Torta di pane al cacao

Torta di pane al cacao

Non siamo mai stati grandi pasticceri a casa mia, il ché può sembrare strano, vista la mia attuale inclinazione, eppure è così. Una delle torte che però finivano spesso in tavola era la Torta di pane al cacao, detta anche la torta con dentro tutto, perchè era perfetta per finire quello che restava in dispensa, soprattutto il pane raffermo avanzato.
E’ anche la torta delle michette senza amichette, la torta del brutta ma buona… fate voi. L’abbiamo fatta per diverso tempo, poi non l’abbiamo fatta più. Un po’ perchè la mia mamma ha lentamente smesso di cucinare, un po’ perchè indubbiamente ci sono dolci più fascinosi in circolazione. Ma la Torta di pane al cacao è rimasta sempre in un angolino della mia memoria, e sapevo che presto o tardi l’avrei tirata fuori.

Recuperare la ricetta non è stato facile. La mia mamma non si ricorda più quanto pane nè quanto latte usava, ha una vaga idea di quel che ci metteva dentro. Ho messo insieme i suoi ricordi da cuoca e i miei da mangiatrice, ed è uscita questa ricetta che, forse, non sarà proprio quella supertradizionale, però… è quella della tradizione di casa Myownsweet, meno le uvette, che non avevo in casa. Se le avete, mettetecele.

L’aspetto è rustico come pochi, ma è buona. Buona davvero. Umida al punto giusto, e scrocchiolosa.
Naturalmente si preparara quasi da sola, non dovete fare mega preparazioni, si sporca solo una ciotola oltre alla teglia. Insomma, non so cosa state aspettando a rifarla!

Ingredienti:
4 rosette o michette (saranno all’incirca 260/270 grammi di pane secco)
1 uovo
2 cucchiai di cacao zuccherato (se avete quello amaro mettete un cucchiaio di zucchero in più)
5 cucchiai di zucchero (io di canna)
una manciata ben abbondante di frutta secca (io ho usato noci pecan, mandorle, pinoli e nocciole in quantità variabile)
opzionale: un pugnetto di uvetta

Preparazione:

Spezzettate il pane raffermo e mettetelo in una ciotola.
Mettete il latte a scaldare in un pentolino e appena sarà ben caldo (non è necessario che raggiung ail bollore, ma deve essere assolutamente ben caldo) toglietelo dal fuoco, e versatelo sul pane.
Mescolate bene e lasciate macerare il tutto – ci vorrà una mezz’ora, fate conto che il latte dovrà raffreddarsi completamente mentre si assorbe.

Mentre aspettate potete portarvi avanti tagliando al coltello la frutta secca. Potete lasciare dei pezzi più grandi e altri più piccoli, migliorerà la texture della torta (sembro una seria quando scrivo così!!). Mettete, se l’avete, anche l’uvetta a rinvenire nell’acqua tiepida. Se non ci sono bambini potete anche metterla in acqua e rum.

Quando anche il pane si sarà intiepidito e avrà assorbito il latte, sminuzzatelo con una forchetta e un coltello, in modo che esca una sorta di grossolana poltiglia.
A questo punto, aggiungete l’uovo e il cacao setacciato, mescolate bene per amalgamare gli ingredienti, aggiungete lo zucchero e la frutta secca sminuzzata (e le uvette ben strizzate) e amalgamate il tutto un’ultima volta.

Accendete il forno alla temperatura di 180 gradi.
Prendete una teglia da 18 cm di diametro con fondo apribile, foderatela con la carta forno e mettete all’interno l’impasto della vostra torta di pane al cacao. Livellatela per bene, e quando il forno è caldo mettetela a cuocere per circa 40 minuti. Se la volete proprio goduriosa, cinque minuti prima che finisca di cuocerespennellatela con dle burro sciolto. Poco eh, serve solo a dare un po’ di brunito che piace tanto (se non voleve più grasis lasciate così).

Aspettate che raffreddi prima di estrarla dallo stampo.
Quando sarà fredda, potete servirla spolverizzata di zucchero a velo.

Panna cotta allo yogurt con salsa di mirtilli al basilico

Panna cotta allo yogurt con salsa di mirtilli al basilico

Questa ricetta l’avevo già pubblicata sul blog nel 2018, ma ho deciso di darle una sistemata e di aggiornarla due anni dopo. Prima di tutto detestavo la fotografia, non dava merito a una ricetta semplicissima e perfetta per l’estate. E poi le mie nipoti domenica l’hanno così apprezzata che me la hanno fatta rivalutare, anche se si stratta di una ricetta stranota e strarifatta.
In effetti dovrei rimettermi ad aggiornare i miei superclassici, perchè vale sempre la pena.

E poi comunque dovrei davvero prendermi l’impegno di aggiornare le vecchie fotografie con lo stile che mi sono nel tempo costruita, soprattutto adesso che uso una reflex, e non un cellulare.
Se mi guardo indietro, mi accorgo del cambiamento – anzi del miglioramento – che c’è stato, e ne sono felice! Ovviamente non sono dove vorrei, e spesso mi piacerebbe essere più avventurosa in termini di composizione fotografia. Ma c’è tempo per evolvere.

Nel frattempo, panna cotta allo yogurt con salsa di miirtili al basilico alla mano, contemplo la strada che ho fatto, il fatto di essere stata totalmente autodidatta, ma di aver assorbito da tutti tutto il bello che ho incontrato in questi quasi tre anni di blog.
E’ un angolo piccolo, poco frequentato, così come il mio profilo IG. Ma c’è gente bella, e vale la pena conoscersi di più.

Intanto prepariamoci questa panna cotta allo yogurt con salsa di mirtilli al basilico – è così facile da realizzare, che la parte più complicata è… aspettare che si addensi in frigo!

Ingredienti (per 4 bicchieri):

250 ml di panna fresca
125 ml di latte
4 gr di colla di pesce + 2 cucchiai yogurt greco
60 gr di zucchero a velo
190 gr di yogurt greco naturale (io ho usato quello a 0 grassi)
zeste di mezzo limone
succo di limone – 2 cucchiai
125 gr di mirtilli
1 cucchiaio di zucchero a velo
succo di mezzo limone
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 foglie di basilico

Procedimento:

Iniziate a preparare la panna cotta allo yogurt con salsa di mirtilli e basilico mettendo in ammollo la gelatina con acqua fredda – le tempistiche sono quelle della marca che usate, quindi controllate bene.

Mettete il latte e la panna in un pentolino sul a fuoco basso e fategli sfiorare il bollore. Togliete dal fuoco, setacciatevi dentro lo zucchero a velo e mescolate fino a quando si sarà sciolto – io ho usato una frusta a mano. Aggiungete quindi la scorza e il succo di limone, mescolate ancora e poi lasciate raffreddare.

A questo punto unite anche lo yogurt greco ed amalgametelo bene.
Scaldate in un pentolino due cucchiai di yogurt, strizzate la gelatina e scioglietela con lo yogurt.
Poi unitela al composto precedentemente di panna e yogurt mescolando bene.
Versate la crema in 4 bicchieri e mettetela in frigorifero a raffreddare – io l’ho lasciata rassodare tutta la notte, ma almeno servono 4 ore.

Nel frattempo, prepariamo anche la salsa di mirtilli al basilico, mettendo in un pentolino i mirtilli ben lavati, con lo zucchero a velo, il succo di limone, la vaniglia e due foglie di basilico. Fate cuocere a fiamma bassa mescolando costantemente. Quando i mirtilli iniziano a sfaldarsi, schiacciateli in parte con una forchetta. Lasciate sul fuoco fino a quando si formerà una salsa un po’ densa, spegnete ed eliminate le foglie di basilico. Fate raffreddare completamente, e servitela sulla panna cotta addensata.

Se vi va di rifare la ricetta, ricordate di taggarmi con #myownsweet o @myownsweet.

Cheesecake alla lavanda e mirtilli

Cheesecake alla lavanda e mirtilli

Ormai un po’ di anni fa sono stata in Islanda, terra magnifica che mi è entrata nel cuore. Non racconterò i brividi, non solo letterari, provati ad indossare pesanti felpe al 5 agosto; ma lo straordinario spettacolo della natura, gli ipnotici geyser, le immense cascate, e le storie e leggende di una terra sconosciuta e affascinante.

Lasciando perdere la carne di squalo fermentata, dal sapore terrificante tanto quanto l’odore, l’esperienza di gran lunga migliore è stata quella di conoscere lo skyr tradizionale: un formaggio a latte fermentato dalla consistenza vagamente simile allo yogurt greco, leggermente acidulo, che viene usato trasversalmente dalla colazione alla cena.

Ho già usato lo skyr in un’altra ricetta (che trovare qui), e ho voluto riutilizzarlo come ingrediente della mia cheesecake alla lavanda e mirtilli, che oggi vi presento in versione glutenfree (ovviamente potete anche farla col glutine, se non avete diverse necessità, usando per la base i frollini che preferite, o i sempreverdi Digestive).

Come sempre, vi assicuro che non è affatto difficile prepararla. Ci vuole solo un po’ di pazienza, anche perchè i tre strati di cui è composta devono avere il tempo di solidificarsi in frigorifero. E poi è l’ennesima buona soluzione per usare quel quintale di fiori di lavanda eduli che ancora albergano nella mia credenza, e che mi pare che si stiano duplicando invece che dimezzando!

Ingredienti:
150 gr di frollini senza glutine (io ho usato questi del Mulino Bianco) oppure i Digestive
75 gr burro sciolto
200 gr di mirtilli freschi
300 gr di formaggio Philadelphia o simili
250 gr di skyr (io ho usato questo di Siggi’s alla vaniglia)
1 cucchiaino di lavanda essiccata edule
50 gr latte
9 gr gelatina
90 gr zucchero semolato
1 bustina vanillina (o un cucchiaino di estratto di vaniglia)

Procedimento:
Rivestite di carta forno una teglia da 18 cm di diametro.

Con l’aiuto del mixer tritate finemente i biscotti, e poi unite anche il burro sciolto e raffreddato. Date ancora qualche impulso al mixer, così il burro si mescolerà bene con i biscotti.
Mettete il composto sulla base della tortiera (preferite sempre quella a cerniera per le cheesecake) e livellatelo per bene, compattandolo. Mettetelo in frigorifero per almeno mezz’ora.

Intanto proseguite mettendo in ammollo in acqua fredda i fogli di gelatina: per facilitarvi, mettetene metà in un contenitore e l’altra metà nell’altro, visto che serviranno in due momenti diversi.

In una terrina amalgamate lo skyr con il formaggio tipo Philadelphia, e lo zucchero, amalgamando il tutto per formare una crema. Dividetela in due parti uguali e mettetela in frigo, mentre preparate lo sciroppo di mirtillo.

Mettete i mirtilli prima a lavare sotto l’acqua corrente, e poi in un pentolino con poca acqua (tre/quattro cucchiai bastano) e un cucchiaio di zucchero. A fuoco basso portate ad ebollizione piano piano, mescolando frequentemente. I mirtilli inizieranno a rilasciare il loro succo e si sfalderanno, creando una sorta di composta. Dopo circa cinque minuti togliete dal fuoco, e con l’aiuto di un colino filtrate bene il succo che si è creato,, schiacciando bene i mirtilli.
Nello sciroppo che si sarà così formato, che sarà ancora caldo, mettete una parte della gelatina reidratata, che dovete ben strizzare e poi sciogliere nel succo di mirtilli.

Prendete poi una parte del composto con lo skyr e inseritevi lo sciroppo di mirtilli, mescolando molto bene. Estraete la teglia dal frigo e mettete sopra lo strato di biscotti lo strato di crema al mirtillo. Livellate bene e ponete in frigo per almeno due ore.

Trascorso questo periodo, prendete il secondo composto di skyr e formaggio: fate sciogliere la vanillina o l’estratto di vaniglia in un pentolino con 50 gr di latte e quando di sarà scaldato strizzate bene e versatevi dentro la rimanente gelatina. Fatela sciogliere e poi versatela nel composto con il formaggio, amalgamando molto bene. Per ultimo aggiungete, sempre mescolando delicatamente, un cucchiaino di lavanda edule. Versate questa crema sopra quella al mirtillo, che nel frattempo si sarà solidificata, e rimettete in frigorifero per altre tre ore almeno.

La vostra cheesecake alla lavanda e mirtilli è pronta per essere gustata; lasciatela a temperatura ambiente una quindicina di minuti prima di gustarla.

Torta alle ciliegie e pistacchi

Torta alle ciliegie e pistacchi

Per me la felicità somiglia a mangiare le ciliegie.

Niente rappresenta di più quel periodo dell’anno che dalla primavera scivola mollemente nell’estate, con le giornate che si allungano, e i pigiami che si alleggeriscono, che un piatto di rosse ciliegie.
Le ciliegie sono la fine della scuola, l’attesa delle vacanze che si accorcia.La luna che si fa più vicina alla finestra alla sera.

E le ciliegie sono anche le protagoniste di questa buonissima torta alle ciliegie e pistacchi, ricetta che ho rubato ad Alice di Panelibrienuvole, con i miei soliti maneggiamenti, anche perchè nella versione originale c’era un po’ troppo burro rispetto a quello che il mio fegato riesce a digerire.

Quindi, con le doverose modifiche, vi lascio la ricetta della mia versione della torta alle ciliegie e pistacchi, che ha avuto recensioni unanimi da parte dei miei colleghi (che sono anche i miei critici gastronomici, ovvero vittime predilette), ed entrerà di diritto anche nella top ten delle vostre preferite, ne sono sicura.

Ingredienti:
300 gr di ciliegie
175 gr di albumi
140 gr di zucchero a velo
80 gr di pistacchi sgusciati e tostati
20 gr di mandorle sgusciate e tostate
70 gr di olio vegetale
50 g di farina 00 (per la versione glutenfree usate 60 gr di farina senza glutine. Io ho usato questa)
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaino di lievito

Procedimento:
Per prima cosa con l’aiuto di un mixer frullate la frutta secca con il cucchiaio di zucchero, fino a che non avrà raggiunto la consistenza di una farina granulosa. Poi mettete da parte.
Lavate bene le ciliegie e privatele del nocciolo, e dividetele a metà.

In una ciotola mescolate insieme la farina, la frutta secca sminuzzata, lo zucchero a velo, il lievito e un pizzichino di sale, e mescolate bene.
Montate a neve ferma gli albumi, e poi agli albumi montati unite a poco a poco il composto di farine, e poi aggiungete l’olio, sempre mescolato. Vi sarà di aiuto una spatola.

Foderate una teglia da 18 cm apribile con carta forno (oppure ungetela e infarinatela) e versate un terzo dell’impasto.
Coprite poi con uno strato di ciliegie, usando circa metà di quelle denocciolate.
Versate un altro terzo dell’impasto sopra le ciliegie, poi dopo aver livellato mettete l’altra metà delle ciliegie.
Infine, coprite con l’ultimo terzo dell’impasto residuo.

Mettete in forno già caldo a 160 gradi per 60 minuti. Fate sempre la prova stecchino!

Toglietela torta alle ciliegie e pistacchi dalla teglia solo se si è raffreddata completamente, e se volete spolveratela con dello zucchero a velo.

Pavlova al lime e kiwi

Pavlova al lime e kiwi

Ognuno ha i suoi mostri. Quella cosa che fai mille volte e non ti esce. Che inizi con la mano tremula, sapendo bene che l’ultima volta è andata male – e va esattamente nello stesso modo. E pensi mille volte a dove hai sbagliato, vai a cercare nei libri di cucina – eppure no, hai fatto tutto quello che c’era scritto. In tutti. Ma non è venuta.
Ecco, questa è per me la pavlova. Che si rompe. Sempre.
Non so come mai io abbia questa problematica con le meringhe. Sono bellissime fino a quando le metto in forno. Poi basta.

Non so se sia perché non mi arrendo mai, o perché alla fine sono buone pure tutte crepate, ma ogni tanto ci riprovo.
Da queste prove è nata questa splendida (e buonissima) pavlova al lime e kiwi.

Non è leggera per niente, e qui contravvengo alle mie abitudini – ma non ne posso fare proprio a meno! È il classico dolce delle grandi occasioni, quello della domenica che più domenica non si può. Un po’ elaborato, perché ci sono un po’ di preparazioni, però alla fine è più facile di quanto non crediate!
Stavolta si è anche crepata meno, grazie anche ai consigli di Sara di cookissbakery.com.

Se volete provarla, non vi servono ingredienti così elaborati. Pronti a partire?

Per la meringa:
– 100 gr di albumi (sono all’incirca 3 uova medie)
– 100 gr zucchero a velo
– 100 gr zucchero

La preparazione della meringa è facilissima. In una ciotola mettete gli albumi e il 50% della quantità totale di zucchero a velo e zucchero normale (quindi 50 gr dell’uno e 50 gr dell’altro) e iniziate a montare a neve ben ferma. Vedrete che dopo qualche minuti (dipende dalle vostre fruste) inizierà ad assumere consistenza e brillantezza della schiuma da barba. A questo punto unite anche i restanti 50 gr di entrambi gli zuccheri, e finite di montare.
Prendete una teglia (io uso la leccarda del forno) e copritela con la carta forno. Poi con il fondo di una teglia aiutatevi a fare un cerchio da disegnare con la matita, che sarà la base per disegnare la base della pavlova. Girate la carta forno (il cerchio in matita deve restare visibile) e iniziate a mettere la meringa sulla carta forno, disegnando un cerchio e un bordo (all’interno del quale andremo a mettere la crema di farcitura). Io ho disegnato più o meno un diametro di 22 cm.
Se volete potete usare anche la sac à poche.

Mettete poi la meringa in forno già caldo a 110° per circa 75 minuti. Non aprite mai il forno!! Trascorso questo periodo spegnete il forno e lasciate raffreddare la meringa all’interno del forno. Facendo così, questa volta non mi si è rotta!!

Tra cottura e raffreddamento ci vuole un po’ di tempo, che possiamo trascorrere preparando la crema al lime. Vi serviranno:
– 250 ml latte
– 2 tuorli
– 60 gr zucchero
– La buccia di mezzo lime
– 50 gr cioccolato bianco
– 10 gr maizena (per la versione glutenfree, altrimenti potete usare a farina normale)
– 200 ml panna liquida da montare
– 1 kiwi grande e maturo + 2 cucchiai di zucchero

Montate bene le uova con lo zucchero. Nel frattempo mettete il latte a bollire con le zeste di lime. Una volta giusto all’ebollizione, togliete le bucce di lime e unitelo alle uova con lo zucchero, e mescolate bene.
Rimettete il tutto sul fuoco, e aiutandovi con le fruste cuocete la crema aggiungendo la maizena. Quando inizierà a prendere consistenza, toglietela dal fuoco, unite il cioccolato bianco a scaglie e mescolate bene per farlo sciogliere. Una volta raffreddata, montate a neve ben ferma la panna e unitela alla crema.

Sbucciate il kiwi, tagliatelo a pezzettini e frullatelo con due cucchiai di zucchero.

Per assemblare la pavlova al lime e kiwi mettete la crema al lime e panna nella cavità della vostra pavlova, e sopra la polpa frullata del kiwi.
Decorate a piacere con fettine di kiwi e di lime.

Se vi piace il lime, un’altra idea di dolce fresco e leggero la potete trovare qui.

Angeliche vegan al cioccolato

Angeliche vegan al cioccolato

Dal gennaio 2014 è stata fondata in Inghilterra una associazione non profit che si chiama Veganuary, e che promuove l’alimentazione vegana. Ha lanciato l’iniziativa per cui invita il pubblico almeno una volta all’anno, nel mese di gennaio, a provare uno stile vegano anche in cucina.

Non credo riuscirei a convertirmi al 100%, ma certamente ho ridotto di molto l’uso della carne e dei derivati animali, e questo spontaneamente, quando mi sono accorta che faccio una certa fatica a digerirli.

Non è semplice però convertire i dolci che usano derivati animali (le uova specialmente, col burro faccio meno fatica) nella loro versione vegan, ma queste angeliche vegan al cioccolato sono assolutamente ottime usando ingredienti certificati vegani al 100%. Ideali per festeggiare anche il Veganuary di quest’anno.

Per l’impasto delle vostre angeliche vegan al cioccolato avrete bisogno di:
280 gr farina 00
2 gr sale
180 ml latte di mandorla (o qualsiasi altra bevanda vegetale di vostro gusto)
15 gr lievito di birra fresco
30 gr margarina vegana

Per il ripieno al cioccolato invece usate:
90 gr di margarina vegana a temperatura ambiente
45 gr zucchero
45 gr di cacao amaro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
10 gr di sciroppo di agave

Preparate l’impasto delle angeliche vegan al cioccolato versando in una ciotola farina, sale e zucchero, e mescolate questi ingredienti molto bene.
Sciogliete in un pentolino la margarina vegana nel latte vegetale, e poi mettetevi anche il lievito. Lasciate intiepidire e poi versate i liquidi nella ciotola con gli ingredienti secchi a poco a poco, impastando fino a ottenere un impasto elastico e liscio.
Mettete nuovamente nella ciotola l’impasto coperto dalla pellicola e lasciate lievitare per almeno un’ora.

Riprendete poi l’impasto, dividetelo in otto parti, e rimettetelo nella ciotola coperto dalla pellicola a lievitare ancora trenta minuti.

Nel frattempo preparate il ripieno sciogliendo la margarina vegana, e poi mescolate insieme lo zucchero, e montate per bene fino a che non diventa bello spumoso. Poi aggiungete il cacao e l’estratto di vaniglia, e infine mescolate insieme anche l’agave.

Riprendete un’ultima volta l’impasto, e stendete ciascuna porzione in rettangoli con l’aiuto di un mattarello. Spennellatevi sulla superficie il ripieno di cioccolato lasciando un centimetro libero sul bordo. Poi arrotolate l’impasto su se stesso dal lato più lungo, sigillate i lati corti una volta arrotolato, e poi tagliate il rotolino a metà, esponendo in alto l’interno.

Intrecciate le due parti tagliate e poi unite a cerchio le due estremità formando le vostre angeliche vegan al cioccolato. Trasferite su una teglia coperta di carta forno ogni piccola angelica, e poi mettete in forno a cuocere per circa 10 minuti a 200 gradi. Poi abbassate il forno a 180 gradi e cuocete per altri 5 minuti (la cottura totale è di 15 minuti).

Lasciate raffreddare e poi gustate le vostre angeliche vegan al cioccolato!

Torta al latte caldo

Torta al latte caldo

La ricetta della più semplice e golosa torta per la colazione, o qualsiasi altro momento della giornata, con tanto buon latte caldo profumato.

La torta al latte caldo è di una facilità disarmante. E’ profumatissima, perfetta per la vostra colazione, e vi stupirà anche per la facilità di realizzazione. Il latte caldo dà alla torta un profumo e una fragranza perfetti.

Gli ingredienti li avrete certamente nella vostra credenza, e questo è un punto ulteriore a favore della torta al latte caldo. Non ci credete? Scommettiamo?

La torta al latte caldo la preparate con:

  • 120 ml latte
  • 50 gr burro
  • 170 gr farina 00
  • 120 gr zucchero
  • 1 bustina lievito vanigliato
  • 3 uova

Iniziate a preparare la torta al latte caldo montando le uova insieme allo zucchero. Ci vorrà un po’, perché le uova devono essere montate tantissimo, e devono risultare quasi bianche e molto gonfie.

Nl frattempo in un pentolino mettete il latte e il burro. Il burro si deve sciogliere e il latte deve raggiungere il punto prima dell’ebollizione. Mentre il latte col burro si scaldano per bene, iniziate a incorporare la farina piano piano, con l’aiuto di una marisa. Fate il movimento dal basso verso l’alto, in modo da non smontare le uova.

Unite poi il lievito, sempre mescolando, e poi il latte con il burro sciolto, sempre mescolando pian piano. Il latte va messo a poco a poco, incorporando bene il precedente prima di versare altro latte.

Mettete l’impasto della torta al latte caldo in una teglia imburrata e infarinata, o foderata con carta da forno, del diametro di 22 cm. Ponete poi la teglia in forno ventilato già riscaldato a 150 gradi  per 35 minuti.

Ricordatevi di controllare la cottura con uno stecchino!

Lasciate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e poi spolveratela di zucchero a velo, se vi piace. Altrimenti potete gustarla anche così. La torta al latte caldo è buonissima anche nella versione “naked”!

Muffin al cioccolato e arancia senza glutine

Muffin al cioccolato e arancia senza glutine

Una coccola leggera e piena di gusto per le vostre colazioni, perfetta per gli intolleranti al glutine e al lattosio.

I muffin al cioccolato e arancia senza glutine sono anche facilissimi da fare: non richiedono attrezzi particolari, e si fanno in un battibaleno, e sono perfetti per la colazione o la merenda. Io li ho completati con della granella di pistacchi, ma sono ottimi anche con nocciole, mandorle o scagliette di arancia candite. La farina di grano saraceno aggiunge un po’ di rustico, che non guasta mai… insomma, da provare!

I muffin al cioccolato e arancia senza glutine si preparano con:

  • 2 uova
  • 100 ml olio vegetale
  • 100 ml latte di cocco
  • 120 gr zucchero
  • 70 gr farina di riso integrale
  • 50 gr fecola di patate
  • 50 gr farina di grano saraceno
  • 30 gr cacao amaro
  • 2 cucchiaini rasi di lievito
  • 1/2 cucchiaino di cannella
  • marmellata di arance (io ho usato questa), e cioccolato fondente per guarnire

Preparate i muffin al cioccolato e arancia senza glutine rompendo in una ciotola le uova, e montandole con la frusta (anche a mano) con lo zucchero per qualche minuto. Aggiungete poi il latte e l’olio, sempre sbattendo leggermente.

Unite poi tutti gli ingredienti secchi (farine, cacao e fecola) setacciati, poi unite la cannella e il lievito (anch’esso setacciato). Mescolate ancora molto bene, fino a che l’impasto non diventa omogeneo.

Mettete l’impasto nei pirottini, lasciando un po’ di spazio dal bordo, e mettete al centro di ogni muffin al cioccolato e arancia senza glutine un cucchiaino di marmellata di arance (sprofonderà, è normale).

Mettete i muffin al cioccolato e arancia senza glutine  in forno caldo a 180 gradi statico per 20 minuti (controllate con lo stecchino).

Lasciate raffreddare e nel frattempo spezzettate e sciogliete a bagnomaria (o nel microonde con un po’ di latte di cocco, ma proprio un goccio) il cioccolato fondente. Quando i muffin al cioccolato e arancia senza glutine  si saranno raffreddati, cospargete la sommità con un po’ di cioccolato fuso, e poi con la granella di pistacchi (o nocciole, o mandorle).

I muffin al cioccolato e arancia senza glutine  si conservano per un paio di giorni, e sono buonissimi riscaldati leggermente.

Se vi piace il grano saraceno, trovate una bella idea qui.

 

 

Crostata alle pesche e amaretti

Crostata alle pesche e amaretti

La ricetta della crostata alle pesche e amaretti è facilissima e veloce da preparare. Un abbinamento golosissimo, una crostata leggera, senza burro e con pochi zuccheri aggiunti, per una fetta di pura golosità e pochi rimorsi!

La crostata alle pesche e amaretti è una combinazione ormai collaudata, ma sempre buonissima e adatta alla colazione, come alla merenda o a un dopocena. Ci si mette davvero poco a farla, e poi lasciamo fare al forno il suo lavoro! Ho usato ingredienti comuni, cogliendo l’occasione per sfruttare le ultime succose pesche bianche di stagione. Con le pesche gialle il suo gusto è ancora più pieno, dolce e cremoso, quindi provatela anche con loro! Potete usare anche le pesche noci, in questo caso però non privatele della buccia, per un look più accattivante: del resto anche l’occhio vuole la sua parte!

Per preparare la crostata di pesche e amaretti iniziate preparando il ripieno con:

  • 2 pesche bianche (vanno bene anche gialle o pesche noci)
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 100 gr amaretti

Sbucciate le pesche (se usate le pesche noci lavatele bene ma lasciate la buccia), e tagliatele a fettine abbastanza sottili. Poi mettetele in un tegame (meglio se antiaderente) con lo zucchero, e fatele andare a fuoco lentissimo, fino a che non si saranno ben ammorbidite e avranno perso un po’ di succo (così la base della crostata non si bagnerà troppo). Il tempo dipende dalla consistenza del frutto: e pesche gialle generalmente sono molto più morbide e hanno bisogno di minor tempo. Nel frattempo potete prendere gli amaretti e sminuzzarli o nel mixer oppure mettendoli in un sacchetto per congelare i cibi, e passandoci sopra il mattarello, o il fondo di un bicchiere.

Mentre le pesche si raffreddano un poco potete passare a preparare l’impasto della frolla. Io uso il mio solito impasto senza burro che potete trovare anche qui.

Una volta stesa la pasta per fare la vostra crostata alle pesche e amaretti avete praticamente quasi finito di lavorare! Vi basterà ricordare di bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, mettere lo strato di amaretti sulla base e sopra uno strato di pesche. Io ho decorato con la solita grata, ma potete sbizzarrirvi come meglio credete!

Mettete poi la crostata alle pesche e amaretti in forno a 180 gradi per 35 minuti. Controllate comunque con lo stecchino prima di sfornare.

La crostata alle pesche e amaretti è buonissima anche e soprattutto il giorno dopo, quando pesche e amaretti avranno iniziato a fondersi con la base di frolla, creando un gusto unico!

Crostata con crema di limoni

Crostata con crema di limoni

La crostata con crema di limoni e un dolce classico, ma sempre di effetto, per accompagnare il tè delle cinque, concludere un pasto o semplicemente regalarsi un momento di dolcezza.

Questa ricetta della crostata con crema di limoni è di origine calabrese, e l’ho provata per la prima volta lo scorso weekend. Eravamo stati invitati alla Cena dei Popoli, e ognuno doveva preparare qualcosa del proprio paese – gli italiani, invece, dovevano portare qualcosa di regionale. Volendo omaggiare la mia regione o città avrei dovuto portare il panettone, ma essendo ancora un po’ caldo ho preferito optare per un dolce fresco, che potesse anche piacere a tutti. Ed è piaciuto proprio, perché è finito in un baleno!

Per la crostata con crema di limoni (adatta per una teglia di 28/30 cm) avrete bisogno di:

  • 400 gr farina 00
  • 2 uova e 1 tuorlo
  • 160 gr zucchero
  • 100 gr burro
  • 1 bustina lievito

Per la crema procuratevi:

  • 3 limoni bio grandi (con buccia edibile)
  • 2 uova
  • 50 gr farina 00
  • 50 gr amido di mais
  • 200 gr zucchero
  • 500 ml di acqua tiepida
  • 1 busta di vanillina

Iniziate a preparare la crostata alla crema di limoni con la pasta frolla: in una terrina mettete la farina e unite il burro a pezzetti. Lavorate con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso. Potete anche mettere tutto nel mixer e frullare fino a ottenere lo stesso tipo di composto.

Aggiungete poi il lievito e il resto degli ingredienti, e lavorare velocemente fino ad ottenere un composto amalgamato, formate un panetto e mettete in frigo a riposare per almeno mezz’ora.

Nel frattempo, preparate la crema iniziando con un limone, che dovete privare della buccia (usate il pelapatate così potete togliere la buccia senza il bianco, che è amaro, lasciandone dei pezzetti abbastanza grandi da poterli togliere con facilità). In un pentolino mettete l’acqua, la buccia e lo zucchero, e fate bollire (l’acqua deve diventare un po’ giallina). Intanto spremete il succo dei tre limoni, filtratelo e aggiungetevi poi l’amido di mais e la farina, mescolando per non formare grumi. Versate questo composto nel pentolino, che avrete spento, e iniziate a mescolare: basteranno pochi minuti perché la crema inizi ad addensare. Trasferite la crema in una ciotola e incorporate le uova e la vanillina, sempre girando con l’aiuto di una frusta a mano.

Per completare la crostata alla crema di limone dovete a questo punto riprendere la frolla dal frigo, stenderla con l’aiuto di un mattarello. Deve avere almeno 4 mm di spessore. Mettetela nella teglia unta (oppure foderata di carta forno) e coprite con la crema di limoni. Infine, preparate delle strisce di impasto da incrociare sopra la crema.

Infine cuocete a forno già caldo a 180 gradi per 45 minuti circa (fate sempre la prova stecchino). Lasciate raffreddare al crostata alla crema di limoni, e mettete qualche ora in frigorifero prima di servire.

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