Tarallini ai semi di finocchio

Tarallini ai semi di finocchio

Spesso andiamo alla ricerca di ricette vegane, e ci pare che preparare qualcosa senza latte, burro e uova sia qualcosa di difficilissimo. Poi posiamo lo sguardo sulla nostra bella tradizione culinaria italiana, e ci accorgiamo che abbiamo le risposte lì, a portata di mano.

Non stavo cercando disperatamente ricette vegan, voglio rassicurare. Però adoro di tarallini ai semi di finocchio. Sui semini di finocchio non transigo assolutamente. Ci devono essere. Quel loro sapore fresco e particolare, che resta sul palato e fa venire voglia di mangiarne un altro, e poi un altro ancora…

I tarallini ai semi di finocchio sono il mio snack preferito, in ufficio non possono mancare come spezzafame. E purtroppo avevo portato in ufficio tutte le confezioni che avevo acquistato, e in questi giorni chiusa in casa mi mancavano proprio… e quindi ho deciso di prepararmeli io!

Sono rimasta stupita dalla bontà e fragranza di questi tarallini, e credo che non ne comprerò più di confezionati, perchè oltre che essere buoni, quelli fatti in casa sono una gran soddisfazione!

Il processo è facilissimo, gli ingredienti quasi banali, e anche se sono che è difficile trovare la farina (siamo tutti ai blocchi di partenza per il prossimo Bake Off!), se avete a disposizione un po’ della magica e introvabile polvere bianca (che non è altro, eh?) e un paio di orette del vostro tempo, preparate con me i tarallini ai semi di finocchio.
Se i semi di finocchio non vi piacciono, potete lasciarli al naturale, oppure mettere un po’ di peperoncino.

Ingredienti:
500 gr farina 00
125 gr olio extravergine di oliva
10 gr sale (se vi piacciono più saporiti arrivate a 12 grammi, ma non di più)
10 gr semi di finocchio
180 gr acqua a temperatura ambiente (se preferite potete usare 180 ml di vino bianco, ma io uso sempre e solo l’acqua)

Procedimento:
Mettete in una ciotola capiente, oppure nella ciotola della planetaria (con il gancio per gli impasti montato, velocità minima) la farina, e mettete al centro l’olio.
Mescolate bene fino a che l’olio si sarà assorbito (si formeranno dei conglomerati di farina simili a delle palline).

Sciogliete il sale nell’acqua, e poi iniziate ad incorporare l’acqua (o il vino, se avete preferito quello) nell’impasto di farina e olio, a poco a poco, mettendo ulteriore acqua solo quando la precedente si è ben assorbita.

Una volta che si sarà assorbita tutta l’acqua, impastate per circa 10 minuti, in modo che si formi una texture abbastanza liscia e compatta. Solo per ultimi mettete i semini di finocchio (o il peperoncino, a vostra scelta).

Dopo aver incorporato i semi di finocchio, coprite l’impasto con della pellicola alimentare e fatelo riposare per una mezz’oretta in un luogo fresco.

Riprendete poi l’impasto, foderate un paio di teglie con carta forno e iniziate a formare i vostri tarallini, prendendo delle piccole quantità di impasto (io vado a occhio, ma sono circa 8 grammi, più o meno).
Formate dei piccoli cilindri, e chiudeteli tipo a ciambellina, nella tipica forma dei tarallini.

Mentre effettuate questa operazione, mettete sul fuoco una pentola con dell’acqua (come se steste facendo la pasta, per avere un’idea), e quando inizia a bollire mettete alcuni dei vostri tarallini a cuocere (io ne metto al masismo una decina per volta).
Scolateli con una schiumarola non appena salgono in superficie.

Metteteli a asciugare su un canovaccio, e poi rimetteteli sulla teglia con la carta forno (di solito, con queste quantità, mi escono due teglie di tarallini). Quando avrete riempito la teglia (metteteli a un paio di cm uno dall’altro, tanto non crescono un gran chè in cottura, essendo senza lievito), metteteli a cuocere in forno già caldo a 200 gradi per 30 minuti.