Finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia

Finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia

Arriva luglio e le edicole si riempiono di riviste che promettono miracoli in due, tre settimane al massimo… più ci si avvicina al primo di agosto e più si accorciano le settimane di diete miracolose per perdere presunti chili di troppo.

Nessuno che dica la verità. La prova costume inizia ad ottobre, è una maratona e non un centometripiani. E’ un percorso lungo, fatto di tanti pezzettini, un po’ di ginnastica qui, meno patatine là, e uno sgarro ogni tanto perchè questa vita non è una galera.

Se però gli sgarri sono stati tanti, e il lockdown ha fatto il resto, vi lascio un’idea dolce e leggera come una piuma.
La finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia è così semplice che possono prepararla tutti. In più, si prepara senza forno, quindi anche col caldo è un piccolo piacere che ci si può permettere senza troppi sensi di colpa.

Per essere sicura di sgonfiare questo goloso dessert di calorie ma non di gusto, avevo due alleati eccezionali. Ho usato lo yogurt greco 0% grassi di Faye (ovviamente #noadv, l’ho acquistato!) sia bianco che ai mirtilli, e ho rafforzato la parte mirtillosa con una veloce composta con la stevia.

Avevo visto tante food/gym bloggers usarla per dolcificare i loro piatti, così mi sono informata (non uso roba che non ho studiacchiato, per evitare fastidiosi mal di pancia!). La stevia è un dolcificante naturale derivato, appunto, dalla pianta della stevia, e dolcifica 300 volte più dello zucchero… senza calorie! La stevia ha anche un bel po’ di flavonoidi, il chè significa.. benessere anche per la pelle!

Sembra l’elisir di tutto ciò che nella nostra piccola terra fa bene, ma ovviamente sono in corso studi per verificare che non ci siano effetti strani. Quindi… non eccediamo!

Non ho ancora capito bene come usarla nei dolci al forno, ma ho pensato bene di iniziare a testarla in un dolce al bicchiere semplicissimo. Come? Ve lo racconto subito!

Ingredienti (per 5 bicchieri):
parte ai mirtilli:
300 g skyr ai mirtilli
200 g yogurt greco 0% grassi
180 g mirtilli freschi
90 g stevia
8 g colla di pesce

Parte alla vaniglia:
200 g yogurt greco 0% grassi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
10 g stevia
2 g colla di pesce
due cucchiai di acqua

Preparazione:

La finta panna cotta ai mirtilli e vaniglia si prepara velocemente, iniziando dalla parte mirtillosa.
Lavate bene i mirtilli e cuoceteli in un pentolino con 45 g di stevia (da togliere dal totale). Io non ho messo acqua perchè i miei mirtilli erano molto maturi, al più aggiungete un paio di cucchiai di acqua.
Quando iniziano a sfaldarsi, spegnete il fuoco, e frullateli con un minipimer.

Mentre i mirtilli si cuociono, mettete la colla di pesce a bagno in un po’ di acqua fredda fino a che non si ammorbidisce.

Strizzate quindi la colla di pesce, mettetela nel frullato di mirtilli, fatela sciogliere.

Mettete lo skyr e lo yogurt greco in una ciotola, mescolate e poi unite il frullato di mirtilli e mescolate nuovamente.

Prendete i vostri bicchierini, versate lo yogurt “rafforzato” ai mirtilli e poi metteteli al frigo a rassodare per un paio d’ore. Se volete realizzare questa decorazione carina a sbieco, mettete i bicchieri a circa 45 gradi nello stampo dei plumcake e versate il composto con lo yogurt.

Mentre raffredda, prepariamo la parte all avaniglia.

Mettete sempre la colla ad ammollarsi nell’acqua fredda.

Mettete lo yogurt greco bianco in un pentolino e scaldatelo con la stevia e due cucchiai di acqua senza portarlo al punto di ebollizione. Appena vedete che si è scaldato, strizzate la colla e mettetela nello yogurt, mescolate per farla sciogliere e poi aggiungete la vaniglia.

Fate raffreddare e poi versatela sopra la parte ai mirtilli (se volete realizzare la mia stessa decorazione, dovete ribaltare i bicchieri dall’altra parte).

Lo yogurt alla vaniglia sarà meno rispetto allo yogurt ai mirtilli.

Fate rapprendere in frigo per almeno due ore (meglio tutta la notte).

Togliete i bicchieri dal frigo mezz’ora prima di gustari.

Biscotti bicolori al cacao e vaniglia

Biscotti bicolori al cacao e vaniglia

Ognuno di noi ha un ricordo nel cassetto, e il pomello del cassetto è una ricetta. Negli anni ottanta una famosa marca di pasta aveva lanciato tantissimi nuovi biscotti per la colazione, quelli che poi – negli anni – mi hanno messo una tale acidità che non sono più riuscita a mangiarli.

Non dico sia stata colpa loro, ma è innegabile che ogniqualvolta mi capiti di fare colazione con quei biscotti, finisco invariabilmente col mal di stomaco. Ho un po’ di gastrite, sarà l’età.

Però sono buoni veramente, e soprattutto alcuni avevano una forma così carina e caratteristica che bisogna fare chapeau al loro marketing. Alcuni di questi biscotti non sono più in produzione, e in questi giorni di forzato riposo non è escluso che non li riproponga qui io.
Ma altri biscotti sono ancora sugli scaffali, e mi sono ispirata al look di uno di loro in particolare per realizzare alcuni ottimi biscotti per la colazione.

In realtà il gusto è diverso, e mi serviva di sbarazzarmi di alcuni ingredienti che avevo nella credenza. Però sono venuti buoni e ve li propongo, nel caso aveste un’oretta di tempo da impiegare in questi giorni, per prepararvi degli ottimi biscotti bicolori al cacao e vaniglia per la vostra colazione!

Ingredienti:
110 gr farina di riso
100 gr zucchero
100 gr farina 00
40 gr amaretti tritati
50 gr di mandorle (che ho tritato finissime nel mixer)
25 gr cacao amaro + 20 gr farina 00
80 gr burro morbido
1 uovo
mezza bustina di lievito vanigliato ( sono circa 8 gr)
un pizzico di sale
latte q.b.

Procedimento:
A me aiuta molto preparare la linea, cioè tutti gli ingredienti pronti per l’uso. Quindi, un’oretta prima di iniziare ad impastare i vostri biscotti bicolori al cacao e vaniglia, ricordatevi di tirare fuori il burro dal frigo, in modo che si ammorbidisca.

Tritate poi finemente sia gli amaretti, sia le mandorle. Io uso quelle senza pellicina, per questa ricetta sono ideali. Uso le mandorle tritate fini al posto della farina perchè così qualcuna resta leggermente più consistente, e crea un po’ di scrocchierello che mi piace.

Una volta che il burro si è ammorbidito, lavoratelo in una ciotola con lo zucchero, aiutandovi con le fruste elettriche (o la planetaria) in modo che si formi una bella crema.
A questo punto unite l’uovo, e quando si sarà assorbito nel composto mettete le mandorle e gli amaretti, e poi setacciatevi all’interno le due farine e il lievito.

Il composto si presenterà molto molto compatto, e quindi vi consiglio di inserire un cuchciaio di latte per volta, in modo che si ammorbidisca leggermente e riesca a stare tutto insieme.

A questo punto pesate l’impasto e dividetelo a metà. In una unite il cacao (e se dovesse risultare troppo secco potete aggiungere un goccino di latte), e nell’altra metà aggiungete la restante farina (i 20 gr aggiuntivi della lista ingredienti).

Prendete poi i due impasti, e metteteli separati in frigo, coperti dalla pellicola per alimenti. Lasciateli circa mezz’ora a ricompattare.

Riprendete poi l’impasto bicolore, dividete in due ciascuno dei panetti, e formate così due salsicciotti più o meno di uguale lunghezza e spessore.

Accostate poi l’impasto chiaro e quello scuro, poi il chiaro e poi lo scuro ancora. Metteteli su un foglio di carta forno, chiudetela come se fosse un pacchettino, compattando con le mani l’impasto, e rimettete ancora in frigorifero per 30/40 minuti.

Riprendete poi il salsicciotto, tagliatelo a strisce verticali di circa un centimetro e mezzo di spessore, e metteteli sulla teglia del forno coperta di carta forno.

Metteteli poi in forno, che avrete già preriscaldato alla temperatura di 180 gradi, e cuocete i vostri biscotti bicolori al cacao e vaniglia per circa 15/18 minuti.

Lasciateli raffreddare prima di gustarli!

Torta marmorizzata vegan senza glutine

Torta marmorizzata vegan senza glutine

La marble cake, ovvero la torta marmorizzata, è una preparazione super classica, il dolce da credenza per eccellenza! L’ho preparata tante volte, e ho ogni volta tentato nuovi esperimenti con i disegni del cioccolato sulla vaniglia (con scarsi risultati, visto che la mia vena artistica è inesistente, così come il mio estro…).
Eppure, per quanto facile sia, la trasformazione della torta marmorizzata classica in una versione vegan e gluten free è stata una sottospecie di inferno in terra.

Quella che vedete nella foto è la terza prova, dove per essere precisi la prima è venuta una suola di scarpe, e la seconda una massa molliccia. Il problema, se così si può chiamare, della trasformazione dei dolci da glutinati a senza glutine sta anche nel bilanciamento tra le farine – che assorbono molta più acqua ed umidità di quelle col glutine – e i fluidi presenti nella ricetta. Così può succedere che il dolce si trasformi in un corpo contundente, oppure vicevers ain un ammasso colloso immangiabile.

Pur non essendo stato semplice il processo per arrivare a qui, questa torta marmorizzata vegan senza glutine è alla fine facile da realizzare. A differenza di altre preparazioni vegan, che richiedono ingredienti esotici e spesso di nicchia (con costi elevatissimi), ho scelto prodotti che ho trovato nel mio supermercato (quello che non ha il cremor tartaro, per inciso!). In più, per renderla accessibile proprio a tutti, ho usato una miscela di farine senza glutine che si può trovare pressochè ovunque.
Non ci credete? Allora preparaimo insieme questa facilissima torta marmorizzata vegan senza glutine.

Ingredienti:
215 gr mix di farina senza glutine (potete usare l’universale o quello specifico per dolci – l’universale verrà solo un po’ più compatto)
160 gr di burro di soia
115 gr zucchero semolato
120 gr latte di mandorle
1 cucchiaino colmo di estratto di vaniglia in bacca (io ho usato quello della Paneangeli)
1 cucchiaio di cacao amaro
10 gr lievito per dolci (ne trovo diversi che sono vegan e senza glutine)
2 gr di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale

Procedimento:
Per prima cosa foderate una teglia da 20 cm di diametro con della carta forno. Questo passaggio è obbligatorio se usate teglie sia per fare dolci con glutine che dolci senza glutinem, così si evita qualsiasi contaminazione accidentale.
Scaldate poi il forno a una temperatura di 175 gradi.

In una ciotola setacciate la farina senza glutine, il lievito, il bicarbonato e il sale, e mettete da parte.
Nella planetaria con la frusta a foglia, o altrimenti con lo sbattitore elettrico a velocità medio bassa, iniziate ad ammorbidire il burro di soia (che poi è quesi una margarina) fino a che non diventa cremoso. Aggiungete poi lo zucchero, e continuare a mescolare fino a che non si sarà completamente incorporato, poi unite anche l’estratto di vaniglia in pasta. Se usate la vanillina, oltre a controllare che sia vegan e gluten free – non tutte lo sono! – invece che in questa fase, setacciatela con i secchi).

Unite poi all’impasto di burro vegano e zucchero i secchi, in tre fasi, alternando farina e latte di mandorla, in modo che il tutto si amalgami alla perfezione, senz al aformazione di grumi.

Prendete poi circa due terzi di impasto e versatelo nella teglia (io preferisco quella col fondo apribile, ma dipende dalle vostre possibilità), e livellate la superficie con il dorso inumidito di un cucchiaio.

Setacciate nel restante terzo dell’impasto il cacao, mescolate bene in modo che tutto si amalgami senza grumi. Poi, con l’aiuto di un cucchiaio, mettete sulla superficie dell’impasto alla vaniglia delle cucchiaiate di impasto al cacao, (ne dovrebbero venire cinque o sei, ma dipende dalle posate che utilizzate).
Con il manico del cucchiaio ho disegnato dei piccoli vortici all’interno dell’impasto al cacao, in modo da amalgamare, ma senza mischiare, i due impasti.

Mettete la torta in forno già caldo per circa 40 minuti.

Una volta raffreddata potete togliere la torta marmorizzata vegan senza glutine dalla teglia e, a vostro gusto, spolverarla con un po’ di zucchero a velo.

Pancakes e confettura di prugne e vaniglia

Pancakes e confettura di prugne e vaniglia

Le colazioni lente dei giorni di festa o di vacanza, l’atmosfera tranquilla e ovattata, le case che si rianimano con calma, in silenzio.

Sono lo scenario perfetto per concedersi anche il tempo di preparare degli ottimi pancakes, leggerissimi perchè senza burro né olio. Visto che siamo in estate, perchè non approfittare e preparare per tempo anche una deliziosa confettura? Detto fatto!

Vi lascio sia la ricetta dei pancakes leggeri, sia quella della confettura di prugne rosse e vaniglia, che è diventata prestissimo una delle preferite di casa. Siete pronti?

Ingredienti per i pancakes:
200 gr farina 00
250 ml latte
70 gr zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento:
In una ciotola mettete lo zucchero con l’uovo, e sbattete per bene con una frusta a mano, in modo che gonfino un pochino (ma non è necessario che diventino gonfissimi). Aggiungete poco per volta il latte, sempre sbattendo, e poi le polveri setacciate, anche qui continuando a sbattere con la frusta per evitare i grumi.
Scaldate una pentola antiaderente, e quando il fondo sarà caldo versatevi un po’ di impasto (3/4 cucchiai circa, ma dipende da quanto grandi li volete). Quando inizieranno a crearsi le bollicine in superficie, è ora di girare i pancakes e di cuocerli un paio di minuti anche sull’altro lato.

Potete gustarli con quel che più vi piace, Nutella, crema… quello che vi va! Io oggi ve li propongo con una coloratissima confettura di prugne e vaniglia che ho preparato così:

In una padella antiaderente ho messo 800 gr di prugne rosse a pezzetti, private di buccia e nocciolo. Ho aggiunto mezzo limone spremuto e quattro cucchiai di zucchero, oltre alla punta di un cucchiaino di estratto di vaniglia. Ho lasciato cuocere a fuoco bassissimo, mescolando spesso, per circa trenta minuti – tanti sono bastati per vedere disfarsi le prugne in una sugosa poltiglia.

A questo punto ho riempito con la confettura ancora molto calda dei barattolini sanificati arrivando fino a circa 1 cm dal bordo, e ho chiuso con il coperchio nuovo, lasciando raffreddare il barattolo a testa in giù per far formare il sottovuoto.
Questa quantità ha riempito un barattolo da 25 cl.

I pancakes e la confettura di prugne e vaniglia diventeranno presto la vostra colazione preferita, ne sono sicura!

Panna cotta al caffè e vaniglia

Panna cotta al caffè e vaniglia

La seconda metà di giugno per me è sempre stato un rito di passaggio. Qualcosa che finisce là dove qualcos’altro inizia. Uno zaino ripiegato e chiuso nell’armadio. La copertina del quaderno dei compiti delle vacanze. I libri dei compiti delle vacanze, profumati di colla. I pranzi in terrazzo. L’insalata di riso, ma tiepida altrimenti papà non la mangia.
Anche adesso, senza compiti delle vacanze (quasi…) o zaini da chiudere negli armadi, l’arrivo delle ciliegie e le giornate che si allungano mi accompagnano all’inizio dell’estate. Insieme a una irrefrenabile voglia di dolci freschi e fruttati, di ghiaccioli e gelati. Di cose semplici, insomma.

Se semplicità deve essere, questa stagione non può che aprirsi con la panna cotta al caffè e vaniglia, uno dei dessert più buoni e più semplici che ci siano. Non serve nemmeno il forno – e con il caldo che inizia ad aumentare possiamo anche farne a meno – giusto per un po’.
Che sia un fine pasto o una merenda, la panna cotta al caffè e vaniglia è solo una delle centinaia di combinazioni che un dessert squisito come la panna cotta può offrire. Che discenda dal biancomangiare siciliano (che ho realizzato in questa ricetta) o dalla bavarese francese (una versione leggera di bavarese la trovate qui), o ancora da un dolce piemontese di inizio ‘900, quel che importa è che è che ancora oggi è uno dei dolci italiani più popolari.

Quindi anch’io vi propongo oggi una versione di panna cotta, dal gusto un po’ “da grandi” che realizzerete in un battibaleno, e con pochissimi ingredienti facilmente reperibili al supermercato.

Ingredienti:
500 ml di panna fresca
100 gr di zucchero semolato
3 cucchiaini di caffè solubile
8 gr di colla di pesce
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)

Fine.
Ve lo avevo detto.
Certo, se volete fare le cose sofisticate potete anche aggiungere del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, o della Nutella. Ma ne parleremo dopo.

Intanto iniziate a preparare la panna cotta di base mettendo la colla di pesce in acqua ad idratarsi per almeno dieci minuti.
Nel frattempo, scaldate a fiamma bassa in un pentolino la panna con lo zucchero. Lo zucchero si deve sciogliere ma la panna non deve bollire, solo scaldarsi.
Quando vedrete che la panna inizierà a scaldarsi e salirà un po’ di vapore, spegnetela e strizzate per bene i fogli di colla di pesce – fateli poi sciogliere nella panna mescolando bene con una frusta a mano perché non si formino grumi.

Dividete poi la panna in due ciotole diverse; nella prima sciogliete l’estratto di vaniglia (o la vanillina), e nell’altra il caffè solubile. Anche in questo caso aiutatevi con la frusta a mano.

Prendete poi dei contenitori in vetro (io ho usato dei comunissimi bicchieri da tavola, potete usare anche i barattolini da mini conserva che fanno molto glamour) e versate parte della panna cotta (iniziate con quella alla vaniglia o quella al caffè, a vostro piacimento), e mettetela almeno dieci minuti a rapprendere nel freezer.
Una volta che si sarà leggermente rassodata, unite dell’altra panna cotta all’altro gusto.

Nella foto, anche per dare drammaticità al piatto e un po’ di croccantezza, tra i due strati ho messo un sottile strato di cioccolato fondente, che ho ottenuto sciogliendo a bagnomaria 75 gr di cioccolato fondente. Potete però usare anche un po’ di Nutella, che renderà il tutto più goloso!
Rimettete poi ancora 5 minuti nel freezer, e poi fate rapprendere nel frigorifero per qualche ora.

Le vostre panna cotta saranno pronte da gustare in un battibaleno!

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