Crème caramel e il senso del caramello

Il caramello è il mio ponte tibetano.
Per quanti di voi che mi state leggendo e che siete nati dopo gli anni ’80, il ponte tibetano di cui parlo è quello del celeberrimo (negli anni ’80, appunto) film “Noi uomini duri”, e rappresentava l’ostacolo per eccellenza, che Renato Pozzetto riuscirà finalmente ad attraversare solo alla fine della pellicola.

Il caramello non è una cosa semplice. Almeno, lo è in quanto ad ingredienti. Zucchero soltanto, per la versione 2.0. Ma c’è anche la versione facilitata, quella per i cuochi per finta come me, insomma, che prevede l’uso di un po’ di acqua.

Ogni cuoco in cucina sa (più o meno consapevolmente) che nel forno o nella padella avvengono le più spettacolari reazioni chimiche. Di queste, il caramello è la trasformazione tra le più affascinanti e – per quel che mi riguarda – le più pericolose. Potrei osservare per lunghi minuti lo zucchero nella padella in attesa che caramellizzi, senza che nulla accada di significativo.
Appena mi giro per starnutire, brucia.

Lezione ai posteri, quindi: quando preparate il caramello, siate pronti. Andate prima a fare pipì, preparate a portata di mano fazzolettini, telefonino, un po’ di acqua e qualsiasi altra cosa che pensate vi potrebbe essere di necessità nella successiva mezz’ora. E mai, anzi che dico… mai mai mai, e dico ancora mai, perdete di vista il vostro caramello! Credetemi, fatevi il kit di emergenza e non vi succederà niente. Altrimenti… pazienza, scrostate la vostra pentola tra fumi di bruciato e lacrime e ricominciate da capo.

Ovviamente per fare anche questo crème caramel ho bruciato il caramello mentre mi sono distratta mezzo minuto per cambiare canale. Giuro, mezzo minuto.
Naturalmente l’ho rifatto e l’ho quasi ribruciato, ma mi sono salvata in corner. E’ l’unica cosa complicata del crème caramel però, una ricetta così antica che si pensa che anche i romani ne facessero una versione molto simile (ovviamente niente zucchero, ma miele).

Vale la pena provare a farlo in casa almeno una volta. Semplicemente per scoprire che è più buono di quello confezionato, e con cui è difficile fare brutta figura (è più facile incendiare la cucina, ma voi avete ili vostro kit di sopravvivenza vicino, no?).

Ingredienti (per 6 crème caramel):
100 g panna fresca liquida
250 g latte (preferibilmente intero)
2 uova e 1 tuorlo
75 g zucchero semolato
un cucchiaino colmo di estratto di vaniglia
la scorza di mezzo limone

per il caramello: 100 g zucchero semolato + 2 cucchiai di acqua

Preparazione:

La preparazione del crème caramel può essere magari un po’ lunga per i tempi di raffreddamento, ma non è affatto difficile.
In un pentolino mettete il latte e le scorze di limone (tenetele a pezzettoni, devono essere eliminate) e portate a sfiorare il bollore. Fatelo poi raffreddare a temperatura ambiente lasciando la scorza in infusione. Toglietela solo quando si sarà freddato.

Prendete quindi le uova, e sbattetele delicatamente col tuorlo e lo zucchero, senza incorporare l’aria (in questo caso non serve).

Quando il latte si sarà freddato unite la panna alle uova, versatele sul latte (senza scorze), aggiungete l’estratto di vaniglia e mescolate.
Evitate di fare troppe bolle, perchè rovinerebbero la preparazione.

Mettete da parte mentre preparate il caramello.

Prendete una padella col fondo un po’ spesso, versate all’interno lo zucchero con due cucchiai di acqua, e accendete il fuoco dolce senza muoverlo troppo.
Lo zucchero prima imbiondirà, poi diventerà ambrato. Appena prenderà un po’ di colore, spegnete e versatene un pochino (stando attenti a non ustionarvi!) sul fondo dei pirottini .

Io ho usato quelli comuni di alluminio che si trovano in tutti i supermercati.

Versate sul caramello (che diventerà a brevissimo come vetro, ma di scioglierà in forno e resterà liquido dopo) la mistura di uova, latte e panna, facendo attenzione a non creare bolle.

Mettete i pirottini in una teglia con dell’acqua bollente, in modo che arrivi a circa metà dell’alteza dei pirottini.

Cuocete a bagnomaria in forno a 160 gradi (forno statico e soprattutto già a temperatura) per 45 minuti.

Fate raffreddare il crème caramel a temperatura ambiente, e poi fate un passaggio in frigorifero almeno un’ora (io li ho lasciati tutta la notte).

Estraete i crème caramel dal frigo una ventina di minuti prima di servire.

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