Plumcake allo yogurt, cocco e limone

Plumcake allo yogurt, cocco e limone

Adoro il limone nei dolci.
Più del cioccolato, più della panna, più di tutto.
In questo blog trovate non so quante versioni di dolci aromatizzati al limone. Limone e lavanda, limone e mandorle, limone e olio di oliva, limone e.. basta.
Quella sua piccola nota dolce e acidula è musica. Nulla profuma la cucina come un dolce al limone appena sfornato.

La ricetta di questo Plumcake allo yogurt, cocco e limone arriva da mille ricette messe insieme, con l’aggiunta di un accento estivo/utilitaristico: dovevo assolutamente utilizzare una confezione già aperta di cocco rapé. Ho pensato che questa ricetta che profuma di limoni e di una promessa di estate fosse una bella ode alla primavera, che quest’anno cade (astronomicamente, si intende) proprio oggi.
Quest’anno la primavera ci è corsa davanti, e già settimane fa hanno iniziato a fare capolino nei giardini dei condomini le margherite di campo, gli occhietti della madonna (ma anche da voi si chiamano così?), fiori bianchi e rosa sugli alberi in mezzo alle aiuole spartitraffico, e soprattutto tante magnolie, che ho scoperto essere a centinaia nei giardini di Milano.

Anche le prime fragole hanno iniziato a fare bella mostra di sé nei supermercati e tra i banchi del mercato. Io però non sono ancora pronta, e forse nemmeno loro (sanno tanto di acqua e poco di fragola). Mi sono quindi concentrata su due sapori freschi e legati, almeno nel mio immaginario, alla stagione più tiepida, preludio d’estate.

Oltre ad essere buonissimo, questo Plumcake ha due caratteristiche che ve lo faranno amare: si sporca solo una ciotola, e resta morbido per diversi giorni grazie allo yogurt. Se volete accentuare il sapore del limone, prendete uno yogurt al limone; viceversa, prendetene uno al cocco. Se siete in dubbio tra i due, uno classico bianco, o alla vaniglia, andrà bene lo stesso!

Plumcake allo yogurt, cocco e limone
Ingredienti:
250 g farina 00
180 g zucchero semolato
50 g fecola di patate
10 g lievito per dolci
3 cucchiai da minestra di cocco rapé (o farina di cocco)
2 uova
2 vasetti di yogurt (in tutto sono 250 g) di vostra scelta
140 ml olio di semi (o di riso)
zeste grattugiate di 2 limoni
succo di un limone (io l’ho misurato il mio erano circa 60 ml)

Preparazione:
Mettete in una ciotola abbastanza capiente lo zucchero, sgusciatevi all’interno le uova e sbattetele leggermente con una frusta a mano.
Unite quindi lo yogurt, le zeste dei limoni e il succo, e continuate a mescolare con la fusta a mano. Infine, inserite anche l’olio a filo, sempre mescolando con la frusta.

Solo a questo punto unite le polveri (farina, lievito e fecola) che devono essere sempre setacciati bene. Setacciare le polveri è importantissimo, perchè inizia a far incorporare nell’impasto l’aria, che aiuterà la lievitazione e contribuirà a mantenere soffice il vostro dolce.

Amalgamate bene il vostro impasto, e per ultimo unite i tre cucchiai di cocco rapé.

Date un’ultima mescolata decisa con la frusta a mano per amalgamare il tutto.

Prendete uno stampo da plumcake, rivestitelo con carta forno e versatevi l’impasto.

Fate cuocere a forno già caldo a 180 gradi per circa 45 minuti (controllate comunque con lo stecchino – se ne uscirà pulito, il dolce è pronto). Se la superficie dovesse scurirsi troppo, potete coprirla con un foglio di alluminio.

Sformate il plumcake quando sarà almeno un po’ tiepido. Servitelo così, in purezza, con una semplice spolverata di zucchero a velo.

Se la vita ti dà limoni… fai una Torta al Limone!

Se la vita ti dà limoni… fai una Torta al Limone!

Se la vita ti dà limoni, fatti una limonata” è un proverbio americano, reso famoso qualche anno fa da una canzone di Beyoncé, che si chiama, guarda caso, Lemonade.
Il significato è abbastanza intuitivo, fai il meglio con quello che hai.

Questo è uno dei proverbi che si dovrebbero avere sempre davanti, tatuati sulla fronte… fate voi qual è il vostro metodo migliore per non dimenticarlo.
Le avversità della vita sono sempre tante, i rovesci di fortuna più frequenti dei colpi della dea bendata, e trarre il meglio da situazioni oltremodo complicate non è mai facile. Però prendersi i limoni e farsi una limonata può salvare la vita veramente, quindi meglio farseli amici – i limoni.

I limoni sono grandissimi protagonisti in cucina, ma non solo. Ci sono tradizioni, simbolismi, e tantissime canzoni che celebrano questo frutto che, almeno per quel che mi riguarda, è tra i miei preferiti nella stagione estiva ma non solo.

I limoni pare provengano dall’Asia, ma erano già in Europa nella Grecia Antica: i pomi d’oro rubati da Ercole erano proprio loro, i limoni, che sono anche raffigurati in un sacco di affreschi e mosaici che risalgono ai romani. Gli egizi lo usavano addirittura per imbalsamare le mummie!

Il limone è anche stato utilizzato come simbolo di Maria, la madre di Gesù, visto che il limone era conosciuto per le sue proprietà antisettiche, che gli avevano fatto guadagnare la fama di salvavita, proprio come la Madonna (non la cantante).

E poi le canzoni, tante. Da Il Tempo dei Limoni di Luigi Tenco, a Un Gelato al Limon di Paolo Conte, fino a Lemon Tree, un tormentone di metà degli Anni Novanta.

Anche su questo piccolo blog trovate decine di dolci che hanno come protagonista il limone. Ve l’ho detto, mi piace! Un po’ di zeste bastano per dare quel non so ché alla più banale delle creme pasticcere, al budino, all’impasto della crostata.
Ma il limone da’ il meglio di sé quando è protagonista, come in questa facilissima e velocissima Torta al Limone. E’ la torta che piace a me, quella che si fa di corsa quando a casa c’è poco o niente, e rimane fragrante per diversi giorni e profuma tantissimo di limone. Si può fare anche in una teglia da 22 cm di diametro, ma io l’ho fatta in una teglia di quelle di alluminio usa e getta da 27 x 17 cm.
Così non ho nemmeno dovuto lavarla!

Ingredienti:
200 g farina 00
150 g zucchero semolato
8 g lievito per dolci
2 uova a temperatura ambiente
50 ml olio di semi o di mais (gusto delicato)
150 ml acqua
succo di un limone (il mio era all’incirca 120 ml perchè era grosso)
buccia grattugiata del suddetto limone (quindi prendetelo bio!)
1 cucchiaino estratto di vaniglia (se non la avete usate la vanillina)

Preparazione:

Questa Torta al Limone è davvero facilissima da fare, adattissima anche ai meno esperti.
In un contenitore rompete le uova, e aggiungete olio, acqua, succo di limone, zeste del limone e l’estratto di vaniglia, e mescolate con una frusta fino a che gli ingredienti si siano amalgamati.

In un’altra ciotola mettete le polveri, ossia la farina 00, lo zucchero, il lievito (e la vanillina, se non avete l’estratto) e mescolate con una forchetta.

Versate il liquido con le uova nella ciotola con le polveri, e amalgamate bene (io ho usato una frusta a mano per evitare i grumi, lo consiglio).

Prendete una teglia (come vi dicevo, io ho usato quella di alluminio), foderatela di carta forno e versatevi l’impasto.

Mettete la teglia a cuocere nel forno già scaldato a 180 gradi per circa trenta minuti.

Attendete che si sia freddata prima di toglierla dalla teglia, e spolveratela se vi va con lo zucchero a velo, e poi tagliatela a cubotti.

Se volete un’altra idea col limone, provate la Torta all’olio di oliva e limone.

Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Scrivere questo post mi pare un miracolo. Ho aperto questo piccolo spazio nella rete qualche anno fa ormai, la seconda esperienza dopo una prima volta finita un po’ male, per condividere una piccola passione con chi, come me, ha voglia di rilassarsi standosene con le mani in pasta.
Prima di schiacciare il bottone “pubblica” avevo mille aspettative, paure e paranoie. Ogni foto, ogni ricetta, provata e riprovata, l’emozione dei primi commenti (“allora c’è qualcuno là fuori!”), il dubbio di cosa e come scrivere, la voglia di scrivere e raccontare, attraverso le ricette, la vita.
Talvolta con tanta fatica, perchè la vita là fuori incalza, e non sempre avevo voglia o avevo, semplicemente, qualcosa da dire.

All’improvviso, tutto questo era scomparso. Una pagina bianca al posto delle tante foto e parole che ben conoscevo mi ha fatto temere per il peggio. Possibile che avessi perso tutto? Quattro e oltre anni di lavoro potevano essere spariti così?
Alla notte mi chiedevo se avessi schiacciato un testo, il classico bottone rosso dell’autodistruzione. Ma non saprei nemmeno dove si trova. Allora ho iniziato a pensare che, forse, era il destino che cercava di dirmi qualcosa – lascia stare, che tanto non è roba per te, questa.

Probabilmente non lo è roba per me, questa.
Talvolta però mi soffermo a pensare a come sia bello cucinare insieme. Io pubblico una ricetta così, una domenica sera qualunque; magari qualcuno ci inciampa dentro, magari ci arriva tramite IG. Diciamo dieci persone, per essere ottimisti. Di queste dieci, due pensano che sì, la possono anche fare quella ricetta. Si mettono a prepararla insieme a me, che parlo loro attraverso queste parole, e siamo in tre a cucinare questa stessa cosa, e chiacchieriamo di farine, uova e zucchero.
E poi quel qualcosa esce dal forno, e che so, quattro o cinque persone assaggiano, e gli piace.
Così questo breve testo, scritto una domenica sera, mi ha messo in contatto con dieci persone che non conoscerò mai, ma che sono state con me in qualche modo.
E non potete sapere quanto questo mi faccia stare bene.

Un’altra cosa che conforta è questa Torta di farro all’olio di oliva e limone. La ricetta base l’avevo tirata giù da un sito americano che purtroppo non ho segnato subito, e quindi chiedo venia all’autrice. C’era una quantità di olio che mi pareva perfino un po’ imbarazzante, e quindi l’ho in parte sostituita con del latte di mandorla, che col limone sta davvero bene. Il risultato è stata una torta alta e morbida, con un profumo delicato e una leggerezza meravigliosa. La farina di farro completa l’opera (ma potete anche usare la farina 00).
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è anche semplicissima da fare, quindi non avete scuse per non prepararvi una deliziosa torta per la prima colazione. La quantità di ingredienti è per una teglia da 20/max 22 cm.

Ingredienti:
250 g farina di farro
220 g zucchero semolato
100 ml olio di oliva extravergine (meglio se di gusto fruttato)
100 g latte di mandorla
succo e zeste di 1 limone (naturalmente bio e con buccia edibile!)
16 g lievito
3 uova

Preparazione:
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è il paradigma della semplicità. Vi serve solo lo sbattitore e un po’ di buona volontà. Se avete questi due strumenti, avete già metà torta preparata!

Mettete le uova e lo zucchero in una ciotola e con lo sbattitore elettrico montatele per bene, fino a duplicarle di volume. Ci vorranno circa cinque minuti, ma credetemi, ne vale la pena per la sofficità della torta (sofficità…. si dice, vero?).
A questo punto, incorporate l’olio (sempre con lo sbattitore in azione), il latte di mandorla, il succo e le zeste del limone grattugiate finemente.
Per ultimo, unite le polveri, cioè la farina di farro e il lievito.
Per aumentare la lievitazione e renderla bella alta bisogna incorporare aria, e questo si può fare non solo sbattendo bene le uova, ma anche setacciando la farina col lievito.

Foderate di carta forno una tortiera di 20/22 cm di diametro, versate l’impasto così ottenuto, livellatelo e cuocete nel forno già caldo a 160 gradi per i primi 35 minuti; coprite lo stampo con un foglio di carta di alluminio (così la torta non si scurirà troppo) e alzate a 180° la temperatura del forno, e cuocete ancora almeno mezz’ora.
Questi tempi li ho testati per lo stampo da 20 cm, per quello da 22 cm abbassate di 10 minuti i tempi di cottura con le due temperature.
Non ho provato, ve lo dico subito, ma a occhio dovrebbe funzionare. In ogni caso, fate sempre la prova con lo stecchino.

Una volta cotta, capovolgete la Torta di farro all’olio di oliva e limone sulla gratella e fatela raffreddare per bene prima di toglierla dalla teglia.
Servitela con la glassa al limone oppure, se siete di corsa come me, basta una spolverata di zucchero a velo.

Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene”.
Inizia così uno dei libri più teneri, semplici e sorprendenti di Banana Yoshimoto, che non a caso si chiama Kitchen. Non importa quanto strana, non convenzionale, tutta all’incontrario una famiglia possa essere. La cucina è il pentolone nel quale tutti gli ingredienti più improbabili trovano il loro posto, il loro legame, e da identità diventano uno.

Sto progettando la mia nuova cucina. Più in testa che sulla carta, per la verità. Ma l’ho già vista, e non in una esposizione, ma nella mia immaginazione. Una cucina con tanta luce, spazio, posto intorno a un tavolo. Bianca, forse un po’ di legno. Una finestra e qualche pianta verde. La mia planetaria in un angolo, una dispensa alta fino al soffitto, e un orizzonte davanti.

Ho passato gli ultimi dieci anni in una cucina che è poco più di un corridoio, con poca luce, poco spazio. Eppure ci ho costruito un mondo. Libri, riviste, il treppiede, pasta e zucchero, le teglie sul frigorifero che cadono, radio e tv, il tavolo incastrato. Adesso sono pronta a un nuovo spazio.
A un posto nuovo per creare nuove alchimie.

La ciambella al limone e cocco è una di quelle alchimie nate per caso. “Per caso” in cucina, per me, significa svuotare gli armadietti e creare del senso, divertendomi. Musica, a tempo col ticchettio della frusta a mano. Fuori dalla finestra l’ultimo sole d’estate.

Ingredienti:
150 g farina 00
40 g cocco rapè
150 g zucchero semolato
8 g lievito
2 g bicarbonato
succo di 1 limone grande (più o meno erano 70/80 g)
zeste del limone
100 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Preparare la ciambella al limone e cocco è molto semplice.
Lavate il limone (deve essere non trattato) grattugiate le zeste e poi spremetelo.
Separate gli albumi dai tuorli, e montate i primi con qualche goccia di succo di limone. Mettete da parte.
In una ciotola mettete i tuorli con lo zucchero, l’olio, e il succo con la scorza del limone, e un pizzico di sale. Con una frusta a mano mescolate il tutto molto bene.

Prendete gli ingredienti secchi (tranne il cocco rapè) e setacciateli all’interno del composto con i tuorli, girando bene per evitare i grumi.
Infine, unite anche il cocco rapè.

Per ultimi, unite anche gli albumi. Io di solito li unisco in tre volte. Nella prima prendo solo un paio di cucchiai di albumi montati, così si incorporano subito al composto e aiutano l’assorbimento degli altri albumi montati senza che si smontino troppo.

Prendete il vostro stampo preferito, imburratelo e infarinatelo e versatevi il composto.

Cuocete a forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti.

Se vi va potete guarnirla con della glassa al limone. Basterà un po’ di succo di limone e dello zucchero a velo da mescolare mettendo nello zucchero il succo a poco a poco, così potete controllare la consistenza desiderata.

Volendo potete fare anche la glassa al cocco mescolando lo zucchero a velo col latte di cocco – a me piace di meno perchè è molto dolce così ma… a ognuno il suo gusto!

Torta di biscotti con crema di limone

Torta di biscotti con crema di limone

Custodisco ormai con un certo affanno ritagli di giornale, pezzi di riviste, foglietti volanti con scarabocchiate ricette e suggerimenti di cucina. Non li ho mai contati ma credo che siano tanti fogli, tutti stipati in una cartelletta rosa che ormai non si chiude nemmeno più.
Capita spesso che mi dimentichi di quella ricetta che avrei giurato avrei rifatto entro breve, ma poi mi mancava un ingrediente o il tempo, e alla fine veniva sovrastata da altre ricette… e così via.

Alcune sere, però, mi metto a consultare il mio archivio di fortuna, e lì escono un po’ di cosette divertenti, che solitamente accolgo con un “ah ecco!” oppure “è vero, la volevo fare!”, e via di questo passo.

Anche questa Torta di biscotti con crema di limone ha fatto questa fine di archiviata e poi dimenticata. Fortuna ha voluto che fossi totalmente a corto di idee lo scorso weekend, e che sia andata a mettere mano alla cartellina rosa che ormai non si chiude più in cerca di fortuna. Ed è stata una fortuna davvero!

La ricetta della Torta di biscotti con crema di limone arriva dalla copertina di La Cucina Italiana, febbraio 2019. L’avevo presa per una torta all’arancia (poteri dell’editing?) dal colore in copertina, e magari la riproporrò anche così. Si tratta di una ricetta abbastanza veloce, e visto che va fatta riposare in frigo direi che è più adatta alla stagione calda. Dopo averla provata, sottoscrivo.
E’ una torta estiva, senza dubbio!

Vi ho messo sopra il link sul loro sito se volete la ricetta originale (che è spettacolare). Qui sotto vi lascio la versione senza glutine, con qualche piccola modifica, che ho fatto sabato scorso. Per la base di biscotti ho usato gli Oro Saiwa senza glutine che piacciono tanto al mio papà. Si trovano ormai pressochè ovunque, ma se non avete nessun problema di celiachia, va bene utilizzare qualsiasi biscotto secco.
Le quantità sono per uno stampo da plumcake di circa 10×28 o giù di lì.

Ingredienti:
circa 20 biscotti Oro Saiwa Senza Glutine (ma va bene qualsiasi altro biscotto secco)
150 g zucchero semolato
2 limoni medio grandi (succo e scorza) – sono circa 80 g di succo
2 uova medie
20 g fecola di patate (sono un paio di cucchiai)
20 g di maizena o amido di riso
200 ml di acqua

Procedimento:
La Torta di biscotti con crema di limone è veloce da preparare, e per niente complicata. Anzitutto, dovete lavare molto bene i limoni, e poi ricavate la scorza e il succo. Allungate il succo con l’acqua.

In un pentolino mettete lo zucchero, la scorza dei limoni, e le polveri (maizena e fecola). Rompete le uova all’interno e mescolatele bene. Versate quindi l’acqua con il succo a poco a poco, mescolando con una frusta a mano.

Accendete il fuoco e portate a sfiorare il bollore. Nel frattempo la crema si addenserà. Continuate a mescolare per evitare che si formino dei grumi, ma appena arriva al bollore spegnete e fate raffreddare.

Foderate uno stampo (io ho usato quello di un plumcake) con carta forno, e create un primo strato di biscotti. Versatevi sopra metà della crema di limone, livellate e poi fate un secondo strato di biscotti, e copriteli con la seconda parte di crema.

Livellate ancora, e poi mettete a cuocere in forno già caldo a 170 gradi per circa 15 minuti.

Estraete dal forno la Torta di biscotti con crema di limone e fatela raffreddare prima a temperatura ambiente, e infine lasciatela in frigo a rapprendere un paio d’ore.

Potete decorare con delle rondelle di limone, o lasciarla così al naturale.

Torta con limone e ricotta

Torta con limone e ricotta

Per anni ho desiderato avere un grande terrazzo solo per poter tentare di far crescere una pianta di limoni. Magari due o tre. Tanto sognare non costa nulla, no? In realtà il mio pollice non è nero, di più. Quindi, considero il fatto che questo desiderio non si sia mai realizzato una benedizione per le piante di limone che mi sarebbero capitate!

Anche se il mio destino di coltivatrice di limoni non si è mai realizzato, sono una consumatrice di limoni da guinness, e non c’è nulla (soprattutto d’estate) che mi piaccia di più che usare i limoni nei dolci.

Questa Torta con limone e ricotta è una ricetta classica, che credo esista in un triliardo di versioni. Col burro, senza, con le uova montate, con lo yogurt… se pensate a un modo in cui puo’ essere fatta, sicuramente ci sarà in giro una ricetta anche così. Quella di oggi è una versione semplicissima, facilissima, e leggerissima. Non c’è burro nell’impasto, e per alleggerire ancora la conta calorica (sai mai che qualcuno dei lettori là fuori sia in un periodo di ristrettezze dietetiche) ho usato anche una ricottina vaccina a ridotto contenuto di grassi.

Questa Torta con limone e ricotta non è sopravvissuta 24 ore, quindi direi che abbiamo la prova provata che ne vale la pena!

Ingredienti:
130 g farina 00
40 g amido di mais (o fecola)
16 g lievito in polvere per dolci
180 g zucchero
200 g ricotta vaccina light
succo di un limone (più o meno ho misurato che erano tra i 60 ed i 70 ml)
scorza di un limone bio
3 uova (medie ed a temperatura ambiente)
80 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Lavorate la ricotta con lo zucchero con una frusta elettrica, fino a che non sarà diventata cremosa.
Unite poi le uova una alla volta, amalgamandole sempre con le fruste elletriche, avendo cura di unire l’uovo successivo sol oquando il precedente si sarà ben incomrporato alla crema di ricotta.
Aggiungete un pizzico di sale.

Passate poi ad introdurre gli ingredienti secchi, che vanno setacciati – così incorporeranno aria e la torta crescerà benissimo!
Quindi unite la farina e la maizena (potete sostituirla con la fecola) setacciate, e il lievito, e con la frusta a bassissima velocità incorporatele al composto.

Infine aggiungete i liquidi: prima di tutto (sempre con le vostre fruste a bassa velocità) l’olio a filo, seguito dal succo del limone, e infine dalle zeste.

Il composto deve risultare morbido e fluido.

Foderate una teglia da 18/20 cm con la carta forno e versate l’impasto. Livellatelo un po’ per farlo crescere bene.

Mettete la Torta con limone e ricotta a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40/45 minuti.

Non togliete la Torta con limone e ricotta dalla tortiera fino a che non si sarà ben raffreddata!

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Sono una sostenitrice della cucina stagionale, per questo approfitto appena posso della frutta fresca che si trova ai banchi del mercato per creare delle ricette a tema. L’attacco di primavera sa di fragole, e i primi tepori mi portano il limone, e quindi i Biscotti morbidi alle fragole e limone sono LA ricetta del periodo. Questi biscotti li ho fatti e rifatti tante volte anche con altri ingredienti (anzi, per farvi vedere la versatilità dell’impasto magari li proveremo anche con altri gusti più estivi!), e sono buonissimi per la loro consistenza morbida e la freschezza della frutta fresca.

La versione che vi presento oggi è la mia preferita, forse perchè sono nata in primavera e con le fragole ci vado a nozze! Per qualche strano caso sono anche i biscotti che preparo spesso in occasione del mio compleanno. Non sono molto bellini, per la verità, tutti belli leccatini e pronti per una vetrina di pasticceria.
Sono i più classici biscotti di casa, e per questo mi piacciono così tanto.

Li fate in un baleno, sporcate solo una ciotola, non avete bisogno nè di stampi nè di porzionatori, basta un cucchiaino. Nemmeno un’ora e sono pronti!

Ingredienti:
300 g Farina 00
150 g Zucchero
100 g Olio di semi (io ho usato quello di riso)
1 uovo a temperatura ambiente
Succo e zeste di 1 limone bio
Due cucchiaini di lievito in polvere per dolci
1 bustina di vanillina
150 g fragole (peso già con fragole mondate e private delle foglie verdi e del picciolo)

Preparazione:
Iniziate a preparare i Biscotti morbidi alle fragole e limone lavando e mondando le fragole, e tagliandole a piccoli pezzettini. Mettetele da parte.

In una ciotola mettete prima gli ingredienti liquidi (olio, uovo, succo e zeste di limone). Mescolateli, poi aggiungete lo zucchero e mescolate ancora per scioglierlo.

Aggiungete quindi gli ingredienti secchi cioè farina, lievito e vanillina (se l’avete, sostituite la vanillina con un cucchiaino di estratto di vaniglia, ma mettetelo nei liquidi con l’olio) e amalgamate il tutto.
Vi risulterà un impasto estremamente morbido, cui dovrete aggiungete le fragole a pezzettini.

Prendete una placca da forno, rivestitela di carta forno, e intanto scaldate il forno a 180 gradi.

Con un cucchiaino prendete delle piccole quantità di impasto che metterete sulla placca, un po ‘distanziate perché si allargheranno in cottura.

Se volete potete spolverare i biscotti con dello zucchero (io li trovo già dolci così e non ci aggiungo nulla, ma va a gusti).

Infornate a forno già caldo per circa 15/20 minuti. Devono essere solo leggermente dorati, non lasciateli troppo, altrimenti diventeranno troppo duri.

Attendete che si siano intiepiditi prima di toglierli dalla teglia.

Plumcake vegano al limone e semi di papavero

Plumcake vegano al limone e semi di papavero

Molti storcono il naso quando sentono dolci vegani, quasi che fosse lo stridore del gessetto sulla lavagna. Vi posso assicurare che non è così. Niente burro nè uova non significa per forza sapore zero e soddisfazione meno cento. I dolci vegani sanno essere eccezionali e gustosi anche senza ingredienti di origine animale, e questo Plumcake vegano al limone e semi di papavero ne è la prova.

Umido al punto giusto, pur facendo a meno di latticini e uova riesce a mantenere una umidità e un gusto che lo faranno diventare una delle vostre colazioni preferite! La preparazione è semplicissima, e tra l’altro è una vera e propria lezione di chimica! Infatti, per realizzarlo dobbiamo mettere insieme un acido (il succo di limone) con un lievemente alcalino come il latte di mandorla, ed insieme si addenseranno un po’ creando una sorta di latticello vegano, che farà da collante e da umidificante del nostro dolce. Dite, l’avreste mai immaginato di fare una lezione di chimica applicata in cucina?

Ingredienti:
300 g farina 00
240 ml di latte di mandorla
150 g zucchero smeolato
125 ml olio (io riso)
7 g lievito per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
un cucchiaino scarso di estratto di vaniglia (una bustina di vanillina se non avete l’etsratto)
1 limone bio
due/tre cucchiai colmi di semi di papavero
un pizzico di sale

Procedimento:
Iniziate a preparare il plumcake vegano al limone e semi di papavero mettendo in una ciotola il latte con il succo di limone. Fate riposare una mezz’oretta circa, il succo di limone “inspessirà” (ueilà che termmini tecnici!!) il latte di mandorla, e si verrà a formare una sorta di yogurt abbastanza cremoso (ma non denso come quello greco).

Quando è pronto, per prima cosa accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180 gradi.

Mettete poi in una ciotola la farina setacciata (così ingloba aria che aiuta la lievitazione) col lievito eil bicarbonato e il sale.
Aggiungete anche lo zucchero e mescolate.

A questo punto, iniziate a versare all’interno delle polveri il latte con il succo di limone, l’olio l’estratto di vaniglia (se avete usato la vanillina, setacciatela con la farina) e i smei di papavero, e mescolate. Va benissimo una frusta a mano, l’importante è che non mescoliate troppo.
Va bene sciogliere i grumi, ma senza esagerare!

Foderate quindi con della carta forno uno stampo da plumcake, e versate all’interno l’impasto del vostro plumcake vegano al limone e semi di papavero.

ivellate leggermente, se necessario, e mettete a cuocere il plumcake nel forno già caldo e cuocetelo per circa 35/40 minuti.
Come sempre, vale la prova stecchino.

Se il plumcake dovesse risultare ancora tanto umido, lasciatelo ancora cinque minuti in forno, ma copritelo con la carta stagnola per evitare che si bruci in superficie.

Il plumcake vegano al limone e semi di papavero si conserva per qualche giorno, in un contenitore ermetico in una alzatina con coperchio di vetro.

Biscottoni al limone vegan

Biscottoni al limone vegan

L’aroma di limone nei dolci mi piace tantissimo, e ho molte ricette in cui ho usato il limone per aromatizzare biscotti, torte, pancakes… Qualsiasi cosa vi può venire in mente!
Oggi vi propongo un altro uso del limone, nei Biscottoni al limone vegan, perfetti per una prima colazione leggera e gustosa. Si preparano in dieci minuti, venti in forno…. insomma, nel giro di mezz’ora avrete la miglior colazione del mondo, e anche senza lattosio per chi ha problemi di intolleranze.

Non ci vogliono nè strumenti particolari, nè apparecchi elettrici. Una forchetta, due ciotole e un po’ di voglia di impastare. La versione al limone è quella che preferisco, ma naturalmente si possono anche usare delle gocce di cioccolato, per un biscottone ancor più goloso, o della granella di nocciole, o anche un po’ di cannella e scorza di arancia, per un gusto più invernale!

Questi biscottoni al limone vegan sono anche perfetti se vi accorgete all’ultimo momento di non avere nulla per la colazione del giorno successivo. Gli ingredienti base sono alla portati di ogni dispensa, e con un po’ di fortuna, si può trovare a casa qualsiasi cosa utile per aromatizzarli. Alla mal parata, va bene anche un po’ di vanillina!

Ingredienti:
160 g farina 00
70 g zucchero semolato
30 g amido di mais
30 g fecola di patate
la scorza grattugiata di un limone (ma anche granella di nocciole, gocce di cioccolato…)
due cucchiaini di lievito per dolci
70 g di olio (io uso quello di riso, che ha un sapore neutro)
70 g di latte di mandorla (se non avete problemi potete naturalmente usare il latte vaccino)
un pizzico di sale
altro zucchero per “impanare” i biscotti

Preparazione:
Prendete una ciotola e mettete al suo interno tutte le polveri (farina 00, amido di mais e fecola, lievito) con il sale, e mescolate per amalgamare gli ingredienti.

In un altro contenitore, mescolate insieme l’olio con il latte di mandorla e le zeste del limone. Mescolate bene con una forchetta in modo da amalgamare il composto e creare un fluido omogeneo.

Successivamente, versate i liquidi all’interno della ciotola delle polveri, e iniziate a mescolare. Inizialmente il tutto sarà molto appiccicoso, quindi potete usare una forchetta. A mano a mano che il composto andrà solidificandosi, potete anche impastare usando le mani. Deve assumere una consistenza liscia e compatta, ma comunque leggermente morbida.

Iniziate a scaldare il forno a 180 gradi statico.

Mentre aspettate che si scaldi, prendete la leccarda del forno o una teglia e foderatela di carta forno. Mettete poi dello zucchero su un piatto.
Prendete delle piccole quantità di impasto e aiutandovi con le mani create dei piccoli cilindretti. Passateli su un lato nello zucchero semolato, e poi metteteli sulla teglia uno a fianco all’altro, lasciando un po’ di spazio perchè gonfierano leggermente in cottura.

Infornate i biscottoni al limone vegan per circa 20 minuti. Devono solo leggermente scurirsi.

Attendete cinque minuti prima di taccarli dalla teglia.

I biscottini al limone vegan si conservano per una settimana abbndante in un contenitore di vetro chiuso.

Se volete un’altra idea di biscotti vegan per la colazione quardate qui.

Madeleines al limone e semi di papavero

Madeleines al limone e semi di papavero

Le Madeleines al limone e semi di papavero non sono le prime madeleines che preparo. Ma le volte precedenti, bene o male, facevo i miei piccoli errorini, primo tra tutti la poca pazienza.
In realtà, le madeleines hanno bisogno del loro piccolo tempo. Quello di riposo in frigo. Almeno due ore.

Questo è il segreto per le gobbette così graziose delle madeleines. Il piccolo shock termico che si crea tra impasto freddo e riposato di frigo e il forno “spinge” le gobbette all’insù.

Questa ricetta che vi propongo oggi è senza glutine, ma può anche essere realizzata con farina 00 se non avete problemi di intolleranze. Io ho utilizzato un nuovo mix di farine deglutinate di Farma & Co Bakery, che può essere la soluzione per coloro che non sono molto avvezzi ad usare le farine senza glutine. Che, lo sappiamo, danno i loro bei grattacapi.

Devo dire che il risultato mi ha soddisfatto. Le Madeleines al limone e semi di papavero sono venute benissimo, sono state molto apprezzate, e avranno un bel successo con i vostri ospiti (ve le potete mangiare anche da soli!!).

Ingredienti:
125 g mix farine senza glutine
100 g zucchero semolato
2 uova grandi
4 g lievito
110 gr burro sciolto raffreddato
9 g semi di papavero
14 gr succo limone
zeste di un limone bio

Preparazione:
Le Madeleines al limone e semi di papavero sono facili da preparare e, come vi dicevo, la attesa è l’ingrediente più essenziale.
Prendete una ciotola e mescolate insieme la farina, il lievito e un pizzico di sale.
In un’altra ciotola montate per almeno dieci minuti le uova, lo zucchero, il succo di limone e le zeste.

Incorporate a questo punto i secchi nelle uova montate, mescolando dal basso verso l’alto per evitare di smontare il composto. Per ultimi, inserite nell’impasto anche i semi di papavero, e mescolate bene.

Mettete la ciotola in frigorifero per un paio di ore (ma non meno di un’ora!) per far riposare il composto e permettere al burro di ricompattarsi.

Trascorsa l’ora, scaldate il forno a 180 gradi (statico) mentre preparate la teglia delle vostre madeleines.

Fondete un po’ di burro e con un pennellino spennellate leggermente l’interno dei vostri stampi. Io lo metto anche quando uso quelli in silicone, perchè comunque aiuta la doratura (e non fa mai male!).

A seconda della grandezza dei vostri stampi (io ne ho uno da nove madeleines in silicone di taglio direi medio) mettete un po’ di impasto in modo che però la forma non sia tutta piena. Le madeleines al limone e semi di papavero cresceranno, con la loro gobbetta, e se riempite troppo le formine tenderanno a debordare ma, cosa ben peggiore, a bruciarsi ai lati.

Cuocete le madeleines per circa 10 minuti, ma non toglietele dallo stampo se non dopo averle fatte riposare fuori forno per circa cinque minuti.
Tra una infornata e l’altro, rimettete l’impasto in frigo, così le gobbette continueranno a crescere!