Treccia di brioche al latte di mandorla

Treccia di brioche al latte di mandorla

Quando nel mio frigorifero compare il latte di mandorla, significa che comincio a sentire la primavera. I frutti della mandorla li raccogliamo più in là nell’anno, ma quei gentili e folti fiori bianchi del mandorlo si iniziano a vedere già a marzo (e qualche volta, se il clima è mite, anche a febbraio). Quindi, appena sento un’aria più gradevole, è come se il mio corpo iniziasse a riconoscere i segni della stagione che cambia ed a volere (fortemente) che inizi la mia stagione, la primavera.

La treccia di brioche al latte di mandorla è la prima ricetta veramente simil primaverile che ho realizzato quest’anno. E’ un semplicissimo pan brioche al latte, come l’ho preparato qui. Ho solo aumentato le dosi e l’ho arricchito sostituendo il miele con un po’ di burro (che a me fa tanta primavera, non so perchè!). L’impasto è piuttosto morbido, e infatti se potete vi consiglio di usare la planetaria per impastare. Vi assicurerà tanta fatica in meno, e un impasto ben più incordato e soffice. La lievitazione è molto veloce (per questo troverete molto lievito di burra nella ricetta), ma in questo modo avrete una brioche comunque bella morbidosa e delicata.

La treccia di brioche al latte di mandorla è perfetta a colazione. Potete spalmare della buona confettura, una ottima crema al cacao, o qualsiasi cosa desideriate. L’impasto non è particolarmente dolce e, salvo che non vogliate utilizzare del latte di nocciola zuccherato, ha un sapore neutro che va bene con tutto. Le vostre colazioni inizieranno a decollare… verso la bella stagione!

Ingredienti:
500 gr di farina (metà 00 e metà manitoba)
1 uovo
250 ml di latte di mandorla (potete usare anche il latte normale, comunque)
80 gr di burro morbido
50 gr di zucchero semolato (se usate illatte di mandorla addolcito toglietene un paio di cucchiai)
18 gr lievito di birra fresco
1 pizzico di sale
mandorle a lamelle e un albumeper decorare

Preparazione:
nella ciotola della planetaria mettete le due farine e mescolate.
Intiepidite legggermente il latte di mandorla, e poi scioglietevi all’interno il lievito di birra fresco. lasciate che si attivi nel latte per circa cinque minuti. Se vedere che si inizia a formare una leggera schiumetta vuol dire che è attivato.

Versate la prima metà del latte di mandorla col lievito nella planetaria e iniziate ad impastare a bassa velocità insieme alle faine. Appena il latte di sarà assorbito, mettete un pizzico di sale nell’impasto.

Lasciate mescolare un minuto e poi aggiungete il latte con il lievito rimasti, poi l’uovo e infine lo zucchero, sempre impastando bene ma a bassa velocità.
Quando l’impasto della treccia di brioche al latte di mandorla sarà diventato omogeneo, completate l’impasto con il burro molto morbido a pezzetti.
Continuate ad impastare, fino a che tutto il burro non si sarà assorbito e l’impasto sarà diventate molto morbido ed elastico.

A questo punto, trasferite l’impasto della vistra treccia i brioche al latte di mandorla in una ciotola pulita, copritela con la pellicola e mettetela a lievitare in un luogo tiepido senza spifferi per circa un paio d’ore. deve raddoppiare di volume, quindi a seconda della temperatura della vosta casa potrebbe anche essere sufficiente un’ora, un’ora e mezza.

Terminata la lievitazione, prendete il vostro impasto e dividete l’impasto in tre o quattro parti uguali (a seconda che vogliate fare la treccia a tre o a quattro capi). Ricavate da ciacuna parte dei cilindri lunghi di circa 4 cm di diametro. Io vado ad occhio, li formo fino a che non sono tutti uguali di diametro e lunghezza. La imperfezione è la cosa più bella dei dolci fatti a mano!

Mettete un foglio di carta forno sulla placce del forno, e quando avrete intrecciato la vostra treccia di brioche al latte di mandorla posatela sulla teglia e lasciatela lievitare ancora una mezz’oretta., coperta da un canovaccio.

Accendete il forno (statico) e raggiungete la temperatura di 200 gradi.
Spennellate la treccia con un albume alungato con un po’ di latte di mandorla e spandete supra le mandorle a lamelle a vostre piacere. Se volete potete aggiungere anche la granella di zucchero.

Cuocete la trecchia di brioche al latte di mandorla per circa 30 minuti. Raffreddatela su una gratella e poi servitela tiepida o fredda, anche spolverizzata con dello zucchero a velo, se vi va.

Treccia lievitata all’arancia

Treccia lievitata all’arancia

Forse non tutti di voi sanno che questo è il mio secondo blog. Il primo risale davvero a quasi un secolo fa, quando a fare blog eravamo in quattro gatti, e non c’erano template carini come quelli di WordPress di oggi, e c’erano spazi limitati su Altervista che, a volerli cambiare, bisognava iniziare a pensarci mesi prima. Mi ero perfino comprata un manuale mastodontico di quasi programmazione, ed ero riuscita a sistemarmi il blog come mi piaceva…. più o meno.
Era la mia finestra su un mondo che mi pareva lontanissimo, allora.

Scrivevo quel che mi passava per la testa, non era solo cucina. Anzi. Libri, musica, tv, attualità, tutto era un’occasione per fiumi di parole. Le parole, forse la mia primordiale passione. Scrivere e, forse un po’ meno (causa timidezza), parlare. Parole di tutte le lingue, verbi, aggettivi, sostantivi, il pensiero che diventa sostanza.

A proposito di sostanza, a proposito di loro: i lievitati. Altra passione tra le passioni. Una sorta di esercizio zen a metà tra la pazienza dell’agricoltore e lo stupore delle mattine di Natale da bambini. Questa treccia lievitata all’arancia in realtà vi farà attendere meno della fioritura di una pianta di zucchine, ma vi assicuro che è di una bontà e morbidezza indimenticabili. Si realizza in brevissimo tempo, e la lievitazione non è particolarmente lunga nè complessa. Nel giro di un paio d’ore avrete una splendida brioche profumata per le vostre colazioni.
La versione di oggi è autunn-invernale, perchè tendo ad usare sempre la frutta di stagione.

Ma vi assicuro che sarà altrettanto buona con un po’ di scorza di limone e tanta buona confettura di pesche o fragole, nei mesi primaveril-estivi. Insomma, una treccia lievitata per tutte le stagioni!

Ingredienti:
200 gr farina 00
125 gr farina manitoba
12 gr lievito di birra fresco
50 gr zucchero smeolato
1 uovo
120 ml di latte (io di mandorle, ma usate anche quello normale) -non freddo!
45 gr burro ammorbidito
1 bustina di vanillina o un cuchciaino di estratto di vaniglia
3/4 cucchiai di marmellata di arance + 1 per la superficie

Preparazione:
Iniziate a preparare la vostra treccia lievitata all’arancia scaldando lievemente il latte – deve risultare appena tiepido. Scioglietevi all’interno lo zucchero e poi, sempre girando leggermente, scioglietevi all’interno anche il lievito di birra.
Lasciate riposare una decina di minuti.

Mettete nella ciotola della planetaria (o una ciotola wualsiasi) le farine, la vanillina o l’estratto di vaniglia, e le zeste dell’arancia. Date una breve mescolata e poi introducete anche il burro ammorbidito tagiato a pezzetti.
Iniziate ad impastare brevemente, poi unite l’uovo (precedentemente sbattuto leggermente con una forchetta) e il latte con il lievito e lo zucchero.

A questo punto, iniziate ad impastare bene – con la planetaria ci vorranno una decina di minuti, a mano forse un po’ di più. Deve risultare un impasto uniforme che si stacca dalle mani o dalla ciotola della planetaria (si dice, a questo punto, che l’impasto è incordato).

Mettete l’impasto in una ciotola pulita, copritelo con della pellicola alimentare, e lasciatelo lievitare per un’ora circa (anche un’ora e mezza) in un luogo protetto della casa, lontano dagli spifferi.

Riprendete l’impasto, e con l’aiuto di un matterello standetelo sulla carta forno in forma rettangolare, a uno spessore di circa mezzo centimetro. Dividete idealmente il rettangolo in tre parti uguali, e al centro ponete la marmellata di arance, stendendola in maniera uniforme, tenendo uno spazio di due dita agli estremi della parte centrale.

Con l’aiuto di una rotella per pizza, o di un coltello ben tagliente, tagliate le due rimanenti parti a strisce diagonali, larghe circa un paio di dita ciascuna.
Piegate all’interno, sulla marmellata, i due estremi della parte centrale dell’impasto lasciati liberi dalla marmellata.
Intrecciate quindi sopra la marmellata le strisce laterali, dando all’impasto la forma di un filoncino allungato.

Spostate la vostra treccia lievitata all’arancia nella teglia del forno, e cuocetela nel forno già caldo a 180 gradi per 25 minuti circa.

Quando la treccia inizia a colorirsi, prendete un cuchciaio di marmellata dal vasetto e stemperatelo con un po’ di acqua, e con un pennello o con le dita spargetela sulla superficie della traccia lievitata all’arancia. Potete mettere sopra delle amndorle a lamelle (o a granella) come ho fatot io per fare una texture diversa, ma vanno bene anche i cristalli di zucchero.

Sfornate e fate raffreddare prima di servire la vostra treccia lievitata all’arancia. Potete spolverarla con lo zucchero a velo, se volete.

Un’altra idea con l’arancia? Prova questa Chiffon cake all’arancia e cioccolato!