Il tempo delle mele e la torta di mele, mandorle e arancia

Il tempo delle mele e la torta di mele, mandorle e arancia

Da cosa si capisce che è arrivato l’autunno?
Potrei dirvi le foglie che cadono, o il freschetto alla mattina.
Le giornate che si accorciano, i pantaloni che si allungano. Le finestre che si chiudono, e le coperte che si stendono.

Nulla per me parla più di autunno che il profumo di una buona torta di mele che cuoce nel forno.
Quell’aria calda di spezie, zucchero e frutta racconta di coccole, abbracci che scaldano, e gocce di pioggia che rigano i vetri delle finestre.
Mi è sembrato giusto inaugurare la nuova stagione proprio con lei, una torta di mele. Ma non una torta qualunque. Una Torta di mele budinosa.

L’ho soprannominata così perchè ha una consistenza molto particolare, quasi cremosa. Piena di frutta, con un leggero sentore di arancia e mandorle, questa torta è stata una bella (e fortunata) scoperta.
Pensavo in realtà di averla sbagliata, perchè volevo usare anche con le mele il tipo di lavorazione della mia prima Torta di carote e mandorle, quella in cui avevo montato a parte gli albumi per dare un po’ di consistenza al dolce. Solo che questo impasto mi era venuto davvero molto liquido, ed ero preoccupata che in forno non sarebbe mai lievitato, cotto… insomma, che sarebbe stato un disastro.

Invece la torta alle mele, arance e mandorle non solo è venuta bene, ma ha anche una consistenza molto da dessert, e in bocca esplode per intero il sapore e la fragranza delle mele. Ho usato il latte di mandorla per intensificare anche il profumo di mandorle, ed è così diventata anche una torta senza lattosio.
Soprattutto, è una torta buona e facilissima, per dare il benvenuto alla stagione, ops… al tempo delle mele!

Ingredienti (per una taglia da 20 cm):
3 mele (sono circa 650 g di peso, più o meno)
90 g zucchero semolato
100 g farina 00
1 cucchiaio di amido di mais
1 cucchiaio di marmellata di arance
succo di un’arancia
2 uova
8 g lievito per dolci
100 ml latte di mandorla
mandorle a lamelle per la decorazione
zucchero a velo per la decorazione

Preparazione:
Questa Torta di mele, mandorle e arancia è molto facile, e il passaggio più difficile (o quello più lungo) è di sbucciare e tagliare a pezzettini tutte le mele.
Mettetele poi in una ciotola e irroratele con il succo dell’arancia.
Se aveste a disposizione un’arancia bio, provate ad aggiungere anche la buccia grattugiata (io non l’avevo, ma dal profumo secondo me non starebbe male!).

In un’altra ciotola mettete le polveri (lo zucchero, la farina setacciata col lievito e l’amido di mais), e poi aggiungete mescolando i tuorli, il latte e il cucchiaio di marmellata.

Per ultime, aggiungete le mele con il succo, e mescolate con un cucchiaio di legno.

Montate a neve molto ferma gli albumi, e incorporateli nell’impasto con le mele, facendo attenzione a non smontarli.

L’impasto potrebbe essere abbastanza liquido, ma deve esserlo.

Prendete la vostra teglia, foderatela con la carta forno, e versate l’impasto, cercando di distribuire le mele su tutta la superficie.

Infornate la vostra Torta alle mele, arance e mandorle in forno già caldo a 170 gradi, e cuocetela per almeno 50 minuti. Io l’ho messa sul ripiano più basso del forno.
A metà cottura, se vedete che la superficie si sta scurendo, vi consiglio di coprire la superficie con un foglio di alluminio, così non si brucerà.

La torta è pronta quando lo stecchino uscirà solo leggermente umido.

Fate raffreddare bene prima di estrarla dalla teglia e servitela spolverata di zucchero a velo, se vi piace.

Finta tarte tatin per una mela al giorno

Finta tarte tatin per una mela al giorno

La mela è il frutto primordiale. Adamo ed Eva, c’è un inizio più inizio? E la mela era già là.
Ma da dove veniva?
Il quesito sembra simile a quello classico dell’uovo e della gallina, ma forse ci possiamo fermare un po’ prima. Da studi parrebbe che la mela arrivi dritta dritta dall’Asia Occidentale, e si sia diffusa in tutto il Mediterraneo. Greci e Romani la conoscevano, la coltivavano, e dalla longevità delle rispettive civiltà direi che il famoso detto della mela al giorno potrebbe essere anche vero.

La mela si è fatta in Occidente una cattiva reputazione, per colpa di una lettura un po’ “così” della tradizione ebraica, o almeno, quella che è arrivata nel mondo cristiano. Infatti, nella tradizione del Talmud pare che i frutti dell’albero della conoscenza fossero altri (grano, fichi e uva – mele non pervenute). C’è una sola fonte del Midrash che parla della mela come il frutto della conoscenza, con tutte le conseguenze che sappiamo. Vai a capire perchè, questa unica voce è diventata quella che è arrivata a noi.

Tuttavia, la nomea non proprio meravigliosa di questo frutto non ne ha scoraggiato il consumo – e per fortuna! Le torte di mele sono le regine dell’autunno, fanno “casa” come nessun altro dolce, e sono dolcezze che coccolano e riscaldano. Questa versione della Finta tarte tatin è superbuona, ed è piuttosto semplice da realizzare. Contrariamente alla tradizione, mi sono concessa un po’ di burro, per coccolarmi un po’ visto il weekend un po’ deprimente passato con il torcicollo.
Ma vi giuro, è poco poco, e poi ogni tanto non fa così male!

L’ho chiamata finta tarte tatin perchè della tarte tatin ha solo la mela sottosopra. Non sapevo davvero come chiamarla, torta di mele era troppo semplice.. ma non chiamatela, mangiatevela in un sol boccone!

Ingredienti (per una tortiera da 18/20 cm):
2 mele
150 g farina 00
150 g zucchero
3 uova a temperatura ambiente
70 g burro
16 g lievito per dolci
150 ml succo di mela
due manciate di nocciole

Preparazione:
La finta tarte tatin non è affatto difficile da realizzare. E’ solo un po’ laborioso preparare il caramello perchè richiede un po’ di tempo, ma nemmeno poi così tanto, se ci pensate.

Anzitutto dividete gli albumi dai tuorli, e montate questi ultimi con 100 g di zucchero (gli altri 50 g serviranno per il caramello). Quando saranno belli chiari e spumosi, aggiungete il burro fuso (ma solo 50 g, gli altri 20 serviranno per il caramello) e il succo di mela, e mescolate bene.
Successivamente unite anche la farina e il lievito setacciati (devono incorporare aria).

A questo punto montate a neve ben ferma gli albumi, e poi incorporateli al resto del composto, mescolando dal basso verso l’alto.

Prendete ora le nocciole e sminuzzatele al coltello.
Tagliate anche le mele a spicchi un po’ sottili (ma non a velo, ci vuole un po’ di consistenza), privatele del torsolo e della buccia e mettetele da parte.

Ora potete preparare il caramello: prendete una piccola casseruola, meglio se antiaderente, e fate sciogliere il burro e lo zucchero. Appena inizierà a cambiare colore, trasferitelo all’interno della teglia (meglio apribile) che avrete precedentemente foderato di carta forno.

Spargete sopra al caramello le nocciole, e poi mettete le mele a raggiera.

Infine, versate sopra le mele l’impasto, picchiando leggermente la teglia sul tavolo per eliminare le bolle e far scendere un po’ l’impasto tra le mele.

Cuocete la firnta tarte tatin in forno già caldo a 180 gradi per circa 25 o 30 minuti (controllate bene con il vostro forno, poichè ognuno fa storia a sé).

Attendete che la finta tarte tatin sia fredda per toglierla dalla teglia e ribaltarla sul piatto.
Fate attenzione, perchè il caramello sarà molto morbido e tenderà a gocciolare!
Ma è proprio questo il bello… il caramello avrà intriso tutta la frutta e l’impasto, creando un effetto molto cremoso.

Latte cotto al cocco e le mele nuove

Latte cotto al cocco e le mele nuove

Il sole di settembre è dolce e gentile. Caldo abbastanza per non scottare, e fresco abbastanza per dare i brividi al primo mattino. Non è invadente, si insinua appena tra le tende, le fa fremere un poco, mentre dal piano di sotto sale un leggero profumo di caffé.

Tra agosto e settembre si raccolgono le mele nuove. Piccole, fragranti e profumate, come il sole di settembre. Era la seconda metà degli anni ’80 quando feci la prima prima, e finora unica, raccolta di mele nuove. Settembre inoltrato, un pomeriggio dal sole incerto, nelle campagne nei dintorni di Padova. Un piccolo campo di amici di famiglia, all’interno di una tenuta antica appena ristrutturata, con un simpatico cavallino in una stalla di fortuna. E le mele verdi.
Per una cittadina come me, la raccolta della frutta era un evento unico, e l’impaccio nel maneggiare anche le più piccole cesoie era insieme eccitante e spaventoso. Come Edward mani di forbice, arrampicata su una scaletta, cercavo di decidere se fosse più sfidante non cadere o raccogliere più frutti degli altri.

In poche ore fu piena una cassetta, che ci raggiunse a Milano. Appena aperto il baule della macchina, fummo circondati dal profumo di quello shampoo che si chiamava Campus, e che negli anni ’80 saturava di effluvi chimici alla mela verde i bagni di tutte le famiglie italiane.

La imperdibile pubblicità dello shampoo Campus, direttamente dagli anni ’80

Queste mele rosse non sono venete, ma maremmane, e sono l’ultimo lascito di una stagione estiva troppo corta. Stavo pensando a un dessert senza glutine in cui far convivere gli ultimi profumi dell’estate con i primi sapori della stagione autunnale che inizia a bussare alle porte. Il Latte cotto al cocco e mele è un dolce semplicissimo da realizzare, ed è la sintesi perfetta di questo tempo di passaggio. Cocco e mele non è un abbinamento usuale, ma funziona perfettamente. Per un gusto più estivo, vanno benissimo le pesche con la farina di mandorle, ma questo giro diamo un chance alle nostre mele nuove, delizia di stagione.

Ingredienti (per 4 porzioni):
500 ml latte intero
10 g gelatina di pesce
30 g di cocco rapé
40 g zucchero
2 mele nuove piccole

Preparazione:
Iniziamo a preparare il latte cotto al cocco e mele essiccando le mele in forno.
Lavate le mele attentamente, tagliatele a metà e poi a fettine di circa 2 mm di spessore. Mettetele sulla placca del forno coperta di carta forno e fatele essiccare alla temperatura di 100 gradi per circa un’ora e mezza.

Reidratate in acqua fredda i fogli di gelatina di pesce per almeno 10 minuti.

Mentre si raffreddano le mele, versate il latte in un pentolino con lo zucchero e il cocco rapé e portate ad ebollizione. Appena raggiunge il bollore, abbassate il fuoco, strizzate la gelatina di pesce e scioglietela nel latte. Spegnete il tutto appena la gelatina si è sciolta.

Unite anche parte della mela essiccata (potete anche tagliarla a pezzetti), tenendole una piccola parte per la decorazione. Mescolate per unire le mele al resto del latte.

Prendete degli stampini (vanno bene anche quelli per il crème caramel di alluminio usa e getta) e versatevi all’interno il latte bollito con le mele, e fate raffreddare. Poichè il cocco tenderà ad affiorare in superficie e le mele sul fondo, mescolate leggermente di tanto in tanto mentre si raffreddano e si solidificano, per amalgamare meglio il tutto.

Mettete poi in frigo a rapprendere per almeno tre ore.

Potete servire il latte cotto al cocco e mele immergendo per poco tempo gli stampini in acqua calda, in modo da staccarli. Io ho messo poco zucchero perchè il cocco rapè mi sembrava già dolce, ma se volete potete aggiungere altri 10 g.

Ho realizzato un’altra versione di latte cotto, in versione estiva e vegan. La trovate qui.

Pane alle mele annurca

Pane alle mele annurca

Quanto bene fa il pane? Tanto. Il progetto “Il cestino del pane” è nato quasi per caso, con l’idea di proporre una volta al mese, a turno, una ricetta di lievitato che le altre foodblogger possono replicare o riproporre con le loro varianti.
Ogni volta è stata una scoperta di una ricetta, un procedimento, un ingrediente.
Ogni volta, il terrore che “la cosa” non lieviti abbastanza, sia troppo asciutta… o non esca proprio per niente!

Stavolta il nostro cestino non ha dentro solo il pane, ma le nostre vite. Il processo di preparazione di questo pane alle mele ha portato fuori anche le nostre fragilità, le nostre difficoltà. Insomma, la nostra unicità.
Mentre ci scambiavamo consigli, trepidazioni, confessioni di errori e fallimenti davanti al forno, ci siamo anche scambiate grandi verità, segreti, e tutte insieme abbiamo capito che – come il nostro pane – siamo tutte uniche. Imperfette, ma uniche.

Il tema che ci ha fatto aprire è stato il pane alle mele, proposto da Roberta. Ognuna di noi ha fatto la sua parte, la mia versione è in formato pan bauletto, perchè mi piace tanto alla mattina, con una bella passata di burro e marmellata. Ma questo pane alle mele è anche ottimo con del formaggio, magari un bell’erborinato. Non essendo dolce, è versatile a adatto a ogni circostanza.

La lievitazione è tutto sommato breve, e con qualche accorgimento verrà bello soffice e perfetto per ogni occasione.

Ingredienti:
2 mele annurca sbucciate e tagliate a dadini
25 gr di vino bianco
succo di mezzo limone
250 gr farina id farro
80 gr farina 00
1 uovo piccolo
12 gr lievito di birra
mezzo cucchiaino di zucchero semolato
35 gr latte tiepido
20 gr burro a pomata
zeste di limone (un cucchiaino)
3 gr sale

Procedimento:
Prendete le mele e sbucciatele levando il torsolo. Tagliate le mele a pezzettini piccoli e mettetele in un padellino con il succo di mezzo limone e il vino banco. Cuocetele a fuoco lento fino a che i liquidi non si saranno assorbiti completamente. Togliete poi le mele dal fuoco e mettetele a raffreddare.

Successivamente, prendete la ciotola della impastatrice e mettetevi le due farine. Fate un buco al centro.
Riscaldate leggermente il latte, lasciatelo intiepidire e poi scioglietevi all’interno il lievito fresco.
Mescolate col lievito anche lo zucchero, e poi mettete il tutto all’interno del buco fatto tra le farine.
Lasciate attivare il lievito per circa 15 minuti (si formerà una piccola schuimetta).

Trascorsi i quindici minuti, mettete nella ciotola il sale (sui bordi), il burro, le zeste di limone, e le mele e mescolate qualche minuto. Successivamente, inserite l’uovo leggermente sbattuto e lavorate l’impasto almeno dieci minuti, fino a che non sarà diventato bello liscio e incordato.

Scaldate leggermente il forno (un paio di minuti a 50 gradi).

Mettete l’impasto in una ciotola leggermente coperto da un po’ di farina.
Coprite la ciotola con la pellicola alimentare e mettetelo a lievitare nel forno scaldato (ricordate di spegnere il forno!) per circa 30/45 minuti.

Riprendete poi l’impasto, stendetelo leggermente, e arrotolatelo su se stesso a formare un rotolino, e mettetelo in una forma da plum cake piccola, coperta con la carta forno. Io ho usato la teglietta usa e getta che si trova in tutti i supermercati.

Mettete il pane alle mele nel forno già caldo a 190 gradi e cuocete per 45 minuti.
Fate sempre la prova stecchino, perchè le mele a seconda della tipologia e qualità potrebbero inumidire l’impasto.

Lasciate raffreddare prima di tagliare.

Strudel alle mele e nocciole

Strudel alle mele e nocciole

Tutti parlano delle cose semplici, di tornare alla semplicità… ma semplice non sempre fa rima con facile! Certamente non è stato facile comporre questo strudel di mele e nocciole, che ha un gusto speciale che ci riporta alla tradizione, ma la cui preparazione è stata funestata da una serie di imprevisti. Quando si sperimenta, una piccola dose di rischio è sempre presente!
Alla fine, posso dirlo che è facile da preparare, ma se si sa come farlo! Quindi, vi faccio dono della mia esperienza e dei miei disastri, e vi assicuro che ne vale la pena!
Ho utilizzato non la consueta pasta per strudel, né una sfoglia classica come molti fanno, perché volevo qualcosa di meno burroso e di più leggero. Ho provato quindi a usare la mia classica frolla all’olio, cui ho aggiunto un po’ di lievito per renderla leggermente più morbida. Il (secondo!) risultato è stato all’altezza delle mie aspettative.
Quindi, se volete qualcosa con un gusto tradizionale, ma un briciolo di originalità questo strudel alle mele e nocciole fa proprio per voi.

Ingredienti:
per la frolla all’olio
220 gr farina 00
1 uovo medio a temperatura ambiente
70 gr zucchero semolato
Mezzo cucchiaino scarso di lievito per dolci
Un pizzico di sale
60 gr di olio vegetale

Per il ripieno
2/3 mele (dipende dalla grandezza, mediamente due dovrebbero bastare)
30 gr zucchero
60 gr uvetta
30 gr nocciole
20 gr amaretti (o altri biscotti che avete nella credenza)
2 cucchiai di confettura (pesche o albicocche)
Succo di mezzo limone

Procedimento:

Anzitutto, iniziate a preparare lo strudel di mele e nocciole mettendo a rinvenire l’uvetta con un po’ di acqua a temperatura ambiente. Se non lo servite ai bambini, potete anche mettere un po’ di rum nell’acqua, per dare un gusto un po’ più spinto all’uvetta.

Pelate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti. Mettetele in una ciotola e irroratele con il succo di mezzo limone, lo zucchero e la confettura. Mescolate molto bene per amalgamare il tutto.
Scolate e strizzate benissimo l’uvetta, asciugatela leggermente e poi unitela alle mele, mescolando sempre molto bene. Infine, tagliate le nocciole in maniera grossolana, e unitele al resto degli ingredienti. Sbriciolate finemente gli amaretti e versatene la metà sulle mele. Mescolate bene.

Lasciate riposare qualche minuto mentre preparate la frolla all’olio.
Mettete in una terrina olio, uovo e zucchero e mescolate con una forchetta. Iniziate ad incorporare anche la farina e il lievito a poco a poco, prima mescolando con la forchetta e poi, quando l’impasto si sarà fatto più consistente, direttamente con le mani.
L’impasto è pronto quando non si attaccherà più alle dita.

Prendete la carta forno e, con l’aiuto di un matterello, stendete la frolla (all’olio non ha bisogno di riposo in frigo) fino a formare un rettangolo.
La frolla deve avere uno spessore non particolarmente spesso, massimo mezzo centimetro, per permettere di arrotolare bene lo strudel alle mele e nocciole.

Bucherellate leggermente la pasta con i rebbi della forchetta e stendete sull’impasto gli amaretti restanti (assorbiranno un po’ della umidità della frutta).

Riprendete il ripieno, e stendetelo su tutta la superficie della frolla sopra gli amaretti, lasciando almeno un cm da tutti i lati, per poter chiudere lo strudel.

Quindi, aiutandovi anche con la carta forno, chiudete l’impasto e fate in modo che la chiusura risulti alla base dello strudel. Bucherellate leggermente la parte alta dello strudel, per far fuoriuscire l’umidità.

Spostate lo strudel alle mele e nocciole sulla leccarda del forno e cuocete a forno già caldo a 180 gradi per circa 45 minuti, o comunque fino a doratura.

Quando è freddo potete rimuoverlo dalla teglia e, a vostro piacere, spolverizzarlo di zucchero a velo.

Crostata sbriciolata al grano saraceno e mele

Crostata sbriciolata al grano saraceno e mele

Se devo incoronare l’ingrediente di questa prima parte dell’anno, è sicuramente il grano saraceno, che ha campeggiato in tante delle mie ricette senza glutine, e oggi anche in questa crostata sbriciolata al grano saraceno e mele. Potrete pensare che una torta di mele sia prettamente un gusto autunnale, ma in realtà – diciamocelo – la torta con le mele va bene tutto l’anno.
Nulla riconcilia più di una cucina che profuma di torta di mele!

La ricetta che vi propongo oggi è facilissima, e la frolla al grano saraceno è senza burro, quindi leggerissima e adatta per tante preparazioni.

E’ anche finita nella lista delle ricette svuota dispensa, perchè mi è servita a terminare delle confezioni già aperte di frutta secca (questa volta i pinoli che avevo in parte usato per il Castagnaccio) e di marmellata (io ho usato quella di scosciamonache che avevo comprato la scorsa estate in Maremma, ma vanno bene anche altre).

Invece delle solite losanghe, questa volta ho provato a creare un “effetto streusel“, che non mi è dispiaciuto per niente. La torta resta croccante ma con un ripieno morbido, e se avete bisogno di una dolce coccola, senza troppi sensi di colpa, direi che potete benissimo provare questa deliziosa crostata sbriciolata al grano saraceno e mele.
Vi lascio le quantità per una piccola teglia da crostata da 20 cm.
Ovviamente, per teglie più grandi, raddoppiate le dosi.

Ingredienti:
100 gr farina di grano saraceno
80 gr di mix di farine senza glutine per dolci – se non avete problemi va bene la farina 00
50 gr di zucchero (preferibilmente di canna o di cocco)
1 bustina di vanillina o un cucchiaino scarso di estratto di vaniglia
1 uovo medio a temperatura ambiente
60 gr di olio di semi
acqua q.b. (dipende dalla grandezza dell’uovo, potrebbe non servire)

per il ripieno
2 mele
25 gr dicra di frutta secca (pinoli, noci, nocciole o mandorle, a scelta)
1 cucchiaino di burro (opzionale, potete sostituirlo con l’olio, ma col burro è un’altra cosa…)
1 cucchiaio colmo di zucchero
2 cucchiai di acqua
cannella a piacere
marmellata (di albicocche, o pesche o prugne)

Procedimento:

Nella planetaria, o in una ciotola ampia, miscelate le farine, lo zucchero, la vanillina (o l’estratto di vaniglia), e poi aggiungete l’olio e l’uovo.
Iniziate a impastare, cercando di amalgamare gli ingredienti. Se l’impast odovesse essere troppo asciutto, aggiungete un cucchiaino di acqua alla volta, per controllare l’idratazione.
Purtroppo le farine senza glutine assorbono molto i liquidi, e non è infrequente rischiare di trovarsi con un impasto troppo secco, oppure talmente bagnato da non riuscire a staccarlo dalle mani!

Una volta che avrete ottenuto un impasto omogeneo, mettetelo a riposare in frigorifero per almeno mezz’ora, ma preferibilmente un’ora, compattato in un panetto ricoperto dalla pellicola alimentare.

Nel frattempo potete preparare il ripieno di mela: sbucciate le mele e tagliatele a dadini. Mettete le mele in una pentola antiaderente, insieme con zucchero, burro (o olio) e lo zucchero. Fate cuocere le mele per una decina di minuti, fino a che non si saranno un po’ ammorbidite, e poi poco prima di spegnere mettete la frutta secca a scelta (io ho messo due manciate di pinoli, ma potete usare la stessa quantità di noci tritate grossolanamente o altra frutta secca) e un po’ di cannella secondo il vostro gusto. Mescolate bene, spegnete il fuoco e fate intiepidire.

Riprendete la frolla al grano saraceno, e stendetela a un’altezza di circa mezoz centimetro, aiutamdovi col mattarello, possibilmente sopra un foglio di carta forno. Mettete la base della crostata sbriciolata al grano saraceno all’interno della teglia per crostate, che avrete ben unto e infarinato (oppure lasciatela sulla carta forno, se la teglia lo permette), e bucherellate il fondo con i rebbi della forchetta.
Stendete sul fondo uno strato sottile di marmellata a scelta, purchè non abbia un sapore eccessivamente pronunciato, e poi mettete sopra le mele che nel frattempo si saranno intiepidite.

Mettete sopra ancora una manciata di frutta secca simile a quella che avete messo all’interno del ripieno.
Prendete poi parte della frolla che vi sarà avanzata, e sbriciolatela con le dita sopra le mele, fino a soprire ttta la superficie. Mettete altri pezzettini di frutta secca, se ve ne restano, e informate la crostata sbriciolata al grano saraceno e mele nel forno caldo a 180 gradi per 25 minuti. Poi coprite la crostata con dell’alluminio, e fate cuocere ancora per 10/15 minuti.

Fate raffreddare prima di estrarla dalla tortiera, e se vi va potete anche servirla con una spolverata di zucchero a velo.

Crostata alle mele e crema frangipane

Crostata alle mele e crema frangipane

La crostata alle mele e crema frangipane l’ho fatta tantissime volte, ma mai e poi mai che mi sia ricordata di mettere la ricetta sul blog. In effetti ci avrei dovuto pensare prima, è talmente facile e alla portata di tutti che è un vero peccato che mi sia tenuta la ricetta tutta per me.
Ma da oggi basta, ecco a voi la meraviglia della frangipane, che mangerei anche cruda, perchè è piena zeppa di buone mandorle che io adoro. In effetti sono un po’ una fanatica della frutta secca. Nocciole e mandorle in testa. Quindi capirete anche come mai cerco di infilarle dappertutto nelle ricette – dove non è il gusto, aggiungono una nota croccante che ravviva qualsiasi dolce.
I pasticceri famosi dicono che contribuisce alla differenziazione delle consistenze.
Io dico che mi piace quando le torte sono scrocchiarelle.

Adesso tocca a voi dirmi cosa ne pensate – in ufficio ha fatto furore, attendo le vostre impressioni! E comunque non dite che è pesante eh? Qui ci siamo impegnati per far sparire il burro da ogni angolo della ricetta, e la prova costume (o pigiamino) non è in pericolo!

Re-edit 16/10/2020 della fotografia e della decorazione

Ingredienti:
per la crostata
220 gr farina 00
60 gr olio di semi
70 gr di zucchero
una punta di cucchiaino di lievito
1 uovo

Per la frangipane
190 gr latte di mandorla
50 gr farina 00
120 gr farina di mandorle
30 gr gocce di cioccolato.
30 gr di mandorle tritate
60 gr zucchero
la punta di un cucchiaino di lievito
30 gr olio

mele q.b.

Procedimento:
Iniziate preparando la crema frangipane. Mettete in una ciotola gli ingredienti secchi (farina, farina di mandorle, lievito, mandorle tritate e zucchero) e mescolateli tra loro.
Aggiungete successivamente prima l’olio, e poi il latte, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti ed evitare i grumi. Aiutatevi con una frusta a mano, sarà più semplice.
Mettete la frangipane da parte (in frigo coperta con una pellicola, oppure lasciatela fuori, sempre coperta, se in casa non fa troppo caldo).
Ve l’avevo detto che era facile!!

Preparate anche la frolla senza burro mettendo in una ciotola l’olio, lo zucchero e l’uovo. Mescolate velocemente con una forchetta, in modo che lo zucchero inizi a sciogliersi. Successivamente aggiungete la farina, un paio di cucchiai per volta, in modo che possa assorbirsi a poco a poco. All’inizio aiutatevi con la forchetta, poi continuate a impastare a mano. La vostra frolla all’olio sarà pronta quando non si attaccherà più alle dita.

A questo punto stendete la frolla con un mattarello a un’altezza di circa 4 millimetri su un foglio di carta forno. Ricordatevi di bucherellare il fondo con i rebbi della forchetta, altrimenti si gonfia e la vostra frangipane si catapulterà verso il fondo del vostro forno, da cui la staccherete (forse…) con gran fatica!
Ora potete procedere a riempire il guscio della crostata con la crema frangipane. Livellatela bene.

Poi copritela con le mele.

Queste quantità si prestano bene per una tortiera per crostata fino a 26 cm. Ovviamente, in questo caso la crostata sarà più bassa e con meno crema per fetta.
Nella fotografia, ho usato una piccola tortiera da 18 cm, cui ho fatto un bordo più alto per ben contenere la crema.

Vi propongo due diverse decorazioni: la prima è quella della foto originaria, ed è questa

Dovete solo prendere 5 mele piccole (preferibilmente rosse per il colore), lavarle, asciugarle e tagliarle in quattro quarti, levando il torsolo.Tagliate poi ogni quarto con un coltello affilato creando delle fettine spesse un due o tre millilmetri. Prendetele tutte insieme e mettetele nella frangipane premendo leggermente – potete cercare di creare la decorazione che più vi piace. Mettete sulla superficie della torta una spolverata di zucchero di canna, e se vi va anche qualche mandorla a lamelle, e poi mettete la crostata alle mele con crema frangipane in forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti.

Se vi piace di più la versione piccola, vi basterà una mela rossa di media grandezza. Lavatela, asciugatela bene e poi tagliatela a fettine sottili, una volta tolto il torsolo, ed irroratela col succo di mezzo limone perchè non annerisca.
Tamponate leggermente e poi disponete le fettine a raggio sulla superficie della frangipane, iniziando dall’esterno per finire all’interno.
Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 50 minuti (ma fate sempre la prova stecchino!).

Plumcake alle mele, yogurt e noci

Plumcake alle mele, yogurt e noci

Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.
(Van Gogh)

Autunno porta pomeriggi freddi, da passare al caldo del proprio divano, con una tazza fumante di té in una mano… e un buonissimo dolce alla mele dall’altra!
Non che sia obbligatorio, per carità – a me non capita mai di avere pomeriggi così in nessuna stagione che il buon Dio manda in terra, però la visione romantica dell’autunno chiama a sé prati di fogli in fiamme (come cantava Claudio Baglioni), finestre appena appannate e un bel dolce con la frutta di stagione. Come questo plumcake alle mele, yogurt e noci.

Oggi vi propongo un plumcake leggerissimo (se volete usare un dolcificante lo sarà ancora di più!) e rustico come da tradizione.
Sto provando da un po’ a non usare sempre farine super raffinate, e così vi propongo la versione con farina integrale – ma viene buono anche con la farina 00, non vi preoccupate!

Ingredienti:
135 gr di farina integrale (o farina 00)
50 gr di zucchero (anche di canna, basta che sia quello macinato fine)
1 mela media
2 uova
mezza bustina di lievito (sono circa 8 gr)
1 cucchiaino di cannella
30 gr olio
1 manciata di granella di noci
1 vasetto di yogurt alla vaniglia o naturale (quello da 125 gr., potete usare anche quello greco)

Procedimento:
Montate le uova e lo zucchero con l’olio fino a che il composto non diventa chiaro e spumoso. Ci vorranno almeno cinque minuti – potete usare le fruste elettriche o la planetaria.
Mentre le uova si montano, mettete in un’altra ciotola la farina, il lievito e la cannella, e mescolate bene gli ingredienti secchi tra loro.

Una volta che le uova si saranno ben montate, unite il vasetto di yogurt e mescolate piano per amalgamare il composto senza smontarlo.
Unite poi a poco a poco la farina setacciata. Fatela incorporare bene nell’impasto – io preferisco setacciarne tre cucchiai circa per volte e poi amalgamarla, così sono sicura di controllare bene che il tutto si è assorbito completamente.

A questo punto sbucciate la mela, togliete il torsolo e ricavate dei piccoli cubetti (circa tre quarti della mela). L’ultimo quarto lo usiamo per decorare.

Incorporate anche la mela, mescolando con una marisa molto dolcemente,e poi aggiungete anche le noci a granella.

Imburrate e infarinate un piccolo stampo da plumcake (io ho usato uno stampo usa e getta della Cuki lungo 20 cm), mettete l’impasto all’interno, livellate e decorate la superficie con le fettine di mela dell’ultimo quarto rimasto (non fatele affondare troppo, altrimenti non si vedrà più la decorazione). Infornate a 180 per 45/50 minuti.
Come sempre, controllate il vostro forno e la cottura, anche perchè molta dell’umidità della torta dipende dalla mela che userete. Può darsi che ci voglia qualcosa di più o di meno – in ogni caso, a circa 35 minuti controllate la cottura, e se vedete che il plumcake si sta scurendo in superficie ma è indietro di cottura, coprite la superficie con dell’alluminio.

Una volta cotto, lasciate raffreddare il vostro plumcake alle mele, yogurt e noci prima di toglierlo dallo stampo e spolverizzarlo con lo zucchero a velo.
Per altre idee autunnali con le noci, guardate questi buns alle mele e cannella vegan.

Crostata alle mele con frangipane al basilico

Crostata alle mele con frangipane al basilico

Dove nascono le idee? Per esperienza, nei posti più disparati, mentre guardi fuori dal finestrino, tra le pagine delle riviste che sfogli dal parrucchiere. In ogni momento, insomma, in cui la mente riesce a fare spazio – tra pensieri, scadenze, problemi – a estro, fantasia e vitalità.
Non è facile. Però non è impossibile.

Questa ricetta è un po’ nata così, guardando qualche tempo fa ormai il programma “Che diavolo di pasticceria!”, con il maestro Knam. Nel tentare di risollevare le sorti della pasticceria disastrata di turno, Knam ha regalato una sua ricetta, che ha eseguito davanti alle telecamere. Ovviamente senza dare quantità di ingredienti e procedimento… non facile, eh?

Però la frangipane col basilico era un’idea accattivante, e dopo qualche tentativo, sono arrivata a questa ricetta, che quasi certamente è diversa da quella del Maestro, perché è senza burro. E’ anche facilissima da realizzare, e la crostata alle mele con frangipane al basilico diventerà ben presto una delle vostre crostate preferite. Siete pronti per prepararla insieme?

Ingredienti:
per la frolla
220 gr farina 00
70 gr zucchero semolato
60 gr olio vegetale
1 uovo

per la frangipane
190 gr latte
50 gr farina 00
120 gr farina di mandorle (o mandorle tritate finemente)
60 gr zucchero di canna
10 gr basilico
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
30 gr olio
1/2 mele

Procedimento:

Iniziate preparando la crema frangipane. Mettete in una ciotola gli ingredienti secchi (farina, farina di mandorle, bicarbonato) e mescolateli tra loro. Se non avete la farina di mandorle, potete ricavarla frullando insieme le mandorle e lo zucchero di canna. Altrimenti frullate con lo zucchero il basilico.

Mettete insieme agli ingredienti secchi anche lo zucchero con il basilico, e aggiungete prima l’olio, e poi il latte, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti ed evitare i grumi.
La vostra crema frangipane senza burro è pronta per essere usata!

Mentre preparate la frolla, mettete la frangipane in frigo, coperta dalla pellicola alimentare per evitare che la superficie si secchi.

La pasta frolla della vostra crostata alle mele con frangipane al basilico è pronta in un baleno e non richiede il riposo in frigo: in una ciotola capiente mettete l’uovo con lo zucchero. Mescolateli bene con l’aiuto di una forchetta.

Sempre mescolando bene mettete anche l’olio a filo, in modo che il composto diventi cremoso e lo zucchero inizi a sciogliersi.
A questo punto, iniziate a mettere la farina a poco a poco, mettendo farina nuova non appena la precedente si sarà assorbita. Continuate fino a che tutta la farina non si sarà assorbita, e il vostro impasto non sarà liscio e non appiccicoso. Vi assicuro che ci vogliono veramente cinque minuti!

Dopo di ché, stendete la frolla con un mattarello a un’altezza di circa 4 millimetri – potete aiutarvi stendendola sulla carta forno.
Adagiate quindi la frolla all’interno del vostro stampo per crostata (queste quantità sono adatte ad uno stampo di 26/28 cm di diametro), e bucherellate il fondo con i rebbi della forchetta.

Riempite poi la crostata con la crema frangipane, livellatela bene, e poi stendere uno strato di fettine di mele in copertura (io avevo una mela grande ed è bastata, se sono piccole ne avrete bisogno due).

Mettete la vostra crostata in forno già caldo a 180 gradi, e cuocetela per 35 minuti.

Una volta che la vostra crostata alle mele e frangipane al basilico sarà raffreddata, se volete potete spolverizzarla con lo zucchero a velo.

Buns vegani alle mele e noci

Buns vegani alle mele e noci

Chi pensa che i dolci vegani siano senza consistenza e sapore, solo perché fanno a meno di uova e burro, si sbaglia! Questi buns, ovvero panini dolci arrotolati, con ripieno di composta di mele fatta in casa e noci sono soffici e gustosi, e sono perfetti per accompagnare la merenda o la colazione del mattino, in piena leggerezza.

Per preparare i buns vegani alle mele e noci vi occorrono, per l’impasto:
• 475 gr farina 0 (manitoba)
• 25 gr amido di mais
• 7 gr lievito di birra secco
• 50 gr zucchero
• Un pizzico di sale
• 300 ml latte di mandorla (o di soia, se lo preferite)
• 75 gr margarina di soia

Anzitutto scaldate leggermente il latte e scioglietevi il lievito. Poi mettete in una ciotola la farina, l’amido, lo zucchero, il sale e mescolate. Aggiungete poi a poco a poco la margarina e il latte alternandoli. Lavorate poi il composto su un piano infarinato, per circa dieci minuti, fino a che non diventa liscio. Formate un panetto e lasciate lievitare nel forno coperto dalla pellicola per alimenti almeno due ore – deve raddoppiare di volume,

Passate poi a preparare il caramello per i buns vegani alle mele e noci, con:
– 25 gr margarina di soia
– 3 cucchiai colmi di zucchero di canna
– Da far sciogliere in un pentolino antiaderente e poi versare sul fondo di una pirofila che avrete nel frattempo coperto di carta forno.

Per il ripieno per i buns vegani alle mele e noci, vi servono:
due/tre mele (dipende dalla grandezza, in media dovrebbero pesare non sbucciate circa 400 gr)
– 2 cucchiai colmi di zucchero di canna
– Mezzo cucchiaino di cannella (potete aumentare la dose, se vi piace)
– 50 gr di noci tritate a granella

Togliete alle mele la buccia e il torsolo e tagliatele a pezzettini. Mettetele in una casseruola antiaderente con lo zucchero e cuocete a fiamma bassa (eventualmente aggiungete dell’acqua se necessario) e cuocete fino a che non si ammorbidiscono. Lasciate intiepidire. Passatele poi nel mixer o frullatore fino a fumare una purea, unite la cannella e le noci.

Riprendete l’impasto per i buns alle mele e noci, stendetelo su un piano infarinato in forma rettangolare aiutandovi con il mattarello, con il lato lungo verso di voi, e spargete il composto di mela su tutta la superficie, lasciando circa mezzo centimetro libero su tutti i lati.
Arrotolate l’impasto tenendo ben dentro il ripieno, formando un salsicciotto. Tagliate delle rotelle di pasta di spessore di circa 4/5 cm e ponetele con il lato con la spirale verso l’alto sulla teglia, una vicino all’altra. Fate lievitare ancora mezz’ora coperto con la pellicola.

Scaldate il forno a 170 gradi, e una volta caldo infornate la teglia per circa 30 minuti.

I buns vegani alle mele e noci sono più buoni serviti appena fatti, possibilmente tiepidi.

Se volete un’altra idea di lievitati vegani, guardate qui.