Ricotta di mandorle. Ma esiste il formaggio vegano?

Ricotta di mandorle. Ma esiste il formaggio vegano?

Sono ormai cinque anni che, per me, gennaio è sinonimo di Veganuary. Vi avevo già brevemente raccontato quando e come è nato Veganuary, e soprattutto perchè. Trovate l’articolo del blog in cui ne parlo proprio qui.

Arrivato anche questo gennaio 2023, dopo cinque anni di ricette, esperimenti e tentativi vari, avevo bisogno di una sfida nuova, e l’ho buttata sul caseario. Così, per partire col botto, insomma.

Sono anni che vorrei fare la ricotta vaccina fatta in casa. E’ un latticino (non formaggio!) abbastanza semplice da fare anche a casa. Il processo di coagulazione si può benissimo fare a casa, basta un termometro da cucina, e un acido, di solito il limone. La ricotta che compriamo al supermercato è poi anche (per l’appunto) ri-cotta, ma la cagliata che si ottiene è abbastanza simile al prodotto originale.

Ma poi mi sono imbattuta in un articolo di La Cucina Italiana, che parlava della Ricotta di mandorle, e di come fosse un prodotto semplice da fare a casa, e mi sono detta: perché no?
Sono stata in dubbio se chiamarla o meno Ricotta di mandorle, e il motivo è presto detto. I sostituti dei prodotti caseari con prodotti plantbased non sarebbero da chiamare formaggi. Quindi, per la proprietà transitoria, se la ricotta è latticino, una cagliata simile ma ricavata dalle mandorle la dovrei chiamare… boh. Non mi veniva in mente niente. Prodotto vegano simile a ricotta ma fatto con le mandorle? Un titolo SEO lungo come un romanzo.
In più, come mi ha raccontato la mia amica Letizia del blog Senza è Buono, ci sono là fuori orde di difensori dei latticini dall’offesa facile in quanto all’uso del termine formaggio. Epperò… niente, non mi viene in mente niente. Lasciatemela chiamare Ricotta di mandorle, e abbiate pietà.

Se la doveste provare, sono sicura che mi perdonereste. La Ricotta di mandorle si fa semplicemente, partendo da tre ingredienti: mandorle (pelate), acqua e limone. Se volete potete aggiungere il sale, specie se intendete usarla come se fosse formaggio (spero vada bene così!). Io l’ho adorata spalmata sul pane a colazione, con un filo di sciroppo di agave (se non siete vegani va benissimo anche il miele) e qualche mandorla per il crunch che dà sempre tanta soddisfazione. Non dovete per forza essere vegani per amarla.

Queste quantità sono per due fuscelle da circa 200/250 grammi. Si trovano online, oppure potete usare anche quelle di riciclo delle ricotte acquistate in salumeria. L’importante è che abbiano i fori per lasciare scolare il siero.

Ricotta di mandorle
Ingredienti:

200 g di mandorle pelate
900 g acqua
40 g succo di limone
(eventualmente il sale)

Preparazione:
La sera precedente dovete mettere a bagno le mandorle nell’acqua. Non ne serve tanta, basta che siano coperte per bene e ci sia un dito di acqua sopra di esse.
Devono stare a mollo almeno otto ore, quindi vi consiglio di metterle a mollo, spegnere la luce e andarvi a fare un bel sonno ristoratore. Tanto non scappano!

Prendete quindi un frullatore, dopo che vi sarete svegliati e ben riposati, mettete nel bicchiere le mandorle senza l’acqua (so che alcuni lasciano l’acqua di governo, ma io ogni tanto ci trovo della schiumetta che non mi piace, quindi butto), e aggiungete 500 g di acqua.
Frullate alla massima potenza per qualche minuto, fino a che non si sarà formato il latte di mandorle. Le mandorle ben bagnate si sfalderanno con facilità.
Aggiungete quindi altri 400 g di acqua, e azionate ancora il frullatore per un minuto, giusto il tempo di amalgamare il tutto.

Prendete quindi un piccolo tegame, sufficientemente ampio da contenere il latte di mandorle che avete appena fatto, e portatelo al bollore.
Appena inizia a bollire, spegnete subito, e versate nel latte di mandorla il succo del limone.

Mescolate molto bene, in modo che il succo possa far cagliare il latte di mandorla.

Prendete quindi una bacinella, appoggiatevi sopra un colino (io ho usato uno scolapasta con la trama abbastanza fitta), copritelo con un telo di cotone (o una garza, ce ne sono alcune in commercio. Io ho usato uno strofinaccio di cotone), e facendo attenzione versate il contenuto del tegame piano, in modo che la parte acquosa (se fosse un latticino avrei detto il siero) inizi a colare, lasciando affiorare (ma l’avrete, a questo punto, già vista da voi!) la cagliata.
Se gradite, aggiungete il sale.

Fate sgocciolare qualche ora. A mano a mano che passa il tempo vedrete che nel telo si inizierà a formare una sostanza della consistenza della ricotta. Dopo circa tre o quattro ore prendete le vostre formine da ricotta, riempitele di Ricotta di mandorle, fatele sgocciolare ancora un’oretta e poi mettetele in frigorifero.

Si conservano tre o quattro giorni in frigorifero.
Le potete usare in purezza, o magari nei dolci, in sostituzione dello yogurt o del burro.

Torta con limone e ricotta

Torta con limone e ricotta

Per anni ho desiderato avere un grande terrazzo solo per poter tentare di far crescere una pianta di limoni. Magari due o tre. Tanto sognare non costa nulla, no? In realtà il mio pollice non è nero, di più. Quindi, considero il fatto che questo desiderio non si sia mai realizzato una benedizione per le piante di limone che mi sarebbero capitate!

Anche se il mio destino di coltivatrice di limoni non si è mai realizzato, sono una consumatrice di limoni da guinness, e non c’è nulla (soprattutto d’estate) che mi piaccia di più che usare i limoni nei dolci.

Questa Torta con limone e ricotta è una ricetta classica, che credo esista in un triliardo di versioni. Col burro, senza, con le uova montate, con lo yogurt… se pensate a un modo in cui puo’ essere fatta, sicuramente ci sarà in giro una ricetta anche così. Quella di oggi è una versione semplicissima, facilissima, e leggerissima. Non c’è burro nell’impasto, e per alleggerire ancora la conta calorica (sai mai che qualcuno dei lettori là fuori sia in un periodo di ristrettezze dietetiche) ho usato anche una ricottina vaccina a ridotto contenuto di grassi.

Questa Torta con limone e ricotta non è sopravvissuta 24 ore, quindi direi che abbiamo la prova provata che ne vale la pena!

Ingredienti:
130 g farina 00
40 g amido di mais (o fecola)
16 g lievito in polvere per dolci
180 g zucchero
200 g ricotta vaccina light
succo di un limone (più o meno ho misurato che erano tra i 60 ed i 70 ml)
scorza di un limone bio
3 uova (medie ed a temperatura ambiente)
80 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Lavorate la ricotta con lo zucchero con una frusta elettrica, fino a che non sarà diventata cremosa.
Unite poi le uova una alla volta, amalgamandole sempre con le fruste elletriche, avendo cura di unire l’uovo successivo sol oquando il precedente si sarà ben incomrporato alla crema di ricotta.
Aggiungete un pizzico di sale.

Passate poi ad introdurre gli ingredienti secchi, che vanno setacciati – così incorporeranno aria e la torta crescerà benissimo!
Quindi unite la farina e la maizena (potete sostituirla con la fecola) setacciate, e il lievito, e con la frusta a bassissima velocità incorporatele al composto.

Infine aggiungete i liquidi: prima di tutto (sempre con le vostre fruste a bassa velocità) l’olio a filo, seguito dal succo del limone, e infine dalle zeste.

Il composto deve risultare morbido e fluido.

Foderate una teglia da 18/20 cm con la carta forno e versate l’impasto. Livellatelo un po’ per farlo crescere bene.

Mettete la Torta con limone e ricotta a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40/45 minuti.

Non togliete la Torta con limone e ricotta dalla tortiera fino a che non si sarà ben raffreddata!

Crostata alla ricotta e alchermes

Crostata alla ricotta e alchermes

Per tantissimi anni ho trascorso le mie estati in Maremma, eppure giuro che la crostata rosa, conosciuta anche come crostata alla ricotta e alchermes, non l’avevo mai provata.

Complice forse il fatto che di dolci tipicamente maremmani non ce ne sono tanti, e sempre che sia veramente provata la sua origine maremmana. Ma tant’è, così me l’hanno venduta e così ve la racconto! La sua origine toscana è certamente tradita dall’uso dell’alchermes, un liquore dolce tipico di tante preparaizoni di questa regione. Pensate solo alle peschine di Prato (sono sulla mia lista, le farò presto!), alla sontuosa zuppa inglese, alla torta diplomatica… quindi può benissimo essere che la crstata alla ricotta e alchermes sia maremmana – bè, Toscana senz’altro!

Questa versione è senza glutine, ma è un attimo alleggerirla con un guscio di frolla all’olio.

La versione tradizionale usa la ricotta di pecora, ma io non l’avevo. Quindi ho optato per quella di mucca, ma vi assicuro che il sapore ha convinto tutti! Queste quantità sono per una tortiera da 20 cm.

Ingredienti:
per la frolla potete guardare ingredienti e procedimento
qui per la versione senza glutine
qui per la versione con il glutine ma senza burro

per il ripieno
250 gr di ricotta di pecora o vaccina
2 cucchiai colmi di alchermes
1 cucchiaio di zucchero (io l’ho omesso perchè non mi piace molto dolce)

Procedimento:
Preparate la frolla seguendo ciacsuno dei procedimenti indicati nei link sopra.

Una volta che avrete preparato la frolla, e l’avrete messa nella tortiera, mettete la tortiera nel frigo e nel frattempo fate sgocciolare l’acqua della ricotta in eccesso. Poi mettetela in una ciotola e mescolatela con i ducchiai di alchermes (ed eventualmente il cuchciaio di zucchero) aiutandovi con una frusta a mano, in modo che diventi molto cremosa ma consistente. Assumerà anche il tipico colore rosato che è così bello!

Riprendete il guscio di frolla e riempitelo con la crema alla ricotta e alchermes, cercando per quanto possibile di livellarla per bene.

Con la pasta che avanza, stendetela e ricavatene le strisce da usare per realizzare le losanghe tipiche della crostata. Potete naturalmente optare per un disegno diverso, l’importante è che sia sufficientemente “contenitivo”, così la ricotta potrà addensarsi in cottura.

Mettete quindi la torta ancora in frigo mentre portate il forno alla temperatura di 180 gradi.
Raggiunta la temperatura, infornate la vostra crstata alla ricotta e alchermes e fatela cuocere per circa 35 minuti, facendo attenzione a che i bordi non scuriscano troppo.
Sformate la vostra crostata alla ricotta e alchermes solo quando si sarà raffreddata.

Mini crostate con ricotta e pinoli

Mini crostate con ricotta e pinoli

Quest’anno l’equinozio d’autunno (astronomico) non cadrà il 21 settembre, come convenzionalmente siamo abituati a pensare, ma il 23 settembre, e precisamente alle 9.50 del mattino. Questo perché (attenzione! Siamo al momento Albero Angela) l’anno solare non è proprio uguale a quello del calendario, dura 0,25 giorni in più. Inoltre, non sempre l’equinozio si verifica sempre allo stesso giorno perché l’equinozio vero è quando il sole incrocia il piano dell’equatore perpendicolarmente. Visto che l’asse di rotazione della Terra non è diritto ma inclinato, questo fenomeno non accade sempre nello stesso giorno e ora tutti gli anni.

Il prossimo equinozio che cadrà il 21 settembre dovrebbe essere nel 2092, e non credo che sarò qui a raccontarvelo!

Sempre per guardare le cose in prospettiva, dai nostri amici che vivono nel sud del mondo sta arrivando la primavera, e anche se un po’ li invidio, ho anche voglia di copertine e té caldo.

La proposta che vi lascio oggi è un passepartout, con ingredienti che troviamo tutto l’anno, giusto per non sbagliare. Sono le mini crostate con ricotta e pinoli, eleganti e raffinate con un gusto delicatissimo. E semplicissime da realizzare. Questa versione è completamente senza burro, e se avete l’accortezza di usare una ricotta delattosata, può essere adatta anche per chi è intollerante al lattosio.

Ingredienti:
per la frolla
220 gr farina 00
70 gr zucchero semolato
60 gr olio di riso (o altro olio vegetale di vostra scelta)
1 uovo

per la crema di ricotta e pinoli
400 gr ricotta vaccina (se avete problemi col lattosio provate questa)
100 gr zucchero a velo
1 tuorlo di un uovo grande
100 gr pinoli tostati

zucchero a velo per decorare

Procedimento:

Iniziate a preparare le vostre mini crostate con ricotta e pinoli tostando leggermente i pinoli in una piccola padella antiaderente.
Mentre i pinoli raffreddano, iniziate a preparare la frolla all’olio mettendo in una ciotola lo zucchero e l’uovo. Mescolateli bene con l’aiuto di una frusta a mano, in modo che lo zucchero inizi a sciogliersi nell’uovo. Aggiungete poi anche l’olio e continuare a mescolare con la frusta fino a che il composto non risulterà omogeneo.
A questo punto, iniziate a incorporare la farina poco per volta, mettendone di nuovo appena la precedente sarà stata assorbita dal composto con l’uovo. La vostra frolla sarà pronta quando l’impasto sarà omogeneo e non si appiccicherà più alle dita.
Stendete la frolla con il mattarello a circa 3 mm di spessore, e tagliatela con l’aiuto di una formina tonda, un bicchiere, o di un coppapasta. Il diametro dipende dalla dimensione dei vostri stampini. Io ho usato la teglia per i muffin, quindi ho misurato il diametro della forma dei muffin e poi ho tagliato la frolla di conseguenza.
Imburrate e infarinate gli stampi (o copriteli con la carta forno), mettete la frolla in ogni stampino e bucherellate il fondo della pasta in modo che non gonfi in cottura.

Preparate poi la crema di ricotta delle nostre mini crostate con ricotta e pinoli mettendo in una ciotola capiente la ricotta, lo zucchero a velo e il tuorlo, e mescolate bene con la frusta a mano, in modo che si formi una crema liscia e omogenea. aggiungete poi solo alla fine i pinoli e mescolateli delicatamente, tenendone un po’ per la decorazione finale.

Adesso mettete il ripieno di ricotta in ciascun guscio di frolla, facendo attenzione a rimanere un po’ sotto il bordo (la ricotta gonfia un po’ durante la cottura).
Mettete qualche pinolo sulla superficie per decorazione e informate a forno già caldo a 180 gradi statico per 15 minuti. Controllate comunque già a 10 minuti che la superficie si stia dorando, ma non bruci.

Lasciate raffreddare le mini crostate con ricotta e pinoli, sformatele e spolveratele di zucchero a velo.

La crema di ricotta può essere aromatizzata anche con un cucchiaino di rum o marsala, per un gusto un po’ più deciso.

Charlotte alle pesche e crema di ricotta

Charlotte alle pesche e crema di ricotta

Si pronuncia in francese ma è un dolce inglesissimo. Nato nel secolo XIX per celebrare la moglie di Re Giorgio II, che guarda caso si chiamava proprio Charlotte, e inizialmente diciamo che era più un budino che non il dolce che conosciamo oggi.
Tra le mani di un cuoco francese (da cui la pronuncia…) ha subito la trasformazione nel dolce che ancora oggi conosciamo ed apprezziamo.

La versione originale prevede tanti savoiardi imbevuti, bavarese e frutta a volontà. Ma ormai ci sono tantissime versioni di ogni tipo di questa torta fresca e adatta ad ogni stagione, ma soprattutto a quelle più calde perchè nella sua preparazione si fa a meno del forno. Oggi alle tante, aggiungo anche la mia, rigorosamente gluten free.

La charlotte è sempre stata una delle mie bestie nere, insieme alla red velvet (lo so cosa state pensando, ma a me proprio non viene mai rossa!!) ed ai macarons.
E’ stato il primo dolce un po’ complicato che ho tentato di realizzare, e anche quello che mi si è smontato appena ho aperto l’anello contenitivo, strabordando crema e frutta in ogni dove. Ma è passata un po’ di acqua sotto i ponti, io mi sono ripresa dalla mia epic failure, e ho voluto riprovare.

Ho tagliato per benino i savoiardi in modo da creare un cerchio che fosse il più omogeneo possibile, ho usato uno dei piatti più piani del mio servizio, ho fatto attenzione a quanto e come imbevevo i savoiardi di liquido… e quando ho finalmente chiuso l’ultimo strato di decorazione, pensando “ce l’ho fatta!” mi sono ricordata che…. non avevo messo l’acetato intorno all’anello della forma!
Quindi potete immaginare il patema quando ho tolto l’anello contenitivo e ho notato che un paio di savoiardi si erano attaccati al bordo! Ma con pazienza e senza respirare li ho staccati con un coltellino con una lama sottile e.. miracolosamente questa volta è rimasto intatto!

Adesso sono pronta a condividere con voi la ricetta che ho usato per la charlotte alle pesche e crema di ricotta, che potete variare con tutta la frutta che volete! Fragole e lamponi sono però i miei preferiti!

Ingredienti (per uno stampo da 18 cm):
300 gr savoiardi (io ho usato i savoiardi senza glutine di Schaer)
250 gr ricotta vaccina
150 gr panna da montare
70 gr zucchero a velo
200 ml frullato alla pesca di Valfrutta
3 pesche

Procedimento:

Anzitutto lavate e mondate le pesche. Tagliatele a fettine e poi una pesca e mezza tagliatela a dadini.

In una planetaria (o con le fruste)montate la panna a neve ben ferma, e poi mettetela in frigorifero. In un’altra ciotola mettete la ricotta e lo zucchero, e con le fruste amalgamate il tutto benissimo, in modo che si formi una crema liscia e soda. Mescolate insieme con una spatola la panne e la crema di ricotta, facendo attenzione a non smontarla.

A questo punto iniziate a montare la charlotte alle pesche e crema di ricotta: prendete un piatto piano e ponete al centro un anello per dolci (io ho usato questo di Kasanova) oppure uno stampo a cerniera. Prendete i savoiardi e tagliateli tutti della stessa altezza (io ho tagliato circa 1 cm) e imbeveteli di frullato, senza eccedere per evitare che i savoiardi crollino.

Metteteli fianco a fianco lungo tutto il perimetro dello stampo/anello. Prendete poi altri savoiardi e imbeveteli di succo e poi adagiateli sul fondo dello stampo, creando la vostra base. Fate attenzione a cercare di chiudere tutti gli spazi tra un savoiardo e l’altro. Mettete poi sopra metà della crema di ricotta con la panna: per maggior precisione potete usare un sac à poche, altrimenti va benissimo una spatola.
Successivamente, sulla crema la pesca tagliata a pezzetti (circa metà della quantità totale). Copritela con un altro strato di savoiardi imbevuti e adagiati a formare il secondo livello della torta.
Sopra i savoiardi mettete le restanti pesche tagliate a dadini (tenete qualche dadino per la finitura) e poi la restante crema alla ricotta e panna.

Livellate bene la superficie e poi decoratela con le fettine di pesca tagliate a spicchi, e mettete al centro qualche dadino.

Mettete in frigorifero a riposare almeno un paio di ore prima di gustare la vostra charlotte alle pesche e crema di ricotta.

Crostata al cacao con ricotta montata e lamponi

Crostata al cacao con ricotta montata e lamponi

Quando si parla di pasticceria, tutti sottolineano come sia fondamentale – più che in altri ambiti della cucina – rispettare ingredienti e proporzioni. Però è anche vero che molti dolci della tradizione, come il panettone della mia città per fare un esempio, pare che siano nati da errori. O felici coincidenze, come mi piace dire.

Non è la prima volta che mi accade che, vedendo una foto di un piatto su un giornale, io cerchi di riproporla ma noi, non avendo segnato tutti gli ingredienti oppure convincendomi che alcune cose vadano fatte in un certo modo, poi mi rendo conto di avere fatto tutt’altro. Eppure, esce qualcosa di assolutamente delizioso.

Così vi ho raccontato la breve e triste storia della crostata al cacao con ricotta montata e lamponi: la foto di una torta simile l’ho vista quest’estate su un giornale, ho studiato la ricetta per essere sicura di acquistare tutti gli ingredienti giusti, ho deciso che c’era troppo burro e ho iniziato a fare delle modifiche; poi ho continuato a prepararla convinta di sapere la ricetta a memoria; e alla fine mi sono resa conto di aver fatto una torta diversa da quella della foto. Ci assomiglia, ma non è lei. Però è buona buona, e quindi vi lascio la ricetta da provare. Sono sicura che piacerà tanto anche a voi!

Ingredienti:
Per la frolla all’olio al cacao

200 gr farina 00
20 gr cacao
70 gr zucchero
60 gr olio vegetale
1 uovo

per la crema di ricotta montata
300 gr ricotta vaccina
70 gr zucchero a velo
100 gr lamponi freschi

per la crema al cioccolato:
40 gr cioccolato fondente
2 cucchiai di fecola
200 ml latte (io scremato)
2 cucchiai di zucchero a velo

per la decorazione
lamponi freschi
scaglie di cioccolato

Procedimento:
Iniziamo preparando la frolla senza burro: in una ciotola mescoliamo con una forchetta l’uovo e lo zucchero, e poi uniamo l’olio, sempre mescolando. A questo punto iniziamo ad incorporare a poco a poco il cacao, cercando di sciogliere i grumi che si formano sempre, e poi la farina, un cucchiaio per volta.
Quando vedrete che state iniziando a fare fatica a mescolare la farina al resto dell’impasto con la forchetta, iniziate ad impastare con le mani. L’impasto è pronto quando non si appiccicherà più alle dita.

Stendete la frolla tra due strati di carta forno con il mattarello, mettetela nella teglia (di circa 22/24 cm massimo)tenendo circa 2 cm di bordo sulle pareti della teglia e bucherellate il fondo.
Cuocete la frolla in bianco a forno statico a 180 gradi per 15 minuti: la cottura in bianco si realizza mettendo sulla superficie dell’impasto un po’ di carta forno, e mettendovi sopra dei legumi secchi (che ovviamente non userete per altre ricette!!) oppure le sferette apposite che si vendono nei negozi specializzati per la cottura in bianco.
Trascorsi i 15 minuti, togliete la carta forno con i pesini sopra e terminate la cottura in forno per altri 5 minuti. Lasciate raffreddare.

Mentre cuoce la frolla, iniziate a preparare la ricotta montata: in un pentolino mettete la ricotta col suo siero e lo zucchero e scaldatela per cinque minuti, continuando a mescolare con una frusta a mano. Una volta calda, passatela ricotta col frullatore per almeno tre minuti, in modo che diventi liscia e cremosa. mettete la pellicola alimentare a contatto e lasciatela raffreddare e poi mettetela in frigo un paio d’ore in modo che rassodi. Una volta pronta, incorporate i lamponi ben lavati.

Nel frattempo preparate anche la crema al cioccolato, versando in un pentolino il latte, in cui avrete accuratamente sciolto la fecola e lo zucchero a velo, e il cioccolato a pezzetti. Fate fondere il cioccolato a fuoco basso, e attendete che la crema si rapprenda leggermente. Non deve bollire, solo scaldarsi da permettere al cioccolato di sciogliere e alla fecola di addensare il composto. Togliete dal fuoco e fate raffreddare coprendo la superficie con della pellicola alimentare per evitare che si formi quella fastidiosa patina gommosa.

Adesso possiamo completare la crostata al cacao con ricotta montata e lamponi: nel guscio di frolla mettete uno strato di crema alla ricotta montata e lamponi, livellandola bene. Dovrebbe arrivare a 0.5 cm dal bordo. Mettete poi uno strato di crema al cioccolato, e passate in frigo una mezz’ora per rassodare il tutto. Successivamente, decorate la superficie con i lamponi freschi ben lavati e poi con le scaglie di cioccolato fondente e se volete anche qualche foglia di menta.
Mettete in frigorifero per conservarla e toglietela circa 20 minuti prima di servirla.

Pancakes alla ricotta

Pancakes alla ricotta

Tra le varie versioni di ricette di pancakes, questa dei pancakes alla ricotta è quella che in assoluto mi piace di più: la morbidezza e dolcezza della ricotta conferiscono ai pancakes un gusto eccezionale, che si accompagna bene a tutto. In più sono perfetti per chi non può mangiare uova o burro.

Per la colazione, i pancakes sono una alternativa eccezionale e gustosa. Li ho già realizzati in una versione vegana, ma qui vi lascio un’alternativa, altrettanto leggera e gustosa. Realizzare i pancakes alla ricotta è facilissimo, avrete bisogno di pochi ingredienti:

  • 200 gr di ricotta vaccina
  • 120 gr di farina 00
  • 100 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 120 ml di latte
  • olio (solo per ungere la padella)

In una terrina mescolate la ricotta e lo zucchero, e poi aggiungete il latte, sempre mescolando con una frusta. Unite poi a poco a poco la farina e il lievito, sempre mescolando con la frusta per evitare i grumi.

Scaldate un padellino unto con poco olio su fiamma non alta, e poi con un cucchiaio mettete dell’impasto al centro del padellino. Quando si formeranno delle piccole bolle sulla superficie (il composto si gonfierà un pochino) è il momento di girare il pancake per cuocerlo sull’altro lato.

Queste quantità sono per circa 15 pancakes. Serviteli quando sono ancora caldi o tiepidi con della marmellata, della frutta o magari del miele o dello sciroppo d’acero. A me piace anche gustarli con della crema di nocciola – sono favolosi, credetemi! E ci avrete messo quanto…? Mezz’ora per realizzare una gustosissima e sanissima colazione!

 

Muffin ai pistacchi con pesche e cuore di crema di ricotta

Muffin ai pistacchi con pesche e cuore di crema di ricotta

Se cercate un’idea gustosa e originale, ma sempre leggera, questa ricetta dei muffin ai pistacchi con pesche e crema di ricotta fa certamente per voi!

I muffin ai pistacchi con pesche e cuore di ricotta sono perfetti per la vostra colazione o per l’ora del tè. Prepararli è semplicissimo, e con questa ricetta potrete realizzare un dolce monoporzione gusto so e leggero, perché non ho utilizzato il burro, ma il solo olio di riso.

Gli ingredienti sono:

  • 125 gr zucchero a velo
  • 80 gr olio vegetale (io di riso)
  • 3 albumi
  • Un quarto di cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 70 gr ricotta
  • Zeste di mezzo limone
  • 50 gr pistacchi (granella)
  • 50 gr mandorle
  • 35 gr farina 00
  • 1 pesca

In una ciotola unire la ricotta con le zeste del limone, la vaniglia e un cucchiaio del 125 gr di zucchero a velo e mescolare fino a ottenere un composto cremoso. Mettere a parte a riposare.

In un mixer mischiare 30 gr di pistacchi con la farina fino a ottenere un composto faticoso (si colorirà di verde e avrà un profumo delizioso). Mettere da parte e mettere nel mixer il restante zucchero con le mandorle, in modo da tritarle finemente.

Montare a neve ferma gli albumi con giusto un pizzico di sale,  mischiare tutti gli ingredienti secchi (cioè la farina di pistacchi e lo zucchero con le mandorle), unire l’olio a filo, e poi aggiungere a poco a poco gli albumi, mescolando dal basso verso l’alto per evitare di smontarli.

Riempire con il composto i pirottini per muffin (Con queste quantità ne ho ottenuti una decina di media grandezza), evitando di andare fino al bordo perché cresceranno un po’ in forno, e mettere sopra all’impasto un cucchiaino di crema di ricotta e una fettina di pesca.

Mettere una spolverata di granella di pistacchi su ciascun muffin, e poi in forno preriscaldato a 180 gradi per 20/25 minuti.

Lasciar raffreddare e poi spolverare di zucchero a velo.

Se volete rifarli, mandatemi le vostre foto nei commenti sotto, e se siete su Instagram taggatemi con @myownsweet.

Crostata ricotta e mirtilli

Crostata ricotta e mirtilli

La ricetta della crostata ricotta e mirtilli è leggera e gustosa, perfetta per finire un pranzo o una cena con leggerezza e gusto.

La crostata con ricotta e mirtilli è una gustosa variante della torta con ricotta e fragole che ho già pubblicato.

Se possibile, è ancora più leggera della versione precedente: oltre ad aver usato la frolla all’olio, ho deciso per un topping di frutta freschissima, così ho ancora ridotto di un po’ le calorie, senza perdere gusto e golosità! In più questi mirtilli di un blu intenso erano succosi e dolcissimi, non avevano proprio bisogno di altro!!

La ricetta della crostata con ricotta e mirtilli inizia preparando la frolla al cacao senza burro. La ricetta la trovate qui .

A differenza della versione precedente, questa crostata ricotta e mirtilli ha solo un disco di frolla alla base, quindi potete usare metà del quantitativo usato nell’altra ricetta:

  •       55 gr zucchero
  • 10 gr cacao
  • mezza bustina di vanillina o una punta di cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 1 uovo
  • 40 gr olio di semi di mais (io ho usato l’olio di riso)
  • mezza bustina di lievito
  • 140 gr di farina 00

Una volta mescolati gli ingredienti, foderate una teglia da 18 cm con la carta forno e adagiatevi la base di  frolla che avrete steso con un mattarello a una altezza di circa un centimetro.

Ricordate di bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta così non gonfiera’ in cottura.

Coprite poi il disco di frolla con 400 gr di ricotta vaccina, che avrete mischiato con 4 cucchiai colmi di zucchero bianco normale o zucchero a velo e una fialetta di aroma di vaniglia.

Mettete in forno preriscaldato a 180 gradi (statico) per 45 minuti. Una volta estratta dal forno, lasciate raffreddare la crostata su una gratella.

Decoratela poi a piacere con 200 gr circa di mirtilli freschi che avrete ben lavato e asciugato.

Se vi va di provare questa ricetta, ricordatevi di mettere la foto del vostro capolavoro qui sotto nei commenti. Se siete su Instagram, taggatemi con @myownsweet e usando l’hashtag #myownsweet.