Biscotti vegani all’avena con frutta secca

Biscotti vegani all’avena con frutta secca

Capita anche a voi di rifare le ricette trovate su riviste e giornali, e di accorgervi a un certo punto che c’è qualcosa che non va? Può essere la quantità di liquidi, i secchi, la lievitazione. Qualsiasi cosa sia, ci si trova di fronte a qualcosa informe e ingestibile, che ci fa chiedere: ma chi ha scritto questa ricetta, l’avrà mai fatta?

La domanda è legittima, e la risposta non può essere sempre sì. Mi sento però di spezzare una lancia agli scrittori di ricette, tra cui ci mi metto (in maniera del tutto sporadica e non professionale). Una delle ragioni per cui le ricette possono non venire sta in una verità assolutamente banale: non tutte le farine sono uguali. Ci sono differenze tra marca e marca, e tra farina e farina. Non si può pensare di sostituire la farina 00 con la farina integrale pensando che la quantità di liquidi debba rimanere la medesima.
La chimica è chimica, e non ci lascia scampo.

La dimostrazione di questo banalissimo principio chimico è servito su un vassoio (o su un piatto!) da questi Biscotti vegani all’avena e frutta secca, in cui sono stata davvero in imbarazzo a indicare la quantità di bevanda vegetale. La ragione è semplicissima: dipende dalla farina di avena che viene usata. Ci sono farine di avena molto “assetate” che tendono ad assorbire molto. Ho cambiato due marche di farina di avena avendo due risultati diversi. Non comprendevo la ragione, e mi intestardivo a voler mettere sempre la stessa quantità, con risultati deludenti.
Mi sono arresa: a volta, anche in cucina, bisogna che la ricetta parli da sé.

Per questo vi darò, per i liquidi, delle quantità indicative. Lo so che i meno esperti la troveranno una follia, ma vi assicuro che è una pazzia necessaria. Impastate fino a che il tutto non diventerà compatto e non più appiccicoso, e fermatevi lì. Anche se non avrete messo tutti i liquidi. Vuol dire che la vostra farina non assorbe tanto. Magari invece sarà necessaria più bevanda vegetale. Ripeto, lasciate che le vostre farine vi parlino.
Del resto, parliamo con le piante e gli animali.. perchè non con le farine?

Biscotti vegani all’avena e frutta secca
Ingredienti:
100 g farina di avena
150 g farina 00
50 g farina di frutta secca (potete fare tutte nocciole o mandorle, o noci, o metà e metà)
50 ml olio di semi
50 ml bevanda vegetale (io latte di mandorle)
50 ml sciroppo di agave
50 g zucchero di canna chiaro
4 g lievito per dolci

per coprire (eventuale):
100 g cioccolato fondente
qualche manciata di mandorle a lamelle

Preparazione:
Mettete in una ciotola gli ingredienti secchi (farina di avena e farina 00, oltre al lievito e allo zucchero) e amalgamate.
Inserite quindi i liquidi, iniziando dall’olio, per poi continuare con lo sciroppo di agave. Iniziate ad impastare.
Solo a questo punto (mi raccomando, rispettate questo ordine!) iniziate ad introdurre nell’impasto il latte vegetale. Mettetelo a poco a poco, così potrete apprezzare l’assorbimento del latte vegetale da parte del mix di farine. Ho usato la farina di avena del Molino Rossetto e la farina 00 anti grumi, e per questo mix mi sono stati sufficienti 50 ml di latte di mandorla (potete scegliere anche quello alla soia, alle nocciole…).

Quando l’impasto non sarà più appiccicoso, lasciatelo riposare una mezz’ora a temperatura ambiente.

Riprendete il vostro impasto e stendetelo con l’aiuto di un matterello con uno spessore di circa 5 millimetri. Tagliate i vostri Biscotti vegani all’avena e frutta secca con un tagliabiscotti di vostra scelta. Io ho usato il cuore, anche perchè San Valentino si avvicina a passi veloci. Ma potete optare per un tradizionale stampino rotondo.

Ponete i Biscotti vegani all’avena e frutta secca sulla teglia coperta di carta forno e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa 12 minuti. Devono essere leggermente colorati, ma non scuri.

Lasciate raffreddare su una gratella, e nel frattempo sciogliete a bagnomaria 100 g di cioccolato e quando si sarà liquefatto potete intingere i biscotti. Fate scolare il cioccolato, ponete nuovamente i Biscotti vegani all’avena e frutta secca ad asciugare sulla gratella, e se lo gradite spolverate il cioccolato con qualche lamella di mandorle.

Potete anche gustarli senza cioccolato, o con un velo di zucchero a velo.

I temporali dopo Ferragosto e i biscotti alle arachidi

I temporali dopo Ferragosto e i biscotti alle arachidi

Mentre osservo dal balcone il primo vero temporale post Ferragostano di questa estate di fuoco, mi torna in mente una delle scene finali del celeberrimo film Sapore di Mare.
Il temporale si abbatte sulla spiaggia, settembre allunga la sua ombra sugli ombrelloni chiusi, sferzati dal vento, le nuvole grigie si abbassano e sfiorano il mare, lo inghiottono.
Se chiudo gli occhi, al ticchettio della pioggia sento aggiungersi un ritornello conosciuto, quello che dice che l’estate sta finendo.
Eh già.

In realtà l’estate è ancora lunga, ed è stata lunghissima in questo anno rovente. Però il primo temporale dopo Ferragosto ha il sapore delle cose che finiscono, delle valigie che si chiudono, delle spiagge che si svuotano. Mi assale una leggera nostalgia di casa, che si accompagna a una voglia di cambiare tutto, che mi sta inseguendo senza sosta ormai da un paio di anni.
Sono pervasa da una costante inquietudine, fatta di nuvole basse e grigie come quelle di oggi all’orizzonte.

Il profumo della pineta bagnata è dolce e acuto, e mi ricorda quando qui ancora uscivo per raccogliere i pinoli. Ora non se ne trovano quasi più. Però le fronde verdi dei pini marittimi che danzano al vento contro un cielo di latte e argento riescono a darmi un po’ di serenità.

Con il vento che spazza un po’ di caldana, è tempo di ridare fiato ai forni, e oggi avrei proprio voglia di rifare questi Biscotti alle arachidi, che avevo preparato ormai qualche mese fa per il mio compleanno. Erano nati come biscotti alle mandorle, ma avevo dovuto buttare via il pacchettino delle mandorle già aperto per la presenza di qualche ospite indesiderato…. e quindi ho risolto di usare il pacchetto di arachidi che giaceva lì da Natale.
Mai avrei pensato che il risultato sarebbe stato così delizioso! Sono entrati di diritto tra i biscotti che riproporrò in altre occasioni, anche perchè sono facilissimi da realizzare.

Io ho usato la farina di farro, ma potete usare anche la farina 00.
Essendo pensati per le mandorle, ho usato il latte di mandorla che avevo in casa. Ma se non avete problemi di intolleranze o se non siete vegani, usate pure il latte vaccino. Si conservano bene in un barattolo di vetro per tre o quattro giorni, ma secondo me.. li finite prima!

Biscotti alle arachidi (per circa 30 biscotti):
Ingredienti:
150 g farina di farro
50 g amido di mais
90 g zucchero semolato
100 g circa di arachidi già sgusciate (io ne ho pesate due manciate)
90 g olio di semi
35 g latte (di mandorla per la versione vegana)
3 g lievito per dolci
un pizzico di sale
una punta di cucchiaino di bicarbonato

Preparazione:
Tagliate al coltello le arachidi sgusciate, avendo cura di lasciarne qualcuna intera per la successiva decorazione. Io ne ho lasciate una quindicina (intere) quindi diciamo trenta metà. Le taglio al coltello perchè mi piacciono irregolari, e scrocchiano bene sotto ai denti.

In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito, bicarbonato, sale e amido di mais) e mescolate.
In un altro contenitore mescolate invece tutti i liquidi (olio, latte) e mescolate bene in modo che si emulsionino.

Versate quindi i liquidi nei secchi, mescolando bene prima con un cucchiaio e poi con le mani in modo da creare un panetto di impasto compatto.
Per ultime, aggiungete le arachidi tagliate al coltello.

Impastate bene, poi, coprite l’impasto con la pellicola e fate riposare il tutto in frigorifero per circa trenta minuti.

Riprendete l’impasto, e ricavate delle piccole palline di impasto. Non le ho pesate, ma fate conto che erano un po’ più piccole di una noce e mettetele sulla teglia coperta di carta forno.

Con l’aiuto di un tagliabiscotti, appiattite al suo interno ciascuna pallina in modo che si formino dei biscottini tondi (il mio tagliabiscotti è di circa 6 cm di diametro). Lasciate un po’ di spazio tra un biscotto e l’altro, ma siccome non crescono molto non è necessario distanziarli tantissimo.
Potete decorarli in superficie con una delle mezze arachidi che avete tenuto da parte.

Cuocete i biscotti nel forno già caldo a 170 gradi per circa 15 minuti.

Lasciate raffreddare e poi.. gustate!!

Cookies lamponi e cioccolato bianco

Cookies lamponi e cioccolato bianco

E’ arrivato quel periodo dell’anno. Più nello specifico, quello in cui mi avvio mesta e con grigie nuvole piene di pensieri negativi verso il CAF per fare la mia annuale dichiarazione dei redditi.
Non mi fraintendete, io pago le tasse e non mi lamento.
Il denaro dei contribuenti deve essere sacro” diceva il Presidente Einaudi, e della mia piccola quota di sacralità io vado (credo giustamente) fiera. Insomma, nel mio piccolo contribuisco.

Quel che davvero detesto sono le burocrazie, le infinite sedute davanti a impiegati che ne sanno molto meno di quanto dovrebbero e che hanno la flessibilità di un cancello automatico. Questa continua sensazione di essere vista come un potenziale evasore anche quando, presa dallo sconforto, inizio a lamentarmi che io le voglio pagare le tasse, ma vorrei anche tornare a casa per l’ora di pranzo e non essere sequestrata. Fotocopie, anacronistiche montagne di scontrini per provare l’improvabile – sì, ho pagato trenta euro trenta con un biglietto da dieci e uno da venti, che dovevo fare? Le fotocopie delle banconote?

La depressione di questa giornata può essere sollevata solo da una cosa, i Cookies lamponi e cioccolato bianco. I lamponi, con il loro piccolo acuto acido, accompagnano ed esaltano la dolcezza burrosa dei cookies e del cioccolato bianco, e creano un’armonia di gusto semplicemente irresistibile.

A differenza delle tasse, questi Cookies Lamponi e Cioccolato Bianco sono facilissimi da realizzare, e non richiedono nemmeno riposo in frigorifero. Venti minuti e via.
Magari si potessero pagare le tasse con la stessa velocità!

Cookies Lamponi e Cioccolato Bianco
Ingredienti per circa 20 cookies:
100 g zucchero di canna
100 g zucchero semolato
180 g burro morbido
1 uovo
un pizzico di sale
270 g farina 00
4 g bicarbonato di sodio
80 g gocce di cioccolato bianco
un cucchiaino di estratto di vaniglia
125 g lamponi freschi

Preparazione:

Questa versione dei Cookies Lamponi e Cioccolato Bianco è superveloce, e se preparate gli ingredienti prima di iniziare ad impastare lo sarà ancora di più.

Sbattete il burro con i due tipi di zucchero per renderlo cremosissimo. Ci vorranno cinque minuti, mal contati.
Aggiungete l’uovo (intero) e l’estratto di vaniglia, e continuate a sbattere con la frusta.

Una volta che l’uovo si sarà assorbito, potete procedere unendo gli ingredienti secchi (la farina, il bicarbonato e il sale). Io preferisco incorporare i secchi con una spatola, per controllare meglio l’assorbimento dei liquidi con le polveri.

Solo a questo punto potete aggiungere prima le gocce di cioccolato (va bene anche del cioccolato bianco tagliato al coltello in maniera grossolana), e una volta che si saranno ben incorporate anche i lamponi, lavati e mondati, e soprattutto asciugati.

Non lasciate acqua in aggiunta nei lamponi, perché potrebbe rovinare l’impasto (io li lavo prima di iniziare a preparare e li lascio scolare una ventina di minuti prima di asciugarli dolcemente con un canovaccio).

Dall’impasto prendete delle piccole palline aiutandovi con i palmi delle mani (direi una dimensione di circa 4/4,5 cm di diametro, ma io vado a occhio), e ponetele su una teglia già coperta di carta forno.
Lasciate un po’ di spazio tra i cookies, perché si allargheranno in forno.

Con queste quantità di solito ne faccio un paio di teglie.

Cuocete i Cookies Lamponi e Cioccolato Bianco nel forno già a temperatura (180 gradi) per 8/10 minuti.

Appena tolti dal forno non li toccate – sono molto soffici e si romperebbero.
Aspettate che si intiepidiscano prima di staccarli dalla teglia.

Resistono un paio di giorni in un contenitore da porre al fresco.
…. resistono… in realtà finiranno prima, credetemi!

Se vi picciono i cookies, provate anche la versione vegan.

Qui non si butta via niente – La frolla solo tuorli

Qui non si butta via niente – La frolla solo tuorli

Sono mesi che guardo sconsolata il barattolo di melassa che giace mezzo pieno nell’angolo a destra del frigorifero. Acquistato perchè volevo cimentarmi in una nuova preparazione, finita la fase sperimentale è restato lì a languire. Ogni volta che apro lo sportello mi guarda.
E’ severo. Mi rimprovera.

Sprecare il cibo è quel che mi fa più arrabbiare, ma mi arrabbio ancora di più quando tocca a me buttare. Per questo cerco, quando posso, di riciclare gli avanzi delle ricette in altre ricette. E poi cerco altre ricette per finire gli ingredienti della seconda ricetta e così via.
In un turbine di resti che creano e ricreano ricette, e perpetuano rimasugli di ingredienti a non finire.

Questa volta ho recuperato da morte certa due tuorli avanzati alla ricetta dei crinkle cookies che, come noto, chiamano albumi e farina di mandorle come se piovesse. Ma i poveri tuorli, non li voleva nessuno. E’ venuto in mio aiuto il celebre cuoco Luca Montersino, le cui ricette sono sempre una garanzia. E i due tuorli orfani sono finiti in gloria in questa meravigliosa frolla con cui ho realizzato dei deliziosi biscotti di frolla solo tuorli.

La frolla è semplice da preparare, e davvero vale la pena avanzare qualche tuorlo per godersi questa delizia. E se non avete tuorli a disposizione ma volete provare questa frolla… troveremo il modo per usare gli albumi!

Questi biscotti di frolla solo tuorli li ho farciti con della confettura di melograno, ma stanno benissimo con la crema alle nocciole più famosa, o quello che più vi piace.

Ingredienti:
125 g farina 00
2 tuorli
42 g burro morbido
42 g zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale

Preparazione:
I biscotti di frolla solo tuorli sono veloci da realizzare. Mescolate in una ciotola la farina e lo zucchero. Aggiungete il burro ammorbidito e l’estratto di vaniglia.
Lavorate il composto con le dita fino a che non raggiunge la consistenza di una sabbia.
A questo punto, unite i tuorli dopo averli brevemente sbattuti, e cominciate ad impastare prima con la forchetta e poi a mano, in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.

Formate un panetto e mettete la frolla a riposare un’ora in frigorifero, coperta dalla pellicola.

Recuperate la vostra frolla, e con l’aiuto di un matterello stendetela a un’altezza di poco meno di mezzo centimetro e, con i cutter per i biscotti, tagliate le vostre formine di biscotto.

Posate i biscotti sulla teglia coperta con carta forno e fate cuocere a forno già caldo a 170 gradi per circa 10/12 minuti.
Devono leggermente dorare senza scurire troppo.

Lasciateli raffreddare e poi uniteli a due a due utilizzando della confettura di vostra scelta, o crema di nocciole o pistacchi.

La tradizione dei biscotti di Natale. Ciambelline cannella e arancia

La tradizione dei biscotti di Natale. Ciambelline cannella e arancia

Il primo dicembre da’ la sveglia anche ai più pigri pasticceri casalinghi che, svegliatisi da un sonno lungo un anno, mettono le mani in pasta per preparare i biscotti di Natale.
Ogni regione italiana ha i suoi dolci, così come ogni parte del mondo cristiano non rinuncia alla sua tradizione dolciaria di stampo natalizio.
E se ve lo dice una nata nella terra che ha dato i natali (per l’appunto!) al panettone…

La tradizione dei dolcetti natalizi è più antica di quanto non si pensi.
Quando il 25 dicembre era solo il solstizio d’inverno, si preparavano dei piccoli pani dolci, addolciti dal miele, per offrirli alle divinità e scacciare i demoni. Dal cristianesimo in poi, questi pani dolci si sono evoluti e arricchiti di spezie che provenivano dalle terre più esotiche. Poichè spesso questi ingredienti erano appannaggio delle classi più agiate, coloro che non avevano i mezzi hanno iniziato ad optare per pani sempre più piccoli, fino ad arrivare ai nostri biscotti.

Che sia o meno tradizione o leggenda, a dicembre la casa si riempie di profumi di spezie, frutta secca, e burro a profusione. Quest’anno, dalle mie parti, dobbiamo fare un po’ più di attenzione a tante cose, e quindi diamo la precedenza a farine senza glutine e senza lattosio per realizzare dei biscotti da offrire proprio a tutti quelli che passeranno a farci visita per le feste di Natale.

Oltre ai Ricciarelli di Siena, o ai Frollini alla farina di castagne e pinoli, o anche le Zimtsterne, da oggi aggiungiamo un’altra ricetta alla nostra tradizione, le Ciambelline alla cannella e arancia.

Senza glutine e senza lattosio, con un profumo delizioso che inonderà la vostra cucina, questi biscottini sono anche semplicissimi da fare, e nel giro di mezz’ora avrete delle deliziose e friabili ciambelline da offrire ai vostri ospiti con qualche intolleranza (anche agli altri eh!?).

Ingredienti (per circa 30 ciambelline medie):
300 g mix senza glutine per dolci
40 g zucchero
40 g sciroppo di agave
2 uova
60 g olio dal sapore neutro (io di riso)
scorza di un’arancia
1 cucchiaino colmo di cannella
5 g lievito (senza glutine, fate attenzione)
40 g zucchero per la guarnizione

Preparazione:
Per realizzare le vostre ciambelline alla cannella e arancia, prendete una ciotola e sbattete leggermente le uova con lo zucchero e lo sciroppo di agave.
Aggiungete anche l’olio e la scorza grattugiata dell’arancia e mescolate con una frusta a mano.
Non dovete montare nulla, solo di sbattere leggermente per sciogliere lo zucchero.

Aggiungete anche la cannella, e mescolate ancora con la frusta a mano.

Infine, aggiungete la farina mescolata col lievito a poco a poco, facendo assorbire la precedente prima di aggiungerne dell’altra.

Quando l’impasto sarà compatto e non si appiccicherà più alle dita, prendete dei pezzetti di impasto e create dei cordoncini di circa 12/15 cm (io sono andata molto a occhio, la misura è indicativa).
Intingete un lato nello zucchero semolato, e poi adagiateli sulla teglia coperta di carta forno.
Teneteli leggermente distanziati perchè cresceranno un po’ durante la cottura.

Cuoceteli a 180 gradi per circa 12/13 minuti (controllate sempre il vostro forno, alcuni cuociono più velocemente rispetto ad altri).
Lasciateli freddare qualche minuto prima di rimuoverli dalla teglia e fateli poi raffreddare del tutto sulla griglia prima di servirli.

Vanno benissimo anche per accompagnare il tè delle cinque, la colazione, o anche sgranocchiarle quando si sente un certo languorino. Non sono molto dolci, quindi sono perfette anche per chi ha problemi di glicemia (ovviamente c’è un po’ di zucchero, quindi non è una ricetta dietetica!).

Ricciarelli di Siena e la piccola cucina rossa

Ricciarelli di Siena e la piccola cucina rossa

Oggi è l’ultimo giorno che la mia piccola cucina rossa ed io vivremo insieme. Siamo state simbiotiche negli ultimi dieci anni.
L’avevo scelta bella colorata perchè il locale è uno spazio lungo e stretto, e con poca luce (cosa che, ho scoperto solo anni dopo, poteva essere una risorsa per le mie foto un po’ moody!). Avevo bisogno di un tocco di colore e di allegria.

In effetti, è stato proprio così. La cucina rossa era diventato il mio bozzolo, il mio laboratorio; durante il primo lockdown il mio ufficio, la mia palestra, il mio cinema – perchè ci avevo messo anche il DVD, nel frattempo – e il mio set fotografico.
E sì, naturalmente, anche la mia cucina.

Era stata così usata da essere talvolta inguardabile. Ormai non c’era più spazio, le teglie e i props avevano colonizzato ogni spazio libero. L’ultimo buchino rimasto se l’era preso l’impastatrice tre anni fa, e da allora ogni necessità era diventato un gioco di incastri.

Era impossibile continuare così, ci voleva più spazio. Quindi, con la grande ristrutturazione, abbiamo deciso che la piccola cucina rossa era pronta al pensionamento. Ma la ricorderò sempre con grande affetto come l’amica simpatica, casinista e incasinata, ma sempre pronta ad accoglierti.

Per festeggiare la nostra ultima cucinata insieme, ho preparato i Ricciarelli di Siena. La ricetta originale è di quel geniaccio del Parenti, di cui vi ho già proposto la ricetta della torta Campo di Neve. Io ho dovuto adattarla perchè non avevo alcuni ingredienti in casa, ma soprattutto perchè dovevo farla senza glutine.

Il risultato è stato apprezzatissimo! In più parliamo di una ricetta che è nata senza lattosio, che ormai è diventato uno degli altri spauracchi di questo periodo, e quindi direi che abbiamo preso i proverbiali due piccioni con una fava!

Avendo dovuto tagliare alcuni passaggi, il grado di difficoltà di questa ricetta è praticamente inesistente. Quindi non ci sono proprio scuse per non rifarli!

Ingredienti (circa una ventina di Ricciarelli):
200 g farina di mandorle
175 g zucchero
buccia grattugiata di un’arancia bio
una punta di cucchiaino di ammoniaca per dolci e un’altra di lievito
un cucchiaio di acqua (temperatura ambiente)

1 albume
1 cucchiaio di zucchero

Preparazione:
In una terrina mettete la farina di mandorle e 150 g di zucchero, insieme con il lievito, l’ammoniaca e la buccia grattugiata dell’arancia. Mescolate e mettete da parte.

In un pentolino fate fondere a fuoco basso lo zucchero rimanente (25 g) con un cucchiaio di acqua.
Dovete lasciare che si sciolga senza mescolare o altro, in modo che si formi uno sciroppo.

Lasciatelo raffreddare qualche minuto e poi versatelo sulla farina di mandorle con gli altri ingredienti, e mescolate con un cucchiaio.
Gli ingredienti secchi assorbiranno lo sciroppo di zucchero, ma naturalmente viste le proporzioni si inumidiranno soltanto e non diventeranno per nulla compatti.
Non vi preoccupate, va bene così!

Prendete un canovaccio, bagnatelo e strizzatelo, e ricopritevi la terrina con all’interno il mix con la farina di mandorle, e lasciate riposare per circa dodici ore. Io li ho preparati alla sera e poi li ho lasciati riposare (con me) una notte intera. Al mattino ci siamo svegliati tutti pronti per affrontare una nuova giornata (o, nel caso dei Ricciarelli di Siena, il forno!).

Trascorso il tempo di riposo, prendete un albume e mischiatelo con 100 g di zucchero. Sbattetelo un po’ prima di incorporarlo alle polveri, ma non troppo. E’ sufficiente che ci sia un po’ di schiumina bianca, non ci perdete molto.

Versate l’albume sulle polveri, e iniziate a mescolare, prima con un cucchiaio e poi, a mano a mano che inizia ad assorbirsi, con le mani, in modo da formare un impasto solido.

Prendete dello zucchero a velo (a occhio circa 100 grammi), spandetelo sul piano di lavoro in modo da aiutarvi a dare all’impasto la forma di un salsicciotto. Per semplicità potete dividere in due l’impasto e fare due salsicciotti.
Tagliate i biscotti a una altezza di circa un centimetro, e con le mani date loro la tipica forma dei Ricciarelli di Siena, un po’ allungata.

Copriteli con lo zucchero a velo, e cuoceteli nel forno già caldo a 120 gradi per circa 15 minuti.

Appena fuori dal forno saranno ancora un p’ morbidi, ma poi induriranno un poco nel raffreddarsi.
A me piacciono molto morbidi, se li preferite più consistenti potete lasciarli in forno un paio di minuti in più.

Frollini alla farina di castagne e il cartoccio delle caldarroste

Frollini alla farina di castagne e il cartoccio delle caldarroste

Ricordo un pomeriggio di novembre in piazza del Duomo, metà anni Settanta. Resto sempre incantata a guardare le luci sul tetto del palazzo davanti al Duomo, con la segretaria che scrive a macchina e le sue mani che sembrano muoversi all’infinito.
Ho i piedi freddi, il naso che cola, ma le mani bollenti, che stringono il cartoccio delle caldarroste.
Profumano di legna e di bruciato.

Sono un premio prezioso, una ricompensa per la lunga camminata lungo via Torino senza fare troppe storie, senza fermarmi troppo spesso incantata a guardare le luci nelle vetrine.
Me le sudavo sempre, le mie caldarroste.

Appena sento profumo di legna abbasso lo sguardo a cercare, tra le mani, il mio cartoccio di carta marrone con dentro le caldarroste bollenti. Non erano mai più di sette, e mi sembravano così grandi, molto più grandi e gialle di quelle che mangiavamo a casa. E la pellicina si staccava senza fare resistenza.
Le caldarroste di piazza del Duomo erano di un altro pianeta.

Il pannello luminoso della segretaria non c’è più, ma resistono ancora gli ambulanti con le caldarroste. Il profumo di brace arriva, puntuale, all’inizio dell’autunno, tesse una tela di ricordi (costosi!), e scivola velocemente il novembre verso Natale e verso un altro anno.

Le castagne sono frutto e sono anche farina. Senza glutine, e quindi adatta a chi presenta questa intolleranza, ha un gusto dolciastro che ben si adatta a preparazioni dolci ma anche salate. E’ ricca di magnesio, potassio, vitamine del gruppo B. Soprattutto, non ha colesterolo.

Poichè noi siamo inclusivi e non vogliamo lasciarlo fuori dal giro, il colesterolo torna sotto forma di burro nella ricetta di oggi dei Frollini alla farina di castagne, che si realizzano con grande semplicità, non richiedono nè impastatrici nè altre macchine, e possono anche essere decorati intingendoli in un buonissimo cioccolato fondente.
A casa non ne avevo abbastanza, quindi mi sono lanciata in una dubbia decorazione di pinoli, ma ovviamente potete anche intingerne la metà nel cioccolato. Ovviamente la forma è a vostra scelta e discrezione. Io ho usato una stellina per entrare nel mood natalizio imminente, ma dei dolcissimi cuoricioni sono l’ideale, da gustare insieme a una bella tisana bollente, stesi sul divano mentre fuori novembre fa il suo lavoro.

Ingredienti (per circa 25 biscotti medio-grandi)
120 g farina di castagne
70 g farina di riso
100 g zucchero semolato
1 uovo medio
1 cucchiaino di lievito per dolci
60 g di burro a temperatura ambiente (deve essere molto morbido – lasciatelo fuori frigo per almeno due o tre ore)

Preparazione:
In una terrina lavorate il burro e lo zucchero con una frusta a mano, in modo che si formi una crema.
Aggiungete anche l’uovo e continuate a mescolare per incorporarlo al burro.

A questo punto, aggiungete anche la farina di castagne e poi quella di riso, entrambe setacciate, con il lievito.
Mescolate bene.
Io vi consiglio di usare le mani, farete prima e in più “sentirete” quando l’impasto comincia a compattarsi. Se dovesse risultare troppo morbido, aggiungete poca farina di riso.

Avvolgete il panetto del vostro impasto dei Frollini alla farina di castagne in una pellicola e riponetelo nel frigorifero a rassodare.
Un’ora dovrebbe bastare, ma io preferisco tenerlo anche 90 minuti, per essere sicuri.

Riprendete l’impasto, stendetelo sul piano di lavoro con una bella spolverata di farina di riso per evitare che attacchi. Usate pure il mattarello, se avete quello graduato vi consiglio uno spessore di mezzo centimetro.

Mettete quindi i Frollini alla farina di castagne sulla placca del forno coperta con la carta forno, e cuocete a forno già caldo a 160 gradi per una ventina di minuti. Devono dorare ma non bruciacchiare.
con queste quantità ne ho ricavate due teglie.
Mentre la prima cuoce, vi consiglio di tenere la seconda teglia in frigo, così l’impasto non si scalderà e i biscotti non perderanno la forma in cottura.

Se volete decorarli come ho fatto io mettete i pinoli prima della cottura spingendoli leggermente; io poi ho sparso sopra un po’ di zucchero di canna.
Potete anche decorarli dopo la cottura, immergendoli nel cioccolato fondente sciolto a bagno maria.

Torta di biscotti con crema di limone

Torta di biscotti con crema di limone

Custodisco ormai con un certo affanno ritagli di giornale, pezzi di riviste, foglietti volanti con scarabocchiate ricette e suggerimenti di cucina. Non li ho mai contati ma credo che siano tanti fogli, tutti stipati in una cartelletta rosa che ormai non si chiude nemmeno più.
Capita spesso che mi dimentichi di quella ricetta che avrei giurato avrei rifatto entro breve, ma poi mi mancava un ingrediente o il tempo, e alla fine veniva sovrastata da altre ricette… e così via.

Alcune sere, però, mi metto a consultare il mio archivio di fortuna, e lì escono un po’ di cosette divertenti, che solitamente accolgo con un “ah ecco!” oppure “è vero, la volevo fare!”, e via di questo passo.

Anche questa Torta di biscotti con crema di limone ha fatto questa fine di archiviata e poi dimenticata. Fortuna ha voluto che fossi totalmente a corto di idee lo scorso weekend, e che sia andata a mettere mano alla cartellina rosa che ormai non si chiude più in cerca di fortuna. Ed è stata una fortuna davvero!

La ricetta della Torta di biscotti con crema di limone arriva dalla copertina di La Cucina Italiana, febbraio 2019. L’avevo presa per una torta all’arancia (poteri dell’editing?) dal colore in copertina, e magari la riproporrò anche così. Si tratta di una ricetta abbastanza veloce, e visto che va fatta riposare in frigo direi che è più adatta alla stagione calda. Dopo averla provata, sottoscrivo.
E’ una torta estiva, senza dubbio!

Vi ho messo sopra il link sul loro sito se volete la ricetta originale (che è spettacolare). Qui sotto vi lascio la versione senza glutine, con qualche piccola modifica, che ho fatto sabato scorso. Per la base di biscotti ho usato gli Oro Saiwa senza glutine che piacciono tanto al mio papà. Si trovano ormai pressochè ovunque, ma se non avete nessun problema di celiachia, va bene utilizzare qualsiasi biscotto secco.
Le quantità sono per uno stampo da plumcake di circa 10×28 o giù di lì.

Ingredienti:
circa 20 biscotti Oro Saiwa Senza Glutine (ma va bene qualsiasi altro biscotto secco)
150 g zucchero semolato
2 limoni medio grandi (succo e scorza) – sono circa 80 g di succo
2 uova medie
20 g fecola di patate (sono un paio di cucchiai)
20 g di maizena o amido di riso
200 ml di acqua

Procedimento:
La Torta di biscotti con crema di limone è veloce da preparare, e per niente complicata. Anzitutto, dovete lavare molto bene i limoni, e poi ricavate la scorza e il succo. Allungate il succo con l’acqua.

In un pentolino mettete lo zucchero, la scorza dei limoni, e le polveri (maizena e fecola). Rompete le uova all’interno e mescolatele bene. Versate quindi l’acqua con il succo a poco a poco, mescolando con una frusta a mano.

Accendete il fuoco e portate a sfiorare il bollore. Nel frattempo la crema si addenserà. Continuate a mescolare per evitare che si formino dei grumi, ma appena arriva al bollore spegnete e fate raffreddare.

Foderate uno stampo (io ho usato quello di un plumcake) con carta forno, e create un primo strato di biscotti. Versatevi sopra metà della crema di limone, livellate e poi fate un secondo strato di biscotti, e copriteli con la seconda parte di crema.

Livellate ancora, e poi mettete a cuocere in forno già caldo a 170 gradi per circa 15 minuti.

Estraete dal forno la Torta di biscotti con crema di limone e fatela raffreddare prima a temperatura ambiente, e infine lasciatela in frigo a rapprendere un paio d’ore.

Potete decorare con delle rondelle di limone, o lasciarla così al naturale.

Frollini al farro e mirtilli rossi

Frollini al farro e mirtilli rossi

Mi piace mangiare i biscotti, ma non fotografarli! Non so come mai, ma non mi viene mai l’ispirazione. Il più delle volte ripropongo lo stesos pattern mille volte, ma del resto se una non ha fantasia, mica se la può far venire!
Con la mia amica Rita qualche mese fa abbiamo creato un feebie proprio per aiutare i senz afantasia, come me, a trovare l’ispiraizone per realizzare foto un filo creative con i biscotti.

Ovviamente i suoi consigli erano eccezionali, e li ho seguiti anche io. Però purtroppo non ho un gran ché di originalità, e uindi preferisco puntare sulla ricetta! Questi Frollini al farro e mirtilli rossi rompono un po’ la mia abitudine di non usare il burro. Però ero in una giornata un po’ così, e avevo bisogno di sentire in cucina il profumo dei biscotti al burro, per tirarmi su!

Si fanno in un battibaleno, e per questo ve li propongo. Sono profumatissimi, si conservano per qualche giorno (sempre che sopravvivano!!) in un contenitore chiuso, e vanno bene per colazione, merenda, accompagnamento a té o caffè… In più vi permettono di finire (come è successo a me!) quel triste pacchettino di mirtilli rossi che giaceva lì da qualche mese. I mirtilli rossi non sono dolcissimi e hanno una punta finale di acidulo che con il burro sta una meraviglia!

Che aspettate allora a prepararli?

Ingredienti:
100 g farina di farro
200 g farina 00
150 g burro a pomata
130 g zucchero semolato
2 succhiaini di essenza di vaniglia
50 g di mirtilli rossi essiccati tagliati finissimi al coltello
4 g lievito
1 uovo medio
1 pizzico di sale

Preparazione:
I frollini al farro e mirtilli rossi sono facilisismi da realizzare.
Anzitutto dovete prendere il burro a pomata, e montarlo con lo zucchero con l’aiuto delle fruste elettrice. Deve diventare una bella cremina spumosa.

Unite a questo punto l’uovo, e montatelo insieme al burro e allo zucchero.
Aggiungete anche le farine e il lievito e il pizzico di sale, e mescolate per evitare i grumi.

Infine, unite anche i mirtilli all’impasto (prima sminuzzateli al coltello in modo che si possano incorporare bene), impastateli brevemente e poi mettete l’impasto in frigorifero per almeno un’ora, coperto dalla pellicola.

Trascorsa l’ora riprendete l’impasto, stendetelo con un mattarello a uno spessore di circa mezzo centimetro, e con il cutter ritagliate i biscotti della forma che preferite e adagiateli sulla placca del forno (o una teglia abbastanza capiente) coperta di carta forno.

Mentre scaldate il forno a 160 gradi mettete i frollini e la loro teglia in frigorifero a raffreddare, così manterranno la forma in cottura.

Cuocete per circa 15/20 minuti, o comunque solo fino a che i frollini si saranno leggermente imbruniti.

Staccateli dalla teglia solo quando di saranno raffreddati.

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Sono una sostenitrice della cucina stagionale, per questo approfitto appena posso della frutta fresca che si trova ai banchi del mercato per creare delle ricette a tema. L’attacco di primavera sa di fragole, e i primi tepori mi portano il limone, e quindi i Biscotti morbidi alle fragole e limone sono LA ricetta del periodo. Questi biscotti li ho fatti e rifatti tante volte anche con altri ingredienti (anzi, per farvi vedere la versatilità dell’impasto magari li proveremo anche con altri gusti più estivi!), e sono buonissimi per la loro consistenza morbida e la freschezza della frutta fresca.

La versione che vi presento oggi è la mia preferita, forse perchè sono nata in primavera e con le fragole ci vado a nozze! Per qualche strano caso sono anche i biscotti che preparo spesso in occasione del mio compleanno. Non sono molto bellini, per la verità, tutti belli leccatini e pronti per una vetrina di pasticceria.
Sono i più classici biscotti di casa, e per questo mi piacciono così tanto.

Li fate in un baleno, sporcate solo una ciotola, non avete bisogno nè di stampi nè di porzionatori, basta un cucchiaino. Nemmeno un’ora e sono pronti!

Ingredienti:
300 g Farina 00
150 g Zucchero
100 g Olio di semi (io ho usato quello di riso)
1 uovo a temperatura ambiente
Succo e zeste di 1 limone bio
Due cucchiaini di lievito in polvere per dolci
1 bustina di vanillina
150 g fragole (peso già con fragole mondate e private delle foglie verdi e del picciolo)

Preparazione:
Iniziate a preparare i Biscotti morbidi alle fragole e limone lavando e mondando le fragole, e tagliandole a piccoli pezzettini. Mettetele da parte.

In una ciotola mettete prima gli ingredienti liquidi (olio, uovo, succo e zeste di limone). Mescolateli, poi aggiungete lo zucchero e mescolate ancora per scioglierlo.

Aggiungete quindi gli ingredienti secchi cioè farina, lievito e vanillina (se l’avete, sostituite la vanillina con un cucchiaino di estratto di vaniglia, ma mettetelo nei liquidi con l’olio) e amalgamate il tutto.
Vi risulterà un impasto estremamente morbido, cui dovrete aggiungete le fragole a pezzettini.

Prendete una placca da forno, rivestitela di carta forno, e intanto scaldate il forno a 180 gradi.

Con un cucchiaino prendete delle piccole quantità di impasto che metterete sulla placca, un po ‘distanziate perché si allargheranno in cottura.

Se volete potete spolverare i biscotti con dello zucchero (io li trovo già dolci così e non ci aggiungo nulla, ma va a gusti).

Infornate a forno già caldo per circa 15/20 minuti. Devono essere solo leggermente dorati, non lasciateli troppo, altrimenti diventeranno troppo duri.

Attendete che si siano intiepiditi prima di toglierli dalla teglia.