Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene”.
Inizia così uno dei libri più teneri, semplici e sorprendenti di Banana Yoshimoto, che non a caso si chiama Kitchen. Non importa quanto strana, non convenzionale, tutta all’incontrario una famiglia possa essere. La cucina è il pentolone nel quale tutti gli ingredienti più improbabili trovano il loro posto, il loro legame, e da identità diventano uno.

Sto progettando la mia nuova cucina. Più in testa che sulla carta, per la verità. Ma l’ho già vista, e non in una esposizione, ma nella mia immaginazione. Una cucina con tanta luce, spazio, posto intorno a un tavolo. Bianca, forse un po’ di legno. Una finestra e qualche pianta verde. La mia planetaria in un angolo, una dispensa alta fino al soffitto, e un orizzonte davanti.

Ho passato gli ultimi dieci anni in una cucina che è poco più di un corridoio, con poca luce, poco spazio. Eppure ci ho costruito un mondo. Libri, riviste, il treppiede, pasta e zucchero, le teglie sul frigorifero che cadono, radio e tv, il tavolo incastrato. Adesso sono pronta a un nuovo spazio.
A un posto nuovo per creare nuove alchimie.

La ciambella al limone e cocco è una di quelle alchimie nate per caso. “Per caso” in cucina, per me, significa svuotare gli armadietti e creare del senso, divertendomi. Musica, a tempo col ticchettio della frusta a mano. Fuori dalla finestra l’ultimo sole d’estate.

Ingredienti:
150 g farina 00
40 g cocco rapè
150 g zucchero semolato
8 g lievito
2 g bicarbonato
succo di 1 limone grande (più o meno erano 70/80 g)
zeste del limone
100 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Preparare la ciambella al limone e cocco è molto semplice.
Lavate il limone (deve essere non trattato) grattugiate le zeste e poi spremetelo.
Separate gli albumi dai tuorli, e montate i primi con qualche goccia di succo di limone. Mettete da parte.
In una ciotola mettete i tuorli con lo zucchero, l’olio, e il succo con la scorza del limone, e un pizzico di sale. Con una frusta a mano mescolate il tutto molto bene.

Prendete gli ingredienti secchi (tranne il cocco rapè) e setacciateli all’interno del composto con i tuorli, girando bene per evitare i grumi.
Infine, unite anche il cocco rapè.

Per ultimi, unite anche gli albumi. Io di solito li unisco in tre volte. Nella prima prendo solo un paio di cucchiai di albumi montati, così si incorporano subito al composto e aiutano l’assorbimento degli altri albumi montati senza che si smontino troppo.

Prendete il vostro stampo preferito, imburratelo e infarinatelo e versatevi il composto.

Cuocete a forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti.

Se vi va potete guarnirla con della glassa al limone. Basterà un po’ di succo di limone e dello zucchero a velo da mescolare mettendo nello zucchero il succo a poco a poco, così potete controllare la consistenza desiderata.

Volendo potete fare anche la glassa al cocco mescolando lo zucchero a velo col latte di cocco – a me piace di meno perchè è molto dolce così ma… a ognuno il suo gusto!

Ciambella cocco e lime

Ciambella cocco e lime

Ogni anno mi riprometto di appendere le presine al chiodo da giugno a settembre, ma al primo temporale mi lascio tentare.
Finisco per ricascarci, perchè lo so già quando mi faccio la promessa di non accendere il forno d’estate che la infrangerò. Amo questa mia debolezza, e sono indulgente con me stessa.
Ci sono però certe mattine d’estate che meritano una ciambella cocco e lime. Quelle chiare chiare, dove si può andare più lenti, prendersi il tempo per gustare una colazione dai sapori tropicali, mentre si ascoltano gli uccellini che cantano, le tortore che tubano. E il camion dell’immondizia che passa sferragliando.

Le mattine d’estate idilliache si contano sulle dita di una mano, ma la ciambella cocco e lime è buona davvero. Prendete il latte di cocco quello vero, però! Non quello un po’ annacquato nei tetrapak, ma quello “spesso” delle lattine. Le trovate nel reparto dei cibi orientali. Questo latte di cocco è pieno di sapore e di frutto, e darà alla vostra ciambella un sapore unico.

Questa ciambella è facilissima da preparare, ed è un successo sicuro. Il sapore del lime si sposa benissimo col cocco, e vedrete che la rifarete a nastro. Diventerà il vostro tormentone dell’estate. Tutte le estati.

Ingredienti:
330 g di farina 00 (+ 2/3 cucchiai per lo stampo)
1 lattina di latte di cocco (la mia era da 400 ml)
16 g di lievito per dolci
1 lime (se lo trovate bio è meglio, altrimenti vabbè)
200 g zucchero
4 uova medie non fredde
80 ml olio di mais
1 pizzico di sale

Preparazione:
Per preparare la ciambella cocco e lime dovete anzitutto montare le uova con lo zucchero fino a che non diventano gonfie e chiare.
Unite quindi il succo del lime (se avete trovato il lime bio mettete anche le zeste grattugiate, io non lo trovo mai e quindi faccio senza), l’olio e il sale. Continuate a montare.

A questo punto unite i secchi, cioè la farina setacciata con il lievito per dolci in tre volte, alternando con il latte di cocco. Ricordate di mescolare il latte prima di metterlo nell’impasto.

Continuate a mescolare fino a che l’impasto non sarà vellutato.

Accendete il forno e scaldatelo a 180 gradi.

Mentre si scalda, ungete uno stampo per ciambella da 22 cm di diametro e infarinatelo. Io adoro il mio stampo Nordic Ware, che si deve per forza imburrare e infarinare, ma regala delle ciambelle sontuose!

Versate l’impasto nello stampo, e infornatelo per 40 minuti. Controllate con uno stecchino il grado di cottura.

Sformate quando la ciambella è fredda e, se volete, potete coprirla con una glassa al mine: basta sciogliere nel succo di mezzo lime un po’ di zucchero a velo. La densità della glassa la potete scegliere voi. Se la volete meno spessa potete allungarla con dell’acqua tiepida.

Ciambella variegata ai lamponi

Ciambella variegata ai lamponi

Avevo trovato questa ricetta circa un anno fa su Sale e Pepe, una rivista che acquisto spesso e che durante il lockdown mi aveva tenuto compagnia con un sacco di idee, per lo più irrealizzabili sul momento perchè fare la spesa in pieno lockdown era un’impresa.
Spesso mandavo mio marito in perlustrazione, con una lista della spesa lunga come il libro Cuore, e mi tornava con altro (se andava bene) o con nulla, causa scaffali vuoti.
La storia di questa Ciambella variegata ai lamponi era una storia di “nulla”, nel senso che non aveva trovato qualcuno degli ingredienti che avevo messo in lista, e quindi avevo accantonato l’idea di provarla. Ma nel sistemare alcune carte che giravano per casa, ho ritrovato il ritaglio della rivista, e un po’ di nostalgia per quel bimestre eccezionale, nel vero senso della parola. Cioè una eccezione rispetto a tutta la nostra vita, del prima e del dopo.

Malgrado la criticità del momento, i drammi personali e collettivi, quel periodo così buio è stato anche “vivo” di emozioni intense, di scoperte, di esperimenti, e anche di solidarietà. Probabilmente sarà irripetibile anche per le tante emozioni (non sempre positive) vissute tutti insieme come nazione.

Questa Ciambella variegata ai lamponi la voglio dedicare a quei giorni, a coloro che non ci sono più, a quelli che si sono fatti in quattro perchè nessuno si sentisse solo o in difficoltà. E’ stato un momento di grande unione collettiva, e se avessimo conservato quello spirito, invece che rifugiarci nel nostro solito egoismo, saremmo un posto migliore (oltre che fuori da questo incubo!).

Ingredienti:
380 gr farina 00
230 gr zucchero
160 gr burro
180 gr panna acida
5 uova grandi
5 gr lievito
3 gr bicarbonato
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
1 bustina di vanillina (o un baccello di vaniglia9
200 gr di lamponi freschi

Procedimento:
Iniziate a preparare la Ciambella variegata ai lamponi montando con le fruste il burro (molto morbido) e lo zucchero (e la vaniglia se usate il baccello). Montate fino a che il composto non risulterà ben cremoso.

Aggiungete successivamente le uova, una per volta, alternandole con un cucchiaio di farina preso dal totale. Vedrete che, in questo modo, il composto continuerà ad incorporare aria, e la ciambella gonfierà durante la cottura.

Una volta incorporate le uova, unite la farina rimasta, setacciata con il lievito e il bicarbonato (e con la vanillina, se non avevate il baccello di vaniglia).

Infine, incorporate la panna acida, mescolando bene con una spatola.

Imburrate ed infarinate uno stampo da ciambella un po’ alto (meglio uno stampo da bundt cake) del diametro di circa 22 cm.

Versate quindi circa un quarto dell’impasto, poi corspargete la superficie con il cacao setacciato. Non serve fare uno strato spesso, serve a spezzare la dolcezza dell’impasto e a dare un gradevole effetto scenico.

Mettete un terzo dei lamponi sopra il cacao, e poi versate ancora un altro quarto di impasto, poi il cacao e poi i lamponi, e via fino ad esaurire l’impasto.

Infornate quindi in forno già caldo a 180 gradi per circa un’ora. Controllate la vostra ciambella dopo circa 45 minuti, per evitare che si scurisca tropo la superficie.

Attendete che si sia raffreddata prima di toglierla dallo stampo.

Potete gustare la Ciambella variegata ai lamponi con un semplice tsrato di zucchero a velo, o magari una palllina di gelato allo yogurt.

Ciambella al limone e mandorle

Ciambella al limone e mandorle

Per tanto tempo mi sono chiesta quali fossero i profumi che preferisco all’interno dei dolci, quelli che mi risolvono ogni ricetta, per dire. Se fossi lì, davanti al forno, e dovessi preparare qualcosa che so che mi piacerà (e probabilmente piacerà a molti), vado sul sicuro.
Limoni e mandorle.

Questa ciambella al limone e mandorle è la sintesi perfetta del concetto di dolce veloce e soprattutto buono. Non è l’unico che trovate in questo blog che combina questi due ingredienti.
Oltre alla ciambella, il magnifico duo è protagonista nelle Madeleines al limone e mandorle, nei Biscotti alle mandorle e limone, e infine anche nella Torta senza glutine alle mandorle con glassa al limone e lavanda.

La ciambella al limone e mandorle è così semplice che ho usato uno stampo bellissimo di Nordicware per darle un tono. Mi piacciono moltissimo gli stampi di questa marca, e se non fosse che costano un occhio, ne avrei una intera collezione!

Vi lascio qui sotto la ricetta della ciambella al limone e mandorle. La preparate in dieci minuti tondi, e dopo 40 minuti in forno avrete una meraviglia da gustare a colazione, pranzo… quando volete voi!
La base è quella della ciambella normale, ho solo aggiunto il latte di mandorla per aumentare il profumo di mandorla dell’impasto. Semplice, no?

Ingredienti:
200 gr farina 00
16 gr lievito
140 ml di latte di mandorla
250 gr zucchero semolato
50 gr di mandorle (va bene la farina, ma anche le mandorle, che possiamo tritare finemente in un mixer con parte dello zucchero)
Scorza di un limone
100 gr burro a pomata
3 uova

Zucchero a velo per decorare q.b.

Preparazione:
Prendete una ciotola e montate le tre uova (intere) con lo zucchero.

Se usate le mandorle intere e non la farina, montate le uova con 200 gr di zucchero, e tenete i 50 gr di zucchero a parte per aiutarvi a tritare le mandorle con l’aiuto del mixer.

Quando il composto è bello chiaro e spumoso, introducete il burro col latte. Date un’altra mescolata (abbassando la velocità delle fruste) e poi aggiungete la farina 00 setacciata e il lievito (anche questo setacciato).

Mescolate ancora con le fruste a bassa velocità (va bene anche le fruste a mano) in modo che si dissolvano eventuali grumi.

Aggiungete la scorza del limone e la farina di mandorle, mescolando con una leccapentole per incorporare il tutto.

Versate, a questo punto, l’impasto nello stampo imburrato e infarinato e mettete il tutto nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.

Lasciate raffreddare prima di togliere dallo stampo, e a piacere decorate con una spolverata di zucchero a velo.

Pan di mela

Pan di mela

L’online ormai pullula di qualsiasi cosa, parlando di food in generale. Ricette con e senza grassi, vegan e burrose da paura, lievitati e fingerfood… insomma, un mondo forse inflazionato, forse ripetitivo, forse… semplicemente too much, come direbbe Carla Gozzi.
Quindi, come ho scritto orami tre anni fa, quando ho aperto (per la seconda volta!) questo blog, c’era proprio bisogno di un altro blog di cucina? Certamente bisogno no.
Forse il bisogno era più mio di lasciar spaziare la mia creatività oltre codici e contratti.

Quando racconto che fino a qualche anno fa a malapena mi facevo spaghetti e verdure al vapore, molti mi guardano straniti. Ebbene sì, vostro onore, ho pure testimoni in gran quantità che lo possono dimostrare. La marisa per me era l’amica del mio papà, la leccapentole una signora molto golosa.

Però, un giorno, mi sono messa a fare un dolce. Una torta di carote, me la ricordo ancora, buonissima. Mi ricordo anche la seconda torta, una upside down alla banana che si è disintegrata sul pavimento della mia piccola cucina rossa! Ce ne sarebbe stato abbastanza per mollare l’osso. Era la evidente dimostrazione che ero una schiappa.

Ma io sono Toro, ascendente Scorpione. Capatosta, insomma. Tu mi hai provocato, cara la mia pasticceria? E io.. me te magno! Il resto è storia.

Questo per dire che, davvero, sky is the limit, se si vuole. Certo, non per tutto. Ma per imparare c’è sempre tempo, e se c’è voglia si ha benzina abbastanza per andare dove si desidera. Non farò mai torte decorate, non ne ho né il talento né la fantasia. Ma cose buone sì, e senza conservanti pure. quindi non fanno poi così male.

Quindi, non fatevi scoraggiare, e provate questo pan di mela. E’ facile, giuro. E se ci sono riuscita io….

Ingredienti:
3 uova non fredde (medie vanno bene)
250 gr farina 00
50 gr fecola id patate (o amido di mais)
1 mela (sbucciata e tagliata a pezzi)
25 gr burro molto morbido
16 gr lievito per dolci
200 gr zucchero semolato (se avete quello superfino meglio, altrimenti va bene anche l’altro)
70 gr olio di semi di mais (o di riso, o altro vegetale, basta che il sapore non sia forte)
120 gr latte (io ho usato quello di mandorla, ma va bene uno qualsiasi)
1 pizzico di sale
limone (per la mela, così non annerisce)
1 bustina di vanillina

Preparazione:
Per preparare il Pan di mela vi serve un mixer abbastanza capiente. Non dovete nemmeno faticare, un po’ come per il pan d’arancio, che trovate qui (s elo volete provare – è stupendo anche quello).

Mettete la mela tagliata a tocchetti e un paio di cucchiai di succo di limone nel mixer, e avviatelo, in modo che la mela venga triturata per bene. Non serve un gran ché, tsanto anche se restano dei pezzetti più grandi verranno frullati con il resto degli ingredienti.
A questo punto, mettete nel mixer tutti gli ingredienti liquidi o quasi: olio, latte, le uova e il burro morbido (se potete, lasciatelo fuori dal frigo anche un due o tre ore). Aggiungete poi anche lo zucchero, e dateun’altra bella frullata, in modo che i ltutto si amalgami per bene.

Alla fine, aggiungete anche la farina, la fecola (o maizena) e il lievito con la vanillina.
Date un’altra bella mixata – il composto sarà piuttosto morbido ma omogeneo.

Umburrate e infarinate una teglia per ciambelle (all’incirca del diametro di 22/24 cm – se ne usate una più grande si può fare, ma crescerà di meno) e infornate a forno già caldo a 175 gradi per circa tre quarti d’ora. Controllate però con lo stecchino, ogni forno è una storia a sé.

Attendete che il Pan di mela si sia raffreddato prima di estrarlo dalla teglia.
Se volete potete spolverarlo di zucchero a velo prima di servirlo. Ma è buono anche senza!

Ciambella alle arachidi

Ciambella alle arachidi

Ci sono momenti che segnano un prima e un dopo nella vita di ciascuno. Il primo bacio, il primo esame (ai miei tempi si faceva alle elementari!), il primo amore… e il momento in cui ho scoperto che le arachidi sono un legume.
Seriamente.
Sono un davvero.
Noi le abbiamo sempre catalogate nella frutta secca, perchè si mangiano a piene mani con nocciole, mandorle, noci. Stanno così bene tutte insieme sulle tavolate di Natale, agli aperitivi, che uno non mi immaginerebbe mai che le nostre amiche arachidi hanno più cose in comune coi ceci, per fare un esempio, che con le mandorle! Eppure è così, e per quel che mi riguarda… dopo averlo scoperto, la vita non sarà mai più la stessa!

Le arachidi, o noccioline americane (e qui si perpetua l’errore!) si prestano a tantissime preparazioni, e quella che vi presento oggi è perfetta per usare l’ultima manciata di noccioline (tostate ma non salate!) che magai sono rimaste da qualche bell’aperitivo con gli amici, o qualche pranzo di Natale. La ciambella alle arachidi è concepita sulla falsariga del Ciambellone rustico alla frutta secca, fatto qualche tempo fa. Ho solo aggiustato le quantità e tolto il grano saraceno.
Questa versione l’ho realizzata con le arachidi, ma potete sostituirle con noci, nocciole, mandorle… quel che volete!

Ingredienti:
300 gr farina 00
150 gr zucchero
100 gr di arachidi (nopstate ma non salate e soprattutto senza guscio nè pellicina)
50 gr olio di semi
100 gr di latte (io ho usato quello di riso, ma va bene qualsiasi)
3 uova
16 gr lievito per dolci
1 pizzico di sale.

Preparazione:
La ciambella alle arachidi è davvero facilissima da preparare.
Innazitutto dovete rdurre le arachidi a farina con un mixer, uno qualunque. Mettetele da parte.
Montate benissimo le uova con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e spumose. Solo a questo punto iniziate ad incorporare le arachidi. Mecsolate bene poi aggiungete un pizzico di sale, e poi il latte e l’olio. Mecsolate ancora una volta, e poi iniziate ad incorporare la farina setacciata con il lievito.
Mescolat ebene per evitare i grumi.
Se volete provare un buon accorstamento, vi consiglio di mettere anche un po’ di noce moscata nell’impasto! Mezzo cucchiaino per fare una fragranza eccezionale!
E la ciambella è fatta!
Imburrate e infarinate una ciambella da circa 24 cm di diametro, versate il vostro impasto della ciambella alle arachidi all’interno e cuocetelo a forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.

Aspettate che la ciambella alle arachidi sia fredda prima di estrarla.

Potete servirla così, o con una bella spolverata di zucchero a velo e qualche meringhetta e arachide.

Ciambellone rustico alla frutta secca

Ciambellone rustico alla frutta secca

L’equinozio ha il suo fascino nello stare a metà. Metà luce e metà buio. Metà caldo e metà freddo. Momento di passaggio buono per tutti, in cui non c’è troppo ma nemmeno troppo poco. Quest’anno il primo equinozio (quello di primavera) lo abbiamo visto dalle nostre finestre, e forse è per questo che sto vivendo la settimana dell’equinozio di autunno con doppio entusiasmo.
Ho voglia di colori ambrati, delle giacche più pesanti e una tazza di tisana che scalda le mani e la gola.
Sono quei piccoli piaceri che magari da ragazzi scivolano via, ma che da adulti danno quel non so che di confortevole, una sorta dolce di abitudine.

A proposito di dolci, insieme alla tisana o al té, o ad un bel cappuccino fumante, questo ciambellone rustico alla frutta secca sta non bene, ma benissimo. La frutta secca tagliata grossolanamente scrocchia piacevolmente sotto i denti, e fa venire solo voglia di un’altra fetta. Per dare una sferzata rustica che in autunno non stanca mai, ho usato un ingrediente segreto, la farina di grano saraceno, che insieme alle noci è un atto di pura golosità. Tranquilli, questo bel ciambellone è senza burro, quindi potete mangiarne una fetta in più senza sensi di colpa!

Si realizza davvero in poco tempo, e vi assicuro che non potrete più farne senza.
Se non mi credete, su le maniche e prepariamolo insieme – mi darete ragione, ne sono certa!

Ingredienti:
150 gr di farina 00
80 gr di farina di grano saraceno
160 gr di zucchero
120 ml olio vegetale
100 ml latte (io scremato)
60 gr noci
60 gr nocciole
50 gr farina di mandorle (o mandorle tritate finemente)
16 gr lievito per dolci

Procedimento:
Per realizzare il ciambellone rustico alla frutta secca dovete iniziare sbattendo le tre uova in una ciotola insieme allo zucchero il tempo necessario a che diventino belle chiare e spumose. Ci vorranno all’incirca cinque minuti.

A questo composto aggiungete poi, sempre sbattendo, l’olio a filo e poi il latte.

Abbassate la velocità delle fruste elettriche fino al minimo, e iniziate ad incorporare poco per volta la farina 00, la farina di grano saraceno, la farina di mandorle (o le mandorle tritate molto finemente) e il lievito.

Prendete poi la frutta secca (noci e nocciole) e tagliatele al coltello, in modo che avrete dei pezzi irregolari di varie dimensioni. Uniteli al composto, tenendone da parte un cucchiaio per decorare la superficie (se volete, altrimenti versateli tutti!).

Prendete lo stampo da ciambella, imburratelo e infarinatelo (o usate uno staccante per teglia, io lo preferisco!) e versate l’impasto livellandolo leggermente. Distribuite infine sulla superficie a frutta secca tagliuzzata rimasta.

Cuocete in forno già caldo, alla temperatura di 180 gradi, per circa 30/35 minuti.
A metà cottura controllate il vostro ciambellone rustico alla frutta secca – se la superficie dovesse scurirsi, potte coprirla con dell’alluminio per evitare che bruci. Ogni forno fa storia a sé, quindi come sempre controllate la cottura con uno stecchino.

Quando verrà fuori asciutto, togliete la teglia dal forno, e lasciate raffreddare compltamente prima di togliere il ciambellone rustico alla frutta secca dallo stampo.

Ciambella al cappuccino

Ciambella al cappuccino

Per quanto mi riguarda, il mondo si divide tra quelli che il cappuccino lo bevono al massimo fino alle 11.30 del mattino, e il resto del mondo.
I primi sono prevalentemente italiani, gli altri sono barbari coi calzini corti, che pasteggiano a spaghetti e cappuccino (la sola idea mi mette orrore!).
Lo dice anche Beppe Severgnini, e io non mi metto certo a contraddirlo!
C’è un’indulgenza nel cappuccino che il caffè non ha. L’italiano che sceglie il cappuccino è apparentemente più mite, più disposto a prendere tempo, a non consumare la pausa che si è concessa in pochi minuti.
(Raffaella De Santis, Mammiferi italiani, 2016).

Il tutto per dire che la colazione è doppia se oltre al cappuccino liquido affianchiamo anche un cappuccino solido, sotto forma di ciambella al cappuccino! Prepararla è semplicissimo; e, se non vi dovesse piacere la forma a ciambella, ne esce anche una bella torta liscia ed elegante da 22 cm di diametro, quindi non avete scuse per regalarvi un momento di dolcezza!

Ingredienti:
60 ml latte
60 ml di caffè (io ho usato quello della moka)
40 gr burro
170 gr farina 00
120 gr zucchero
1 bustina lievito vanigliato
3 uova
3 cucchiai di granella di nocciole

Procedimento:
Iniziate a preparare la ciambella al cappuccino montando le uova insieme allo zucchero. Ci vorrà un po’, perché le uova devono essere montate tantissimo, e devono risultare quasi bianche e molto gonfie.

Nel frattempo in un pentolino mettete il latte, il caffè e il burro. Il burro si deve sciogliere e il latte col caffè devono raggiungere il punto prima dell’ebollizione, senza però bollire. Mentre il caffellatte col burro si scalda per bene, iniziate a incorporare alle uova montate la farina setacciata, aiutandovi con una leccapentole. Fate il movimento dal basso verso l’alto, in modo da non smontare le uova.

Unite poi il lievito setacciato, sempre mescolando, e poi il caffellatte con il burro sciolto, sempre mescolando pian piano. Il caffellatte va messo a poco a poco, incorporando bene il precedente prima di versarne altro. In conclusione, unite anche la granella di nocciole (a me piace tantissimo, ma se non vi va o siete intolleranti, o semplicemente non l’avete, potete anche ometterla).

Mettete l’impasto della vostra ciambella al cappuccino in una forma per ciambella (o in una teglia da 22 cm) imburrata e infarinata. Ponete poi la teglia in forno ventilato già riscaldato a 150 gradi per circa 35 minuti.

Ricordatevi di controllare la cottura con uno stecchino!

Lasciate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e poi spolveratela di zucchero a velo, se vi piace. Altrimenti potete gustarla anche così, o coperta con una leggera glassa al caffè.

Io l’ho preparata con due cucchiaini di caffé e tre cucchiai colmi di zucchero a velo. La consistenza la potete scegliere come più vi piace, aggiungendo zucchero a velo o caffè.

Bundt cake di Natale

Bundt cake di Natale

Filastrocca del Natale
dacci un giorno originale
togli la rabbia da ogni cuore
metti la gioia e il buon umore.

Dona qualcosa di speciale
fai guarire chi sta male
rendi buono chi è cattivo
e chi è triste più giulivo.

Porta la voglia di fare regali
metti ai sogni un paio d’ali
riempi d’amore tutta la terra
togli l’odio, smetti la guerra.

Appendi ghirlande e luci belle
accendi la luna e tutte le stelle
crea nel cielo un nuovo bagliore:
la speranza di un mondo migliore.

Ingredienti:
3 uova a temperatura ambiente
150 gr Mix senza glutine (se non avete problemi potete usare anche la farina 00)
1 arancio bio (zeste e succo)
100 gr mandorle
16 gr lievito
125 ml olio
cannella e zenzero in polvere

per la ghiaccia reale:
un albume piccolo (circa 25/30 gr)
una busta di zucchero a velo ( circa 140 gr)
un cucchiaino di succo di limone

Procedimento:
Iniziate a preparare la bundt cake di Natale mettendo per qualche minuto le mandorle in forno caldo (180 gradi) a tostare.
Toglietele appena inizieranno a scurirsi leggermente (non le bruciate!). Dipende dai forni, ma generalmente non più di cinque minuti. Fatele raffreddare.
Una volta fredde, tritatele finemente in un mixer con un paio di cucchiai di zucchero (da togliere dal peso complessivo dello zucchero).

Mettete le uova in una terrina capiente con lo zucchero, e montatele per cinque minuti, fino a che non saranno diventate belle gonfie (devono triplicare di volume, quindi mettete la massima velocità).

Una volta che avrete finito con le uova, inserite l’olio a fio, e il succo dell’arancia (dovreste usarne circa 125 ml, lo stesso volume dell’olio. Se l’arancia è troppo piccola, aggiungete acqua – o succo di limone – fino ad arrivare a 125 ml).

Infine, iniziate ad inserire a poco a poco anche la farina setacciata, avendo cura di abbassare la velocità delle fruste al minimo. Concludete con il lievito, e poi la farina dimandorle, e le scorzette di arancia. Poi, per ultime unite anche le spezie in polvere, secondo il vostro gusto (io ne ho usato circa un cucchiaino).

Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella da 24 cm almeno (crescerà in cottura, quindi se ne avete uno anche alto è molto meglio!) e infornate a bundt cake di Natale per 40/45 minuti a forno già in temperatura a 180 gradi. Fate sempre la prova stecchino!

Sfornate la ciambella e lasciatela raffreddare prima di toglierla dallo stampo.
La ciambella è buona anche così, ma potete decorarla con la ghiaccia reale, che potete preparare sciogliendo il contenuto di una busta di zucchero a velo in un albume non freddo di frigo. Aiutatevi un una frusta a mano, per evitare i grumi. Mettete alla fine un cucchiaino di succo di limone.
Versate sulla superficie della ciambella e fate rassodare tre ore a temperatura ambiente (o per la metà del tempo in frigorifero).
Io ho decorato usando chicchi di melagrana e rametti di rosmarino, ma per la vistra bundt cake di Natale potete anche usare ribes o lamponi per dare un bel tocco di rosso natalizio!

Ciambelline alla zucca con farina integrale

Ciambelline alla zucca con farina integrale

Voglio un autunno rosso come l’amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d’uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare.
(Stephen Littleword)
Tra tutte, forse l’autunno è il mese che chiede di meno all’uomo, ma dà di più in termini di frutti e ortaggi.
Le ricette con la zucca sono infinite, salate e dolci, e quella che vi propongo oggi non solo è semplicissima, ma ha anche quel tanto di rustico che in autunno non guasta mai. E’ una girandola di toni arancioni, con un inconfondibile aroma della zucca che rende queste ciambelline alla zucca con farina integrale per fette per qualsiasi pausa di dolcezza nel corso delle vostre giornate.

Ingredienti (per 6 ciambelline):
125 gr di zucca (a crudo e già sbucciata)
1 uovo grande
50 gr farina 00
50 gr farina integrale
75 gr zucchero semolato
25 gr di burro
4 gr cremor tartaro
mezzo cucchiaino di bicarbonato da cucina
zucchero a velo per decorare

Procedimento:

Iniziate a preparare le vostre ciambelline alla zucca con farina integrale cuocendo al vapore la zucca. Io l’ho cotta nel forno a microonde utilizzando il recipiente apposito (simile a questo), ma potete anche farla al vapore alla vostra maniera abituale.
Deve diventare morbidissima.

A questo punto, frullate la vostra zucca con il burro con l’aiuto del vostro mixer da cucina. Si formerà una buonissima crema vellutata alla zucca, che dovrete lasciare da parte a raffreddare.

Nel frattempo, in una terrina mettete l’uovo con lo zucchero, e lavoratelo con le fruste fino a che il composto non diventerà bello chiaro. Solo a questo punto unite la zucca frullata, che si sarà raffreddata nel frattempo. Amalgamate gli ingredienti (anche con a frusta elettrica a bassa frequenza) e poi iniziate ad aggiungere le farine, setacciandole.

Solo alla fine unite bicarbonato e cremor tartaro.

Date un’ultima mescolata alle vostre ciambelline alla zucca con farina integrale, poi prendete gli stampini per ciambelline e riempiteli senza arricare al bordo per evitare che crescano troppo in cottura.

Mettete le ciambelline alla zucca con farina integrale in forno già caldo a 180 e cuocetele per circa venti minuti. Come sempre, controllate bene con lo stecchino il grado di cottura.

Lasciate raffreddare prima di estrarle dagli stampini, e poi spolverate le ciambelline con zucchero a velo e servite.

Se amate come me la zucca nei dolci, provate anche la mia Pumpkin pie!