto dolci, hanno comunque un sapore neutro, e possono essere tagliati e serviti con marmellata, miele, o crema di nocciole.   Buona colazione!