Merendine allo yogurt e confettura

Merendine allo yogurt e confettura

Quanti primi giorni di scuola nella mia vita? Parecchi e li ricordo (quasi) tutti.
La prima elementare, nel teatro che mi sembrava enorme, stringevo forte la mano della mia mamma e aspettavo che chiamassero il mio nome. Tutta quella gente che si accalcava, e poi all’improvviso arriva una signora, la “mia” maestra, che mi prende per mano e mi porta via.
La prima media, un altro teatro, con le poltrone rosse. So che sarò nella sezione A, hanno pubblicato gli elenchi all’esterno. La chiamano forte “Prima A!”, e mi accodo a tante facce che diventeranno famigliari, quando all’improvviso una bambina mi si affianca. Anche lei mi prende per mano.
“Ciao, io ti conosco, venivo all’asilo con te”. Io non me la ricordo proprio, e un po’ mi sento in colpa. Ma le sorrido, le prendo la mano. Gliela ho tenuta per i tre anni successivi. Sempre insieme.

La prima superiore. Uno scalone infinito, e io mi sentivo tremendamente insicura, inadeguata, totalmente fuori posto. E poi la prima lezione all’università, e anche il primo giorno di lavoro…

Tanti primi giorni.
Se dovessi scegliere, le medie sarebbero il mio “primo” migliore, ma solo perchè sono state il mio miglior periodo a scuola e fuori da scuola. Giocavo a pallacanestro, suonavo la chitarra, vivevo in tuta e in palestra. Stavo crescendo, ma non troppo. Potevo essere qualsiasi cosa.

Erano anche i “mitici” anni ’80, che però non sembravano così mitici allora. Erano gli anni ’80 e a Milano si stava al centro del mondo, e sembrava di stare un po’ in America e un po’ in periferia.

Da un ricordo degli anni ’80 oggi vi propongo le merendine allo yogurt e confettura, che hanno attraversato i decenni e confezionate si trovano ancora nei supermercati.
Se volete farle a casa, e vi assicuro che sono anche più buone, vi bastano pochi ingredienti e uno sbattitore elettrico. Per rendere speciale anche il peggiore di primi giorni di scuola!

Ingredienti:
200 g farina 00
50 g fecola di patate
150 g zucchero
250 g (due vasetti) di yogurt alla vaniglia (o bianco)
80 g olio di semi
16 g lievito vanigliato
3 uova
1 bustina vanillina
confettura a vostra scelta (io albicocche)
zucchero a velo

Procedimento:
Le merendine allo yogurt e confettura si realizzano molto facilmente.
Rompete in una ciotola le uova, aggiungete lo zucchero e montatele fino a che non saranno belle gonfie e chiare.
Aggiungete poi lo yogurt con l’olio e mescolate.
Infine, aggiungete le polveri setacciate (farina, fecola e lievito) e mescolate con il frullino a bassa velocità per eliminare i grumi.

Prendete una teglia rettangolare o quadrata (io ne ho una 20×25), copritela con carta forno inumidita, e versate l’impasto delle merendine allo yogurt e confettura.
Livellate l’impasto, e mettetelo a cuocere nel forno caldo a 170 gradi per mezz’ora.

Lasciate raffreddare bene prima di tagliare le merendine allo yogurt e confettura a metà.
Farcitele con la confettura di vostra scelta, e poi una volta richiuse tagliatele in rettangoli e decorate con lo zucchero a velo.

Per fare le strisce io mi sono aiutata con della carta forno che ho tagliato in listarelle e le ho posate obliquamente sulla superficie delle merendine.

Tortine al cacao con cuore di marmellata

Tortine al cacao con cuore di marmellata

Non sono una grande amante del cioccolato. Se sfogliate le ricette presenti sul mio blog non ne trovate poi così tante di ricette che usano cacao, cioccolato o affini.
Non che mi stia anticipatico o non mi piaccia. Ci sono giorni in cui il cioccolato serve, e basta così.
Però non lo cerco spesso, so che in tanti inorridiranno ma mi è pure capitato di far scadere la Nutella. Che ci volete fare.

Per questo le Tortine al cacao con cuore di marmellata ve le dovete segnare perchè sono più uniche che rare in queste pagine!
In più sono anche senza glutine, che non guasta mai. Questa ricetta è anche senza lattosio, quindi va incontro anche a chi ha qualche fastidiosa intolleranza alimentare.

Le ho realizzate per partecipare a un contest culinar-fotografico (che naturalmente non vincerò mai perchè non posso rompere la tradizione!), e sono state una piacevole scoperta perchè a colazione hanno il giusto mix di gusto e leggerezza per affrontare con energia una lunga giornata.

Sono anche semplicissime da fare,quindi non avete scuse per dar loro una chance!
Le ho preparate nei contenitori di alluminio per la crème brulée perchè non avevo gli stampi per tortine più adatti, ma possono tranquillamente diventare muffin! Il topping è a scelta, io ci ho messo del cioccolato e granella di nocciole, ma volendo potete usare anche del semplice zucchero a velo o, perchè no, un buono strato di crema di nocciole (non scrivo la marca, ma avete capito!). O anche niente, sono buoni lo stesso!

Ingredienti:
2 uova
50 g farina di grano saraceno
50 g fecola o maizena (*)
70 g farina di riso
100 g zucchero (consiglio di usarne uno fine, se usate quello di canna preferitelo extrafine)
100 ml di olio dal sapore non intenso (io ho usato quello di mais)
100 ml di latte di mandorle
20 g cacao
6 gr lievito per dolci(*)
cannella a piacere

marmellata (quindi arance!) oppure la confettura che più vi piace (io consigio i frutti rossi, oppure le fragole)

(*) se preparate il dolce per persone celiache, fate molta attenzione a che i prodotti siano specifici per celiaci

Preparazione:

Setacciate insieme le farine con il cacao e agli amidi (fecola o maizena), e poi anche il lievito.
Mettete da parte.

Montate quindi le due uova (che devono essere a temperatura ambiente!) con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e spumose.

Per ultime, aggiungete le farine setacciate in due/tre riprese, sempre mescolando aiutandovi con una frusta a mano, o le fruste elettriche alla più bassa velocità possibile.

Infine, unite al composto anche la cannella. Io ne ho messo mezzo cucchiaino scarso, la potete anche omettere se non la gradite.

Ungete e infarinate i vostri stampini. Se usate i pirottini di carta per i muffin, ovviamente non vi serve!
Versate l’impasto tenendovi a circa 2/3 della capienza del contenitore.

Mettete al centro di ciascuna delle Tortine al cacao con cuore di marmellata un cucchiaino di marmellata di arance, oppure di confettura.

Potete anche usare della Nutella per una Tortina più golosa – in questo caso vi consiglio di mettere un vassoio coperto di carta forno in freezer per una mezz’ora, mettendovi sopra un cucchiaino scarso di Nutella per ciascuna Tortina (ne escono circa 10, dipende dalla grandezza dei vosti stampi), in modo che congeli. Così, quando cuocerà con le Tortine, non si depositerà sul fondo ma resterà all’interno dell’impasto.

Cuocete le Tortine al cacao con cuore di marmellata in forno già caldo ai canonici 180°C per 15/20 minuti (fate sempre la prova stecchino!).

Una volta raffreddati, potete decorarli con il cioccolato fuso a bagnomaria e la granella di nocciole, oppure con un bel cucchiaio di crema alle nocciole, o ancora con una spolverata di zucchero a velo.

Biscotti al grano saraceno e mandorle

Biscotti al grano saraceno e mandorle

Poche cose danno più soddisfazione come una casa riscaldata dal forno, quando fuori piove e fa freddo, e un profumo di biscotti che è mille volte meglio di una foresta di arbre magique!
Questi biscotti al grano saraceno e mandorle sono proprio fatti apposta per darci quella sensazione di casa e di calore che in autunno e in inverno ci si deve concedere, ogni tanto.

Sono anche abbastanza semplici da realizzare, non ci vuole molto tempo a preparare la frolla (basta una ciotola!), e potete sbizzarrirvi con la fantasia a creare forme diverse e ripieni o glasse golose.
Tra l’altro, io ho usato come complemento al grano saraceno la farina di mandorle, ma sono ottimi anche con la farina di nocciole o di noci (se non l’avete, basta tritare finissima la frutta secca che avete in dispensa!).

Questa ricetta è la evoluzione dei Biscotti di frolla al grano saraceno, stessa filosofia, e gusto a volontà!

Nella versione di oggi li ho accompagnati alla confettura di fragole che avevo in casa, ma va benissimo qualsiasi altra marmellata o confettura, così come una buona crema di mandorle o di nocciole.

Ingredienti:
200 gr farina di grano saraceno
50 gr farina di mandorle (o mandorle tritate fini con il mixer)
120 gr zucchero (di canna o anche semolato, io ho usato il semolato)
120 gr burro ammorbidito
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
1 uovo

marmellata o crema a scelta
zucchero a velo per decorare

Preparazione:
Iniziate a preparare i biscotti al grano saraceno e mandorle montando il burro morbido con lo zucchero e l’estratto di vaniglia.

Aggiungete poi anche l’uovo, che potete incorporare mescolando con una forchetta, e infine la farina di grano saraceno e quella di mandorle. Aggiungete anche il pizzico di sale.

Iniziate ad impastare prima con la forchetta e poi a mano. Quando l’impasto sarà ben compatto potete coprirlo con la pellicola alimentare per farlo riposare in frigo almeno un’ora.

Riprendete quindi il vostro impasto, e stendetelo con l’aiuto di un matterello tra due fogli di carta forno, a una altezza di circa mezzo centimetro o poco meno.

Con l’aiuto di una formina, tagliate i biscotti della forma desiderata. Io questa volta ho creato dei bei biscottoni, ma anche le formine più piccole vanno bene (usciranno all’incirca un paio di teglie).

Se volete, potete anche usare le formine con il foro sopra per mostrare il ripieno.

Infornate i biscotti in forno già caldo a 170 gradi per circa dieci/quindici minuti.
Poichè dipende dalla grandezza e altezza dei biscotti, a dieci minuti date un’occhiata in forno per evitare che brucino.

Toglieteli dalla teglia solo quando si saranno un po’ freddati, perchè all’inizio appena fuori dal forno i vostri biscotti al grano saraceno e mandorle saranno piuttosto morbidi.

A questo punto, potete accoppiarli a due a due con della marmellata, o anche una crema (alle mandorle o nocciole), e cospargerli con lo zucchero a velo.

Crostata di grano saraceno alla marmellata

Crostata di grano saraceno alla marmellata

In questo periodo così difficile, non è semplice trovare la motivazione per guardare avanti, verso un futuro così incerto.
Eppure, come dice la protagonista al termine del film “Caterina va in città” (se non lo avete mai visto, guardatelo, è un pugno nello stomaco dato con un sorriso) Al contrario dei pesci che coi loro occhi guardano di lato e delle mosche che guardano dappertutto, noi umani possiamo solo guardare avanti.
Quindi guarderemo avanti, anche se abbiamo paura che alla fine non andrà proprio tutto bene.

Non è nemmeno semplice guardare avanti con la voglia di sperimentare. Ma cerco di stare ben dentro a questa realtà anche attraverso la cucina, che è il mio piccolo rifugio minimo. Stranamente in questo periodo non ho voglia di grandi opere – cerco di mantenere i piedi in terra con ricette semplici, rustiche, adatte a tutti.
Oggi vi lascio una ricetta semplice, la crostata di grano saraceno alla marmellata. Per un dolce da credenza così semplice, avevo tentato di fare una decorazione un po’ complessa, fallita miseramente. Però dai, come si dice… conta il pensiero!

Ingredienti:
200 gr farina di grano saraceno
60 gr di maizena
100 gr zucchero
90 ml olio di semi
1 uovo (grande, se possibile)
la scorza di mezzo limone bio
4 gr lievito per dolci senza glutine
un pizzico di sale
confettura a vostra scelta

Procedimento:
Per una teglia di circa 22 cm (può arrivare fino a 24 cm).
Iniziate a preparare la crostata di grano saraceno mettendo insieme in un contenitore tutti gli ingredienti secchi, cioè la farina di grano saraceno, la maizena e il lievito, e mescolate.

Mettete poi in una ciotola abbastanza capiente l’uovo, lo zucchero e il sale. Mescolate in modo da amalgamare gli ingredienti, e poi versate l’olio, sempre mescolando, e la scorza del limone (un po’ come il procedimento della pasta frolla senza burro che trovate qui).

A questo punto, iniziate a incorporare i secchi nella parte liquida dell’impasto, mescolando prima con la forchetta e poi, quando l’impasto avrà raggiunto un po’ di consistenza, con le mani.
Appena l’impasto sarà liscio, copritelo con la pellicola alimentare e fatelo riposare circa un’ora in frigorifero.

Successivamente, riprendete l’impasto e stendetelo in forma circolare tra due fogli di carta forno con l’aiuto del mattarello. Inserite l’impasto steso (al massimo deve essere alto circa 4 mm) nella vostra teglia. Potete lasciare sotto la carta forno, oppure imburrare e infarinare col grano saracenmo la teglia, come preferite.

Con i rebbi della forchetta, bucherellate il fondo della crostata di grano saraceno e poi versatevi sopra uno strato di confettura, a vostra scelta. In questo caso io ho usato la confettura di mirtilli che avevo a casa. Lavorate poi ancora la pasta che è avanzata disegnando le tipiche losanghe della crostata, oppure i disegni che preferite.

Infornate la crostata di grano saraceno nel forno già caldo a 170 gradi per circa 35 minuti. Potete, se lo avete, spennellare la superficie con del latte di mandorla. In questo caso non lo avevo e non l’ho usato, non pregiudica il sapore nè la consistenza, rende solo più colorata la superficie della crostata.

Crostata alla farina di castagne senza glutine

Crostata alla farina di castagne senza glutine

Il mondo del foodblogging è variegato e spesso bizzarro. Per questo, quando si trovano appassionati veri e particolarmente creativi, io cerco di imparare quanto più posso. Sono felice di attingere dal loro enorme bagaglio di esperienze e di talento.
E’ da diverso tempo che seguo Alice del blog Panelibrinuvole, e mi sono spesso ispirata alle sue immagini evocative e alle ricette originali. Complice questo tempo buio, nel quale tutti siamo costretti tra quattro mura, ne ho approfittato per vuotare la dispensa dai vari pacchetti di ingredienti semi finiti. E mi è parsa l’occasione migliore per proporre la mia versione senza glutine di una sua ricetta, la crostata con farina di castagne.

La crostata alla farina di castagne senza glutine ha un sapore deciso e avvolgente, e sono certa che sarà apprezzatissima (il nostro celiaco di casa l’ha certamente apprezzata molto!). In questo caso ho approfittato per usare un vasetto di marmellata di albicocche prossimo alla scadenza, ma nulla impedisce che utilizziate quella che preferite. Non servono strani arnesi, bastano le mani e un po’ di tempo per realizzare col cuore qualcosa per le persone a cui vogliamo bene.

Ingredienti:
220 gr farina di castagne
80 gr di mix di farine senza glutine (io ho usato il mix universale di Schar)
135 gr di burro freddo a cubetti
1 uovo e un albume
90 gr zucchero a velo
340 gr confettura a scelta

Procedimento:
Mettete in una ciotola capiente gli ingredienti secchi, cioè la farina di castagne, il mix senza glutine, e lo zucchero, e mescolate bene. Aggiungete poi il burro a pezzetti, e lavorate il tutto con le mani, in modo che si formi un composto sbricioloso.
Solo a questo punto unite l’uovo e l’albume.
Continuate a lavorare l’impasto fino a che non sarà liscio e compatto.
Mettetelo poi a riposare in frigorifero per un paio di ore, coperto con la pellicola.

Fate riposare il panetto fuori frigo per un quarto d’ora prima di iniziare a stendere l’impasto.
Questa quantità è sufficiente per una teglia del diametro di 22 cm. Io l’ho usata per uno stampo da crostata da 20 cm e ho usato l’impasto rimanente per fare dei golosissimi biscotti.

A questo punto potete procedere a stendere l’impasto con l’aiuto di un mattarello. Più o meno lo spessore deve essere di tre o quattro millimetri (io sono andata a occhio…). Foderate lo stampo da crostata dalla carta forno, oppure imburratelo e infarinatelo (io ho fatto così) e mettete l’impasto steso sullo stampo, bucherellando il fondo con i rebbi della forchetta.

Mettete all’interno del guscio la marmellata, livellate bene e poi usate l’impasto rimanente per le decorazioni. Io mi sono ispirata ad Alice per renderle il dovuto omaggio, ma potete sbizzarrirvi come più vi piace.
Rimettete poi la crostata in freezer per una ventina di minuti, così manterrà la forma una volta in forno.

Scaldate il forno a 180 gradi statico, e mettete a cuocere la crostata per circa 35 minuti. Aspettate che si sia freddata prima di estrarre dallo stampo la vostra crostata di farina di castagne senza glutine e servirla.

Brioches vegan semi integrali

Brioches vegan semi integrali

Ci sono diverse tecniche zen per ritrovare la calma, tutte quante hanno in comune il tempo, e la lentezza con cui si devono svolgere. Il vasetto di miele, il chicco di riso, masticare lentamente…. a cui ne aggiungo un’altra. Prendersi cura di un lievitato.
Il lievitato non corre, ma cresce. Lentamente, si prende il suo tempo. Puoi fare quel che vuoi, puoi anche osservarlo per ore e ti sembrerà di non aver percepito il cambiamento. Ma quella mezz’ora che ti sarai distratto, ecco là farà il miracolo!
Io mi perdo dietro ai lievitati, e ogni volta che il miracolo si ripete mi sento come i bambini davanti a fuochi artificiali. Chimicamente so come succede il tutto, ma per quanto possa aver studiato, o mi possa anche solo spiegare i fenomeni fisici alla base, resta il fatto che l’anidride che resta imprigionata dal lavoro dei lieviti col calore… mi sorprende!
Per queste brioches vegan semi integrali ho però penato un pochino, perchè veramente la lievitazione è stata lentissima e mi ha quasi ingannata. L’impasto è cresciuto relativamente poco nel corso delle prime tre ore di lievitazione, e credevo veramente che il freddo che avevo in casa avesse rovinato tutto. Invece, come per miracolo, alla seconda lievitazione le brioches sono diventate belle turgide e in cottura il miracolo si è completato!

Le ho riempite con della marmellata di fragole proprio perchè volevo tenere il tema vegano, però se non avete esigenze particolari, vi assicuro che un paio di quadretti di cioccolato gianduia al loro interno sono spettacolari! Il tutto, unito alla facilità dell’impasto (e se avete una impastatrice ancora di più) da’ come risultato delle brioches leggere, fragranti e perfette.

Ingredienti (per 6 brioches di media grandezza):
150 gr di farina integrale
100 gr di farina 00
75 gr di zucchero (di canna)
3 gr di lievito fresco
15 gr di margarina (o burro vegano, io ho usato questo)
50 gr di olio vegetale
una bustina id vanillina vegan (o poco più di mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia)
un pizzico di sale
120 gr di latte di mandorla
marmellata a piacere

Procedimento:
Nella ciotola della impastatrice mettete le due farine (e la vanillina) e lo zucchero, e mescolate (mettete il gancio per impastare). Se non avete la impastatrice, fate questo procedimento a mano (è facile comunque, magari un po’ più faticoso…).

Sciogliete il lievito nel latte, che non deve essere freddo di frigo, al massimo a temperatura ambiente.

Azionate poi la impastatrice e iniziate a versare a poco a poco il latte con il lievito sciolto, facendolo assorbire agli ingredienti secchi. Quando i lcomposto sarà diventato omogeneo, mettete un pizzico di sale, l’olio, e se avete scelto di mettere l’estratto di valiglia al posto della vanillina, meglio metterlo adesso (avendo una base liquida. Se avete scelto la vanillina, va coi secchi). Continuate a impastare per circa cinque minuti, e per ultimo unite la margarina (tiratela fuori dal frigo qualche minuto prima di iniziare a impastare) e impastate ancora per almeno altri dieci minuti.

Si formerà un impasto molto idratato e molto morbido, anche un po’ appiccicaticcio, ma è normale!

Mettete l’impasto in una boule che avrete unto con dell’olio, copritela con della pellicola per alimenti e un canovaccio e lasciatela lievitare (meglio nel forno che sta riparata) per almeno tre ore.

Prendete poi l’impasto, spolverate il piano di lavoro di farina e poi stendetelo con l’aiuto del mattarello in uno sfoglia abbastanza sottile formando un rettangolo lungo. Tagliatelo poi in triangoli (io mi sono aiutata con la rotella per tagliare la pizza). Anche se i triangoli sono irregolari va bene lo stesso!

Prendete la base di ogni triangolo e incidetela leggermente (un paio di cm)e iniziate ad arrotolare ciascuna brioche vegan semi integrale a partire dalle due estremità alla base. Mettete poi un po’ di marmellata al centro (un cucchiaino direi, così non esplode fuori), e continuate ad arrotolare. Tirate leggermente la punta prima di chiuderla sotto la brioche, così si sigillerà meglio e la forma sarà più carina!

Mettete tutte le brioches che avrete realizzato sulla placca del forno coperta dalla carta forno, poi copritele ancora con la pellicola alimentare e rimettetele a lievitare in forno altre due ore.

Al termine, accendete il forno (senza le brioches!) per portarlo a una temperatura di 180 gradi (statico), e quando sarà caldo togliete la pellicola alimentare dalle brioches, e mettete le brioches vegan semi integrali a cuocere in forno per 15/18 minuti.

Quando saranno cotte, fatele intiepidire prima di gustarle!

Biscotti di frolla di San Valentino

Biscotti di frolla di San Valentino

Buon San Valentino!
Il giorno più sdolcinato e cuoricioso dell’anno, il giorno delle rose in metropolitana, dei cioccolatini a quintali, dei filimini romantici e delle cene a lume di candela.
Sarebbe bello se tutti i giorni fossero così, o almeno – fossero un po’ così.

Basterebbe che tutti i giorni ci si volesse più bene gli uni con gli altri, e si rispettasse ogni persona, e la si amasse oltre le differenze. Perchè è questa la ragione per cui San Valentino (che era un vescovo) è diventato il santo dell’amore: benedisse l’unione di un pagano e una cristiana, purtroppo malata incurabile, e pregò che il loro amore fosse eterno.
Pare che i due spirarono insieme abbracciati, e le loro ossa ancora sono conservate in quella posizione.

Quando si dice finchè morte non ci separi…. un filo macabro, però.

Sono invece dolcissimi questi semplici biscotti di frolla con un dolce ripieno di marmellata, che oggi ho voluto rossa per l’occasione (ma ci potete mettere il gusto che volete, e farli della forma che più vi piace!). I biscotti di frolla sono classicissimi, potete usare la frolla vostra tradizionale, una vegan, o all’olio (la mia ricetta della frolla all’olio la trovate qui).

Oppure quella della ricetta che vi scrivo qui sotto, che uso anche per crostate e altre preparazioni simili, quando non ho proprio voglia di fare la dieta!

Ingredienti:
250 gr farina 00
100 gr burro
100 gr zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina/1 cucchiaino di estratto di vaniglia (oppure, se vi piace, la scorza di un limone finemente grattugiata).
marmellata di fragole, o a vostra scelta

Procedimento:
Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti e iniziate ad impastarli tra loro a mano (ci vuole un po’ di olio di gomito, ma nemmeno poi tanto).
Se avete una planetaria, usate il gancio a foglia per impastare meglio gli ingredienti, a una media velocità.

Quando l’impasto sarà divenuto liscio e compatto, copritelo con la pellicola alimentare, e mettetelo in frigorifero a riposare almeno mezz’ora.

Trascorsa la mezz’ora, accendete il forno per scaldarlo a una temperatura di 180 gradi.
Stendete poi l’impasto con l’aiuto del mattarello, e tagliate i vostri biscotti della vostra forma preferita. Io, solitamente, faccio una frolla più sottile per la parte sotto, e una leggermente più alta per la parte superiore. In metà dei vostri biscotti, create un foro al centro con un tagliabiscotti più piccolo, in modo che si veda il ripieno.

Usate per infornarli una teglia (anche la leccarda del forno) coperta di carta forno.
Metteteli infine in forno già caldo per circa 10 minuti. Devono cuocere ma senza scurire troppo.

Una volta tolti dal forno, prima di staccarli dalla teglia attendete qualche minuto, in modo che si possano solidificare. Metteteli infine a raffreddare su una gratella, e quando saranno a temperatura ambiente mettete sul biscotto che fungerà da base un mezzo cucchiaino di marmellata, e poi chiudetelo con il biscotto forato.

Se volete potete spolverizzarli di zucchero a velo, oppure mangiateli anche così – i biscotti di frolla sono buoni sempre e comunque!

Linzer cookies vegani

Linzer cookies vegani

I Linzer cookies, sono la versione biscotto della più famosa Linzer torte, dolce tipico austriaco che alcuni fanno risalire addirittura al 1600! Questa torta, che è originaria di Linz, ridente cittadina austriaca, è famosissima perchè è un tripudio di mandorle, nocciole, zucchero a velo e marmellata… e tanto, tanto burro, nella miglior tradizione tedesca!
non sono dolci tipicamente natalizi, o per lo meno non nascono proprio per questo, ma negli anni sono diventati una delle più belle tradizioni natalizie quella dell’offrirli ai propri ospiti. Sarà per la marmellata rossa di lamponi (ma anche le fragole vanno benone!), e quella nevicata romantica di zucchero a velo… ma i Linzer cookies sono diventati i più classici biscotti natalizi.

Oggi vi propongo i Linzer Cookies Vegani, quindi bando a burro e ogni latticino, così come uova e ogni altro derivato animale. Perfetti per concedersi qualche golosità, restando leggeri. Con la farina di mandorle e la cannella conservano tutto il loro sapore e la loro fragranza, tanto che… sono finiti in un baleno!
In più, se ancora non siete convinti…. sono facilissimi da fare! E sono sicura che avete già a casa tutti gli ingredienti per prepararli. Scommettiamo?

Ingredienti:
150 gr farina integrale
70 gr farina di mandorle (o mandorle tritate finissime)
30 gr farina di riso
60 ml di acqua calda (non bollente! va benissimo quella che esce calda dal lavandino)
100 gr zucchero di canna
60 ml di olio di mais o di riso (o qualsiasi olio vegetale)
mezzo cucchiaino di bicarbonato
mezzo cucchiaino di cannella
zucchero a velo q.b.
marmellata di lamponi (io fragole)

Procedimento:
Iniziamo a preparare i Linzer Cookies Vegani mettendo lo zucchero nell’acqua calda e mescolando fino a che non si sarà sciolto. Aggiungiamo poi (sempre mescolando con una forchetta) anche l’olio.
Mettete poi tutte le farine in un unico contenitore, e amalgamatele tra loro.
Iniziamo a questo punto a unire ai liquidi gli ingredienti secchi, ma poco per volta, così si assorbiranno meglio. Una volta completata questa operazione, unite anche il bicarbonato e la cannella.

Impastata un’ultima volta, e quando si sarà formato un panetto di impasto compatto, mettetelo almeno un’ora in frigorifero, coperto dalla pellicola alimentare, in modo che si stabilizzi.

Una volta trascorsa un’ora (potete anche lasciarlo tutta la notte in frigo), prendete il vostro impasto e stendetelo con l’aiuto di un mattarello su un foglio di carta forno a un’altezza di circa 4 o 5 mm. Tagliate i vostri biscotti delle forme che più vi piacciono – in metà dei biscotti praticate un foro al centro così si potrà vedere il ripieno di marmellata.
Per questa operazione potete usare, se le avete, le particolari formine per biscotti (tipo queste della Tescoma), ma potete anche fare in maniera più artigianale, aiutandovi magari col beccuccio più largo della sac à poche.
Infornate poi i vostri biscotti nel forno già caldo a 180 gradi (modalità statica) e cuocete i vostri Linzer Cookies Vegani per circa 10 o 12 minuti.

Una volta cotti, non staccateli subito dalla teglia, ma lasciateli raffreddare.

Accoppiateli poi a due a due (uno con il buco e uno senza) ed uniteli mettendo un po’ di marmellata al centro. Decorateli con zucchero a velo.

Può darsi che non abbiate abbastanza teglie per cuocere i vostri Linzer Cookies Vegani tutti insieme. In questo caso, tra una infornata e l’altra rimettete i biscotti già tagliati, o la frolla ancora da stendere, in frigorifero o in freezer per qualche minuto, in modo che mantengano la loro forma.

Se volete provare la mia versione della Linzer Torte, che oltre ad essere vegana è anche gluten free, trovate il link alla ricetta qui.

Pancakes e confettura di prugne e vaniglia

Pancakes e confettura di prugne e vaniglia

Le colazioni lente dei giorni di festa o di vacanza, l’atmosfera tranquilla e ovattata, le case che si rianimano con calma, in silenzio.

Sono lo scenario perfetto per concedersi anche il tempo di preparare degli ottimi pancakes, leggerissimi perchè senza burro né olio. Visto che siamo in estate, perchè non approfittare e preparare per tempo anche una deliziosa confettura? Detto fatto!

Vi lascio sia la ricetta dei pancakes leggeri, sia quella della confettura di prugne rosse e vaniglia, che è diventata prestissimo una delle preferite di casa. Siete pronti?

Ingredienti per i pancakes:
200 gr farina 00
250 ml latte
70 gr zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento:
In una ciotola mettete lo zucchero con l’uovo, e sbattete per bene con una frusta a mano, in modo che gonfino un pochino (ma non è necessario che diventino gonfissimi). Aggiungete poco per volta il latte, sempre sbattendo, e poi le polveri setacciate, anche qui continuando a sbattere con la frusta per evitare i grumi.
Scaldate una pentola antiaderente, e quando il fondo sarà caldo versatevi un po’ di impasto (3/4 cucchiai circa, ma dipende da quanto grandi li volete). Quando inizieranno a crearsi le bollicine in superficie, è ora di girare i pancakes e di cuocerli un paio di minuti anche sull’altro lato.

Potete gustarli con quel che più vi piace, Nutella, crema… quello che vi va! Io oggi ve li propongo con una coloratissima confettura di prugne e vaniglia che ho preparato così:

In una padella antiaderente ho messo 800 gr di prugne rosse a pezzetti, private di buccia e nocciolo. Ho aggiunto mezzo limone spremuto e quattro cucchiai di zucchero, oltre alla punta di un cucchiaino di estratto di vaniglia. Ho lasciato cuocere a fuoco bassissimo, mescolando spesso, per circa trenta minuti – tanti sono bastati per vedere disfarsi le prugne in una sugosa poltiglia.

A questo punto ho riempito con la confettura ancora molto calda dei barattolini sanificati arrivando fino a circa 1 cm dal bordo, e ho chiuso con il coperchio nuovo, lasciando raffreddare il barattolo a testa in giù per far formare il sottovuoto.
Questa quantità ha riempito un barattolo da 25 cl.

I pancakes e la confettura di prugne e vaniglia diventeranno presto la vostra colazione preferita, ne sono sicura!

Confettura di pesche e rosmarino

Confettura di pesche e rosmarino

Nessuna poesia potrebbe offuscare la bellezza d’una limpida sera di estate, i grilli in lontananza, un buon libro tra le mani, la luce di una candela e quella sensazione che il mondo sia racchiuso in quell’istante.”

Sono tanti anni che torno, d’estate, in Maremma. Ci torno anche d’inverno, anche se solo con i ricordi, perchè quando le giornate si accorciano, e i vestiti si appesantiscono, mi conforta ripensare alle giornate piene di sole, al rumore del mare, al canto dei grilli e delle cicale, ai banchi del mercato colmi di frutta e verdura di mille colori e profumi.

Quando sono qui, tolgo l’orologio, per rimetterlo il giorno della partenza. Soprattutto, faccio progetti, penso, immagino, sogno. E mi preparo la confettura, perché con questa frutta meravigliosa, nata e cresciuta a pochi chilometri da qui, è veramente un peccato non approfittarne!

La frutta si sposa benissimo con tante spezie ed erbe aromatiche, e uno degli accostamenti più classici è quello delle pesche con il rosmarino fresco. Vi lascio la ricetta (facile da paura) della confettura di pesche e rosmarino che ho realizzato qualche giorno fa, una quantità per un barattolo di vetro di circa 170/200 gr (o 310 ml).

Ingredienti:
– 2 pesche gialle (private di buccia e nocciolo)
– 1 piccolo rametto di rosmarino fresco
– 3 cucchiai di zucchero semolato
– succo di mezzo limone

Procedimento:
Mondate e pelate le pesche, e togliete il nocciolo. Tagliatele a pezzettini piccoli, o a fettine, secondo il vostro gusto (se li taglierete più grossi ci metteranno qualche minuto in più a cuocere, ma resteranno dei pezzettoni; se la preferite più cremosa, optate per pezzi più piccoli).

Metteteli in una padella antiaderente sufficientemente grande, in modo che possano cuocere in maniera omogenea. Irrorate con il succo di limone, e poi spargete sopra lo zucchero, e rimestate facendo attenzione a coprire tutta la frutta.

Mondate anche il rosmarino, e tagliatelo in pezzetti, lasciando anche il legnetto così sarà più semplice toglierlo, se lo preferite, e mettetelo nel tegame.

Cuocete a fuoco medio basso, fino a che la frutta non inizierà a sfaldarsi, rimestando spesso per evitare che si attacchi o che lo zucchero caramellizzi troppo. Non vi preoccupate se sarà un po’ morbida, perchè comunque si condenserà raffreddando.

Se volete, potete passarla ancora bollente al minipimer, oppure (come ho fatto io) schiacciatela con una forchetta, in modo che resti di una consistenza molto rustica e irregolare.

Prendete un vasetto già sanificato, con un tappo nuovo, e riempitelo con la confettura di pesche e rosmarino ancora bollente, fermandovi a circa un centimetro dal bordo.

Chiudete il barattolo e lasciatelo raffreddare a testa in giù, in modo che si formi il sottovuoto.

Conservate la confettura di pesche e rosmarino al riparo da fonti di luce e di calore.