Pan co’ santi senese

Pan co’ santi senese

Il Pan co’ santi senese è un tipico dolce autunnale della provincia di Siena, che si prepara nel periodo di Ognissanti. Le affinità con altri dolci senesi è evidente: frutta secca e spezie non mancano mai, perché erano i tesori (appunto, i santi del nome!) che i mercanti senesi riportavano dai loro viaggi commerciali.
Il ripieno arricchisce un pane davvero semplice, che di solito si preparava il giorno del sabato, che era dedicato alla panificazione per tutta la settimana. Sabato scorso mi ci sono messa anche io a panificare il pan co’ santi senese, e con uno sforzo davvero minimo ho sfornato una vera meraviglia della cucina povera e tradizionale del nostro Paese.
Il grosso del lavoro lo fa il lievito, voi dovere soltanto pesare e impastare gli ingredienti. Se avete la planetaria poi.. ma che aspettate?
Vi consiglio di riscoprire questa ricetta tradizionale toscana di altri tempi, che qui vi lascio in versione anche vegana (ho eliminato lo strutto e l’ho sostituito con l’olio evo).

Ingredienti (per due pani di media grandezza)
150 gr farina 00
150 gr farina manitoba
10 gr lievito di birra
120 ml acqua tiepida
3 cucchiai zucchero
70 ml olio EVO
150 gr uvetta
150 gr noci
Mezzo cucchiaino di pepe
Un pizzico di sale
Tuorlo d’uovo per spennellare la superficie – per la versione vegana usate il latte vegetale per spennellare.

Procedimento:
Anzitutto mettete l’uvetta a rinvenire nell’acqua tiepida per almeno venti minuti.
Nel frattempo, tostate le noci in un padellino antiaderente con una goccia di olio – vi assicuro che l’olio sprigionerà tutto il gusto delle noci, che a loro volta daranno al pane un gusto inconfondibile!
Sciogliete anche il lievito nell’acqua tiepida, mescolando bene.

Mettete nella planetaria (o in una ciotola, se impastate a mano) le due farine, lo zucchero, il pizzico di sale, il pepe, l’olio e mescolate brevemente. Aggiungete poi l’acqua col lievito, a poco a poco.

Quando si sarà formato l’impasto, aggiungete per ultimi l’uvetta strizzata e le noci, che nel frattempo si saranno raffreddate.
Se impastate a mano, l’uvetta e le noci le potete anche aggiungere all’inizio dell’impasto – l’importante è che non si frantumino troppo, ma rimangano a grossi pezzi.
Attenzione: se vi piace (e le lo consiglio) prima di tuffare l’uvetta nell’impasto, passatela in un po’ di vin santo – il sapore del pan co’ santi migliorerà tantissimo!
Se siete astemi, oppure avete bimbi a tavola, meglio di no!

Prendete l’impasto e formate una palla. Mettetelo in una ciotola pulita con un po’ di farina all’interno, copritelo con la pellicola alimentare e un canovaccio pulito e fatelo lievitare in luogo tiepido per circa tre ore. Io lo metto sempre in forno, dove è protetto per bene. Prima di metterlo a lievitare accendo brevissimamente il forno, e lo porto a circa 40 gradi, così si aiuta la lievitazione.

Trascorse le tre ore, riprendere il vostro panetto, e ricavate due pagnottine all’incirca delle medesime dimensioni.

Sistematele sulla leccarda del forno, che avrete ricoperto con la carta forno. Incidete la superficie formando una croce, spennellatele col tuorlo dell’uovo (o il latte vegetale) e rimettetele a riposare per mezzora.

Accendete intanto il forno e portatelo alla temperatura di 180 gradi.

Infornate il vostro pan co’ santi per circa 25 minuti.

Se volete altre idee anche salate di cucina toscana, leggete il libro di Giovanni Righi Parenti “La cucina Toscana“.

Budini di riso alla fiorentina

Budini di riso alla fiorentina

Non dite che non è vero, vi ho visti storcere il naso! Lo so che il budino di riso alla fiorentina non è probabilmente l’originale – o meglio, è una evoluzione di quello originale, che sarebbe nato a Siena ed era sicuramente fatto di solo riso, senza quella buonissima camiciola di frolla che conosciamo ai nostri giorni.
Adesso è diventato un must delle colazioni toscane, e non c’è pasticceria nella regione che non ne abbia la sua versione. In quel di Pistoia so che lo chiamano anche risottino, ma indipendentemente dal nome che gli si vuole dare, o dalla sua origine, i budini di riso alla fiorentina sono la versione che è arrivata ai nostri giorni, ed è quella che vi propongo oggi.

La ricetta prevede una frolla friabile e non gommosa, che deve fare da contrasto con il ripieno cremoso. Siccome il ripieno è già ricco di suo, ho preferito usare una frolla all’olio, molto più leggera, e molto friabile perchè non ho usato il lievito nell’impasto.

Di ricette ce ne sono tante, tante quante sono le famiglie toscane. Io vi lascio la mia versione un po’ alleggerita nei grassi animali, per dare un’occhiata al gusto e una alla linea. So che i puristi storceranno il naso un’altra volta, ma questi budini di riso alla fiorentina hanno conquistato davvero tutti!

Ingredienti per circa 10-12 budini:
Per la frolla
220 gr farina 00
70 gr zucchero semolato
60 gr olio vegetale
1 uovo

Per il ripieno:
150 gr riso (preferibilmente uno per minestre e non tiene tanto la cottura)
400 gr latte intero
100 gr zucchero semolato
50 gr butto
2 tuorli
1 pizzico di sale
cannella q.b.
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
zeste grattugiate di un limone bio

Procedimento:

Iniziate preparando il ripieno dei vostri budini di riso alla fiorentina, dal momento che la pasta frolla all’olio sarà subito pronta e non necessita di riposo in frigo.

In una casseruola mettete il latte, il riso e lo zucchero: mescolate bene e poi fate raggiungere il punto di ebollizione a fuoco basso. Appena prima del punto di ebollizione, mettete il burro a pezzetti e un pizzico di sale, oltre alle zeste del limone, alla vaniglia e alla cannella (giusto una spruzzata).
Cuocete il riso per il tempo necessario indicato nella sua confezione, di solito venti minuti, mescolando spesso per evitare che si attacchi alla pentola.

Una volta giunto a cottura, lasciate raffreddare un poco, e quando sarà ancora caldo ma non bollente, incorporate nei budini di riso alla fiorentina anche i tuorli, sempre mescolando bene per evitare grumi.

Mentre il riso si intiepidisce, preparate la frolla mettendo in una ciotola l’uovo, l’olio e lo zucchero. Mescolate poi con una forchetta per amalgamare bene, e successivamente iniziate ad aggiungere la farina poco per volta, sempre mescolando. L’impasto a mano a mano che metterete la farina diverrà più liscio e compatto, e quando non si attaccherà più alle mani sarà pronto.

Stendete la frolla a circa 4 mm di spessore e tagliatela a cerchi con l’aiuto di un coppapasta.
Io ho preso degli stampi per muffin per aiutarmi nella cottura, anche se la ricetta tradizionale vorrebbe i budini di riso alla fiorentina fatti con una forma ovale, come questa.

Imburrate e infarinate gli stampini, mettete la pasta frolla coppata in ogni stampino, e bucherellate il fondo con i rebbi della forchetta.
Mettete la crema di riso intiepidita in ogni stampino sopra lo strato di frolla, avendo cura di restare un po’ sotto al bordo, perchè cuocendo si gonfieranno leggermente.

Mettete quindi a cuocere in forno a 180 gradi per circa 25 minuti.

Quando saranno raffreddati, spolverateli di zucchero a velo.

Se cercate altri dolci della tradizione toscana, regione con cui sento finalità elettive che devo ancora ben esplorare, vi invito a leggere anche la mia versione del Castagnaccio profumato all’arancia.