Budino al cocco e yogurt

Budino al cocco e yogurt

Il solstizio d’estate, la notte più lunga dell’anno e l’inizio ufficiale dell’estate, almeno nel nostro emisfero.
“L’estate è passione, ricordi, brezza lieve, sole che schiocca sulla pelle e nel viso. E’ il sorriso delle stagioni, e passa, passa più veloce di ogni altra, porta con se’ un volume carico di nostalgia che tinge di rosso l’autunno”.

Per festeggiare nel modo migliore la stagione delle vacanze, del trascorrere placido del tempo, e degli inesorabili quaranta gradi all’ombra, una ricetta fresca, naturalmente senza glutine, e soprattutto che non ha bisogno del forno!

Il budino senza glutine al cocco e yogurt è l’epitome del dolce fresco per l’estate. Non usate i preparati in polvere! Fatto a mano non solo verrà più buono, ma eviterete anche tutti i conservanti e avrete un prodotto eccezionale e facilissimo da realizzare. Ho anche fatto a mano il latte condensato, e sentirete la differenza!

Ingredienti:
400 ml di latte condensato preparato in casa con
400 ml di latte intero o parzialmente scremato
380 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di maizena (o amido di mais)
200 ml di latte di cocco
200 ml di yogurt bianco
3 cucchiai di cocco rapè
8 gr di colla di pesce

Procedimento:

Anzitutto preparate il latte condensato: in un tegame con il fondo abbastanza spesso mettete lo zucchero a velo e la maizena. Mescolateli, e poi aggiungete a filo il latte, mescolando con una frusta per evitare grumi. Mettete il tegame sul fuoco, a fiamma bassa, e portate lentamente all’ebollizione, mescolando. Appena raggiunge il bollore, continuate a mescolare per cinque minuti. Vedrete che inizierà a rapprendersi, creando la tipica crema densa del latte condensato. Spegnete e lasciate intiepidire.

Quando il latte si sarà intiepidito, mettete i fogli di colla di pesce in acqua per circa 15 minuti per reidratarsi. Intanto in una ciotola mettete il latte di cocco e 150 ml di yogurt bianco, e il cocco rapè. Mescolate gli ingredienti e trascorsi i 15 minuti mettete il restante yogurt (50 ml) in un pentolino, scaldatelo (senza arrivare all’ebollizione) e poi scioglietevi dentro la colla di pesce ben strizzata. Versate poi lo yogurt con la colla di pesce nella ciotola con il resto dello yogurt e il latte di cocco, mescolate bene e poi aggiungete a filo anche il latte condensato, sempre mescolando con una frusta a mano per evitare i grumi.
Versato il composto così ottenuto nello stampo per budino (o in tanti stampini, è uguale – come preferite!), lasciate riposare una mezz’ora, e poi mettete in frigorifero a rassodare. Ci vorranno circa 4/5 ore almeno. Meglio sarebbe lasciarlo riposare una notte intera.

Trascorso questo periodo, il vostro budino al cocco e yogurt è pronto per essere gustato! Se usate uno stampo in silicone, per toglierlo meglio è preferibile congelarlo un’oretta prima di estrarlo, e poi rimetterlo in frigorifero.

Panna cotta al caffè e vaniglia

Panna cotta al caffè e vaniglia

La seconda metà di giugno per me è sempre stato un rito di passaggio. Qualcosa che finisce là dove qualcos’altro inizia. Uno zaino ripiegato e chiuso nell’armadio. La copertina del quaderno dei compiti delle vacanze. I libri dei compiti delle vacanze, profumati di colla. I pranzi in terrazzo. L’insalata di riso, ma tiepida altrimenti papà non la mangia.
Anche adesso, senza compiti delle vacanze (quasi…) o zaini da chiudere negli armadi, l’arrivo delle ciliegie e le giornate che si allungano mi accompagnano all’inizio dell’estate. Insieme a una irrefrenabile voglia di dolci freschi e fruttati, di ghiaccioli e gelati. Di cose semplici, insomma.

Se semplicità deve essere, questa stagione non può che aprirsi con la panna cotta al caffè e vaniglia, uno dei dessert più buoni e più semplici che ci siano. Non serve nemmeno il forno – e con il caldo che inizia ad aumentare possiamo anche farne a meno – giusto per un po’.
Che sia un fine pasto o una merenda, la panna cotta al caffè e vaniglia è solo una delle centinaia di combinazioni che un dessert squisito come la panna cotta può offrire. Che discenda dal biancomangiare siciliano (che ho realizzato in questa ricetta) o dalla bavarese francese (una versione leggera di bavarese la trovate qui), o ancora da un dolce piemontese di inizio ‘900, quel che importa è che è che ancora oggi è uno dei dolci italiani più popolari.

Quindi anch’io vi propongo oggi una versione di panna cotta, dal gusto un po’ “da grandi” che realizzerete in un battibaleno, e con pochissimi ingredienti facilmente reperibili al supermercato.

Ingredienti:
500 ml di panna fresca
100 gr di zucchero semolato
3 cucchiaini di caffè solubile
8 gr di colla di pesce
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)

Fine.
Ve lo avevo detto.
Certo, se volete fare le cose sofisticate potete anche aggiungere del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, o della Nutella. Ma ne parleremo dopo.

Intanto iniziate a preparare la panna cotta di base mettendo la colla di pesce in acqua ad idratarsi per almeno dieci minuti.
Nel frattempo, scaldate a fiamma bassa in un pentolino la panna con lo zucchero. Lo zucchero si deve sciogliere ma la panna non deve bollire, solo scaldarsi.
Quando vedrete che la panna inizierà a scaldarsi e salirà un po’ di vapore, spegnetela e strizzate per bene i fogli di colla di pesce – fateli poi sciogliere nella panna mescolando bene con una frusta a mano perché non si formino grumi.

Dividete poi la panna in due ciotole diverse; nella prima sciogliete l’estratto di vaniglia (o la vanillina), e nell’altra il caffè solubile. Anche in questo caso aiutatevi con la frusta a mano.

Prendete poi dei contenitori in vetro (io ho usato dei comunissimi bicchieri da tavola, potete usare anche i barattolini da mini conserva che fanno molto glamour) e versate parte della panna cotta (iniziate con quella alla vaniglia o quella al caffè, a vostro piacimento), e mettetela almeno dieci minuti a rapprendere nel freezer.
Una volta che si sarà leggermente rassodata, unite dell’altra panna cotta all’altro gusto.

Nella foto, anche per dare drammaticità al piatto e un po’ di croccantezza, tra i due strati ho messo un sottile strato di cioccolato fondente, che ho ottenuto sciogliendo a bagnomaria 75 gr di cioccolato fondente. Potete però usare anche un po’ di Nutella, che renderà il tutto più goloso!
Rimettete poi ancora 5 minuti nel freezer, e poi fate rapprendere nel frigorifero per qualche ora.

Le vostre panna cotta saranno pronte da gustare in un battibaleno!

Hai realizzato questa ricetta?
Taggami usando @myownsweet e #myownsweet

Galette integrale vegana alle pesche e rosmarino

Galette integrale vegana alle pesche e rosmarino

Adoro i dolci con la frutta, e con l’estate è veramente un peccato non approfittare della abbondanza di frutti freschi, colorati e dolcissimi. Certo, fa anche caldo e infornare non è sempre una buona idea. Ma si può approfittare di qualche giornata fresca, o più semplicemente prendere il coraggio a due mani, e accendere il forno per gustarsi una succosissima galette integrale vegana alle pesche e rosmarino (ma potete usare tutta la frutta che più vi piace, come le fragole, i mirtilli, i lamponi…). La galette è un classico di tutto l’anno, quindi d’inverno via a mele, pere, cioccolato… c’è solo l’imbarazzo della scelta.

La versione vegana di questo dolce versatile e semplicissimo fa a meno di burro e uova, ma non di bontà. Ovviamente, se siete onnivori, potete macerare la frutta con un cucchiaio di miele – sarà comunque buonissima!

In questo caso, complice anche gli esami del sangue un po’ critici per via del colesterolo (ahimé) ho deciso di coccolarmi con la versione all vegan della galette.
Per prepararla vi serviranno solo questi ingredienti:
– 100 gr di farina integrale
– 100 gr di farina 00
– 60 gr di olio vegetale (io prediligo quello di riso, o di mais al più)
– 50 gr di zucchero di canna (anche lo zucchero bianco va bene)
– Acqua q.b.
– Una spolverata di cannella, se vi piace (a me sì!)

In un’unica ciotola mettete le due farine, lo zucchero e la cannella. Mescolate gli ingredienti tra loro e poi aggiungete l’olio e fatelo assorbire. Il composto sarà molto granuloso, quindi iniziate a mettere l’acqua a poco a poco, in modo da amalgamare bene gli ingredienti ed ottenere un panetto abbastanza compatto ma non eccessivamente secco.
La quantità dipende tantissimo dalle farine. Vi potrei dire che a me sono servizi dodici cucchiai di acqua, ma in realtà nelle volte precedenti, tipi di versi di farina assorbivano meno acqua e ne ho messi di meno.
Sicuramente mettere un cucchiaio per volta è dispendioso in termini di tempo, ma così potete meglio controllare la consistenza dell’impasto. Dopo che si sarà creato un bel panetto di impasto, mettetelo in frigo coperto dalla pellicola per alimenti per riposare almeno trenta minuti.

Nel frattempo preparate il ripieno di frutta. Io ho usato:
– 3 pesche noci piccole (o 2 grandi)
– 1 cucchiaio di sciroppo di agave (o di acero)
– Un rametto di rosmarino da sminuzzare a piccoli pezzetti

Lavate bene e poi tagliate le pesche a fettine abbastanza sottoli, mescolatele con lo sciroppo e il rosmarino e lasciatele macerare in frigo, coperte dalla pellicola, per almeno mezz’ora.

Trascorso il tempo per l’impasto, stendetelo a forma circolare aiutandovi con un mattarello tra due fogli di carta forno – io h pensato a una galette di diametro di circa 25 cm, quindi ho steso l’impasto lasciando due/tre centimetri per ripiegare il bordo.
Mettete all’interno del disco di impasto steso le pesche (io le ho messe belle ordinate, ponendo le fettine concentriche e coprendo in parte la precedente con quella successiva, ma ovviamente potete anche lasciarle sparse senza uno specifico ordine) scolandole leggermente dal succo che avranno rilasciato (ma lasciatele un po’ umide, in cottura diventeranno ancora più buone!).
Ripiegate da ultimo il bordo della galette verso il centro, e spennellatelo un po’ con il succo delle pesche e con una manciatina di zucchero di canna. Io ho anche aggiunto la granella di pistacchio per un tocco di colore, ma è facoltativo.

Mettete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35/40 minuti.
Lasciate raffreddare su una gratella e gustatela o fredda o leggermente tiepida.

Non vi sembrerà nemmeno di gustare un dolce vegano, tanto è buona. Non ci credete? Rifatela!
E ricordatevi di taggarmi nelle vostre ricette con @myownsweet.

Buona colazione!