Crostata al cacao e menta

Crostata al cacao e menta

Uno dei ricordi estivi della mia infanzia sono le bibitone improvvisate dei lunghi e caldi pomeriggi di luglio con i famosi Sciroppi Fabbri. A casa Myownsweet andavano tanto l’orzata e la menta.

Quel colore verde cristallino simil smeraldo, brillante sotto il sole di luglio, sanciva ufficialmente l’inizio dell’estate. Ormai gli sciroppi sono presenti tutto l’anno, e ci mancherebbe. Ma quando le temperature si alzano, mi viene voglia di prendermi cinque minuti a sorseggiare la mia menta con tranquillità. Cinque minuti di ascensore del tempo verso la fine degli anni Settanta.

Ma lo sciroppo, nello specifico alla menta, serve anche per aromatizzare un sacco di cose, non solo l’acqua! Tempo fa avevo fatto dei deliziosi biscotti frollini alla menta con un ripieno di cioccolato bianco e menta. Ho ripreso lo stesso ripieno per farcire una classicissima crostata al cacao.

Realizzare questa crostata scenografica è abbastanza semplice, e non richiede una gran manualità. Se non ci credete… guardate qui!

Ingredienti:
per la frolla
200 g di farina 00
100 g di burro morbido
45 g di cacao
50 g di zucchero
qualche cucchiaio di latte

Per la crema
170 g cioccolato bianco
120 g panna liquida
50 g latte
45 g sciroppo di menta
25 g zucchero
2 tuorli

Preparazione:
Iniziate a preparare la crostata al cacao e menta con i lguscio di frolla: in una ciotola mettete la farina, il cacao e lo zucchero, e mescolateli tra loro. Aggiungete il burro morbido e iniziate ad impastare. Probabilmente l’impasto sarà sbricioloso, quindi aggiunget eil latte un cucchiaio per volta, fino a che l’impasto non si sarà compattato.
Mettetelo quindi in frigo per mezz’ora coperto dalla pellicola.

Riprendete l’impasto dopo mezz’ora, stendetelo con l’aiuto di un mattarello sulla carta forno a circa mezzo centimetro o poco meno, e poi mettetelo nella teglia. Io ho usato quella rettangolare, potete usare una teglia tonda da 22 cm.

Bucate il fondo della frolla e cuocetela in bianco con le sfere di cottura (se non le avete vanno bene anche i fagioli secchi) appoggiate sopra un foglio di carta forno. Il forno deve essere già caldo a 180 gradi, e la frolla si cuocerà in una ventina di minuti (forno ventilato).

Se vi avanza dell’impasto (e credo di sì) potete realizzare dei biscottini per decorare la crostata. Io ho fatto delle piccole sfere di due misure, vanno bene cuoricini, stelline.. quel che volete! Cuociono in una decina di minuti.

Sfornate la frolla e fatela raffreddare.

Nel frattempo preparate la crema della vostra crostata al cacao e menta.

In una ciotola sbattete con le fruste a mano lo zucchero con i tuorli, poi aggiungete la panna e poi il latte.

Versate il tutto in un pentolino e mettetelo sul fuoco medio basso, e fate scaldare. Non deve bollire, ma deve scaldarsi molto bene per cuocere le uova. Mentre di scalda spezzettate il cioccolato bianco, e quando raggiunge la temperatura tuffate il ciccolato nella crema di uona e zicchero e scioglietelo molto bene.

Per ultimo unite lo sciroppo, e mescolate ancora bene. Fate raffreddare la crema soperta da una pellicola per evitare che si formi la pellicolina così antipatica.

Quando si è raffreddata, versatela nel guscio della crostata ormai freddo.
Mettete la crostata nel frigo a rapprendere per almeno sei ore, meglio tutta la notte.

Prima di servire decorate con i vostri biscottini, e qualche fogliolina di menta fresca.

Tortine al cacao con cuore di marmellata

Tortine al cacao con cuore di marmellata

Non sono una grande amante del cioccolato. Se sfogliate le ricette presenti sul mio blog non ne trovate poi così tante di ricette che usano cacao, cioccolato o affini.
Non che mi stia anticipatico o non mi piaccia. Ci sono giorni in cui il cioccolato serve, e basta così.
Però non lo cerco spesso, so che in tanti inorridiranno ma mi è pure capitato di far scadere la Nutella. Che ci volete fare.

Per questo le Tortine al cacao con cuore di marmellata ve le dovete segnare perchè sono più uniche che rare in queste pagine!
In più sono anche senza glutine, che non guasta mai. Questa ricetta è anche senza lattosio, quindi va incontro anche a chi ha qualche fastidiosa intolleranza alimentare.

Le ho realizzate per partecipare a un contest culinar-fotografico (che naturalmente non vincerò mai perchè non posso rompere la tradizione!), e sono state una piacevole scoperta perchè a colazione hanno il giusto mix di gusto e leggerezza per affrontare con energia una lunga giornata.

Sono anche semplicissime da fare,quindi non avete scuse per dar loro una chance!
Le ho preparate nei contenitori di alluminio per la crème brulée perchè non avevo gli stampi per tortine più adatti, ma possono tranquillamente diventare muffin! Il topping è a scelta, io ci ho messo del cioccolato e granella di nocciole, ma volendo potete usare anche del semplice zucchero a velo o, perchè no, un buono strato di crema di nocciole (non scrivo la marca, ma avete capito!). O anche niente, sono buoni lo stesso!

Ingredienti:
2 uova
50 g farina di grano saraceno
50 g fecola o maizena (*)
70 g farina di riso
100 g zucchero (consiglio di usarne uno fine, se usate quello di canna preferitelo extrafine)
100 ml di olio dal sapore non intenso (io ho usato quello di mais)
100 ml di latte di mandorle
20 g cacao
6 gr lievito per dolci(*)
cannella a piacere

marmellata (quindi arance!) oppure la confettura che più vi piace (io consigio i frutti rossi, oppure le fragole)

(*) se preparate il dolce per persone celiache, fate molta attenzione a che i prodotti siano specifici per celiaci

Preparazione:

Setacciate insieme le farine con il cacao e agli amidi (fecola o maizena), e poi anche il lievito.
Mettete da parte.

Montate quindi le due uova (che devono essere a temperatura ambiente!) con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e spumose.

Per ultime, aggiungete le farine setacciate in due/tre riprese, sempre mescolando aiutandovi con una frusta a mano, o le fruste elettriche alla più bassa velocità possibile.

Infine, unite al composto anche la cannella. Io ne ho messo mezzo cucchiaino scarso, la potete anche omettere se non la gradite.

Ungete e infarinate i vostri stampini. Se usate i pirottini di carta per i muffin, ovviamente non vi serve!
Versate l’impasto tenendovi a circa 2/3 della capienza del contenitore.

Mettete al centro di ciascuna delle Tortine al cacao con cuore di marmellata un cucchiaino di marmellata di arance, oppure di confettura.

Potete anche usare della Nutella per una Tortina più golosa – in questo caso vi consiglio di mettere un vassoio coperto di carta forno in freezer per una mezz’ora, mettendovi sopra un cucchiaino scarso di Nutella per ciascuna Tortina (ne escono circa 10, dipende dalla grandezza dei vosti stampi), in modo che congeli. Così, quando cuocerà con le Tortine, non si depositerà sul fondo ma resterà all’interno dell’impasto.

Cuocete le Tortine al cacao con cuore di marmellata in forno già caldo ai canonici 180°C per 15/20 minuti (fate sempre la prova stecchino!).

Una volta raffreddati, potete decorarli con il cioccolato fuso a bagnomaria e la granella di nocciole, oppure con un bel cucchiaio di crema alle nocciole, o ancora con una spolverata di zucchero a velo.

Plumcake di farro vegan bicolore

Plumcake di farro vegan bicolore

Di solito, quando penso a una foto, ci penso parecchio. Non è che l’ispirazione mi viene immediatamente. La foto di questo plumcake di farro vegan bicolore è stata però un (bel) po’ più avventurosa, perchè ha avuto un epilogo rocambolesco e disastroso.
Avevo deciso di mettere una bottiglia di latte di mandorle per richiamare uno degli ingredienti della ricetta. Spesso si fa, in mancanza di un’altra ispirazione.
Poichè scatto nella mia piccol(issim)a cucina, che ha una piccola finestra che è perfetta per i tagli di luce che piacciono a me, ho cercato di appoggiare il pannello riflettente bianco (un cartoncino un po’ più spesso del solito) al certino della frutta appoggiat sull’altro lato del tavolo.
Insomma, il cartoncino ha resistito due scatti, poi si è ribaltato sulla bottiglia di latte, che si è rovesciata sul tavolo, e il latte ha annaffiato tutto – muro, pavimento, sedia, cuscino della sedia.. latte di mandorla ovunque!!

Si dice che non si deve piangere sul latte versato, ma confesso che per un momento mi è venuto proprio da piangere!

Però del set, ancora parzialmente allestito, è rimasta questa foto, e la ricetta del plumcake di farro vegan bicolor, che vi lascio qui sotto.

Ingredienti:
260 gr farina di farro
1 bustina di lievito
250 ml di latte di mandorla
100 gr zucchero (io semolato, va bene anche di canna, ma deve essere fine)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiai abbondanti di cacao amaro
80 ml di olio (io di mais)
zeste di un’arancia
1 pizzico di sale

Preparazione:

Prepariamo il plumcake di farro vegan bicolore emulsionando insieme il latte di mandorla, l’olio, le zeste dell’arancia e l’estratto di vaniglia (io ho usato quello in pasta e l’ho sciolto).

In un’altra ciotola, mescolate insieme la farina di farrio con il lievito e lo zucchero.

A questo punto, con l’aiuto di una frusta a mano, incorporate i liquidi nella ciotola degli ingredienti secchi, e continuate a mescolare per evitare i grumi.

Prendete poi circa un terzo dell’impasto, e unite a questo i due cucchiai di cacao amaro, ,escolando sempre con la frusta a mno per sciogliere eventuali grumi.

Prendete infine uno stampo per plumcake (non molto grande, io ho usato quello usa e getta della Cuki), versate all’interno l’impasto chiaro, e poi versate al centro quello al cacao.
Con l’aiuto di uno stuzzicadentivariegatelo, in modo che l’impasto al cacao si mescoli anche in basso con l’impastoalla vaniglia.

Mettete il plumcake di farro vegan bicolore in forno già caldo a 180 per circa 45 minuti (fate sempre la prova con lo stecchino).

Per un’altra supercolazione vegan, perchè non provate i Pancakes al grano saraceno?

Torta al cacao e nocciole

Torta al cacao e nocciole

Autunno, cadono le foglie. Sì, vabbè. Autunno, iniziano le prime nebbie, e questo mi secca di più, però.. sì, vabbè anche qui. La definizione migliore dell’autunno è una sola. E’ quella stagione in cui al mattino è gennaio, a mezzogiorno è maggio, e comunque vada sei vestito sempre inadeguato.

Se fossi cool e a latitudini più nordiche direi che è una stagione hygge (che pare si prinunci “hugga”). In realtà, quest’anno potrebbe non esserte proprio così. Passi per la atmosfera comfort (ed essendo in gran parte confinati in casa con una socialità da canarini in gabbia, poco ci vuole), ma hygge è anche condivisione del comfort con le persone a noi più care. Purtroppo questo, nell’autunno dell’anno 2020, non si può fare.

Anche se abbiamo un giro di stagioni un po’ ingrato in questo anno bisestile quanto mai funesto, nulla ci vieta di costruirci una hygge tutta nostra un po’ diversa, e c’è poco di più consolatoio di una buona torta al cacao e nocciole. Lo so, avrei dovuto togliere il burro, come spesso faccio nelle mie altre ricette. Però avevo bisogno di trattarmi bene una volta ogni tanto, di scappare dalle ristrettezze di un regime alimentare un po’ rigido (anche se utilissimo per il mio stomaco!), e quindi mi sono lasciata andare a qualche grammo di burro nella ricetta.
Le mie origini lombarde, del resto, chiamano burro.
Ho però diminuito un po’ la dose, sostituendola con della buona ricotta magra. La sofficità (si dice??) e la leggerezza ne guadagnano.

Questa torta è molto semplice da realizzare, ed è un altro punto a suo favore. Per renderla più carina e darle anche un tocco in più di autunno, l’ho coperta di crema alle nocciole e cioccolato (che è la morte sua!) e una pioggia di nocciole tostate. Ho visto questa decorazione su un giornale di cucina e l’ho copiata, perchè ci stava proprio bene.

Ingredienti (per uno stampo da 22/24 cm):
200 gr farina 00
250 gr ricotta vaccina
90 gr burro morbido
100 gr farina di nocciole (o nocciole tritate finissime)
180 gr zucchero
100 ml latte
3 uova
16 gr lievito vanigliato
50 gr fecola (sono circa due cucchiai colmi)
1 cucchiaio di cacao in polvere
1 bustina di vanillina
100 gr nocciole
3 cucchiai crema al cioccolato e nocciole (per la decorazione)

Preparazione:

Iniziate a preparare la torta al cacao e nocciole separando i tuorli dagli albumi, e montanto di primi con lo zuiccheor in una ciotola. Devono diventare belil chiari e gonfi.
Sempre mescolando con le fruste (abbassando leggermente la velocità), incorporate il burro.
Successivamente unite anche la ricotta, che avrete però privato della sua acqua (io l’ho setacciata con un colino a maglie strette per essere più sicura). Date ancora una bella mescolata, poi mettete da parte.

In un’altra ciotola montate gli albumi a neve ben ferma, e poi uniteli al composto con i tuorli e la ricotta. Mecsolate bene dal basso verso l’alto per evitare di smontare le chiare d’uovo montate.

A questo punto, iniziate a incorporare setacciandoli gli ingredienti secchi a poco a poco, quindi la farina 00, la fecola, il lievito e la vanillina, insieme al cacao. Versatene un po’ per volta, alternandoli con il latte. Per ultima, inserite anche la farina di nocciole, avendo cura di evitare dei grumi.

Foderate una tegli apribile con carta forno, versate l’impasto e cuocetelo per circa 50 minuti a forno già caldo a 180 gradi. Fate comunque sempre la prova con lo stecchino. La torta è pronta quando lo stuzzicadenti uscirà pulito.

Lasciate raffreddare la torta al cacao e nocciole prima di estrarla dalla teglia.

Per servirla potete spolverarla con lo zucchero a velo, e sarà un’ottima torta da colazione. Se volete darle un tono, tagliate al coltello circa 100 gr di nocicole tostate senza pelle. Prendete una crema spalmabile al cioccolato e nocciole a vostra scelta, e spalmatela su tutta la superficie. Spargete poi sopra la crema spalmabile le vostre nocciole tagliate. Aderiranno immediatamente e formeranno una bella e scenografica crosticina, per portare in tavola una semplice ma sofisticata torta al cacao e nocciole.

Chiffon cake variegata al pistacchio

Chiffon cake variegata al pistacchio

Ogni volta che estraggo lo stampo da chiffon cake rabbrividisco. Ormai è risaputo che, malgrado quanto scrivano tutti su ogni blog di pasticceria del mondo conosciuto e non, la chiffon cake non scende pressochè mai da sola dallo stampo. Però tutti, indistintamente, scrivono il contrario, così illudendo ogni pasticcere in erba, o anche meno (come me!).

Ebbene, dopo tanti e tanti tentativi, vi dico la verità che nessuno ha il coraggio di spiattellarvi in faccia: la chiffon non è vero che scende da sola quando si raffredda. Toglietevelo dalla mente.
MAI. NEVER. NIEMALS. JAMAIS.

Oh, adesso mi sento a posto con la coscienza, e posso finalmente dirvi come ho preparato questa chiffon cake variegata al pistacchio che, a parte forse il nome, è davvero semplice da realizzare. Vi basta uno sbattitore elettrico e null’altro – oltre ovviamente al maledetto stampo da chiffon cake, quello coi piedini insomma!
Avevo da finire della crema e della farina di pistacchi avanzate da questa ricetta, ma se l’avete potete anche farla con farina di nocciole e nutella (anzi, ora che ci penso… domani la rifaccio proprio così!!).

Vedrete nella lista degli ingredienti du ediverse quantità per alcuni ingredienti: non sono io che sono fusa (bè, un pochino sì, dai!), sono le quantità per l’impasto al pistacchio e per quello al cacao…

Ingredienti:
90 gr + 100 gr di zucchero semolato
2 + 2 uova
75 gr di farina 00
85 gr di farina 00 + 10 gr farina di pistacchi
40 ml + 40 ml olio di semi
60 ml + 65 ml di acqua leggermente tiepida
4 gr + 4 gr lievito vanigliato
2 gr cremor tartaro
15 gr pasta di pistacchio
20 gr cacao

Preparazione:
Per preparare la chiffon cake variegata al pistacchio dovete anzitutto separare i tuorli dagli albumi.
Mettete tutti gli albumi insieme in una ciotola grande (li monterete a neve dopo), mentre dovete mettete i tuorli in due diverse ciotole, a due a due.

Prendete un’altra ciotola e mettete all’interno setacciati 90 gr di zucchero, 85 gr di farina e la farina di pistacchi, oltre a 4 grammi di lievito e un pizzico di sale. Mescolate e mettete da parte.

In un’altra ciotola mettete all’interno, ancora setacciati, 100 gr di zucchero, 75 gr di farina, il cacao, e 4 gr di lievito. Mescolate anche qui e mettete da parte.

Prendete una delle ciotoline con dentro due tuorli, ed emulsionateli (se avete una piccola frusta a mano va bene, ma va bene anche la forchetta) con 60 ml di acqua tiepida, 40 ml di olio e la pasta di pistacchio.
Prendete l’altra ciotolina con dentro gli altri due tuorli, ed emulsionateli con 65 ml di acqua tiepida, 40 ml di olio e basta.

Incorporate con una frusta a mano la ciotola dei tuorli con la pasta di pistacchio con la ciotola con gli ingredienti secchi che contiene la farina di pistacchio, fino a che non si sono sciolti tutti i grumi.

Poi passate alla ciotolina con i tuorli emulsionati che vi rimane, ed incorporatela con gli ingredienti secchi che contengono il cacao. Anche qui devono sparire tutti i grumi.

A questo punto, non vi resta che montare a neve ben ferma gli albumi – mettete il cremor tartaro quando gli albumi iniziano a diventare bianchi, non prima, altrimenti il cremor tartaro non si scioglie bene e restano dei grumi.

Ora dividete a metà gli albumi montati a neve ed incorporatene una parte al composto col cacao, e la rimenente al composto con il pistacchio. Vale sempre il solito adagio: si mescola dal basso verso l’alto, così gli albumi non si smontano.

Prendete il vostro stampo coi piedini (per queste quantità – cioè 4 uova – vi viene una perfetta chiffon cake variegata al pistacchio da 18/20 cm di diametro. Io ho uno stampo più grande, mi è venuta più bassina, ma è buona ugualmente!!!).

Iniziate a versare al suo interno gli impasti (mi raccomando, non imburrate lo stampo!). Io ho iniziato con l’impasto al pistacchio, poi ci ho versato sopra quello al cacao e così via, fino a che no nli ho finiti entrambi.

A questo punto, la chiffon cake variegata al pistacchio è pronta per essere informata a 160 gradi (il forno deve essere già caldo) per circa 40 minuti (dipende dal vostro stampo, per quelli più piccoli aggiungete 10 minuti, e comunque fate sempre la prova stecchino).

Quando lo stecchino esce pulito, prendete il vostro stampo, capovolgetelo sui piedini, e sperate che scenda raffreddandosi. Se non scenderà, non vi preoccupate. Armatevi di santa pazienza, e con un coltellino pazientemente staccate dallo stampo la vostra chiffon cake variegata al pistacchio.

Potete gustarla così, oppure con una glassa allo yogurt che è sempolicissima: ho usato un vasetto di yogurt all avaniglia normalissimo, in cui vi ho sciolto dentro due cucchiaini colmi di pasta di pistacchi e due cucchiai di zucchero a velo. Et voilà!

Baci di dama al cacao

Baci di dama al cacao

Le due parole che, in questo brutto periodo, sono state sempre connotate da un “non” davanti sono state abbracci e baci. Non ci si può abbracciare. Non ci si può baciare.
La famigerata distanza sociale, che a seconda dei casi va da uno a due metri (dipende dalla potenza dello sputacchio, cosa assai personale, direi…), ci ha privati delle più autentiche e spontanee dimostrazioni di affetto tra esseri umani.

Forse passerà ancora un po’ prima di tornare a baci e abbracci, ma possiamo illuderci di recuperare un po’ di dolcezza, che solo un bacio dato col cuore più donare, con questi baci di dama al cacao, che sono anche rigorosamente senza glutine.

La ricetta è semplicissima, e vi servirà soltanto un mixer da cucina. In questo caso li ho uniti utilizzando quella buona crema al cioccolato e nocciole che ha un nome ormai famoso nel mondo intero, e che qui non citerò per ovvie ragioni. Naturalmente, potete usare la crema di nocciole che preferite. Ma potete usare anche la crema alle mandorle, oppure anche una ganache al cioccolato bianco, per dare un po’ di contrasto di colore.

Non è la prima versione dei baci di dama senza glutine che preparo. Potete dare un’occhiata anche ai Baci di dama senza glutine tradizionali, oppure i Baci di dama al cocco, oppure i Baci di frolla morbida senza glutine. C’è solo l’imbarazzo della scelta!

Ingredienti (per circa 18 baci):
100 gr mandorle (da tritare finemente)
20 gr cacao amaro
80 gr farina di riso
80 gr di burro
50 gr zucchero di canna
1 pizzico di sale
crema al cioccolato e nocciole q.b.

Procedimento:
Mettete in un robot o un mixer da cucina le mandorle insieme allo zucchero di canna, e tritateli insieme. Con l’azione meccanica dei due ingredienti, lo zucchero e le mandorle si uniranno in una polvere abbastanza grossolana ma comunque piacevole.
Unite poi a questi ingredienti, sempre all’interno del mixer, il burro a temperatura ambiente (toglietelo dal frigorifero una mezz’ora prima di iniziare a preparare i vostri baci di dama al cacao), la farina di riso, il cacao e un pizzico di sale.
Impastate velocemente alla massima velocità. Dipende dalla potenza del vostro robot da cucina, ma non ci vorranno più di due o tre minuti.

Estraete quindi l’impasto dal mixer – sarà morbido perchè l’azione delle lame avrà scaldato il burro – e mettetelo nel frigorifero per almeno mezz’ora, coperto con della pellicola alimentare. Per facilitare l’operazione successiva, io ho diviso l’impasto in quattro, e ne ho ricavati tanti cilindretti del diametro di circa due centimetri (a occhio..).

Trascorsa la mezz’ora, riprendete il vostro impasto e prendetene dei piccoli pezzetti più o meno dello stesso peso, per ricavare delle palline che metterete sulla carta forno stesa sulla placca del forno (o una teglia di simili dimensioni), schiacciandole leggermente. Se avete perso un po’ di tempo per fare i vostri cilindrett di impasto, potete tagliare dei pezzetti di circa un centimetro di lunghezza, in modo da farli più o meno tutti di peso simile.

Cuocete le vostre metà dei baci di dama al cacao nel forno già caldo a 160 gradi per circa 10/15 minuti. Come sempre verificate il vostro forno.

Attendete che siano freddi prima di staccarli dalla carta forno, così non si deformeranno.
Cercate di accoppiarli usando due parti di uguale o simile grandezza, e uniteli usando mezzo cucchiaino di crema al cioccolato e nocciole.
Fateli consolidare in frigorifero per circa un’ora prima di servirli.

ALCUNE ALTERNATIVE DI RIPIENO: Potete unire i baci al cacao facendo una ganache veloce al cioccolato fondente. In questo caso è sufficiente sciogliere il cioccolato (circa 70 gr) a bagnomaria, farlo intiepidire e poi utilizzarlo per unire i baci.
Potete anche realizzare una ganache al cioccolato bianco: prendete in questo caso due cucchiai di panna fresca, e 100 gr di cioccolato bianco. Fate sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria con la panna, fate intiepidire e poi unite insieme i due baci al cacao. Avrete un ripieno bianco che contrasterà con le due parti al cacao!

Biscotti bicolori al cacao e vaniglia

Biscotti bicolori al cacao e vaniglia

Ognuno di noi ha un ricordo nel cassetto, e il pomello del cassetto è una ricetta. Negli anni ottanta una famosa marca di pasta aveva lanciato tantissimi nuovi biscotti per la colazione, quelli che poi – negli anni – mi hanno messo una tale acidità che non sono più riuscita a mangiarli.

Non dico sia stata colpa loro, ma è innegabile che ogniqualvolta mi capiti di fare colazione con quei biscotti, finisco invariabilmente col mal di stomaco. Ho un po’ di gastrite, sarà l’età.

Però sono buoni veramente, e soprattutto alcuni avevano una forma così carina e caratteristica che bisogna fare chapeau al loro marketing. Alcuni di questi biscotti non sono più in produzione, e in questi giorni di forzato riposo non è escluso che non li riproponga qui io.
Ma altri biscotti sono ancora sugli scaffali, e mi sono ispirata al look di uno di loro in particolare per realizzare alcuni ottimi biscotti per la colazione.

In realtà il gusto è diverso, e mi serviva di sbarazzarmi di alcuni ingredienti che avevo nella credenza. Però sono venuti buoni e ve li propongo, nel caso aveste un’oretta di tempo da impiegare in questi giorni, per prepararvi degli ottimi biscotti bicolori al cacao e vaniglia per la vostra colazione!

Ingredienti:
110 gr farina di riso
100 gr zucchero
100 gr farina 00
40 gr amaretti tritati
50 gr di mandorle (che ho tritato finissime nel mixer)
25 gr cacao amaro + 20 gr farina 00
80 gr burro morbido
1 uovo
mezza bustina di lievito vanigliato ( sono circa 8 gr)
un pizzico di sale
latte q.b.

Procedimento:
A me aiuta molto preparare la linea, cioè tutti gli ingredienti pronti per l’uso. Quindi, un’oretta prima di iniziare ad impastare i vostri biscotti bicolori al cacao e vaniglia, ricordatevi di tirare fuori il burro dal frigo, in modo che si ammorbidisca.

Tritate poi finemente sia gli amaretti, sia le mandorle. Io uso quelle senza pellicina, per questa ricetta sono ideali. Uso le mandorle tritate fini al posto della farina perchè così qualcuna resta leggermente più consistente, e crea un po’ di scrocchierello che mi piace.

Una volta che il burro si è ammorbidito, lavoratelo in una ciotola con lo zucchero, aiutandovi con le fruste elettriche (o la planetaria) in modo che si formi una bella crema.
A questo punto unite l’uovo, e quando si sarà assorbito nel composto mettete le mandorle e gli amaretti, e poi setacciatevi all’interno le due farine e il lievito.

Il composto si presenterà molto molto compatto, e quindi vi consiglio di inserire un cuchciaio di latte per volta, in modo che si ammorbidisca leggermente e riesca a stare tutto insieme.

A questo punto pesate l’impasto e dividetelo a metà. In una unite il cacao (e se dovesse risultare troppo secco potete aggiungere un goccino di latte), e nell’altra metà aggiungete la restante farina (i 20 gr aggiuntivi della lista ingredienti).

Prendete poi i due impasti, e metteteli separati in frigo, coperti dalla pellicola per alimenti. Lasciateli circa mezz’ora a ricompattare.

Riprendete poi l’impasto bicolore, dividete in due ciascuno dei panetti, e formate così due salsicciotti più o meno di uguale lunghezza e spessore.

Accostate poi l’impasto chiaro e quello scuro, poi il chiaro e poi lo scuro ancora. Metteteli su un foglio di carta forno, chiudetela come se fosse un pacchettino, compattando con le mani l’impasto, e rimettete ancora in frigorifero per 30/40 minuti.

Riprendete poi il salsicciotto, tagliatelo a strisce verticali di circa un centimetro e mezzo di spessore, e metteteli sulla teglia del forno coperta di carta forno.

Metteteli poi in forno, che avrete già preriscaldato alla temperatura di 180 gradi, e cuocete i vostri biscotti bicolori al cacao e vaniglia per circa 15/18 minuti.

Lasciateli raffreddare prima di gustarli!

Torta marmorizzata vegan senza glutine

Torta marmorizzata vegan senza glutine

La marble cake, ovvero la torta marmorizzata, è una preparazione super classica, il dolce da credenza per eccellenza! L’ho preparata tante volte, e ho ogni volta tentato nuovi esperimenti con i disegni del cioccolato sulla vaniglia (con scarsi risultati, visto che la mia vena artistica è inesistente, così come il mio estro…).
Eppure, per quanto facile sia, la trasformazione della torta marmorizzata classica in una versione vegan e gluten free è stata una sottospecie di inferno in terra.

Quella che vedete nella foto è la terza prova, dove per essere precisi la prima è venuta una suola di scarpe, e la seconda una massa molliccia. Il problema, se così si può chiamare, della trasformazione dei dolci da glutinati a senza glutine sta anche nel bilanciamento tra le farine – che assorbono molta più acqua ed umidità di quelle col glutine – e i fluidi presenti nella ricetta. Così può succedere che il dolce si trasformi in un corpo contundente, oppure vicevers ain un ammasso colloso immangiabile.

Pur non essendo stato semplice il processo per arrivare a qui, questa torta marmorizzata vegan senza glutine è alla fine facile da realizzare. A differenza di altre preparazioni vegan, che richiedono ingredienti esotici e spesso di nicchia (con costi elevatissimi), ho scelto prodotti che ho trovato nel mio supermercato (quello che non ha il cremor tartaro, per inciso!). In più, per renderla accessibile proprio a tutti, ho usato una miscela di farine senza glutine che si può trovare pressochè ovunque.
Non ci credete? Allora preparaimo insieme questa facilissima torta marmorizzata vegan senza glutine.

Ingredienti:
215 gr mix di farina senza glutine (potete usare l’universale o quello specifico per dolci – l’universale verrà solo un po’ più compatto)
160 gr di burro di soia
115 gr zucchero semolato
120 gr latte di mandorle
1 cucchiaino colmo di estratto di vaniglia in bacca (io ho usato quello della Paneangeli)
1 cucchiaio di cacao amaro
10 gr lievito per dolci (ne trovo diversi che sono vegan e senza glutine)
2 gr di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale

Procedimento:
Per prima cosa foderate una teglia da 20 cm di diametro con della carta forno. Questo passaggio è obbligatorio se usate teglie sia per fare dolci con glutine che dolci senza glutinem, così si evita qualsiasi contaminazione accidentale.
Scaldate poi il forno a una temperatura di 175 gradi.

In una ciotola setacciate la farina senza glutine, il lievito, il bicarbonato e il sale, e mettete da parte.
Nella planetaria con la frusta a foglia, o altrimenti con lo sbattitore elettrico a velocità medio bassa, iniziate ad ammorbidire il burro di soia (che poi è quesi una margarina) fino a che non diventa cremoso. Aggiungete poi lo zucchero, e continuare a mescolare fino a che non si sarà completamente incorporato, poi unite anche l’estratto di vaniglia in pasta. Se usate la vanillina, oltre a controllare che sia vegan e gluten free – non tutte lo sono! – invece che in questa fase, setacciatela con i secchi).

Unite poi all’impasto di burro vegano e zucchero i secchi, in tre fasi, alternando farina e latte di mandorla, in modo che il tutto si amalgami alla perfezione, senz al aformazione di grumi.

Prendete poi circa due terzi di impasto e versatelo nella teglia (io preferisco quella col fondo apribile, ma dipende dalle vostre possibilità), e livellate la superficie con il dorso inumidito di un cucchiaio.

Setacciate nel restante terzo dell’impasto il cacao, mescolate bene in modo che tutto si amalgami senza grumi. Poi, con l’aiuto di un cucchiaio, mettete sulla superficie dell’impasto alla vaniglia delle cucchiaiate di impasto al cacao, (ne dovrebbero venire cinque o sei, ma dipende dalle posate che utilizzate).
Con il manico del cucchiaio ho disegnato dei piccoli vortici all’interno dell’impasto al cacao, in modo da amalgamare, ma senza mischiare, i due impasti.

Mettete la torta in forno già caldo per circa 40 minuti.

Una volta raffreddata potete togliere la torta marmorizzata vegan senza glutine dalla teglia e, a vostro gusto, spolverarla con un po’ di zucchero a velo.