La foresta incantata di pan di zenzero

La foresta incantata di pan di zenzero

In quanti vorremmo poterci ritagliare qualche ora per poter finalmente passeggiare, lontano dal frastuono della vita di tutti i giorni.. in una foresta di pan di zenzero? I fiocchi di neve profumano di zucchero e cocco, gli alberi odorano di zenzero, cannella e fiori di garofano. Nell’aria non si sente un rumore, se non per quella goccia di glassa che, come linfa dagli alberi, cade lieve dopo essersi protesa in una goccia di infinito.
E stelle. Tante.

A casa Myownsweet è iniziata già la produzione dei biscotti di Natale, e come ogni anno la cucina, che adesso si è ormai espansa e ha divorato soggiorno e sala da pranzo, profuma di spezie e caffè. Al mattino, nel weekend, suona il sempiterno CD natalizio. Dalla credenza sono uscite le canaste per il panettone e gli spilloni, ma soprattutto loro.
Gli stampini dei biscotti.

Alci, omini, alberelli, pacchi regalo, omini di neve, e stelle. Di ogni forma.
Quest’anno, al posto della casetta (che è stato il mio progetto speciale dell’anno scorso, per cui mi è stata data la laurea honoris causa in ingegneria edile) avrei voluto fare qualcosa di più romantico. Avrei…

Purtroppo il forno nuovo ha deciso di tirarmi un brutto scherzo, e le mie stelline che sarebbero dovute finire su una bellissima corona decorata si sono completamente bruciate, e ho dovuto virare su un progetto diciamo alternativo.

Questi Alberelli di pan di zenzero sono molto semplici da realizzare. In commercio ci sono set di tagliabiscotti di diverse misure, e se avete spazio nella dispensa e soldi da investire in qualcosa che userete una volta all’anno, sicuramente realizzerete degli abeti di pan di zenzero stupendi.
a se, come me, non avete né l’uno né l’altro, vi do’ una dritta per realizzare dei dignitosissimi alberelli di pan di zenzero con poca spesa e tanta resa.
Basta avere tre tagliabiscotti a forma di stella di tre diverse dimensioni, e ricavare dall’impasto tre biscotti per le prime due forme (quella più grande e quella media) e poi quattro per quella più piccola. In questo modo, impilandole sfasate rispetto alle punte potrete costruire un piccolo sapin e, con l’ultima stellina, fare una sorta di puntale.
E’ anche divertente, un bel modo per passare un’oretta creativa e simpatica senza complicarci troppo la vita.

La ricetta del pan di zenzero che ho usato per gli Alberelli di pan di zenzero è del Maestro Montersino adattata, quindi andate sul sicuro. Pronti ad accendere il CD con le musiche di Natale?

Per fare gli alberelli di pan di zenzero ho usato (cioè gli ingredienti):
180 g di farina 00
90 g di zucchero di canna
30 g di zucchero semolato
90 g di burro morbido
Un cucchiaino di cannella in polvere
Un cucchiaino e mezzo di zenzero in polvere
Qualche chiodo di garofano in polvere (a vostra discrezione, so che ad alcuni non piacciono)
1 uovo
1 cucchiaio di latte
La punta di un cucchiaino di lievito per dolci

E li ho fatti così (cioè preparazione):

Mettete nella planetaria il burro morbido e lo zucchero, e con il gancio a foglia impastate fino a che non sia diventata una crema omogenea.
Quindi aggiungete l’uovo leggermente sbattuto e allungato con il latte, e quando si sarà incorporato nel composto col burro unite le spezie e poi la farina (io la setaccio per dare più morbidezza) con il lievito. Inseritela a poco a poco, così si assorbirà meglio agli altri ingredienti.

Quando l’impasto sarà diventato omogeneo, mettetelo a riposare in frigo per almeno un paio di ore, coperto dalla pellicola.

Trascorso il tempo di riposo riprendete l’impasto degli Alberelli di pan di zenzero, stendetelo su un piano infarinato con l’aiuto del matterello, e ritagliate i vostri biscotti.
Se volete fare gli alberelli, prendete tre formine di stella di misure degradanti, e tagliate tre stelle per la misura più grande, tre per la misura media e quattro per la misura piccola (una sarà il puntale).

Cuocete i biscotti nel forno già caldo a 170 gradi per circa 15 minuti. Controllate bene la cottura, perchè ogni forno è diverso, e questa è una sacrosanta verità!

Dopo che i biscotti si saranno raffreddati, potete decorarli con un po’ di glassa reale (o glassa semplice).
Per queste costruzioni io preferisco usare la glassa (o ghiaccia) reale, che si fa con un albume, che deve essere montato con qualche goccia di limone. Appena diventa lucido introducete anche lo zucchero a velo. Io faccio un cucchiai per volta, così controllo la densità.
Nel nostro caso deve essere mediamente densa, quindi ci vanno almeno un due o tre cucchiai di zucchero a velo. Siccome però gli albumi hanno diverso peso, regolatevi perchè potrebbe servirne di meno o di più.

Quando la glassa è della densità desiderata, decorate con una sac à poche col beccuccio fine le estremità delle punte delle stesse, mentre l’ultima stella che farà da puntale potete coprirla completamente di glassa.
Una volta che si sarà solidificata la glassa, impilate le stelle tra loro sfalsando le punte in questo ordine: prima le tre stelle più grandi, poi le tre medie, e infine le tre piccole.

Fissate una stella con l’altra con un po’ di glassa al centro.

Per il puntale, basterà poca glassa sulla punta della stellina.

Volete un’altra idea per usare lo zenzero fresco nei dolci? Guardate questi biscotti!

Mamma li turchi, ovvero la storia dei Vanillekipferl

Mamma li turchi, ovvero la storia dei Vanillekipferl

Immaginate una folla festante che si riversa nelle strade di Vienna esultando. Per mesi la città era stata assediata, e infine vinta e saccheggiata, dalle truppe turche.
Ora era liberata, finalmente, dal pericolo che veniva da Oriente e che per decenni aveva terrorizzato tutti i territori dell’Impero! Tutti i viennesi nascostisi nelle cantine uscivano festosi, cantando e danzando e inneggiando agli eroi della liberazione.

Conoscete un altro modo più convincente per scacciare la paura del nemico che “mangiarselo”? E’ proprio quello che fecero a Vienna, dove i fornai, per festeggiare lo scampato pericolo, diedero ai loro biscotti la forma di mezzaluna, che campeggiava sulla bandiera degli sconfitti turchi. E via, se li mangiavano in un boccone!

Per la verità si dice anche, ma qui siamo nel regno della immaginazione più che della storia, che i turchi in fuga lasciarono sul campo austriaco delle sacche di caffè, ed a questo si deve pure la nascita delle prime caffetterie viennesi, dove si gustavano i primi Vanillekipferl. La leggenda è così simpatica che voglio crederci, sebbene mi renda conto io stessa della poca verosimiglianza.

Ma la nascita dei Vanillekipferl invece è testimoniata, e anche se inizialmente non erano propriamente i “biscotti di Natale” della tradizione austro-tedesca, lo sono diventati col tempo. La prima testimonianza del loro uso durante le feste natalizie è del 1911, quindi in epoca tutto sommato recente. Ormai sono entrati di diritto nel parterre dei dolcetti di Natale, e già appena aperto il blog vi avevo propinato la ricetta diciamo più tradizionale (la trovate qui).

Oggi vi propongo la versione dei Vanillekipferl senza glutine, e senza lattosio grazie all’uso di questa margarina di soia di Ora Sì, che ormai ho imparato ad usare da quando a casa abbiamo qualche problema col lattosio. Sono facilissimi da fare, non richiedono nemmeno riposo in frigo, si manipolano a mano e cuociono in un baleno.

Non ci sono scuse, questo Natale dovete provare i Vanillekipferl!

Ingredienti (per circa 20 pezzi):
200 g di mix di farina senza glutine
125 g farina di mandorle
70 g zucchero semolato
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
125 g di margarina di soia (o burro)
un pizzico di sale
zucchero a velo

Preparazione:
In buna ciotola mettete la farina di mandorle con il mix senza glutine e mescolate. Aggiungete poi lo zucchero e il sale.
Aggiungete quindi la margarina di soia, che in sé è già morbida e non richiede di stare fuori dal frigo per ammorbidirsi.
Se invece avete optato per il burro, dovete ricordare di tirarlo fuori dal frigorifero un’oretta prima, perchè deve essere morbido.
Aggiungete anche la vaniglia.

Impastate quindi a mano per qualche minuto, fino a che non si formerà un impasto liscio e compatto che non appiccica più.

Prendete quindi dei piccoli bocconcini di impasto di peso simile (io vado a occhio), ricavatene dei cilindretti, più assottigliati alle due estremità.

Adagiateli su una teglia coperta di carta forno e piegateli a formare una mezzaluna. Teneteli leggermente distanziati, perchè anche se sono senza lievito tendono a crescere un pochino in cottura.

Cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per circa dieci minuti, o comunque fintantoché non inizieranno appena a dorare. Non devono scurirsi!

quando i biscotti saranno freddi, spolverateli con abbondante zucchero a velo prima di servirli.