Mafaldine siciliane al sesamo

Mafaldine siciliane al sesamo

Per lavoro ho girato l’Italia di più che per diletto. Quando devo riposare quasi sempre torno nella mia amata Toscana, ma nel resto dell’anno spesso giro come una trottola per tribunali, e non è infrequente che mi capiti di andare anche molto lontano.
E’ così che ho visitato per la prima volta la Sicilia – per andare in tribunale!
Non ho potuto godere del mare di Catania, ma nelle 48 ore di permanenza ho fatto non solo il pieno di cannoli e arancine, ma anche di questo pane buonissimo, le mafaldine siciliane ai semi di sesamo, che vi propongo oggi.
A dirla proprio tutta è un pane che è più tipico di Palermo, anche se gli annali ci dicono che è una rielaborazione sicula di un pane di origine araba, data anche la presenza del cimino, cioè i semi di sesamo. La leggenda pure ci dice che questo pane è stato ribattezzato con il nome di Mafalda di Savoia, la principessa insomma. Non ho idea di come si chiamasse prima, ma è comunque buonissimo.
La ricetta tradizionale lo vorrebbe col lievito naturale, ma non avevo avuto il tempo di rinfrescarlo, quindi vi propongo il lievito di birra – così potete rifarlo in tanti!

Ingredienti:
per il lievitino
200 gr farina di semola
13 gr lievito di birra
130 ml acqua

Per l’impasto
350 gr di farina di semola
200 ml acqua
1 cucchiaino di malto
2 cucchiai di olio evo
10 gr sale
Sesamo q.b.

Procedimento:
Prepariamo il lievitino, sciogliendo il lievito nell’acqua.
Poi aggiungiamo la farina di semola, e lavoriamo per formare un impasto morbido.
Copriamo con la pellicola e facciamo riposare a temperatura ambiente per circa 1 ora (se fa caldo, controllate a vista la crescita per evitare che esageri!

Trascorsa l’ora di riposo, prepariamo l’impasto. Mettiamo nella impastatrice (o nella ciotola se impastate a mano) la farina, il malto , l’olio. Diamo una prima veloce impastata e poi aggiungiamo anche il lievitino e l’acqua.
Lavoriamo l’impasto col gancio per impasti o a mano, fino a che l’impasto non inizia a rassodarsi. Poi mettiamo il sale.
Continuiamo ad impastare fino a che l’impasto non sarà liscio e compatto.
Formiamo una palla, che metteremo al lievitare per due/tre ore in una ciotola coperta con la pellicola. Sempre a temperatura ambiente.
La durata della lievitazione dipende dalla temperatura esterna. Se fa più caldo di 25 gradi è probabile che in due ore l’impasto sarà già cresciuto e maturo per proseguire. Deve raddoppiare, quindi date un’occhiata ogni tanto.

Prendete poi l’impasto, e traetene circa 7/8 pezzetti di dimensioni più o meno simili.
Formate per ogni pezzetto di impasto un cordoncino lungo circa 30/40 cm, e ripiegatelo a spirale, con il codino verso l’alto, come in foto.

Ponete poi le mafaldine siciliane che avete così creato sulla teglia del forno già coperta di carta forno, spennellatele con acqua e spargete sulla superficie il sesamo. Fate quindi lievitare ancora un’ora.

Scaldate il forno 200°, e quando arriva alla temperatura infornate le mafaldine siciliane per 15 minuti, poi abbassare la temperatura del forno a 180 gradi e cuocete altri 15 minuti.

Toglietele dal forno, e fatele raffreddare su una griglia

Parigini siciliani bigusto

Parigini siciliani bigusto

I parigini siciliani sono un’altra ricetta della tradizione italiana, forse poco conosciuta nel resto del Paese, ma che vale la pena riscoprire. Nascono nella zona di Ragusa, e la tradizione vuole che si chiamino così perchè – appena usciti dal forno – assomigliano nella forma alle baguettes, il “pane di Parigi”. Da qui “parigini”.

I parigini siciliani sono ottimi a colazione, all’ora del té, o in qualsiasi momento della giornata. Possono essere preparati in diversi modi, con la marmellata, le gocce di cioccolato, oppure con il cacao. Come tutti i dolci della tradizione povera, nella ricetta originale è previsto l’uso della strutto, che possiamo anche però sostituire col burro. Questa che vi propongo oggi è la versione ancora più alleggerita, perchè realizzata con olio nell’impasto – in questo modo può essere perfetta per tutti, anche per chi è intollerante al lattosio.

In questa versione che vi presento oggi, i parigini siciliani sono bigusto, cioè ho unito insieme un impasto alla vaniglia e uno al cacao. Sono facilissimi da realizzare, cuociono in un baleno, e sono leggeri come una nuvola. Che ne dite se li proviamo insieme?

Ingredienti:
250 gr farina 00
140 gr zucchero
10 gr cacaco amaro
60 gr olio vegetale (se non avete problemi col lattosio, potete usare 75 gr di burro)
2 uova
6 gr lievito
1 bustina vanillina
zeste di un limone biologico
zucchero a velo q.b.

Procedimento:
Iniziate a preparare i vostri parigini siciliani mettendo in una ciotola le uova con lo zucchero e l’olio. Mescolateli insieme e poi aggiungete la farina con il lievito e la vanillina in due/tre riprese, lavorando l’impasto molto bene per evitare i grumi (se usate il burro potete lavorare l’impasto tutto insieme in una planetaria o in una ciotola).
L’impasto finale sarà comunque piuttosto morbido.

Dividete l’impasto a metà, e in una parte aggiungete il cacao. Impastate bene fino ad assorbimento del cacao.

A questo punto, create dei filoncini di uguale spessore e lunghezza con entrambi gli impasti, e poi affiancate un filoncino alla vaniglia e uno al cacao. Compattateli per bene, e appiattiteli leggermente.

Mettete i parigini bigusto che avrete formato sulla leccarda del forno, coperta dalla carta forno, e cuoceteli nel forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti.

Sfornateli e fateli raffreddare. Quando saranno tiepidi, tagliateli obliquamente, e spolverizzateli con zucchero a velo.