I gattini di Lucia (Lussekatter)

I gattini di Lucia (Lussekatter)

Come Santa Lucia e i suoi gatti siano arrivati nel profondo nord, e siano ora talmente venerati da avere una ricetta tutta loro, resta un mistero per me.
Generalmente, i luterani non sono dei grandi fan del parterre dei santi cattolico, anzi. Il fatto che abbiano adottato il culto di Santa Lucia (da Siracusa poi, quindi ancora più lontano dalle prima propaggini svedesi che.. che so, Campione d’Italia, per dire) in sé è già miracoloso. Che poi le dedichino anche una giornata di festeggiamenti, con le scuole che chiudono, i canti, le tradizioni casalinghe, e addirittura una ricetta dedicata, è sempre più sorprendente.

La tradizione di Lucia in Svezia prevede che al mattino la figlia più grande, vestita di bianco con una fusciacca rossa (simbolo del martirio di Lucia) e in capo una corona di candele accese (tranquilli, nel ventunesimo secolo sono a pile, quindi il Telefono Azzurro può tirare un sospiro di sollievo), serva al resto della famiglia i Lussekatter, dei piccoli lievitati semidolci profumati allo zafferano. L’aria si riempie del dolce profumo della spezia gialla, luminosa come il sole…
Ah sì, perchè in realtà Lucia è il festeggiamento del giorno più corto dell’anno che se ne va, e dal 14 dicembre le giornate tornano ad allungarsi ancora. E quindi Lucia porta la luce nelle buie giornate del profondo nord.

Purtroppo non ho idea di come i gatti siano finiti in questa ricetta. Bè, nel nome, per fortuna solo lì! La tradizione dice che la forma ad S dei Lussekatter sia un richiamo alla coda arrotolata dei gatti, ma cosa c’entrino con Lucia la Santa…
Niente, mi sfugge.

Qualsiasi cosa c’entrino, concedetevi stasera il profumo caldo dello zafferano, e assaporate qualche Lussekatter nella penombra del vostro soggiorno, sotto una copertina e una tisana fumante. E’ un lievitato molto semplice da realizzare, non è uno dei sapori più usuali nella nostra pasticceria e quindi vi invito a provarli. Vi stupiranno, Lucia e i suoi gatti.

Ingredienti (per 12 piccoli Lussekatter):
150 g farina manitoba
125 g farina 00
1 bustina zafferano (circa 0,60 g)
50 g zucchero semolato
1 pizzico di sale
50 g burro
125 ml latte
7 g lievito di birra fresco
1 uovo
uvetta per guarnire (io non l’avevo e ho usato mezze nocciole, ma vabbè)

Preparazione:
Iniziate a preparare i Lussekatter sciogliendo nel latte il burro. Non deve bollire, solo scaldarsi per permettere al burro di fondere dolcemente. Aggiungete anche lo zafferano, mescolate bene e lasciate a riprendere la temperatura ambiente.

Nel frattempo mettete nella planetaria (o in una ciotola) le farine (manitoba e 00), sciogliete il lievito nel latte col burro che si sarà ormai freddato, e versatelo nelle farine.
Iniziate ad impastare, usando il gancio (o a mano).

Quando il latte si sarà assorbito, incorporate lo zucchero e l’uovo (ma solo metà). Come, metà? Esattamente. Rompete un uovo in una ciotola, e pesatelo, e poi mettetene metà nell’impasto. Quello che rimane servirà per spennellare i Lussekatter prima di infornarli.

Infine, aggiungete anche il sale.

Quando l’impasto si sarà ben incordato, mettete l’impasto a lievitare. Deve raddoppiare di volume, e la lievitazione dipende da quanto calda è la vostra casa. In generale, da due o tre ore dovrebbe bastare.
Copritelo con la pellicola alimentare, così non si formerà quella antipatica crosticina.

Riprendete quindi l’impasto, e dividetelo in tante parti uguali (più o meno 40 grammi la pezzatura). Fate dei filoncini con ciascuna pallina di impasto, più o meno lunghi 25 cm, e arricciateli a forma di S, mettendo al centro di ogni spirale un’uvetta, che avrete fatto rinvenire nell’acqua calda. Io ho usato delle nocciole, potete usare anche dei mirtilli rossi disidratati.

Mettete ogni Lussekatter sulla teglia coperta di carta forno, distanziateli leggermente, e poi copriteli con un panno pulito e fateli lievitare ancora un’oretta.
Mentre aspettate che il forno si scaldi, spennellate la superficie dei Lussekatter un l’uovo rimasto, allungato con qualche goccia di latte.
Mettete i Lussekatter in forno caldo a 220 gradi per circa 10 minuti.

Controllate sempre, perchè ogni forno è diverso. Potrebbe volerci qualche minuto in più.
I Lussekatter sono pronti quando la superficie sarò dorata. Nel frattempo, mentre aspettate, godetevi il profumo di zafferano che si spargerà in casa.

Volete un’altra idea di lievitato con lo zafferano? Provate la Challah!

Muffin alle carote, mandorle e zafferano

Muffin alle carote, mandorle e zafferano

La ricetta semplice e golosa dei muffin alle carote, mandorle e zafferano, per una colazione leggera e sorprendente.

Carote e mandorle sono una combinazione più che classica, ma l’aggiunta dello zafferano rende questi muffin anche aromatici e gustosi, facili da preparare e leggeri perché senza burro e con pochi zuccheri.

Gli ingredienti per i nostri muffin alle carote, mandorle e zafferano sono:

  • 200 gr carote grattugiata
  • 130 gr zucchero
  • 200 gr farina 00
  • 120 gr olio vegetale
  • 60 gr mandorle tritate fino
  • 4 uova
  • 1 bustina zafferano
  • 12 gr lievito
  • 1 pizzico di sale
  • Zucchero a velo per guarnire

Anzitutto grattugiamo finemente in un mixer le mandorle e mettiamole da parte. Tritiamo finemente nello stesso modo anche le carote,  e mettiamole da parte.

In una ciotola capiente, montiamo poi le uova con lo zucchero fino a che non raddoppiano di volume e diventano ben sostenute. Aggiungere poi, sempre sbattendo bene, prima lo zafferano e poi anche l’olio a filo.

Aggiungete poi a poco a poco le mandorle, e poi la farina e il lievito. Per ultimo aggiungete un pizzico di sale e poi le carote.

Versate l’impasto nei pirottini per muffin e infornate in forno caldo a 180 gradi per 20 minuti. Lasciate raffreddare e poi spolverate con lo zucchero a velo.

Torta allo zafferano e mandorle

Torta allo zafferano e mandorle

Detta anche torta di Nora Ephron. La conoscete? E’ stata una famosissima scrittrice, regista e sceneggiatrice. Io la adoro! Purtroppo è mancata qualche anno fa, ma è sua la sceneggiatura di uno dei film che amo di più, Harry ti presento Sally.
Su internet gira una ricetta che le viene attribuita, e che era da diverso tempo che mi sarebbe piaciuto replicare. Si dice che la torta fosse nota tra il suo entourage, proprio per il suo gusto particolare e la sua cottura inusuale (si parte a forno spento!). Considerato che per me il Natale è anche un periodo di profumi speciali, di spezie come zenzero, cannella, chiodi di garofano.. perché non ampliarlo anche con lo zafferano?
Qui sotto vi lascio la ricetta che ho seguito io (tradotta da un sito americano), che è anche supersemplice. Ci sono ovviamente varianti tra le più disparate, questa sotto è testata ed è venuta una bomba!
170g zucchero
170g burro morbido
100g farina di mandorle
80g fecola
80g farina 00
4 uova
una bustina di lievito
una bustina di zafferano
Procuratevi prima di tutto un mixer. Non deve essere necessariamente grande, il mio è normale e ci è stato tutto. Anzitutto ho versato nel mixer lo zucchero e l’ho fatto andare per una trentina di secondi. poi ho aggiunto la farina di mandorle e l’ho riattivato ancora per ina trentina id secondi per amalgamare il tutto. A parte ho preso una terrina in cui ho mischiato con le fruste lo zafferano con le uova.
Ho poi unito nel mixer il composto con le uova e ho mischiato per un minuto circa. Successivamente ho aggiunto il burro a pezzetti di volta in volta, sempre mischiando il composto nel mixer. Infine, ho unito farina e fecola setacciate in due riprese, sempre mischiando col mixer tra una volta e l’altra. e poi da ultimo ho setacciato nel mixer anche il lievito e l’ho attivato un’ultima volta, cercando di far amalgamare gli ingredienti nel miglior modo possibile.
Ho poi messo il composto in una teglia precedentemente imburrata (meglio sarebbe una teglia da 26, io ho usato quella da 22) e ho messo nel forno FREDDO, che ho accesso successivamente, impostandolo a 180 gradi per trenta minuti.
Una volta cotta, lasciate raffreddare e decorate a piacimento. Io ho messo dello zucchero a velo e delle lamelle di mandorle che avevo avanzato da un’altra preparazione. Sarete stupiti da quanto sia soffice la torta, e che buon sapore di zafferano si sprigiona in bocca… e il profumo!
Se avete voglia di preparare anche voi la torta, mandatemi le vostre foto!