Il tempo delle mele e la torta di mele, mandorle e arancia

Il tempo delle mele e la torta di mele, mandorle e arancia

Da cosa si capisce che è arrivato l’autunno?
Potrei dirvi le foglie che cadono, o il freschetto alla mattina.
Le giornate che si accorciano, i pantaloni che si allungano. Le finestre che si chiudono, e le coperte che si stendono.

Nulla per me parla più di autunno che il profumo di una buona torta di mele che cuoce nel forno.
Quell’aria calda di spezie, zucchero e frutta racconta di coccole, abbracci che scaldano, e gocce di pioggia che rigano i vetri delle finestre.
Mi è sembrato giusto inaugurare la nuova stagione proprio con lei, una torta di mele. Ma non una torta qualunque. Una Torta di mele budinosa.

L’ho soprannominata così perchè ha una consistenza molto particolare, quasi cremosa. Piena di frutta, con un leggero sentore di arancia e mandorle, questa torta è stata una bella (e fortunata) scoperta.
Pensavo in realtà di averla sbagliata, perchè volevo usare anche con le mele il tipo di lavorazione della mia prima Torta di carote e mandorle, quella in cui avevo montato a parte gli albumi per dare un po’ di consistenza al dolce. Solo che questo impasto mi era venuto davvero molto liquido, ed ero preoccupata che in forno non sarebbe mai lievitato, cotto… insomma, che sarebbe stato un disastro.

Invece la torta alle mele, arance e mandorle non solo è venuta bene, ma ha anche una consistenza molto da dessert, e in bocca esplode per intero il sapore e la fragranza delle mele. Ho usato il latte di mandorla per intensificare anche il profumo di mandorle, ed è così diventata anche una torta senza lattosio.
Soprattutto, è una torta buona e facilissima, per dare il benvenuto alla stagione, ops… al tempo delle mele!

Ingredienti (per una taglia da 20 cm):
3 mele (sono circa 650 g di peso, più o meno)
90 g zucchero semolato
100 g farina 00
1 cucchiaio di amido di mais
1 cucchiaio di marmellata di arance
succo di un’arancia
2 uova
8 g lievito per dolci
100 ml latte di mandorla
mandorle a lamelle per la decorazione
zucchero a velo per la decorazione

Preparazione:
Questa Torta di mele, mandorle e arancia è molto facile, e il passaggio più difficile (o quello più lungo) è di sbucciare e tagliare a pezzettini tutte le mele.
Mettetele poi in una ciotola e irroratele con il succo dell’arancia.
Se aveste a disposizione un’arancia bio, provate ad aggiungere anche la buccia grattugiata (io non l’avevo, ma dal profumo secondo me non starebbe male!).

In un’altra ciotola mettete le polveri (lo zucchero, la farina setacciata col lievito e l’amido di mais), e poi aggiungete mescolando i tuorli, il latte e il cucchiaio di marmellata.

Per ultime, aggiungete le mele con il succo, e mescolate con un cucchiaio di legno.

Montate a neve molto ferma gli albumi, e incorporateli nell’impasto con le mele, facendo attenzione a non smontarli.

L’impasto potrebbe essere abbastanza liquido, ma deve esserlo.

Prendete la vostra teglia, foderatela con la carta forno, e versate l’impasto, cercando di distribuire le mele su tutta la superficie.

Infornate la vostra Torta alle mele, arance e mandorle in forno già caldo a 170 gradi, e cuocetela per almeno 50 minuti. Io l’ho messa sul ripiano più basso del forno.
A metà cottura, se vedete che la superficie si sta scurendo, vi consiglio di coprire la superficie con un foglio di alluminio, così non si brucerà.

La torta è pronta quando lo stecchino uscirà solo leggermente umido.

Fate raffreddare bene prima di estrarla dalla teglia e servitela spolverata di zucchero a velo, se vi piace.

Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Scrivere questo post mi pare un miracolo. Ho aperto questo piccolo spazio nella rete qualche anno fa ormai, la seconda esperienza dopo una prima volta finita un po’ male, per condividere una piccola passione con chi, come me, ha voglia di rilassarsi standosene con le mani in pasta.
Prima di schiacciare il bottone “pubblica” avevo mille aspettative, paure e paranoie. Ogni foto, ogni ricetta, provata e riprovata, l’emozione dei primi commenti (“allora c’è qualcuno là fuori!”), il dubbio di cosa e come scrivere, la voglia di scrivere e raccontare, attraverso le ricette, la vita.
Talvolta con tanta fatica, perchè la vita là fuori incalza, e non sempre avevo voglia o avevo, semplicemente, qualcosa da dire.

All’improvviso, tutto questo era scomparso. Una pagina bianca al posto delle tante foto e parole che ben conoscevo mi ha fatto temere per il peggio. Possibile che avessi perso tutto? Quattro e oltre anni di lavoro potevano essere spariti così?
Alla notte mi chiedevo se avessi schiacciato un testo, il classico bottone rosso dell’autodistruzione. Ma non saprei nemmeno dove si trova. Allora ho iniziato a pensare che, forse, era il destino che cercava di dirmi qualcosa – lascia stare, che tanto non è roba per te, questa.

Probabilmente non lo è roba per me, questa.
Talvolta però mi soffermo a pensare a come sia bello cucinare insieme. Io pubblico una ricetta così, una domenica sera qualunque; magari qualcuno ci inciampa dentro, magari ci arriva tramite IG. Diciamo dieci persone, per essere ottimisti. Di queste dieci, due pensano che sì, la possono anche fare quella ricetta. Si mettono a prepararla insieme a me, che parlo loro attraverso queste parole, e siamo in tre a cucinare questa stessa cosa, e chiacchieriamo di farine, uova e zucchero.
E poi quel qualcosa esce dal forno, e che so, quattro o cinque persone assaggiano, e gli piace.
Così questo breve testo, scritto una domenica sera, mi ha messo in contatto con dieci persone che non conoscerò mai, ma che sono state con me in qualche modo.
E non potete sapere quanto questo mi faccia stare bene.

Un’altra cosa che conforta è questa Torta di farro all’olio di oliva e limone. La ricetta base l’avevo tirata giù da un sito americano che purtroppo non ho segnato subito, e quindi chiedo venia all’autrice. C’era una quantità di olio che mi pareva perfino un po’ imbarazzante, e quindi l’ho in parte sostituita con del latte di mandorla, che col limone sta davvero bene. Il risultato è stata una torta alta e morbida, con un profumo delicato e una leggerezza meravigliosa. La farina di farro completa l’opera (ma potete anche usare la farina 00).
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è anche semplicissima da fare, quindi non avete scuse per non prepararvi una deliziosa torta per la prima colazione. La quantità di ingredienti è per una teglia da 20/max 22 cm.

Ingredienti:
250 g farina di farro
220 g zucchero semolato
100 ml olio di oliva extravergine (meglio se di gusto fruttato)
100 g latte di mandorla
succo e zeste di 1 limone (naturalmente bio e con buccia edibile!)
16 g lievito
3 uova

Preparazione:
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è il paradigma della semplicità. Vi serve solo lo sbattitore e un po’ di buona volontà. Se avete questi due strumenti, avete già metà torta preparata!

Mettete le uova e lo zucchero in una ciotola e con lo sbattitore elettrico montatele per bene, fino a duplicarle di volume. Ci vorranno circa cinque minuti, ma credetemi, ne vale la pena per la sofficità della torta (sofficità…. si dice, vero?).
A questo punto, incorporate l’olio (sempre con lo sbattitore in azione), il latte di mandorla, il succo e le zeste del limone grattugiate finemente.
Per ultimo, unite le polveri, cioè la farina di farro e il lievito.
Per aumentare la lievitazione e renderla bella alta bisogna incorporare aria, e questo si può fare non solo sbattendo bene le uova, ma anche setacciando la farina col lievito.

Foderate di carta forno una tortiera di 20/22 cm di diametro, versate l’impasto così ottenuto, livellatelo e cuocete nel forno già caldo a 160 gradi per i primi 35 minuti; coprite lo stampo con un foglio di carta di alluminio (così la torta non si scurirà troppo) e alzate a 180° la temperatura del forno, e cuocete ancora almeno mezz’ora.
Questi tempi li ho testati per lo stampo da 20 cm, per quello da 22 cm abbassate di 10 minuti i tempi di cottura con le due temperature.
Non ho provato, ve lo dico subito, ma a occhio dovrebbe funzionare. In ogni caso, fate sempre la prova con lo stecchino.

Una volta cotta, capovolgete la Torta di farro all’olio di oliva e limone sulla gratella e fatela raffreddare per bene prima di toglierla dalla teglia.
Servitela con la glassa al limone oppure, se siete di corsa come me, basta una spolverata di zucchero a velo.

Torta alle prugne e mandorle per salutare l’estate

Torta alle prugne e mandorle per salutare l’estate

Eh, signora mia! Non ci sono più le mezze stagioni! Mercoledì eravamo presi alla gola da un’afa di quelle cattive anche a settembre, e tra umidità esterna e mascherina si sudava che nemmeno a luglio. Stamattina 14 gradi – e dico quattordici! – e via di piedi gelati e starnutino di buongiorno!
Mi sono lamentata della fine dell’estate per giorni, e so di essere stata pedante e petulante. Eppure stamattina ecco che apro la porta e ho un assaggio dell’autunno, che mi trova totalmente impreparata! Non ho nemmeno imparato ad accendere il riscaldamento dell’auto nuova… così non si fa!

Naturalmente siamo nella settimana che cammina sul crinale delle stagioni, e come ogni anno mi stavo cimentando nel mio sport preferito, ovvero fare dolci con le prugne senza postarne la ricetta! Ho preparato, negli anni, crostate deliziose con tanto di foto (bruttina quella, ma purtroppo ognuno ha i suoi limiti!) che poi sono finite nel dimenticatoio. Non so perché le torte con le prugne fanno sempre questa brutta fine, dalle mie parti. Eppure sono il frutto di stagione per eccellenza, quello che ci prende la mano calda e ce la restituisce freddina.

Per anni ho vissuto nella errata convinzione (o misapprehension, in milanese moderno) che le prugne si chiamassero susine e le susine prugne. Come quando ti presentano uno che si chiama, che so io, Michele, e tu imperterrito lo saluti “ciao Pietro!”, dimenticando ogni volta il suo vero nome! (Ogni riferimento è puramente casuale… non è vero, in realtà. Queste gaffes ogni tanto le faccio pure io!).
Shakespeare è assai romantico quando fa dire a Giulietta “che cos’è un nome?”. In realtà, almeno stavolta, un nome è importante per evitare che il fruttivendolo ti sotterri di susine quando, in realtà, avresti voluto delle dolcissime prugne (che sono quelle un po’ bislunghe, per intenderci).

Quindi mi stringo nel soprabito, soffio il naso, e vi lascio questa semplicissima ricetta di vera metà stagione, un po’ estate e un po’ no. La Torta alle prugne e mandorle è perfetta per la prima colazione. Le mandorle danno quel bel saporino robusto tipico dell’autunno, mentre le prugne chiamano ancora il sole dolce dell’estate. Insieme sono una favola! Se siete un po’ più autunnali potete anche azzardare un po’ di cannella (io l’ho fatto, e il profumo ci guadagna!), altrimenti lasciate pure che siano prugne e mandorle a raccontarci il mese di settembre!

Dimenticavo: questa ricetta non ha lattosio. Se avete problemi su quel versante, questa torta fa proprio al caso vostro!

Ingredienti (per una teglia da 18 cm):
100 g farina di mandorle
100 g farina 00
100 g zucchero semolato
8 g lievito vanigliato
2 uova
80 ml olio (io di riso)
un cucchiaino di cannella (opzionale, ma io lo preferisco)
buccia grattugiata di un limone
4/5 prugne tagliate in quarti
2 cucchiai di zucchero di canna
qualche manciata di mandorle a lamelle

Preparazione:

In una ciotola, montate le uova con lo zucchero fino a che non si saranno almeno duplicate in volume. Aggiungete, a questo punto, la scorza grattugiata del limone, la farina OO e il lievito (che dovete setacciare, per una miglior lievitazione della torta).
Unite poi anche la farina di mandorle, che io consiglio di setacciare. Lo so che è lunga così, ma in questo modo si incorpora ancora più aria, e il risultato di una bella crescita della torta e di una certa sofficità è garantito.

Mescolate bene con una spatola e poi aggiungete la cannella (io la consiglio, se non vi piace omettetela).

Infine, aggiungete anche l’olio, e mescolate ancora, in modo che l’impasto ammorbidisca.

In realtà vedrete che l’impasto non sarà liquido, ma abbastanza consistente. In questo modo, la frutta non sprofonderà ma resterà ben in superficie.

Prendete uno stampo (meglio a cerniera) e copritelo con la carta forno (oppure imburratelo e infarinatelo).
Versate quindi l’impasto della Torta alle prugne e mandorle nello stampo, livellandolo leggermente.

A questo punto, lavate le prugne e tagliatele in quarti, e disponetele a raggera sulla superficie dell’impasto.

Quindi, spargete sulla superficie lo zucchero di canna e le mandorle a lamelle.

Infornate nel forno già in temperatura a 170 gradi e cuocete per circa 45/50 minuti. Mi raccomando, fate sempre la prova stecchino!

Lasciate intiepidire la torta prima di estrarla dallo stampo. Se volete potete anche spolverizzarla con lo zucchero a velo, ma a me piace così, al naturale.

La Torta alle prugne e mandorle è perfetta per accompagnare le vostre colazioni. E a proposito di prugne e colazioni, se volete un’alternativa, che ne dite di provare i Pancakes e la confettura di prugne e vaniglia?

Torta di biscotti con crema di limone

Torta di biscotti con crema di limone

Custodisco ormai con un certo affanno ritagli di giornale, pezzi di riviste, foglietti volanti con scarabocchiate ricette e suggerimenti di cucina. Non li ho mai contati ma credo che siano tanti fogli, tutti stipati in una cartelletta rosa che ormai non si chiude nemmeno più.
Capita spesso che mi dimentichi di quella ricetta che avrei giurato avrei rifatto entro breve, ma poi mi mancava un ingrediente o il tempo, e alla fine veniva sovrastata da altre ricette… e così via.

Alcune sere, però, mi metto a consultare il mio archivio di fortuna, e lì escono un po’ di cosette divertenti, che solitamente accolgo con un “ah ecco!” oppure “è vero, la volevo fare!”, e via di questo passo.

Anche questa Torta di biscotti con crema di limone ha fatto questa fine di archiviata e poi dimenticata. Fortuna ha voluto che fossi totalmente a corto di idee lo scorso weekend, e che sia andata a mettere mano alla cartellina rosa che ormai non si chiude più in cerca di fortuna. Ed è stata una fortuna davvero!

La ricetta della Torta di biscotti con crema di limone arriva dalla copertina di La Cucina Italiana, febbraio 2019. L’avevo presa per una torta all’arancia (poteri dell’editing?) dal colore in copertina, e magari la riproporrò anche così. Si tratta di una ricetta abbastanza veloce, e visto che va fatta riposare in frigo direi che è più adatta alla stagione calda. Dopo averla provata, sottoscrivo.
E’ una torta estiva, senza dubbio!

Vi ho messo sopra il link sul loro sito se volete la ricetta originale (che è spettacolare). Qui sotto vi lascio la versione senza glutine, con qualche piccola modifica, che ho fatto sabato scorso. Per la base di biscotti ho usato gli Oro Saiwa senza glutine che piacciono tanto al mio papà. Si trovano ormai pressochè ovunque, ma se non avete nessun problema di celiachia, va bene utilizzare qualsiasi biscotto secco.
Le quantità sono per uno stampo da plumcake di circa 10×28 o giù di lì.

Ingredienti:
circa 20 biscotti Oro Saiwa Senza Glutine (ma va bene qualsiasi altro biscotto secco)
150 g zucchero semolato
2 limoni medio grandi (succo e scorza) – sono circa 80 g di succo
2 uova medie
20 g fecola di patate (sono un paio di cucchiai)
20 g di maizena o amido di riso
200 ml di acqua

Procedimento:
La Torta di biscotti con crema di limone è veloce da preparare, e per niente complicata. Anzitutto, dovete lavare molto bene i limoni, e poi ricavate la scorza e il succo. Allungate il succo con l’acqua.

In un pentolino mettete lo zucchero, la scorza dei limoni, e le polveri (maizena e fecola). Rompete le uova all’interno e mescolatele bene. Versate quindi l’acqua con il succo a poco a poco, mescolando con una frusta a mano.

Accendete il fuoco e portate a sfiorare il bollore. Nel frattempo la crema si addenserà. Continuate a mescolare per evitare che si formino dei grumi, ma appena arriva al bollore spegnete e fate raffreddare.

Foderate uno stampo (io ho usato quello di un plumcake) con carta forno, e create un primo strato di biscotti. Versatevi sopra metà della crema di limone, livellate e poi fate un secondo strato di biscotti, e copriteli con la seconda parte di crema.

Livellate ancora, e poi mettete a cuocere in forno già caldo a 170 gradi per circa 15 minuti.

Estraete dal forno la Torta di biscotti con crema di limone e fatela raffreddare prima a temperatura ambiente, e infine lasciatela in frigo a rapprendere un paio d’ore.

Potete decorare con delle rondelle di limone, o lasciarla così al naturale.

Torta con limone e ricotta

Torta con limone e ricotta

Per anni ho desiderato avere un grande terrazzo solo per poter tentare di far crescere una pianta di limoni. Magari due o tre. Tanto sognare non costa nulla, no? In realtà il mio pollice non è nero, di più. Quindi, considero il fatto che questo desiderio non si sia mai realizzato una benedizione per le piante di limone che mi sarebbero capitate!

Anche se il mio destino di coltivatrice di limoni non si è mai realizzato, sono una consumatrice di limoni da guinness, e non c’è nulla (soprattutto d’estate) che mi piaccia di più che usare i limoni nei dolci.

Questa Torta con limone e ricotta è una ricetta classica, che credo esista in un triliardo di versioni. Col burro, senza, con le uova montate, con lo yogurt… se pensate a un modo in cui puo’ essere fatta, sicuramente ci sarà in giro una ricetta anche così. Quella di oggi è una versione semplicissima, facilissima, e leggerissima. Non c’è burro nell’impasto, e per alleggerire ancora la conta calorica (sai mai che qualcuno dei lettori là fuori sia in un periodo di ristrettezze dietetiche) ho usato anche una ricottina vaccina a ridotto contenuto di grassi.

Questa Torta con limone e ricotta non è sopravvissuta 24 ore, quindi direi che abbiamo la prova provata che ne vale la pena!

Ingredienti:
130 g farina 00
40 g amido di mais (o fecola)
16 g lievito in polvere per dolci
180 g zucchero
200 g ricotta vaccina light
succo di un limone (più o meno ho misurato che erano tra i 60 ed i 70 ml)
scorza di un limone bio
3 uova (medie ed a temperatura ambiente)
80 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Lavorate la ricotta con lo zucchero con una frusta elettrica, fino a che non sarà diventata cremosa.
Unite poi le uova una alla volta, amalgamandole sempre con le fruste elletriche, avendo cura di unire l’uovo successivo sol oquando il precedente si sarà ben incomrporato alla crema di ricotta.
Aggiungete un pizzico di sale.

Passate poi ad introdurre gli ingredienti secchi, che vanno setacciati – così incorporeranno aria e la torta crescerà benissimo!
Quindi unite la farina e la maizena (potete sostituirla con la fecola) setacciate, e il lievito, e con la frusta a bassissima velocità incorporatele al composto.

Infine aggiungete i liquidi: prima di tutto (sempre con le vostre fruste a bassa velocità) l’olio a filo, seguito dal succo del limone, e infine dalle zeste.

Il composto deve risultare morbido e fluido.

Foderate una teglia da 18/20 cm con la carta forno e versate l’impasto. Livellatelo un po’ per farlo crescere bene.

Mettete la Torta con limone e ricotta a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40/45 minuti.

Non togliete la Torta con limone e ricotta dalla tortiera fino a che non si sarà ben raffreddata!

Torta di frolla con ciliegie e pistacchi

Torta di frolla con ciliegie e pistacchi

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. E’ la celebre frase pronunciata dal famoso chimico e filosofo del ‘700, Antoine-Laurent Lavoisier.
Tutto cambia, tutto si trasforma.
Ma nulla viene perso.
Succede anche in cucina. Una ricetta si trasforma, si plasma sulla base dgeli ingredienti a disposizione, ma resta sempre lei. Uguale e diversa.

La Torta di frolla con ciliegie e pistacchi è parente strettissima della Torta di frolla e composta di albicocche, che si è fatta un lifting, diciamo. Il bello di questa torta è che può cambiare aspetto ogni stagione, restando sempre se stessa. Cioè una meravigliosa torta leggera, senza lattosio, di una facilità unica.

Oggi al posto di albicocche e nocciole, abbiamo tratto a bordo ciliegie e pistacchi. Una combinazione acchiappatutto, e perfetta per la stagione.
La prossima sarà con pesche e mandorle, preparatevi!

Ingredienti:
120 gr farina 00
100 gr farina di farro
70 g zucchero semolato
60 g olio delicato
1 uovo
mezzo cucchiaino di lievito per dolci

per il ripieno:
400 g di ciliegie (denocciolate)
1 cucchiaio di zucchero

due manciate di pistacchi tagliati grossolanamente

Preparazione:

Preparate prima di tutto la composta, così avrà tempo di raffreddarsi un pochino prima di metterla all’interno della frolla. Lavate bene le ciliegie, privatele del nocciolino, tagliatele a pezzetti.
Mettetele in un pentolino con un cucchiaio di zucchero. Accendete il fuoco, e a fiamma bassa cuocete le ciliegie per una decina di minuti, o comunque fino a che non si sono sfaldate.
Se qualche pezzo sarà rimasto compatto non vi preoccupate. Va benissimo!

Lasciate raffreddare, e nel frattempo preparate la frolla all’olio.

In una ciotola capiente mettete lo zucchero, l’olio e l’uovo e mescolate con una forchetta.
Unite il lievito e la farina poco a poco, mescolando prima con la forchetta e poi con le mani fino a che non si sarà compattato l’impasto e non si staccherà dalle dita.

Dividete a metà la frolla (se potete tenetene da parte un pezzettino, vi dico dopo perchè!), e stendete la prima metà con il mattarello a circa mezzo centimetro di altezza, e bucherellate il fondo coi rebbi della forchetta.
Prendete una teglia quadrata da 20 cm (se l’avete, altrimenti va bene stenderla anche così a occhio come ho fatto io) mettete all’interno il fondo di frolla, e copritelo con metà della composta.
Stendete anche la seconda metà della frolla, bucherellatela ancora con i rebbi della forchetta, e copritela con un altro strato di composta di ciliegie.

A questo punto, prendete il pezzettino di frolla che vi avevo detto di tenere da parte, e spezzettatelo sopra le ciliegie, tipo streusel.

Ora prendete i pistacchi, e tagliateli grossolanamente al coltello. Vanno bene anche i pistqacchi in granella, se non volete fare fatica.
Spargeteli sulla superficie della composta di ciliegie in modo da ricoprirla.

Infine, mettete la torta di frolla con ciliegie e pistacchi a cuocere in forno già caldo a 180 gradi per circa 25/30 minuti.

Attendete che si sia raffreddata prima di tagliarla a quadrotti, e servirla, se vi va, con una spolverata di zucchero a velo.

Cubotti alle mele e noci con amaretti

Cubotti alle mele e noci con amaretti

Quando ero piccola andava di moda un film che ha poi fatto la storia (ma noi non lo sapevamo!): si chiamava La Boum, che in italiano sarebbe suonato tipo “la festa”. Niente di ché.

Ma un geniale ufficio stampa (quello italiano della casa cinematografica distributrice, la Gaumont) si inventò “Il tempo delle mele”, e fu subito successo. Ecco, tutto questo giro per dirvi che il tempo delle mele non è solo l’autunno. E’ vero che da fine settembre si colgono le mele nuove, e ce ne sono di tante varietà. Ma ci sono anche le mele estive.
E comunque le mele si conservano benissimo, e anche quelle raccolte d’inverno si gustano a primavera in tutta la loro fragranza.

Quindi approfittiamo delle mele, che sono le regine delle torte da credenza, non appena possiamo. Sono buone e fanno bene.
Nella mia proposta di oggi, le mele non solo fanno bene, ma sono le regine di un dolce perfetto per chi sta seguendo un regime alimentare leggero.
Con farine integrali, frutta secca, amaretti e poco zucchero sono perfette per iniziare la giornata con gusto e leggerezza.

Con pochi accorgimenti, diventa anche un dolce senza lattosio.

I cubotti alle mele e noci con amaretti possono anche essere preparati con farina di mandorle e mandorle a granella, e latte di mandorle, o con le nocciole.
E’ una ricetta versatile e perfetta per finire i residui di frutta secca e farine integrali che abbiamo in casa.

Si sporca una ciotola, e l’unica cosa difficile da fare è… cuocere le mele. Senza zucchero, tra l’altro.

Vi lascio due versioni in questo post (la ricetta originale è di Marco Bianchi), quella che ho preparato io e una alternativa vegana, adatta proprio a tutti. Tutte e due con pochissimi zuccheri aggiunti.
Se state facendo una dieta, avete una valida alternativa per iniziare con gusto e leggerezza le vostre giornate!

Ingredienti (per una teglia 20×20):
4 mele piccole (quelle che volete)
100 gr farina di farro
80 gr farina semi integrale
50 g noci (o frutta secca mista che avete, meglio a granella o tagliata al coltello)
225 ml latte (o latte di mandorle)
il succo di un limone piccolo (o mezzo limone grande)
40 gr zucchero di canna
8 g lievito per dolci
50 g di amaretti (oppure farina di mandorle)
4 cucchiai di olio di semi
cannella q.b., se vi piace

Preparazione:
I cubotti alle mele e noci con amaretti si prepara iniziando con le mele. In una padella antiaderente, sbucciate e private le mele del torsolo, tagliatele a pezzetti e cuocetele a fuoco basso con un dito di acqua fino a che non si saranno ben ammorbidite. E’ meglio se coprite con un coperchio.

Fatele intiepidire leggermente.

Nel frattempo, preparate la granella di noci (o di frutta secca – quella che avete va bene, potete fare anche un mix di noci, nocicole e mandorle) e riducete gli amaretti quasi a farina.

In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi (farine, lievito, zucchero, noci e metà degli amaretti) e mescolate bene. Aggiungete quindi il latte (anche di mandorla) e l’olio e mescolate con una frusta a mano per sciogliere gli eventuali grumi. Non esagerate con la frusta, basta amalgamare in maniera anche un po’ grossolana.

Prendete la teglia, foderatela con la carta forno e versate sul fondo l’impasto.

Stendete l’impasto in maniera regolare e poi versate sopra le mele cotte e intiepidite.

Spolverate infine le mele con gi amaretti sbriicolati rimanenti.

Mettete il tutto a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per almeno 35 minuti.
A secdonda della succosità delle vostre mele, potrebbe volerci qualche minuto in più.

Attendete che la torta sia ben fredda prima di tagliarla a cubotti. Se vi piace, prima di infornarla potete spolverarla di cannella.

Torta carote e nocciole

Torta carote e nocciole

Mentre preparavo questa torta, ho riflettuto sul fatto che amo le carote nei dolci. Il mio primo dolce è stata una torta alle carote, e fortuna ha vuolto che mi uscisse proprio bene, così ho continuato e… il resto è storia. Anzi, è la storia di questo blog.
Le carote nei dolci le amava tanto anchela mia dolce nonnina, che faceva scorpacciate di tortine camille. Sarà per questo anche che le torte alle carote sono molto presenti in questo blog – date un’occhiata a questa Torta carote e limone, per esempio.

Questa versione di Torta carote e nocciole è apparsa ormai qualche tempo fa sulla rivista di cucina Saveurs, e ve la ripropongo qui nella versione che ho seguito io, con qualche piccolissima modifica e suggerimento. Ho notato che la temperatura e la curata della cottura erano molto esagerate, e ho rischiato di bruciare la torta. Ho quindi diminuito temperature e durata, salvando il dolce.
Questo dimostra come scrivere ricette non sia per nulla facile. Bisogna tenere presente che non tutti hanno a disposizione gli stessi attrezzi, che una cucina professionale e una casalinga sono diverse, e che tlvolta a casa qualche scorciatoia non va vista così male!

Quindi, dopo aver evitato il disastro, provate anche voi la Torta carote e nocciole e fatemi sapere come va – ricordate che è senza glutine e quindi adatta davvero a tutti!

Ingredienti:
170 gr farina di nocciole
370 gr carote (già pulite)
3 uova medie
90 gr burro molto morbido
75 gr amido di mais (*)
100 gr zucchero (io demerara)
16 gr lievito per dolci (*)
60 ml latte parzialmente scremato o latte di mandorle
mezzo cucchiaino di cannella

(*) se preparate per persone intolleranti al glutine e celiache, fate attenzione che gli ihredienti siano certificati glutenfree

Preparazione:
Per preparare la torta carote e nocciole dovete anzitutto lavare e mondare le carote, e poi con l’aiuto del mixer tritarle finemente. Potete anche grattugiarle, se non avete il mixer a disposizione.
Successivamente, dovete montare le uova con lo zucchero fino a che non gonfiano bene.
A questo punto potete aggiungere le carote, incorporandole con una spatola.

Aggiungete anche la farina di nocciole (se non la trovate al supermercato potete farla da soli, tritando finissime le nocciole tostate nel mixer), la cannella (io non ne ho messa molta, potete anche ometterla o metterne un cucchiano se vi piace molto) e il burro. Mescolate molto bene per incorporare all’impasto anche questi ingredienti.

Infine, aggiungete anche l’amido di mais setacciato: è importante setacciarlo, perchè permetterà alla torta di crescere incorporando aria.

Per ultimo, sciogliete il lievito nel latte (che deve essere a temperatura ambiente) e unitelo al resto degli ingredienti.

Mescolate molto bene per incorporare tutti gli ingredienti.

Foderate una teglia del diametro di 18 centimetri con della carta forno, e versatevi l’impasto che avete appena ottenuto.

Cuocete la torta carote e nocciole a forno già caldo a 200 gradi per circa 45 minuti.
Come sempre, poichè ogni forno è differente, fate sempre la prova dello stecchino prima di sfornarla defintivamente. Se vedete che dopo circa 30 minuti la torta si scurisce sulla superficie, potete coprire la teglia con della carta di alluminio, in modo che non bruci.

Potete servire la torta carote e nocciole con uno strato di zucchero a velo, come ho fatto io, oppure con un frosting al formaggio di vostra scelta. Nella ricetta che ho seguito c’era… ma io vado sul semplice, mi piace di più!

Torta di pane al cacao

Torta di pane al cacao

Non siamo mai stati grandi pasticceri a casa mia, il ché può sembrare strano, vista la mia attuale inclinazione, eppure è così. Una delle torte che però finivano spesso in tavola era la Torta di pane al cacao, detta anche la torta con dentro tutto, perchè era perfetta per finire quello che restava in dispensa, soprattutto il pane raffermo avanzato.
E’ anche la torta delle michette senza amichette, la torta del brutta ma buona… fate voi. L’abbiamo fatta per diverso tempo, poi non l’abbiamo fatta più. Un po’ perchè la mia mamma ha lentamente smesso di cucinare, un po’ perchè indubbiamente ci sono dolci più fascinosi in circolazione. Ma la Torta di pane al cacao è rimasta sempre in un angolino della mia memoria, e sapevo che presto o tardi l’avrei tirata fuori.

Recuperare la ricetta non è stato facile. La mia mamma non si ricorda più quanto pane nè quanto latte usava, ha una vaga idea di quel che ci metteva dentro. Ho messo insieme i suoi ricordi da cuoca e i miei da mangiatrice, ed è uscita questa ricetta che, forse, non sarà proprio quella supertradizionale, però… è quella della tradizione di casa Myownsweet, meno le uvette, che non avevo in casa. Se le avete, mettetecele.

L’aspetto è rustico come pochi, ma è buona. Buona davvero. Umida al punto giusto, e scrocchiolosa.
Naturalmente si preparara quasi da sola, non dovete fare mega preparazioni, si sporca solo una ciotola oltre alla teglia. Insomma, non so cosa state aspettando a rifarla!

Ingredienti:
4 rosette o michette (saranno all’incirca 260/270 grammi di pane secco)
1 uovo
2 cucchiai di cacao zuccherato (se avete quello amaro mettete un cucchiaio di zucchero in più)
5 cucchiai di zucchero (io di canna)
una manciata ben abbondante di frutta secca (io ho usato noci pecan, mandorle, pinoli e nocciole in quantità variabile)
opzionale: un pugnetto di uvetta

Preparazione:

Spezzettate il pane raffermo e mettetelo in una ciotola.
Mettete il latte a scaldare in un pentolino e appena sarà ben caldo (non è necessario che raggiung ail bollore, ma deve essere assolutamente ben caldo) toglietelo dal fuoco, e versatelo sul pane.
Mescolate bene e lasciate macerare il tutto – ci vorrà una mezz’ora, fate conto che il latte dovrà raffreddarsi completamente mentre si assorbe.

Mentre aspettate potete portarvi avanti tagliando al coltello la frutta secca. Potete lasciare dei pezzi più grandi e altri più piccoli, migliorerà la texture della torta (sembro una seria quando scrivo così!!). Mettete, se l’avete, anche l’uvetta a rinvenire nell’acqua tiepida. Se non ci sono bambini potete anche metterla in acqua e rum.

Quando anche il pane si sarà intiepidito e avrà assorbito il latte, sminuzzatelo con una forchetta e un coltello, in modo che esca una sorta di grossolana poltiglia.
A questo punto, aggiungete l’uovo e il cacao setacciato, mescolate bene per amalgamare gli ingredienti, aggiungete lo zucchero e la frutta secca sminuzzata (e le uvette ben strizzate) e amalgamate il tutto un’ultima volta.

Accendete il forno alla temperatura di 180 gradi.
Prendete una teglia da 18 cm di diametro con fondo apribile, foderatela con la carta forno e mettete all’interno l’impasto della vostra torta di pane al cacao. Livellatela per bene, e quando il forno è caldo mettetela a cuocere per circa 40 minuti. Se la volete proprio goduriosa, cinque minuti prima che finisca di cuocerespennellatela con dle burro sciolto. Poco eh, serve solo a dare un po’ di brunito che piace tanto (se non voleve più grasis lasciate così).

Aspettate che raffreddi prima di estrarla dallo stampo.
Quando sarà fredda, potete servirla spolverizzata di zucchero a velo.

Torta allo yogurt e grano saraceno

Torta allo yogurt e grano saraceno

Tempo fa avevo già preparato la Torta Ladina, tipica ricetta altoatesina dal sapore rustico e schietto, che era piaciuta a tutti.

Questa volta ho voluto provare a modificare leggermente la ricetta, per alleggerirla, visto che nella versione originale si abbondava di burro. Siamo o no in vista della prova costume?
Sì, lo so, forse sono un po’ ottimista per pensare già alla prova costume di questi tempi… però questa versione nuova di un vecchio classico, che chiameremo in un impeto di fantasia una semplice Torta allo yogurt e grano saraceno è stata apprezzata da tutti, e la sostituzione del burro con lo yogurt ha dato quella umidità al tutto che ha fatto la differenza.

Ho aggiunto, per assecondare il sapore rustico del grano saraceno, anche due cucchiai abbondanti di granella di nocciola, e voilà! Abbiamo creato una hit in men che non si dica!

Spero che piaccia anche a voi! Consiglio: montate davvero bene le uova, vi aiuterà nel costruire la texture del composto, visto che il grano saraceno non ha il glutine che fa questo lavoro per voi!

Ingredienti (per una tortiera da 24 cm):
3 uova
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
170 gr di farina di grano saraceno
85 gr di mix di farine senza glutine
250 gr di zucchero semolato
16 gr di lievito per dolci
100 gr di olio veg (io di riso)
2 cucchiai di granella di nocciola (potete anche usare nocciole intere che dovete passare al mixer per creare la vostra granella home made)

confettura a piacere (io ho usato quella alle fragole di Zuegg)

Preparazione:

In una ciocola capiente montate molto bene le uova con lo zucchero. Devono venire belle chiare e spumose.

Una volta che le uova si sono montate per bene, aggiungete dapprima lo yogurt, e sempre mescolando (abbassate un po’ la velocità) anche l’olio a filo.

A questo punto, aggiungete agli ingredienti liquidi della vostra torta allo yogurt e grano saraceno anche i secchi, iniziando dapprima dal grano saraceno, seguito dal mix di farine senza glutine. Aumentate ancora la velocità per amalgamare e inglobare aria, e per ultimo aggiungete il lievito setacciato e la granella di nocicola.

Montate il tutto ancora per qualche minuto.

Riscaldate il forno (statico) a 180 gradi. Foderate una teglia con fondo apribile (meglio, ma se non l’avete va bene anche una normale, in questo caso imburrate e infarinate molto bene la teglia) con carta forno, versatevi il composto, livellatelo e sbattete leggermente per far uscire eventuali bolle e cuocetelo in forno per circa 40/45 minuti.

Fate comunque sempre la prova stecchino, che non si sa mai, ogni forno è diverso!

Fate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e tagliarla a metà. Coprite la base con un bello strato della vostra confettura preferita, ricopritela con l’altra metà e spolverizzate con abbondante zucchero a velo prima di servire.

Ricordate: se avete una persona celiaca al vostro tavolo, tutti gli ingredienti devono essere certificati senza glutine! Ma ricordate anche di pulire molto bene gli arnesi, le teglie e tutto quanto utilizzerete per la preparazione della torta allo yogurt e grano saraceno!