Torta alla zucca e mandorle, e un’ode all’autunno

Torta alla zucca e mandorle, e un’ode all’autunno

La fine dell’estate porta con sé quella melancolia delle giornate che si accorciano, delle mattine che si raffreddano, della pioggia e del sole sempre più basso sull’orizzonte.
Tutti a rammaricarsi, a pensare con nostalgia alle serate in riva al mare, al profumo di cocco sulle spiagge, ai prati verdeggianti delle montagne.

L’autunno ha il suo fascino. E’ molto nascosto, sotterrato dal tappeto di foglie colore dell’oro e del rame che scricchiolano, svolazzano, si rincorrono spinte dal vento.
E’ quel raggio di sole all’improvviso che spunta di sbieco e squarcia le nubi.
E’ quella sottile nebbiolina sospesa al mattino, che trasforma prati e strade in un regno magico e ovattato. E’ lo scoiattolo che cerca le ghiande e ne fa scorta in silenzio, scaldandosi agli ultimi raggi di sole.

E’ indubbiamente la stagione più arancione che ci sia. Zucche, le prime arance e i mandarini. I.. sì, quei cosini cinesi che forse fanno qumquat.. kumquat… beh, avete capito.
E’, insomma, quella terra di mezzo dove si rallenta, e si comincia ad ammirare il paesaggio.

Oggi vi propongo una ricetta che più facile di così non si può. Si sporca una sola ciotola, tranne ovviamente il mixer per sminuzzare la zucca, che in questa torta va cruda. Un bel risparmio di tempo, no?
La Torta alla zucca e mandorle è talmente semplice che non può non diventare la vostra preferita di stagione. E’ anche versatile, perché a marzo/aprile potrete sostituire la zucca con le carote e… voilà una bella torta primaverile.
Si presta a un sacco di personalizzazioni, ed è pronta in dieci minuti, oltre il tempo di cottura. Una bella comodità se vi doveste accorgere a fine giornata di non avere nulla per la colazione.
Non ci credete? Allora iniziamo insieme a preparare la nostra Torta alla zucca e mandorle!

Ingredienti (per uno stampo da 18/20 cm):
100 gr di farina integrale (ma potete usare anche la 00)
30 gr di di mandorle
40 gr di mandorle senza pelle
140 gr di zucca cruda (io butternut) già mondata e tagliata a pezzetti
90 gr zucchero
10 gr lievito per dolci
2 uove
50 ml olio delicato (io di riso)
un pizzico di sale

Procedimento:

Prendete le mandorle e sminuzzatele in un mixer fino a formare una farina abbastanza grossolana, e mettete da parte.

Nello stesso mixer mettere la zucca tagliata a pezzetti e frullatela, fino a che non diventa una specie di purea. Unite, a questo punto, anche l’olio e le due uova, e fate andare ancora il mixer qualche minuto, fino a che non diventa un composto liquido e di colore omogeneo.

In una ciotola mettete la farina e il lievito setacciati, e aggiungete la farina di mandorle, le mandorle tritate a farina grossolana e lo zucchero, e mescolate.
Unite ai secchi la parte liquida, e incorporatela con una spatola fino a che non si forma un impasto morbido.

Imburrate e infarinate (o foderate di carta forno) una piccola teglia da 18/20 cm di diametro, e versatevi l’impasto, avendo cura di livellarlo.

Infornate nel forno statico già caldo a 175 gradi per circa 30/35 minuti.
Fate sempre la prova stecchino – se uscirà bello asciutto, la vostra Torta alla zucca e mandorle è pronta. Altrimenti dovrete lasciarla cuocere ancora qualche minuto.

Fate raffreddare e, se vi va, spolveratela di zucchero a velo.

Pan di carote (la domanda è rosso fuoco e l’autunno è arancione)

Pan di carote (la domanda è rosso fuoco e l’autunno è arancione)

In autunno le città diventano improvvisamente grigie, ma gli orti in città sprizzano di un solo colore.
Arancione.
Cachi, zucche, arance e i primi mandarini. L’arancione è il colore del primo autunno, e insieme alle foglie che generosamente cadono sui grigi marciapiedi, illuminano le giornate che si accorciano e raffreddano.
L’arancione scalda più di un plaid e una calda tisana tra le mani.
Scalda anche un forno acceso, e un delicato profumo di dolce che si diffonde per casa.

In questa che sta diventando la mia seconda stagione preferita dopo la primavera, non c’è nulla di più soddisfacente che circondarmi di allegria, quindi di arancione.
Potrà sembrare strano inaugurare la stagione arancione con le carote, che sono il frutto primaverile per eccellenza. In realtà, sono la perfetta sintesi delle mie due stagioni preferite, perchè arrivano a fine primavera e si protraggono fino all’autunno, tenendo insieme come in un dolce abbraccio nove mesi di vita.

Queste sono le ultime carote, anche se ormai si trovano tutto l’anno. Ma sono le ultimissime della loro stagione, e ho pensato che fosse bello salutarle utilizzandole in una delle mie torte da credenza preferite, il Pan di Carote.
In realtà chiamo “pan di” tutte quelle torte per cui uso la polpa del frutto frullata nella composizione del dolce (se volete una ottima ricetta di Pan di Mela, la trovate qui). In fondo, però, il nome ha poca importanza. Tanto avrete la bocca impegnata a masticare fetta dopo fetta, che vi serve darle un nome?

Ingredienti:
250 g di carote (già mondate e lavate)
170 ml di succo di arancia (più o meno un paio di arance medie)
80 ml olio di semi (io di mais)
zeste di un’arancia
140 g zucchero semolato
200 g farina 00
16 g lievito vanigliato
cannella
30 g nocciole
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale

Preparazione:
La preparazione del Pan di Carote è davvero molto semplice, vi serve solo un mixer ben capiente e il gioco è fatto.
Iniziate lavando e mondando le carote. Mettetele nel mixer tagliate a rondelle e unite il succo di arancia e l’olio. Frullate per qualche minuto (non ci vorrà molto) fino a che il composto non assumerà la consistenza cremosa.
Se non avete problemi coi latticini, e non avete necessità di seguire un’alimentazione vegana, potete rendere il sapore del Pan di Carote più rotondo usando metà latte e metà succo di arancia.
Questa volta io ho provato con il latte e devo dire che mi ha soddisfatto, ma anche la sua prima versione tutta arancia non è male per niente!

Aggiungete quindi nel mixer anche lo zucchero, il sale, le zeste dell’arancia, l’estratto di vaniglia e la cannella. Potete anche ometterla, ma a me piace molto in autunno, e ne metto un po’, a seconda dell’umore della giornata.

Aggiungete anche le polveri (cioè la farina e il lievito) e frullate un’altra volta.

Prendete le nocciole e tagliatele grossolanamente al coltello.
Unitele al resto del composto, mescolando lentamente.

Mettete quindi l’impasto in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato (oppure coperto di carta forno) – potete usare anche degli stampini da mini plumcake.

Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.
Dipende dal forno, quindi fate sempre la prova cottura con lo stuzzicadenti.
Una volta raffreddato, potete servirlo spolverato con un po’ di zucchero a velo.

Torta di frolla e composta di albicocche

Torta di frolla e composta di albicocche

Era successo anche con la torta al caffè. Mi innamoro di un tipo di dolce, e lo faccio in loop più e più volte, fino a che mi viene a noia, e cambio.
Sulla soglia di un’altra estate, ho preso qualche albicocca, che però non era ancora ben matura, e mi sono ritrovata a recuperarle cuocendole per creare un’ottima composta con cui ho farcito due strati di frolla leggerissima senza burro. E sopra una pioggia di nocciole.

Così è nato il mio cavallo di battaglia targato estate 2021, una torta semplice da paura, che potete usare come base per un sacco di combinazioni! Tra qualche giorno vi proporrò magari un’altra versione, anzi meglio un altro abbinamento.
La base della frolla all’olio, che è anche leggera e quindi adatta a chi sta facendo fatica per rientrare nei jeans bianchi dell’anno scorso, è perfetta per accogliere due strati di composta alle albicocche. Leggermente acidula, la frolla l’avvolge e la completa.

La torta di frolla e composta di albicocche è perfetta per darvi la carica a colazione, e appena vedrete quanto è buona e anche facile, diventerà anche la vostra preferita!

Ingredienti:
120 gr farina 00
100 gr farina di farro
70 g zucchero semolato
60 g olio delicato
1 uovo
mezzo cucchiaino di lievito per dolci

per il ripieno:
7 albicocche
3 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di acqua

due manciate di nocciole

Preparazione:

Preparate prima di tutto la composta, così avrà tempo di raffreddarsi un pochino prima di metterla all’interno della frolla. Lavate bene le albicocche, tagliatele a metà, in quarti e poi a metà.
Mettetele in un pentolino con tre cucchiai di zucchero e due di acqua. Accendete il fuoco, e a fiamma bassa cuocete le albicocche per una decina di minuti, o comunque fino a che non si sono sfaldate.
Se qualche pezzo sarà rimasto compatto non vi preoccupate. Va benissimo!

Lasciate raffreddare e nel frattempo preparate la frolla all’olio.

In una ciotola capiente mettete lo zucchero, l’olio e l’uovo e mescolate con una forchetta.
Unite il lievito e la farina poco a poco, mescolando prima con la forchetta e poi con le mani fino a che non si sarà compattato l’impasto e non si staccherà dalle dita.

Dividete a metà la frolla (se potete tenetene da parte un pezzettino, vi dico dopo perchè!), e stendete la prima metà con il mattarello a circa mezzo centimetro di altezza, e bucherellate il fondo coi rebbi della forchetta.
Prendete una teglia quadrata da 20 cm (se l’avete, altrimenti va bene stenderla anche così a occhio come ho fatto io) mettete all’interno il findo di frolla, e copritelo con metà della composta.
Stendete anche la seconda metà della frolla, bucherellatela ancora con i rebbi della forchetta, e copritela con un altro strato di composta di albicocche.

A questo punto prendete il pezzettino di frolla che vi avevo detto di tenere da parte, e spezzettatelo sopra le albicocche tipo streusel.

Ora prendete le nocciole, e tagliatele grossolanamente al coltello.
Spargetele sulla superficie della composta di albicocche in modo da ricoprirla.

Mettete la torta di frolla e composta di albicocche a cuocere in forno già caldo a 180 gradi per circa 25/30 minuti.

Attendete che si sia raffreddata prima di tagliarla a quadrotti, e servirla, se vi va, con una spolverata di zucchero a velo.

Torta cappuccino (o al caffelatte)

Torta cappuccino (o al caffelatte)

Qualche tempo fa avevo pubblicato la Torta al latte caldo, che è una delle più buone e più semplici che io abbia mai preparato. La ricetta di oggi è la versione “cappuccinata” della stessa ricetta, con un po’ di caffè al posto di una parte di latte della ricetta.

Il profumo che si sprigionerà nella vostra cucina sarà fantastico, e vi assicuro che il gusto è altrettanto buono! Il gusto del caffè è appena accennato ma presente – se tuttavia volete un gusto più pronunciato, voi consiglio di sciogliere del caffè solubile nell’impasto. Sentirete che bontà.

Nel frattempo, provate questa versione della torta cappuccino – difatievi, è una vera bontà!

Ingredienti:
3 uova
165 gr farina 00
165 gr zucchero
8 gr lievito
60 gr burro
80 gr latte
40 gr caffé (della moka o della macchinetta)
1 bustina vanillina

Preparazione:

Iniziate a preparare la vostra torta cappuccino montando benissimo le uova e lo zucchero in una ciotola (o nella planetaria). Devono essere molto montate (essendoci poco lievito, aiuterà la torta a crescere!), e quindi vi raccomando di montarle per almeno una decina di minuti.

Mettetele da parte, e setacciate insieme la farina e il lievito in un’altra ciotola.
Unitele poi al composto di uova, insieme alla vanillina (se avete l’estratto di vaniglia va bene, ne basta un cucchiaino). Mescolate dal basso verso l’alto, così le uova non smonteranno.

Fate il caffé, poi mettete in un pentolino il latte col caffé e il burro, e fate andare fino a che il burro non si sarà completamente sciolto. Se lo desiderate per aumentare il sentore di caffè, potete sciogliervi dentro anche un cucchiaino di caffé solubile.

Versate quindi il cappuccino col burro sciolto nel composto di uova e farina, mescolando con una marisa e facendo attenzione a non smontare il composto.

Imburrate e infarinate una tortiera con fondo apribile da 22 cm circa di diametro (oppure foderatela con la carta forno) e versatevi l’impasto.

Infornate la vostra torta cappuccino nel forno già caldo a 175 gradi per circa 35 minuti.
Fate sempre la prova con lo stecchino, non si sa mai.

Attendete che si sia raffreddata per toglierla dallo stampo, e se volete potete spolverarla con dello zucchero a velo.