Ciambellone rustico alla frutta secca

Ciambellone rustico alla frutta secca

L’equinozio ha il suo fascino nello stare a metà. Metà luce e metà buio. Metà caldo e metà freddo. Momento di passaggio buono per tutti, in cui non c’è troppo ma nemmeno troppo poco. Quest’anno il primo equinozio (quello di primavera) lo abbiamo visto dalle nostre finestre, e forse è per questo che sto vivendo la settimana dell’equinozio di autunno con doppio entusiasmo.
Ho voglia di colori ambrati, delle giacche più pesanti e una tazza di tisana che scalda le mani e la gola.
Sono quei piccoli piaceri che magari da ragazzi scivolano via, ma che da adulti danno quel non so che di confortevole, una sorta dolce di abitudine.

A proposito di dolci, insieme alla tisana o al té, o ad un bel cappuccino fumante, questo ciambellone rustico alla frutta secca sta non bene, ma benissimo. La frutta secca tagliata grossolanamente scrocchia piacevolmente sotto i denti, e fa venire solo voglia di un’altra fetta. Per dare una sferzata rustica che in autunno non stanca mai, ho usato un ingrediente segreto, la farina di grano saraceno, che insieme alle noci è un atto di pura golosità. Tranquilli, questo bel ciambellone è senza burro, quindi potete mangiarne una fetta in più senza sensi di colpa!

Si realizza davvero in poco tempo, e vi assicuro che non potrete più farne senza.
Se non mi credete, su le maniche e prepariamolo insieme – mi darete ragione, ne sono certa!

Ingredienti:
150 gr di farina 00
80 gr di farina di grano saraceno
160 gr di zucchero
120 ml olio vegetale
100 ml latte (io scremato)
60 gr noci
60 gr nocciole
50 gr farina di mandorle (o mandorle tritate finemente)
16 gr lievito per dolci

Procedimento:
Per realizzare il ciambellone rustico alla frutta secca dovete iniziare sbattendo le tre uova in una ciotola insieme allo zucchero il tempo necessario a che diventino belle chiare e spumose. Ci vorranno all’incirca cinque minuti.

A questo composto aggiungete poi, sempre sbattendo, l’olio a filo e poi il latte.

Abbassate la velocità delle fruste elettriche fino al minimo, e iniziate ad incorporare poco per volta la farina 00, la farina di grano saraceno, la farina di mandorle (o le mandorle tritate molto finemente) e il lievito.

Prendete poi la frutta secca (noci e nocciole) e tagliatele al coltello, in modo che avrete dei pezzi irregolari di varie dimensioni. Uniteli al composto, tenendone da parte un cucchiaio per decorare la superficie (se volete, altrimenti versateli tutti!).

Prendete lo stampo da ciambella, imburratelo e infarinatelo (o usate uno staccante per teglia, io lo preferisco!) e versate l’impasto livellandolo leggermente. Distribuite infine sulla superficie a frutta secca tagliuzzata rimasta.

Cuocete in forno già caldo, alla temperatura di 180 gradi, per circa 30/35 minuti.
A metà cottura controllate il vostro ciambellone rustico alla frutta secca – se la superficie dovesse scurirsi, potte coprirla con dell’alluminio per evitare che bruci. Ogni forno fa storia a sé, quindi come sempre controllate la cottura con uno stecchino.

Quando verrà fuori asciutto, togliete la teglia dal forno, e lasciate raffreddare compltamente prima di togliere il ciambellone rustico alla frutta secca dallo stampo.

Mini plum cake all’avena e noci

Mini plum cake all’avena e noci

Veganuary è una iniziativa nata dalla omonima organizzazione, che invita le persone a lasciare i propri pregiudizi, ed a provare per un mese ad abbracciare il veganismo – magari si può scoprire che la scelta non sarà per un mese, ma per la vita intera, chissà.
Dal 2014 sempre più persone e aziende hanno dato una chance al veganismo. Non parliamo soltanto di alimentarsi in un certo modo, ma anche di cosmetici e altri prodotti ispirati alla filosofia vegan. Nel 2019 alcune grosse corporation, come Sky o PWC, hanno partecipato a una sorta di corporate challenge.
Anch’io cerco, ogni anno, di aggiungere frecce al mio arco, e provo e testo ricette di ispirazione vegana, che però vanno bene tutto l’anno, non solo a gennaio!

Oggi è la volta dei mini plumcake all’avena e noci, totalmente vegani, che possono però diventare anche dei muffin (la ricetta viene da lì!) o anche un plum cake normale.

Ingredienti:
50 gr di noci tritate grossolanamente
110 gr di farina integrale
60 gr di fiocchi di avena + qualcuno per decorare
60 gr di zucchero di canna
mezza bustina di lievito per dolci
30 gr di olio di riso (o vegetale)
120 gr di latte di riso (o di mandorle)
due manciate abbondanti di gocce di cioccolato fondente vegan (o 50 gr di cioccolato fondente vegano tagliato a pezzettini al coltello) + una manciata per decorare

Procedimento:

In un mixer mettere l’avena e lo zucchero. Frullate alla massima velocità per circa un minuto, in modo che l’avena si sminuzzi insieme allo zucchero.

In un’altra ciotola setacciate la farina con il lievito, poi aggiungete l’avena con lo zucchero e mescolate per bene.

Unite poi l’olio e il latte, e mescolate molto bene per evitare che si formino i grumi.

Infine, unite anche le noci tritate al coltello, e le gocce di cioccolato (o i pezzettini di cioccolato, davvero non fa differenza). Utilizzate una marisa o una spatola per incorporare le noci e il cioccolato, in modo da non romperli.

Riempite gli stampini per mini plumcake (io uso questi, sono ottimi e non bisogna nemmeno imburrarli e infarinarli), o per muffin, avendo cura di di lasciare circa un dito dal bordo. Cospargete la superficie dei mini plum cake all’avena e noci con un po’ di fiocchi di avena e del cioccolato in gocce o tritato.

Mettete i mini plum cake all’avena e noci in forno già caldo a 180 gradi per circa 25 minuti. Fate sempre la prova stecchino prima di estrarli, perchè ogni forno è diverso.

Estraete i mini plum cake all’avena e noci solo quando si saranno ben raffreddati.

Se vi piace l’avena, provate i miei biscotti all’avena e frutta secca.

Biscotti all’avena e frutta secca

Biscotti all’avena e frutta secca

L’avena è una pianta erbacea che, per tanti anni, è stata bandita dalla dieta senza glutine. Si pensava infatti che l’avena avesse una componente glutinica, cosa che in tempi recenti è stata esclusa.
E’ più probabile che, in realtà, il glutine sia presente più per contaminazione, dal momento che spesso si coltiva l’avena in luoghi prossimi a piantagioni di grano.

Ormai ci sono in commercio tantissime varietà di avena certificata gluten free, e anche se qualche malato celiaco sviluppa una sensibilità anche a questa erbacea, in generale si tratta di una sostanza generalmente ben tollerata da chi deve seguire una dieta priva di glutine.

Siccome le catene polipeptidiche che compongono l’avenina, contenuta nell’avena, ricordano i cereali contenenti glutine, ci sono celiaci ipersensibili che potrebbero avere qualche difficoltà a gestirla.
Tuttavia, l’avena è un’erbacea che apporta tantissime sostanze nutritive al nostro organismo: il betaglucano, che abbassa i livelli di colesterolo nel sangue; gli avenantramidi che sono invece antinfiammatori, che agiscono contro il rischio tumorale.

Il basso indice glicemico e l’elevato contenuto di fibre di questo cereale lo rendono utile anche per che soffre di diabete, per stabilizzare il livello di glucosio nel sangue.

E poi… ma che buona è l’avena? Fa anche tanto bene, e il suo sapore rustico è meraviglioso per preparazioni sia dolci che salate.

Oggi vi propongo una facilissima ricetta per usare i fiocchi d’avena, i biscotti all’avena e frutta secca. Io li ho preparati in versione “normale”, diciamo così, ma vi do’ anche una versione senza glutine da utilizzare se siete intolleranti. Mi raccomando però, l’avena deve essere rigorosamente certificata gluten free!!

Ingredienti:
100 gr burro morbido
100 gr zucchero di cocco
100 gr di farina 00 (oppure potete usare un mix senza glutine, io uso sempre quello di Nutrifree)
1 uovo
125 gr fiocchi d’avena integrali (certificato senza glutine)
150 gr di frutta secca (io ho usato nocciole e noci)
mezzo cucchiaino di lievito (senza glutine, eventualmente)

Procedimento:
Iniziate a preparare i vostri biscotti all’avena e frutta secca lavorando il burro a pomata con lo zucchero.
Incorporate anche l’uovo, sempre mescolando con l’aiuto di una spatola.
Successivamente, unite al composto anche la frutta secca, che avrete in precedenza spezzettato (io mi sono aiutata con il pestello,così ho ottenuto dei pezzetti piccoli e altri più grossi, che hanno dato un bel tocco rustico).

Infine, unite al composto anche la farina con il lievito e i fiocchi d’avena.
Impastate brevemente con me mani: si formerà un composto abbastanza granuloso, che dovrete mettere in frigorifero a riposare coperto dalla pellicola alimentare per circa mezz’ora.

Trascorso questo periodo, riprendete l’impasto dei vostri biscotti all’avena e frutta secca, toglietene un cucchiaino abbondante da tè, e mettetelo nel fondo degli stampi per muffin che avrete imburrato e infarinato in precedenza (potete, in alternativa, usare anche dei pirottini rigidi per muffin se li avete). Schiacciate bene l’impasto sul fondo degli stampi, in modo che si crei un dischetto di impasto abbastanza omogeneo. Se vi piace, spolverateli con altri fiocchi di avena sulla superficie prima di infornarli.

Mettete a cuocere i biscotti in forno già caldo a 180 gradi per circa 15 minuti.
Aspettate che si siano raffreddati prima di toglierli dagli stampi. Se li toglierete ancora tiepidi, potrebbero spezzarsi perchè devono raffreddarsi bene per ricompattarsi.

Plumcake alle mele, yogurt e noci

Plumcake alle mele, yogurt e noci

Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.
(Van Gogh)

Autunno porta pomeriggi freddi, da passare al caldo del proprio divano, con una tazza fumante di té in una mano… e un buonissimo dolce alla mele dall’altra!
Non che sia obbligatorio, per carità – a me non capita mai di avere pomeriggi così in nessuna stagione che il buon Dio manda in terra, però la visione romantica dell’autunno chiama a sé prati di fogli in fiamme (come cantava Claudio Baglioni), finestre appena appannate e un bel dolce con la frutta di stagione. Come questo plumcake alle mele, yogurt e noci.

Oggi vi propongo un plumcake leggerissimo (se volete usare un dolcificante lo sarà ancora di più!) e rustico come da tradizione.
Sto provando da un po’ a non usare sempre farine super raffinate, e così vi propongo la versione con farina integrale – ma viene buono anche con la farina 00, non vi preoccupate!

Ingredienti:
135 gr di farina integrale (o farina 00)
50 gr di zucchero (anche di canna, basta che sia quello macinato fine)
1 mela media
2 uova
mezza bustina di lievito (sono circa 8 gr)
1 cucchiaino di cannella
30 gr olio
1 manciata di granella di noci
1 vasetto di yogurt alla vaniglia o naturale (quello da 125 gr., potete usare anche quello greco)

Procedimento:
Montate le uova e lo zucchero con l’olio fino a che il composto non diventa chiaro e spumoso. Ci vorranno almeno cinque minuti – potete usare le fruste elettriche o la planetaria.
Mentre le uova si montano, mettete in un’altra ciotola la farina, il lievito e la cannella, e mescolate bene gli ingredienti secchi tra loro.

Una volta che le uova si saranno ben montate, unite il vasetto di yogurt e mescolate piano per amalgamare il composto senza smontarlo.
Unite poi a poco a poco la farina setacciata. Fatela incorporare bene nell’impasto – io preferisco setacciarne tre cucchiai circa per volte e poi amalgamarla, così sono sicura di controllare bene che il tutto si è assorbito completamente.

A questo punto sbucciate la mela, togliete il torsolo e ricavate dei piccoli cubetti (circa tre quarti della mela). L’ultimo quarto lo usiamo per decorare.

Incorporate anche la mela, mescolando con una marisa molto dolcemente,e poi aggiungete anche le noci a granella.

Imburrate e infarinate un piccolo stampo da plumcake (io ho usato uno stampo usa e getta della Cuki lungo 20 cm), mettete l’impasto all’interno, livellate e decorate la superficie con le fettine di mela dell’ultimo quarto rimasto (non fatele affondare troppo, altrimenti non si vedrà più la decorazione). Infornate a 180 per 45/50 minuti.
Come sempre, controllate il vostro forno e la cottura, anche perchè molta dell’umidità della torta dipende dalla mela che userete. Può darsi che ci voglia qualcosa di più o di meno – in ogni caso, a circa 35 minuti controllate la cottura, e se vedete che il plumcake si sta scurendo in superficie ma è indietro di cottura, coprite la superficie con dell’alluminio.

Una volta cotto, lasciate raffreddare il vostro plumcake alle mele, yogurt e noci prima di toglierlo dallo stampo e spolverizzarlo con lo zucchero a velo.
Per altre idee autunnali con le noci, guardate questi buns alle mele e cannella vegan.

Pan co’ santi senese

Pan co’ santi senese

Il Pan co’ santi senese è un tipico dolce autunnale della provincia di Siena, che si prepara nel periodo di Ognissanti. Le affinità con altri dolci senesi è evidente: frutta secca e spezie non mancano mai, perché erano i tesori (appunto, i santi del nome!) che i mercanti senesi riportavano dai loro viaggi commerciali.
Il ripieno arricchisce un pane davvero semplice, che di solito si preparava il giorno del sabato, che era dedicato alla panificazione per tutta la settimana. Sabato scorso mi ci sono messa anche io a panificare il pan co’ santi senese, e con uno sforzo davvero minimo ho sfornato una vera meraviglia della cucina povera e tradizionale del nostro Paese.
Il grosso del lavoro lo fa il lievito, voi dovere soltanto pesare e impastare gli ingredienti. Se avete la planetaria poi.. ma che aspettate?
Vi consiglio di riscoprire questa ricetta tradizionale toscana di altri tempi, che qui vi lascio in versione anche vegana (ho eliminato lo strutto e l’ho sostituito con l’olio evo).

Ingredienti (per due pani di media grandezza)
150 gr farina 00
150 gr farina manitoba
10 gr lievito di birra
120 ml acqua tiepida
3 cucchiai zucchero
70 ml olio EVO
150 gr uvetta
150 gr noci
Mezzo cucchiaino di pepe
Un pizzico di sale
Tuorlo d’uovo per spennellare la superficie – per la versione vegana usate il latte vegetale per spennellare.

Procedimento:
Anzitutto mettete l’uvetta a rinvenire nell’acqua tiepida per almeno venti minuti.
Nel frattempo, tostate le noci in un padellino antiaderente con una goccia di olio – vi assicuro che l’olio sprigionerà tutto il gusto delle noci, che a loro volta daranno al pane un gusto inconfondibile!
Sciogliete anche il lievito nell’acqua tiepida, mescolando bene.

Mettete nella planetaria (o in una ciotola, se impastate a mano) le due farine, lo zucchero, il pizzico di sale, il pepe, l’olio e mescolate brevemente. Aggiungete poi l’acqua col lievito, a poco a poco.

Quando si sarà formato l’impasto, aggiungete per ultimi l’uvetta strizzata e le noci, che nel frattempo si saranno raffreddate.
Se impastate a mano, l’uvetta e le noci le potete anche aggiungere all’inizio dell’impasto – l’importante è che non si frantumino troppo, ma rimangano a grossi pezzi.
Attenzione: se vi piace (e le lo consiglio) prima di tuffare l’uvetta nell’impasto, passatela in un po’ di vin santo – il sapore del pan co’ santi migliorerà tantissimo!
Se siete astemi, oppure avete bimbi a tavola, meglio di no!

Prendete l’impasto e formate una palla. Mettetelo in una ciotola pulita con un po’ di farina all’interno, copritelo con la pellicola alimentare e un canovaccio pulito e fatelo lievitare in luogo tiepido per circa tre ore. Io lo metto sempre in forno, dove è protetto per bene. Prima di metterlo a lievitare accendo brevissimamente il forno, e lo porto a circa 40 gradi, così si aiuta la lievitazione.

Trascorse le tre ore, riprendere il vostro panetto, e ricavate due pagnottine all’incirca delle medesime dimensioni.

Sistematele sulla leccarda del forno, che avrete ricoperto con la carta forno. Incidete la superficie formando una croce, spennellatele col tuorlo dell’uovo (o il latte vegetale) e rimettetele a riposare per mezzora.

Accendete intanto il forno e portatelo alla temperatura di 180 gradi.

Infornate il vostro pan co’ santi per circa 25 minuti.

Se volete altre idee anche salate di cucina toscana, leggete il libro di Giovanni Righi Parenti “La cucina Toscana“.

Muffin vegani alle carote e noci

Muffin vegani alle carote e noci

Oggi è stato il World Vegan Day, quindi ho pensato di festeggiarlo insieme a tutti coloro che hanno abbracciato questo stile di vita che mi incuriosisce.
Martedì scorso sono stata alla cena vegana (ne scriverò a breve) preparata dalla bravissima Chiara Canzian, a cui ho promesso (o minacciato?) di rubare qualche ricetta. Mi pareva che la ricorrenza fosse quella giusta per iniziare il mio saccheggio! Visitate il suo blog di cucina per saperne di più. Le sue ricette vi stupiranno, come hanno stupito me.
Questa ricetta ad oggi non è ancora sul suo blog www.chiaracanzian.com, la trovate però nel libro che ha scritto insieme a Red Canzian (ma lo devo presentare??), dal titolo “Sano Vegano Italiano” (ed. Rizzoli). Ve la scrivo qui, anche se poi – come spesso mi capita – io ho fatto qualche piccola variazione sul tema per personalizzarla.
300 gr farina integrale
200 gr zucchero di canna
200 gr latte di soia (io ho usato il latte di mandorle)
8 gr cremor tartaro
8 gr bicarbonato per dolci
150 gr noci sgusciate
150 gr carote
80 gr olio di semi di girasole
un pizzico di cannella
Come prima cosa, preparate le carote mondandole e poi mettetele a pezzi nel mixer insieme alle noci, e tritate. Mettete da parte.
Nel frattempo mettete in una ciotola l’olio e il latte, insieme allo zucchero e mescolate con una frusta.
In un’altra ciotola capiente mettete la farina con i due agenti lievitanti e il pizzico di cannella, e mescolate bene, per distribuire i lieviti. Poi, poco per volta, unita il composto liquido, sempre mischiando con le fruste per evitare i grumi (io alla fine ho usato le fruste elettriche, a una velocità non altissima che mi ha però permesso di evitare i grumi). Quando il composto è liscio, unite poco per volta il mix di carote e noci. Mescolate bene anche qui, sempre con le fruste, per distribuire gli ingredienti. Mettete poi il composto nei pirottini e poi nel forno ventilato a 180 gradi per venti minuti (controllate sempre con lo stecchino!).
Una volta che li avrete estratti dal forno e fatti raffreddare, spolverate con dello zucchero a velo.
Se lo avete, potete usare quello di canna.
Il gusto è molto particolare e vi stupirà. Se provate, fatemi sapere cosa ne pensate!