Capita anche a voi di rifare le ricette trovate su riviste e giornali, e di accorgervi a un certo punto che c’è qualcosa che non va? Può essere la quantità di liquidi, i secchi, la lievitazione. Qualsiasi cosa sia, ci si trova di fronte a qualcosa informe e ingestibile, che ci fa chiedere: ma chi ha scritto questa ricetta, l’avrà mai fatta?
La domanda è legittima, e la risposta non può essere sempre sì. Mi sento però di spezzare una lancia agli scrittori di ricette, tra cui ci mi metto (in maniera del tutto sporadica e non professionale). Una delle ragioni per cui le ricette possono non venire sta in una verità assolutamente banale: non tutte le farine sono uguali. Ci sono differenze tra marca e marca, e tra farina e farina. Non si può pensare di sostituire la farina 00 con la farina integrale pensando che la quantità di liquidi debba rimanere la medesima.
La chimica è chimica, e non ci lascia scampo.
La dimostrazione di questo banalissimo principio chimico è servito su un vassoio (o su un piatto!) da questi Biscotti vegani all’avena e frutta secca, in cui sono stata davvero in imbarazzo a indicare la quantità di bevanda vegetale. La ragione è semplicissima: dipende dalla farina di avena che viene usata. Ci sono farine di avena molto “assetate” che tendono ad assorbire molto. Ho cambiato due marche di farina di avena avendo due risultati diversi. Non comprendevo la ragione, e mi intestardivo a voler mettere sempre la stessa quantità, con risultati deludenti.
Mi sono arresa: a volta, anche in cucina, bisogna che la ricetta parli da sé.
Per questo vi darò, per i liquidi, delle quantità indicative. Lo so che i meno esperti la troveranno una follia, ma vi assicuro che è una pazzia necessaria. Impastate fino a che il tutto non diventerà compatto e non più appiccicoso, e fermatevi lì. Anche se non avrete messo tutti i liquidi. Vuol dire che la vostra farina non assorbe tanto. Magari invece sarà necessaria più bevanda vegetale. Ripeto, lasciate che le vostre farine vi parlino.
Del resto, parliamo con le piante e gli animali.. perchè non con le farine?
Biscotti vegani all’avena e frutta secca
Ingredienti:
100 g farina di avena
150 g farina 00
50 g farina di frutta secca (potete fare tutte nocciole o mandorle, o noci, o metà e metà)
50 ml olio di semi
50 ml bevanda vegetale (io latte di mandorle)
50 ml sciroppo di agave
50 g zucchero di canna chiaro
4 g lievito per dolci
per coprire (eventuale):
100 g cioccolato fondente
qualche manciata di mandorle a lamelle
Preparazione:
Mettete in una ciotola gli ingredienti secchi (farina di avena e farina 00, oltre al lievito e allo zucchero) e amalgamate.
Inserite quindi i liquidi, iniziando dall’olio, per poi continuare con lo sciroppo di agave. Iniziate ad impastare.
Solo a questo punto (mi raccomando, rispettate questo ordine!) iniziate ad introdurre nell’impasto il latte vegetale. Mettetelo a poco a poco, così potrete apprezzare l’assorbimento del latte vegetale da parte del mix di farine. Ho usato la farina di avena del Molino Rossetto e la farina 00 anti grumi, e per questo mix mi sono stati sufficienti 50 ml di latte di mandorla (potete scegliere anche quello alla soia, alle nocciole…).
Quando l’impasto non sarà più appiccicoso, lasciatelo riposare una mezz’ora a temperatura ambiente.
Riprendete il vostro impasto e stendetelo con l’aiuto di un matterello con uno spessore di circa 5 millimetri. Tagliate i vostri Biscotti vegani all’avena e frutta secca con un tagliabiscotti di vostra scelta. Io ho usato il cuore, anche perchè San Valentino si avvicina a passi veloci. Ma potete optare per un tradizionale stampino rotondo.
Ponete i Biscotti vegani all’avena e frutta secca sulla teglia coperta di carta forno e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa 12 minuti. Devono essere leggermente colorati, ma non scuri.
Lasciate raffreddare su una gratella, e nel frattempo sciogliete a bagnomaria 100 g di cioccolato e quando si sarà liquefatto potete intingere i biscotti. Fate scolare il cioccolato, ponete nuovamente i Biscotti vegani all’avena e frutta secca ad asciugare sulla gratella, e se lo gradite spolverate il cioccolato con qualche lamella di mandorle.
Potete anche gustarli senza cioccolato, o con un velo di zucchero a velo.