Plumcake allo yogurt, cocco e limone

Plumcake allo yogurt, cocco e limone

Adoro il limone nei dolci.
Più del cioccolato, più della panna, più di tutto.
In questo blog trovate non so quante versioni di dolci aromatizzati al limone. Limone e lavanda, limone e mandorle, limone e olio di oliva, limone e.. basta.
Quella sua piccola nota dolce e acidula è musica. Nulla profuma la cucina come un dolce al limone appena sfornato.

La ricetta di questo Plumcake allo yogurt, cocco e limone arriva da mille ricette messe insieme, con l’aggiunta di un accento estivo/utilitaristico: dovevo assolutamente utilizzare una confezione già aperta di cocco rapé. Ho pensato che questa ricetta che profuma di limoni e di una promessa di estate fosse una bella ode alla primavera, che quest’anno cade (astronomicamente, si intende) proprio oggi.
Quest’anno la primavera ci è corsa davanti, e già settimane fa hanno iniziato a fare capolino nei giardini dei condomini le margherite di campo, gli occhietti della madonna (ma anche da voi si chiamano così?), fiori bianchi e rosa sugli alberi in mezzo alle aiuole spartitraffico, e soprattutto tante magnolie, che ho scoperto essere a centinaia nei giardini di Milano.

Anche le prime fragole hanno iniziato a fare bella mostra di sé nei supermercati e tra i banchi del mercato. Io però non sono ancora pronta, e forse nemmeno loro (sanno tanto di acqua e poco di fragola). Mi sono quindi concentrata su due sapori freschi e legati, almeno nel mio immaginario, alla stagione più tiepida, preludio d’estate.

Oltre ad essere buonissimo, questo Plumcake ha due caratteristiche che ve lo faranno amare: si sporca solo una ciotola, e resta morbido per diversi giorni grazie allo yogurt. Se volete accentuare il sapore del limone, prendete uno yogurt al limone; viceversa, prendetene uno al cocco. Se siete in dubbio tra i due, uno classico bianco, o alla vaniglia, andrà bene lo stesso!

Plumcake allo yogurt, cocco e limone
Ingredienti:
250 g farina 00
180 g zucchero semolato
50 g fecola di patate
10 g lievito per dolci
3 cucchiai da minestra di cocco rapé (o farina di cocco)
2 uova
2 vasetti di yogurt (in tutto sono 250 g) di vostra scelta
140 ml olio di semi (o di riso)
zeste grattugiate di 2 limoni
succo di un limone (io l’ho misurato il mio erano circa 60 ml)

Preparazione:
Mettete in una ciotola abbastanza capiente lo zucchero, sgusciatevi all’interno le uova e sbattetele leggermente con una frusta a mano.
Unite quindi lo yogurt, le zeste dei limoni e il succo, e continuate a mescolare con la fusta a mano. Infine, inserite anche l’olio a filo, sempre mescolando con la frusta.

Solo a questo punto unite le polveri (farina, lievito e fecola) che devono essere sempre setacciati bene. Setacciare le polveri è importantissimo, perchè inizia a far incorporare nell’impasto l’aria, che aiuterà la lievitazione e contribuirà a mantenere soffice il vostro dolce.

Amalgamate bene il vostro impasto, e per ultimo unite i tre cucchiai di cocco rapé.

Date un’ultima mescolata decisa con la frusta a mano per amalgamare il tutto.

Prendete uno stampo da plumcake, rivestitelo con carta forno e versatevi l’impasto.

Fate cuocere a forno già caldo a 180 gradi per circa 45 minuti (controllate comunque con lo stecchino – se ne uscirà pulito, il dolce è pronto). Se la superficie dovesse scurirsi troppo, potete coprirla con un foglio di alluminio.

Sformate il plumcake quando sarà almeno un po’ tiepido. Servitelo così, in purezza, con una semplice spolverata di zucchero a velo.

Cosa fare da grandi? I plumcake allo yogurt

Cosa fare da grandi? I plumcake allo yogurt

Provate a chiudere gli occhi e ad immaginarvi nel 1992. Molti di voi che leggete potreste non ricordarvelo affatto, semplicemente perché non eravate ancora nati, o forse eravate troppo piccoli per avere ricordi. Per molti di noi che c’eravamo, e magari eravamo più giovani di oggi ma già un po’ grandicelli, il 1992 è stato un anno pieno di eventi.

Tangentopoli che inizia, così come la guerra in Bosnia; Clinton è eletto Presidente degli Stati Uniti; visto che in questi giorni l’Inghilterra è al centro dell’attenzione mondiale, nel 1992 Carlo (sì, l’attuale Re) e Diana Spencer si separano, e il Castello di Windsor è colpito da un disastroso incendio. Le stragi di Capaci e Palermo. E’ anche l’ultimo anno che le Olimpiadi invernali ed estive si tengono nello stesso anno.

Nel 1992 studiavo ancora, l’unica cosa che – diciamocelo – mi viene discretamente bene. Avevo davanti tutto un futuro da inventare, e ogni giorno il mio futuro cambiava. Già avevo archiviato l’idea di fare la prof di inglese, la cantante/musicista, la cestista, la tennista, l’astronauta e la matematica. Ero nella fase della diplomatica, la funzionaria della Comunità Europea, la prima Segretaria donna dell’ONU.
Ovviamente non ho fatto nulla di ciò. Ma nel 1992 potevo ancora sognare – e ogni tanto mi permetto di farlo ancora oggi.

Il 1992 è anche notoriamente conosciuto come l’anno nel quale sono stati messi sul mercato la prima volta questi Plumcake allo yogurt che vedete nella foto, da parte di una notissima marca, che fa i dolcetti sotto il marchio che ha un celeberrimo mulino… va bene, basta così con i suggerimenti!
Sono ben trent’anni che questi Plumcake allo yogurt ci accompagnano, e finalmente mi sono presa un attimo di tempo per realizzarli anche io, partendo dalla ricetta di LuCake, che certamente conoscete. Mi sono venuti un po’.. diciamo vitaminizzati, con questa bella gobbettona, ma forse ho riempito un po’ troppo i pirottini. Il gusto però è ottimo, e per questo oggi ve li propongo con una mia piccola variazione, per una colazione sana, gustosa, facilissima e fatta in casa. Ma hanno pure qualche difetto, eh… tipo che finiscono troppo in fretta!

Ingredienti (per circa 8 mini plumcake):
200 g farina 00 (io ho usato il farro)
50 g amido di mais
2 uova
150 g zucchero semolato
100 g yogurt (potete usare quello vanigliato o naturale)
zeste di 1 limone bio
10 g lievito per dolci
60 g olio di semi
60 g latte
un pizzico di sale
zucchero a velo per decorare (opzionale)

Preparazione:
Realizzare i Plumcake allo yogurt è semplicissimo, nemmeno venti minuti e siete pronti ad infornarli. Non ci credete? Iniziamo!
In una ciotola montate bene (devono diventare chiarissime) le uova con lo zucchero.
Aggiungete quindi lo yogurt poco per volta, e continuate ad amalgamare con le fruste.
Unite poi le polveri (farina e lievito) setacciate, amalgamando all’impasto con le fruste a bassa veocità.
Infine, aggiungete l’olio, il latte e le zeste del limone, e amalgamate ancora. Per ultimo, un pizzico di sale.

Imburrate ed infarinate i pirottini, e versate al loro interno l’impasto, ma non riempiteli per più di due terzi, altrimenti uscirà tutto l’impasto.
Cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per circa 20 minuti.
Controllate bene il vostro forno – il mio cuoce molto velocemente, già a 15 minuti stavano completando la cottura, ma potrebbe volerci anche qualche minuto in più.

Finito qui. Non vi avevo detto che era semplice?

Gelato di yogurt alle pesche

Gelato di yogurt alle pesche

Dopo il Gelato all’acqua al cioccolato dello scorso anno, non potevo perdere l’occasione per esibirmi anche quest’anno nella avventura della creazione di un gelato home made senza la gelatiera!
Questa versione del gelato fatta in casa, senza l’ausilio di strane macchine, è davvero buono. L’unica controindicazione è che ci vuole tempo, ma il lavoro lo farà il freezer per voi, a voi toccherà solo l’ingrato compito di mescolarlo con la forchetta ogni tanto. Si può fare in fondo, no?

Quest’anno, visto che sono stata così fortunata da trovare delle belle pesche gialle succose e mature, vi propongo di preparare insieme il Gelato di yogurt alle pesche, che è buonissimo e più leggero del gelato comprato perchè non ha panna, ma yogurt come base (io ho usato quello della Muller che mi piace tanto, ma potete tagliare ancora di più i grassi e usare il Total FAGE 0%) e tanta frutta fresca.
Ovviamente alle pesche potete sostituire fragole, mirtilli, lamponi.. insomma, quello che volete!

Questo è quanto, nel senso che oltre al latte condensato non c’è proprio nessun altro ingrediente.
Non ci credete? Seguitemi e vedrete come è facile da realizzare questo Gelato di yogurt alle pesche, che è pure senza glutine!

Ingredienti:
500 g di yogurt di vostra scelta
3 pesche gialle belle mature
397 g latte condensato,. cioè una lattina (io ho usato questo)

Procedimento:
Sbucciate le pesche, tagliatele a pezzetti e mettetele in una padella a cuocere a fuoco molto basso per una dceina di minuti.
Devono ammorbidirsi molto bene.
Quando si saranno ammorbidite, toglietele dal fuoco, schiacciatene metà con la forchetta e lasciate gli altri pezzetti interi. A me piace avere anche pezzi di frutta più grandi nel gelato, se non vi vanno frullate il tutto e via!
Lasciate raffreddare.

Quando le pesche si saranno raffreddate, mettete in una terrina lo yogurt con il latte condensato e le pesche.

Mescolate molto bene, e poi mettete il vostro Gelato di yogurt alle pesche in una forma da plumcake (meglio di metallo, che conduce meglio il freddo, piuttosto che di vetro).

Mettetelo nel feezer e dopo un paio d’ore mescolatelo con una forchetta per rompere i cristalli di ghiacico che si saranno formati nel frattempo.
Riponetelo ancora nel freezer per altre due ore, al termine delle quali fate lo stesso procedimento.

Ripetete ancora questo procedimento un paio di volte, e al termine dovreste avere un bel gelato consistente ma allo stesso tempo malleabile, e con un gusto unico!

Finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia

Finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia

Arriva luglio e le edicole si riempiono di riviste che promettono miracoli in due, tre settimane al massimo… più ci si avvicina al primo di agosto e più si accorciano le settimane di diete miracolose per perdere presunti chili di troppo.

Nessuno che dica la verità. La prova costume inizia ad ottobre, è una maratona e non un centometripiani. E’ un percorso lungo, fatto di tanti pezzettini, un po’ di ginnastica qui, meno patatine là, e uno sgarro ogni tanto perchè questa vita non è una galera.

Se però gli sgarri sono stati tanti, e il lockdown ha fatto il resto, vi lascio un’idea dolce e leggera come una piuma.
La finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia è così semplice che possono prepararla tutti. In più, si prepara senza forno, quindi anche col caldo è un piccolo piacere che ci si può permettere senza troppi sensi di colpa.

Per essere sicura di sgonfiare questo goloso dessert di calorie ma non di gusto, avevo due alleati eccezionali. Ho usato lo yogurt greco 0% grassi di Faye (ovviamente #noadv, l’ho acquistato!) sia bianco che ai mirtilli, e ho rafforzato la parte mirtillosa con una veloce composta con la stevia.

Avevo visto tante food/gym bloggers usarla per dolcificare i loro piatti, così mi sono informata (non uso roba che non ho studiacchiato, per evitare fastidiosi mal di pancia!). La stevia è un dolcificante naturale derivato, appunto, dalla pianta della stevia, e dolcifica 300 volte più dello zucchero… senza calorie! La stevia ha anche un bel po’ di flavonoidi, il chè significa.. benessere anche per la pelle!

Sembra l’elisir di tutto ciò che nella nostra piccola terra fa bene, ma ovviamente sono in corso studi per verificare che non ci siano effetti strani. Quindi… non eccediamo!

Non ho ancora capito bene come usarla nei dolci al forno, ma ho pensato bene di iniziare a testarla in un dolce al bicchiere semplicissimo. Come? Ve lo racconto subito!

Ingredienti (per 5 bicchieri):
parte ai mirtilli:
300 g skyr ai mirtilli
200 g yogurt greco 0% grassi
180 g mirtilli freschi
90 g stevia
8 g colla di pesce

Parte alla vaniglia:
200 g yogurt greco 0% grassi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
10 g stevia
2 g colla di pesce
due cucchiai di acqua

Preparazione:

La finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia si prepara velocemente, iniziando dalla parte mirtillosa.
Lavate bene i mirtilli e cuoceteli in un pentolino con 45 g di stevia (da togliere dal totale). Io non ho messo acqua perchè i miei mirtilli erano molto maturi, al più aggiungete un paio di cucchiai di acqua.
Quando iniziano a sfaldarsi, spegnete il fuoco, e frullateli con un minipimer.

Mentre i mirtilli si cuociono, mettete la colla di pesce a bagno in un po’ di acqua fredda fino a che non si ammorbidisce.

Strizzate quindi la colla di pesce, mettetela nel frullato di mirtilli, fatela sciogliere.

Mettete lo skyr e lo yogurt greco in una ciotola, mescolate e poi unite il frullato di mirtilli e mescolate nuovamente.

Prendete i vostri bicchierini, versate lo yogurt “rafforzato” ai mirtilli e poi metteteli al frigo a rassodare per un paio d’ore. Se volete realizzare questa decorazione carina a sbieco, mettete i bicchieri a circa 45 gradi nello stampo dei plumcake e versate il composto con lo yogurt.

Mentre raffredda, prepariamo la parte all avaniglia.

Mettete sempre la colla ad ammollarsi nell’acqua fredda.

Mettete lo yogurt greco bianco in un pentolino e scaldatelo con la stevia e due cucchiai di acqua senza portarlo al punto di ebollizione. Appena vedete che si è scaldato, strizzate la colla e mettetela nello yogurt, mescolate per farla sciogliere e poi aggiungete la vaniglia.

Fate raffreddare e poi versatela sopra la parte ai mirtilli (se volete realizzare la mia stessa decorazione, dovete ribaltare i bicchieri dall’altra parte).

Lo yogurt alla vaniglia sarà meno rispetto allo yogurt ai mirtilli.

Fate rapprendere in frigo per almeno due ore (meglio tutta la notte).

Togliete i bicchieri dal frigo mezz’ora prima di gustari.

Crostata allo yogurt con composta di pesche e lavanda

Crostata allo yogurt con composta di pesche e lavanda

L’estate mi abbassa la pressione, mi soffoca dall’afa (almeno in città) ma mi inonda di luce, che mi mette di buonumore. E’ bello alzarsi al mattino con il chiarore del sole, e dilungarsi alla finestra oltre le nove ad aspettare un nuovo tramonto, immerso nei toni dell’arancione e del rosso, talvolta del rosa.

Come i colori di queste pesche, le prime della stagione, eppure profumatissime e dalla bella polpa dolce. Purtroppo però non è sempre facile trovare della buona frutta nei supermercati, e per questo ho pensato di lasciarvi un’idea per utilizzare delle pesche magari un po’ ammaccate. La composta di pesche si prepara rapidamente, e a seconda della zuccherinità (si dirà così?) dei frutti che usate potete anche diminuire la quantità di zucchero nella composta. Non avendone molto di zucchero, non si conserverà ovviamente a lungo. Ma non è un problema, la useremo subito per farcire una deliziosa crostata allo yogurt.

Lo yogurt prende il posto del burro in questa frolla che rimarrà morbidissima per giorni. Non ha la stessa consistenza della frolla al burro, sia chiaro. E’ però buonissima, perfetta per iniziare bene la giornata con leggerezza ma senza riunciare al gusto.
In più si prepara in un attimo, non ha bisogno di riposo in frigorifero, e si presta a moltissime soluzioni. Con la pasta avanzata ho creato dei buscotti arrotolati alla confettura, e ha mantenuto la stessa fragranza della crostata.

Insomma, se non l’avete mai provata, è arrivato il momento di farlo!
Io ho usato lo yogurt greco bianco zero grassi che avevo in casa, se lo usate dello stesso aroma della farcitura aumenterà il sapore a dismisura!

Ingredienti (per una teglia da 22/24 cm):
350 g di farina 00
100 g zucchero
120 g di yogurt greco
50 ml di olio di semi
8 g di lievito per dolci
una bustina di vanillina
1 uovo a temperatura ambiente

per la composta:
4 pesche gialle abbastanz amature
1/2 cucchiai di zucchero semolato (o tre, va a gusti)
un cucchiaino di lavanda edibile (va bene anche un rametto di rosmarino… o niente!)

Preparazione:

Anzitutto prepariamo la composta. Sbucciate e tagliate a pezzetti le pesche e mettetele in una casseruola con un cucchiaio di acqua e lo zucchero. Mescolate e infine mettete la lavanda (potete anche diminuire la dose se non vi piace che si senta troppo).
Accendete la fiamma bassa e fate cuocere una decina di minuti almeno, mescolando. Se le pesche dovessero asciugarsi senza ammorbidirsi molto, aggiungete qualche cucchiaio di acqua.
Quando le pesche si saranno ammorbidite al punto da poterle schiacciare con una forchetta, riducetele in poltiglia e mettetele da parte a raffreddare.

Quindi potete preparare la frolla allo yogurt. Mettete la farina in una ciotola capiente con lo zucchero e il lievito, e la vanillina. Mescolate bene e poi iniziate ad aggiungere prima l’uovo, e poi, dopo che si sarà assorbito (ci vorrà mezzo minuto!), anche lo yogurt, l’olio e un pizzico di sale.

Amalgamate bene e iniziate ad impastare per qualche minuto, fino a che non si sarà formata una massa compatta e per niente appiccicosa.

A questo punto, la frolla allo yogurt è pronta.

Iniziate quindi a preparare la crostata allo yogurt con composta di pesche e lavanda imburrando e infarinando una teglia. Stendete quindi la frolla (circa tre quarti) aiutandovi col mattarello.
Deve venire alta all’incirca quattro millimetri (ma non siamo fiscali!).

Adagiate l’impasto nello stampo e bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta.

Versate quindi sulla base della crostata la vostra composta di pesche alla lavanda, e poi con l’impasto rimasto stendetelo col mattarello e create delle strisce decorative per la vostra crostata. Adagiatele sulla superficie incrociandole.

Scaldate il forno a 180 gradi, e cuocete la crostata allo yogurt con composta di pesche e lavanda per circa 35/40 minuti.

Attendete che la crostata allo yogurt sia fredda per toglierla dallo stampo.

La crostata si conserva in frigo coperta per circa cinque giorni.

Invece della lavanda, potete anche aromatizzare la vostra composta col rosmarino, oppure fare direttamente una Confettura di pesche al rosmarino.

Bavarese allo yogurt alla stracciatella

Bavarese allo yogurt alla stracciatella

Sapere dove è stata creata la stracciatella? No, non il formaggio, ma il gusto di gelato alla panna e latte con pezzetti di cioccolato fondente.
Non lo sapevo nemmeno io, ma mentre mi documentavo per scrivere quetso post ho scoperto che viene da, nientepopodimenoche Bergamo! Il pasticcere era originario della Toscana, e si era trasferito con la mofglie in quel di Bergamo, dove dopo vari tentativi ha realizzato questa meraviglia che è il gusto stracciatella.

La stracciatella è il gusto alla base del nostro dessert senza glutine di oggi, la Bavarese allo yogurt alla stracciatella. E’ un po’ più leggera della versione tradizionale della bavarese, perchè parte della panna viene sostituita dallo yogurt. Quindi può essere mangiata con meno sensi di colpa. Ho usato lo Yogurt alla Stracciatella Muller, che adoro, e ho aggiunto un po’ di altro cioccolato fondente per aggiungere più gusto e croccantezza.

Il risultato è stato apprezzatissimo, e soprattutto sono così facili da fare che non avrete scuse per realizzare questa squisitezza!
Le dosi che vi lascio sono per sei porzioni. Sono basate su i pirottini di alluminio che potete trovare in qualsiasi supermercato, giusto per fare le cose semplici e alla portata di tutti.

Ingredienti:
2 confezioni di yogurt Muller alla stracciatella (sono 250 g)
250 g panna fresca
50 g zucchero a velo
50 g latte
6 g gelatina in fogli
2/3 quadretti di cioccolato fondente

Preparazione:
Iniziate a preparare le vostre Bavaresi allo yogurt alla stracciatella ammollando i fogli di gelatina in acqua. Io le ho lasciate reidratare per circa venti minuti.

Nel frattempo, ho messo a scaldare a fuoco basso il latte e quando si è scaldato ho spento ho strizzato la gelatina e l’ho sciolta nel latte e ho lasciato intiepidire il tutto.

Quando si sarà tiepidito, versate lo yogurt in una ciocola con lo zucchero a velo, e mecsolate bene, e poi versate il latte con la gelatina e mescolate.

Passate alla panna, che dovete solo semimontare. Basteranno le fruste a mano, quindi anche qui… nessuno strano aggeggio!

Unite la panna semimontata allo yogurt e mescolate senza esagerare per non smontare la panna. Sminuzzate al coltello il cioccolato (è opzionale ma ve lo consiglio) e unitelo al resto degli ingredienti.

Prendete i pirottini di alluminio usa e getta, inumiditeli con acqua e riempiteli di composto.
Lasciateli in frigorifero per almneo tre ore (meglio una notte intera) prima di servirli.
Per scodellarli, staccateli delicatamente con un coltello dai bordi, e immergeteli per qualche secondo in acqua calda.

Si staccheranno senza problemi.

Servite con dei riccioli di cioccolato, se vi va.

Torta allo yogurt e grano saraceno

Torta allo yogurt e grano saraceno

Tempo fa avevo già preparato la Torta Ladina, tipica ricetta altoatesina dal sapore rustico e schietto, che era piaciuta a tutti.

Questa volta ho voluto provare a modificare leggermente la ricetta, per alleggerirla, visto che nella versione originale si abbondava di burro. Siamo o no in vista della prova costume?
Sì, lo so, forse sono un po’ ottimista per pensare già alla prova costume di questi tempi… però questa versione nuova di un vecchio classico, che chiameremo in un impeto di fantasia una semplice Torta allo yogurt e grano saraceno è stata apprezzata da tutti, e la sostituzione del burro con lo yogurt ha dato quella umidità al tutto che ha fatto la differenza.

Ho aggiunto, per assecondare il sapore rustico del grano saraceno, anche due cucchiai abbondanti di granella di nocciola, e voilà! Abbiamo creato una hit in men che non si dica!

Spero che piaccia anche a voi! Consiglio: montate davvero bene le uova, vi aiuterà nel costruire la texture del composto, visto che il grano saraceno non ha il glutine che fa questo lavoro per voi!

Ingredienti (per una tortiera da 24 cm):
3 uova
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
170 gr di farina di grano saraceno
85 gr di mix di farine senza glutine
250 gr di zucchero semolato
16 gr di lievito per dolci
100 gr di olio veg (io di riso)
2 cucchiai di granella di nocciola (potete anche usare nocciole intere che dovete passare al mixer per creare la vostra granella home made)

confettura a piacere (io ho usato quella alle fragole di Zuegg)

Preparazione:

In una ciocola capiente montate molto bene le uova con lo zucchero. Devono venire belle chiare e spumose.

Una volta che le uova si sono montate per bene, aggiungete dapprima lo yogurt, e sempre mescolando (abbassate un po’ la velocità) anche l’olio a filo.

A questo punto, aggiungete agli ingredienti liquidi della vostra torta allo yogurt e grano saraceno anche i secchi, iniziando dapprima dal grano saraceno, seguito dal mix di farine senza glutine. Aumentate ancora la velocità per amalgamare e inglobare aria, e per ultimo aggiungete il lievito setacciato e la granella di nocicola.

Montate il tutto ancora per qualche minuto.

Riscaldate il forno (statico) a 180 gradi. Foderate una teglia con fondo apribile (meglio, ma se non l’avete va bene anche una normale, in questo caso imburrate e infarinate molto bene la teglia) con carta forno, versatevi il composto, livellatelo e sbattete leggermente per far uscire eventuali bolle e cuocetelo in forno per circa 40/45 minuti.

Fate comunque sempre la prova stecchino, che non si sa mai, ogni forno è diverso!

Fate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e tagliarla a metà. Coprite la base con un bello strato della vostra confettura preferita, ricopritela con l’altra metà e spolverizzate con abbondante zucchero a velo prima di servire.

Ricordate: se avete una persona celiaca al vostro tavolo, tutti gli ingredienti devono essere certificati senza glutine! Ma ricordate anche di pulire molto bene gli arnesi, le teglie e tutto quanto utilizzerete per la preparazione della torta allo yogurt e grano saraceno!

Chiffon cake variegata al pistacchio

Chiffon cake variegata al pistacchio

Ogni volta che estraggo lo stampo da chiffon cake rabbrividisco. Ormai è risaputo che, malgrado quanto scrivano tutti su ogni blog di pasticceria del mondo conosciuto e non, la chiffon cake non scende pressochè mai da sola dallo stampo. Però tutti, indistintamente, scrivono il contrario, così illudendo ogni pasticcere in erba, o anche meno (come me!).

Ebbene, dopo tanti e tanti tentativi, vi dico la verità che nessuno ha il coraggio di spiattellarvi in faccia: la chiffon non è vero che scende da sola quando si raffredda. Toglietevelo dalla mente.
MAI. NEVER. NIEMALS. JAMAIS.

Oh, adesso mi sento a posto con la coscienza, e posso finalmente dirvi come ho preparato questa chiffon cake variegata al pistacchio che, a parte forse il nome, è davvero semplice da realizzare. Vi basta uno sbattitore elettrico e null’altro – oltre ovviamente al maledetto stampo da chiffon cake, quello coi piedini insomma!
Avevo da finire della crema e della farina di pistacchi avanzate da questa ricetta, ma se l’avete potete anche farla con farina di nocciole e nutella (anzi, ora che ci penso… domani la rifaccio proprio così!!).

Vedrete nella lista degli ingredienti du ediverse quantità per alcuni ingredienti: non sono io che sono fusa (bè, un pochino sì, dai!), sono le quantità per l’impasto al pistacchio e per quello al cacao…

Ingredienti:
90 gr + 100 gr di zucchero semolato
2 + 2 uova
75 gr di farina 00
85 gr di farina 00 + 10 gr farina di pistacchi
40 ml + 40 ml olio di semi
60 ml + 65 ml di acqua leggermente tiepida
4 gr + 4 gr lievito vanigliato
2 gr cremor tartaro
15 gr pasta di pistacchio
20 gr cacao

Preparazione:
Per preparare la chiffon cake variegata al pistacchio dovete anzitutto separare i tuorli dagli albumi.
Mettete tutti gli albumi insieme in una ciotola grande (li monterete a neve dopo), mentre dovete mettete i tuorli in due diverse ciotole, a due a due.

Prendete un’altra ciotola e mettete all’interno setacciati 90 gr di zucchero, 85 gr di farina e la farina di pistacchi, oltre a 4 grammi di lievito e un pizzico di sale. Mescolate e mettete da parte.

In un’altra ciotola mettete all’interno, ancora setacciati, 100 gr di zucchero, 75 gr di farina, il cacao, e 4 gr di lievito. Mescolate anche qui e mettete da parte.

Prendete una delle ciotoline con dentro due tuorli, ed emulsionateli (se avete una piccola frusta a mano va bene, ma va bene anche la forchetta) con 60 ml di acqua tiepida, 40 ml di olio e la pasta di pistacchio.
Prendete l’altra ciotolina con dentro gli altri due tuorli, ed emulsionateli con 65 ml di acqua tiepida, 40 ml di olio e basta.

Incorporate con una frusta a mano la ciotola dei tuorli con la pasta di pistacchio con la ciotola con gli ingredienti secchi che contiene la farina di pistacchio, fino a che non si sono sciolti tutti i grumi.

Poi passate alla ciotolina con i tuorli emulsionati che vi rimane, ed incorporatela con gli ingredienti secchi che contengono il cacao. Anche qui devono sparire tutti i grumi.

A questo punto, non vi resta che montare a neve ben ferma gli albumi – mettete il cremor tartaro quando gli albumi iniziano a diventare bianchi, non prima, altrimenti il cremor tartaro non si scioglie bene e restano dei grumi.

Ora dividete a metà gli albumi montati a neve ed incorporatene una parte al composto col cacao, e la rimenente al composto con il pistacchio. Vale sempre il solito adagio: si mescola dal basso verso l’alto, così gli albumi non si smontano.

Prendete il vostro stampo coi piedini (per queste quantità – cioè 4 uova – vi viene una perfetta chiffon cake variegata al pistacchio da 18/20 cm di diametro. Io ho uno stampo più grande, mi è venuta più bassina, ma è buona ugualmente!!!).

Iniziate a versare al suo interno gli impasti (mi raccomando, non imburrate lo stampo!). Io ho iniziato con l’impasto al pistacchio, poi ci ho versato sopra quello al cacao e così via, fino a che no nli ho finiti entrambi.

A questo punto, la chiffon cake variegata al pistacchio è pronta per essere informata a 160 gradi (il forno deve essere già caldo) per circa 40 minuti (dipende dal vostro stampo, per quelli più piccoli aggiungete 10 minuti, e comunque fate sempre la prova stecchino).

Quando lo stecchino esce pulito, prendete il vostro stampo, capovolgetelo sui piedini, e sperate che scenda raffreddandosi. Se non scenderà, non vi preoccupate. Armatevi di santa pazienza, e con un coltellino pazientemente staccate dallo stampo la vostra chiffon cake variegata al pistacchio.

Potete gustarla così, oppure con una glassa allo yogurt che è sempolicissima: ho usato un vasetto di yogurt all avaniglia normalissimo, in cui vi ho sciolto dentro due cucchiaini colmi di pasta di pistacchi e due cucchiai di zucchero a velo. Et voilà!

Torta carote e limone

Torta carote e limone

All’inizio c’era la torta di carote. La prima ricetta che ho provato, forse perchè la torta di carote era la preferita della mia nonna, forse perchè il binomio carote e mandorle ci sta alla perfezione, forse perchè… chi lo sa, perchè quella avevo sottomano e quella ho provato!
Ogni tanto ci ritorno, perchè ci sono tantissime versioni della torta alle carote, che poi diventa un muffin, e poi un plum cake… la versatilità di questa ricetta è eccezionale, e credo che continuerò di tanto in tanto a provarme di nuove, perchè è un gusto che non mi stanca mai.

La ricetta che vi propongo oggi è una versione della torta carote e limone, e può essere realizzata con pochi ingredienti che abbiamo quasi sicuramente tutti a casa. Ho aggiunto come golosità in più una glassa allo yogurt che è davvero spettacolare, ma ovviamente potete anche gustarla senza, o con un po’ di zucchero a velo. La ricetta è molto semplice, si realizza anche velocemente. L’interno rimane leggermente umido, e questa è la sua particolarità. In più è senza burro, quindi anche abbastanza leggera… vi ho convinto a prepararla insieme?

Ingredienti (per una tortiera da 22 cm):
165 gr di farina 00
100 gr di zucchero
90 gr di mandorle pelate
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
50 gr di olio vegetale
75 gr di latte scremato
2 carote
3 uova
1 limone non trattato (succo e zeste)
1 bustina di lievito per dolci

per la glassa
1 vasetto di yogurt greco alla vaniglia
3 cucchiai colmi di zucchero a velo

Procedimento:
Prendete le mandorle e tritatele finemente con l’aiuto di un mixer, poi mettetele da parte.
Sempre usando i lmixer, tritate molto finemente anche le carote (che avrete prima lavato e mondato) con il succo di metà limone. Mettete anche loro da parte.
Montate bene le uova in una ciotola con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e gonfie. Ci vorranno circa 5 minuti.
Unite l’olio a filo, e quando si è incorporato unite anche il latte (sempre amalgamando), poi lo yogurt, e alla fine le carote. Mescolate molto bene.
Infine, aggiungete gli ingredienti secchi cioè la farina 00 e le mandorle e mescolate delicatamente, dal basso verso l’altro, così il composto non si smonterà. Per ultimo, setacciate anche lievito e mescolate ancora bene.

Foderate lo stampo con della carta forno, e poi versatevi all’interno l’impasto della torta carote e limone, e distribuitelo all’interno della teglia per bene.
Cuocete a forno già caldo a 180 gradi per circa 25 minuti (ma controllate sempre con lo stecchino la cottura, perchè i forni possono essere diversi). Sfornate la torta carote e limone e lasciate raffreddare prima di glassarla.

Per la glassa, in una ciotola versate lo yogurt greco e lo zucchero, e mescolate bene con una forchetta, così si dissolveranno gli eventuali grumi di zucchero.
Distribuite la glassa sulla superficie della torta carote e limone fredda, e poi distribuite sopra le zeste del limone.
Nella foto ho anche distribuito sulla superficie una bustina di zucchero di canna, ma è del tutto opzionale.

Se volete una versione vegana della torta alle carote, guardate qui.

Pan brioche allo yogurt

Pan brioche allo yogurt

Mi sono seduta a riposare qualche minuto e il profumo di vaniglia si è diffuso per la casa, insieme al tepore del forno. Il pan brioche allo yogurt che lievita e cuoce nel forno, una tisana con arancia e cannella, e il profumo del miele. Sapori e odori che si mischiano, e fanno tornare nostalgia di casa. Delle domeniche pomeriggio pigre ad ascoltare musica, guardando fuori dalla finestra le foglie cambiare colore e infiammare i rami asciutti e tesi come archetti di violino.
Le ricordo tutte, quelle canzoni. Le ricordo e le canto ogni qualvolta sento il bisogno di tornare in un posto sicuro, in cui tutto era ancora possibile, e c’era tutta la vita davanti. Le domeniche di autunno fanno questo effetto, e ancora di più in questi momenti in cui la casa è tornata ad essere rifugio contro i mali là fuori.
Impastare e aspettare, è un esercizio di forza e pazienza. Che poi, spesso, sono la stessa cosa.

Il Pan brioche che vi propongo oggi è soffice come una nuvola nel cielo d’autunno, e tanto, tanto leggero perchè al posto del burro ho usato lo yogurt greco nell’impasto. Uno yogurt alla vaniglia, che ha dato un profumo in più anche a tutta la casa. La preparazione è semplice, addirittura elementare se avete una impastatrice che farà lo sporco e duro lavoro per voi. E poi il lievito farà il resto da sè.

Ingredienti
250 gr farina 00
250 gr manitoba
125 gr yogurt greco magro
100 ml latte tiepido
80 ml olio vegetale
50 gr miele
50 gr di zucchero semolato
15 gr lievito di birra
1 uovo medio
scorza di un limone
un pizzico di sale

Preparazione

Anzitutto una avvertenza: tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente. Forse sono un po’ perentoria, ma è essenziale per non uccidere il lievito e far lievitare bene il vostro pan brioche allo yogurt.

Sciogliete il lievito in una ciotola in cui avrete messo anche il latte intiepidito (non caldo!!). Lasciate qualche minuto il lievito a riposare (inizieranno a formarsi minuscole bollicine), e poi unitevi lo yogurt, il miele e lo zucchero. Mescolate brevemente con una forchetta per amalgamare gli ingredienti.

A questo punto, unite anche l’olio a filo (sempre mescolando con la forchetta) e l’uovo. Per finire, la scorza del limone e il sale.

Versate le farine insieme nella ciotola della impastatrice (o in un’altra ciotola capiente, se impastate a mano) e iniziate ad incorporare i liquidi alle polveri a poco a poco. Continuate fino a che l’impasto non sarà morbido e ben incordato (cioè si stacca dale pareti della planetaria).

Lasciate riposare l’impasto in una ciotola pulita capiente, coperto dalla pellicola, in un luogo senza spifferi (nel forno spento è l’ideale) per circa due ore. Deve raddoppiare di volume, per questo molto dipende anche dalla temperatura esterna. In estate è probabile che ci metta un po’ di meno di due ore.

Trascorso il terioro della lievitazione, riprendete l’impasto e ricavatene quattro pezzi di uguale peso approssimativamente, che andranno lavorati leggermente e resi sferici.

Prendete poi uno stampo da plumcake , foderatelo di carta forno, e ponete le quattro palline all’interno, una a fianco dell’altra. Coprite con un canovaccio per evitare che si secchi, e lasciatelo lievitare ancora per un paio di ore.

Trascorso anche questo periodo, prendete un tuorlo, sbattetelo leggermente in una ciotolina, e aggiungete un paio di cucchiai di latte, e spennellate la superficie del pan brioche allo yogurt. Scaldate il forno a 170 gradi e quando arriva a temperatura infornate il vostro pan brioche allo yogurt per circa 45 minuti. Se vedete che a metà cottura la superficie inizia a scurirsi, copritelo con un foglio di alluminio.

Sfornate il pan brioche, spennellatelo con un po’ di miele, e lasciate raffreddare.

Una alternativa? Provate anche il pan brioche vegano.