Crostata vegana con crema al caffè e cosa ho imparato da Veganuary

Crostata vegana con crema al caffè e cosa ho imparato da Veganuary

Gennaio, mese dei nuovi inizi, dei (buoni) propositi. Mese che saluta la pausa natalizia, stressante come ogni anno, ma quest’anno più di ogni anno, tra tamponi, quarantene, conta dei positivi e i negativi che si sentono accerchiati come l’ultimo rinoceronte bianco in mezzo a un gruppo di bracconieri armati.

Gennaio è anche il mese di Veganuary, scelto non a caso perchè, tra i buoni propositi, spesso c’è anche quello di cambiare totalmente vita. E come non catalogare la scelta vegana tra quelle che la vita non solo te la cambiano, ma te la stravolgono?
Quindi un mese, uno soltanto, si puo’ provare a mettersi alla prova, a cambiare davvero, prima di tutto, prospettiva sulle cose di ogni giorno, come mangiare. Attività primordiale e principale. Il motore dei nostri muscoli, del nostro cervello, del nostro tutto.

E adesso a noi. Perchè ho deciso per un mese intero di proporre solo (visto che questo blog è nato proprio così) dolci vegani?
(Per inciso, non solo li ho fatti, li ho anche mangiati, e con viva e vibrante soddisfazione, come diceva Crozza imitando il Presidente Napolitano!)

Perchè amo le sfide, prima di tutto. Ripensare all’ordinario facendolo diventare stra-ordinario, e non senza qualche insuccesso e disastro (che fa parte del processo di apprendimento).
Perchè probabilmente il veganesimo imperfetto diventerà sempre più preponderante, perchè il sistema alimentare attuale non so se reggerà ancora a lungo.
Perchè, comunque, i dolci vegani che mi sono riusciti (e pure quelli usciti inguardabili) sono buoni.

Difficoltà? Moltissime. Addensare un impasto senza uova spesso è una traggedia (con due g), sostituire lo zucchero con altri dolcificanti non mi è sempre riuscito, e – che sia chiaro a tutti – da solo lo yogurt di soia non lo mangerei mai perchè sa obiettivamente di cartone.

Però. L’ho fatto. Mi sono messa alla prova.
Questa è la mia ultima creazione, la Crostata vegana con crema al caffè (vegana pure lei, naturalmente). La ricetta della frolla vegan più buona, dopo una serie di tentativi, è quella del Maestro Montersino. Per la crema al caffè, ho modificato leggermente la crema pasticcera all’arancia che ho postato su Instagram ma non qui (aveva suscitato così poco interesse che non mi era perso il caso riproporla).
Fatela, vi assicuro che non ve ne pentirete. A parte che è obiettivamente buona, ma è facile, più di quanto non pensiate. La potete realizzare con del caffè amaro della moka, ma anche con il Nescafé , che segue anche pratiche di raccolta sostenibili.

Ingredienti (per una tortiera da 20 cm):
250 g farina (potete usare la 0 o anch eil farro, la 00 se non ne avete altre va bene comunque)
80 g zucchero di canna (o semolato)
60 g acqua
60 g olio di semi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
mezzo cucchiaino di lievito
1 pizzico sale

per la crema
500 g latte di mandorla
40 g maizena
3 cucchiaini caffè solubile (per la ricetta col caffè della moka leggete la preparazione sotto)
90 g zucchero semolato o di canna
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preparazione:
Iniziamo a preparare la Crostata vegana con crema al caffè dalla crema.
In un pentolino mettete la maizena con un pochino di latte di mandorla. Non ne serve tanto, solo per sciogliere l’amido di mais ed evitare i grumi. Aggiungete anche l’estratto di vaniglia (o i semi di mezzo baccello) e mescolate.
Unite poi il restante latte, i tre cucchiaini di caffè solubile e lo zucchero e mescolate molto bene.

Se avete il caffè, mettete 100 ml di caffè della moka e togliete 100 ml dalla quantità di latte di mandorla.

Mettete sul fuoco il pentolino e portate il tutto a bollore a fiamma medio bassa. Quando raggiunge il bollore fate cuocere per un paio di minuti al massimo, abbassando la fiamma al minimo. Divrebbe rimanere una crema densa ma non troppo.
A questo punto, togliete il pentolino dal fuoco, coprite la crema con un po’ di pellicola per evitare che si formi la crosticina sulla superficie e fate raffreddare.

Nel frattempo preparate la frolla vegana, mettendo in una ciotola lo zucchero e l’acqua. Mescolate con una forchetta per fare sciogliere lo zucchero, poi unite l’olio e miscelate nuovamente. Infine, unite a poco a poco la farina setacciata con il lievito, e quando si sarà formato un panetto che non appiccica più, copritelo con la pellicola e mettetelo a riposare in frigo per mezz’ora.

Trascorso questo periodo, riprendete la frolla dal frigorifero, dividetela in due parti e con l’aiuto del matterello stendetela a formare un cerchio delle dimensioni della teglia (di solito metto più impasto per il sotto, così posso ben coprire anche i lati.
Ungete e infarinate la teglia (potete usare anche gli spray non stick, ce ne sono alcuni in commercio che sono vegani, come questo che uso io di Fratelli Rebecchi. Preciso che è #noadv, li compro tutti!).

Prendete la frolla stesa più grande, e mettetela sul fondo della teglia. Bucherellate il fondo con i rebbi della forchetta.
Riprendete la vostra crema al caffè, e disponetela all’interno della frolla stesa uniformandola.
Coprite poi il tutto con il secondo disco di frolla, e abbiate cura di sigillare i bordi.
Per essere sicura, con i ritagli di pasta frolla rimasti, ho ricavato tante striscioline con l’aiuto della rotella taglia ravioli, e li ho posti tutti intorno al bordo della crostata.

Fate un forellino al centro della torta, se volete mettete della granella di nocciole sulla superficie (io l’ho fatto per decorazione e perchè sono buone, ma sono opzionali, potete usare anche le mandorle o niente). Mettete quindi la Crostata vegana con crema al caffè in forno già caldo a 180 gradi e cuocete per circa 35/40 minuti.

Il mio nuovo forno è Speedy Gonzales e l’ho dovuta tirare fuori alla mezz’ora perchè si stava bruciacchiando ai lati, voi ovviamente regolatevi e estraete la torta dal forno quando inizia a dorare in superficie. In generale 35/40 minuti è la cottura che copre tutti i tipi di forno.

Quando si sarà raffreddata toglietela dalla vostra teglia e spolverate la superficie di zucchero a velo.

Se bon vi piace il caffè, che ne dite di questa Crostata vegana alle mele?

Brown is the new black e la Torta marocchino

Brown is the new black e la Torta marocchino

Ci sono entità indistinte, magiche e misteriose che, a un certo punto, decidono. Il colore di questa stagione è… viola! Verde muschio! … rosso felice (forse il rosso triste vira un po’ sul bordeaux)!

Ebbene, quest’anno è venuto finalmente il suo turno, il marrone! Bistrattato, trascurato, nascosto in fondo agli armadi… un po’ anni ‘70, un po’ demodé, torna con la sua nota calda e rassicurante, profumata di cioccolato e cannella, e di caffè. Tanto caffè.

Il marrone in cucina, invece, non esce mai di moda, e quest’anno nella mia cucina è stato sempre più un tripudio di note di marrone vario. Ma quello che torna, invariabilmente, è il tono del caffè.

Non c’è nulla che al mattino mi metta più di buonumore del profumo del caffè, il borbottio della caffettiera che mi chiama, la magia della moka che trabocca dove un secondo prima non c’era nulla.

Il caffè come sveglia anche dopo ore che mi sono alzata, come occasione per riprendere fiato e sorridere con qualche amico, il compagno che insieme a me guarda i passanti seduta al tavolino di un caffè del centro.

Una delle mie torte preferite, nella sua semplicità è la Torta cappuccino. Oggi vi propongo una mini variante, che ho realizzato senza lattosio, e che imita il marocchino. Una base di cacao, poi il caffè, e sopra uno strato alla vaniglia e yogurt, al posto della crema di latte vellutata.

L’origine del marocchino è piemontese, e precisamente ad Alessandria, ma ha la sua tradizione del famoso “bicerìn” che Camillo Benso Conte di Cavour adorava gustare nel classico bicchierino di vetro. E no, il nome “marocchino” non è una accezione razzista, ma il nome di un tipo particolare di cuoio, che all’inizio del secolo scorso veniva lavorato usando pelli di capra e montone.

La Torta Marocchino si realizza rapidamente. Questa è per una teglia da 25/26 cm di diametro, e vi assicuro che vi piacerà davvero tanto e sarà perfetta per farvi iniziare la giornata con il piede giusto.

Ingredienti:
4 uova a temperatura ambiente
300 g farina 00 (o anche di farro)
200 g zucchero semolato
125 g yogurt senza lattosio alla vaniglia
50 g yogurt senza lattosio alla vaniglia
16 g lievito per dolci
1 bustina id vanillina (o un cucchiaino di estratto di vaniglia)
125 ml olio (io di semi)
50 g latte di mandorla (o latte senza lattosio)
1 tazzina di caffè della moka
3 cucchiai di cacao amaro

Preparazione:
Montate le uova e lo zucchero in una ciotola, fino a che non diventano gonfie e chiare.
Sempre continuando a sbattere, unite i 125 g di yogurt e l’olio.

Setacciate le polveri (farina, lievito e vanillina) nel composto montato con le uova e incorporatele con una spatola (oppure usate le fruste, ma alla velocità minima).

A questo punto la base è pronta, e dovete dividerla in tre ciotole in parti uguali.

In una ciotola aggiungete i tre cucchiai di cacao e il latte, e mescolate per incorporare il tutto. In un’altra aggiungete il caffè e mescolate bene. E infine, nell’ultima aggiungete solo i 50 g di yogurt rimanenti.

Prendete una teglia di 25 o 26 cm di diametro, meglio se apribile. Foderatela con della carta forno, e versate sul fondo il composto col cacao.

Livellate bene e mettete a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per quindici minuti.

Trascorso il periodo, riprendete la torta marocchino, e versate sopra lo strato al cacao quello al caffè, e rimettete a cuocere altro 15 minuti.

Infine, trascorsi anche questo quarto d’ora, coprite con il composto alla vaniglia e terminate la cottura della torta marocchino ancora per 15 minuti.

Estraete la torta marocchino solo una volta che si sarà raffreddata, e copritela con una generosa spolverata di zucchero a velo.

… e buona colazione a tutti!

Ciambella al caffè e cocco

Ciambella al caffè e cocco

Non c’è pessima notte di non sonno che non si scolga in un sorriso quando, aperta la finestra della camera da letto, sale al naso il profumo del caffè dei vicini del piano terra.
Non importa quanto sia di corsa. Appena sento quel profumo, mi sento a casa e mi rilasso.

Quest’anno ho provato un sacco di ricette di dolci al caffè (vi ricordate anche i Muffin al caffè al farro?), e non ho fatto altro che rimaneggiare un po’ la ricetta dei muffin per farne una versione semi estiva, con il cocco al posto delle nocciole.

La ricetta della ciambella al caffè e cocco è così semplice che la preparate in qualche minuto. Sporcherete una sola ciotola… a parte la moka del caffè, certo! Per un gusto di caffè più intenso potete aggiungere un cucchiaino di caffè solubile. A me piaceva avere un bel gusto di estate, e quindi ho lasciato che pure il cocco facesse le sua parte. E’ talmente facile e veloce che non ci sono scuse – dovete prepararla!

Queste quantità sono per una ciambella da circa 22/24 cm di diametro.

Ingredienti:
200 g di farina 00 (anche di farro, a me piace tanto col caffè ma non l’avevo..)
150 gr zucchero semolato
3 uova a temperatura ambiente
una moka da tre di caffè (ho misurato il volume, sono circa 120 ml di caffè della macchinetta)
110 ml di olio dal sapore neutro (io di riso)
una bustina di lievito (16 g)
70 gr di cocco rapè

Procedimento:
La ciambella al caffè e cocco è semplicissima da preparare.
Anzitutto dovete montare le uova con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e spumose. Ci vorranno un cinque minuti, dipende dal vostro sbattitore elettrico o dalla planetaria (se usate questa).

Unite a filo l’olio, continuando a montare con lo sbattitore.

Aggiungete quindi la farina setacciata insieme al lievito, e mescolate bene per evitare i grumi.

Quindi aggiungete il caffè (deve essere freddo o appena riepido, non mettetelo bollente!) e per ultimo il cocco rapé. Amalgamate bene per incorporare anche il cocco all’impasto.

Prendete uno stampo per ciambella, imburratelo e infarinatelo, e versatevi l’impasto.

Cuocete la ciambella al caffè e cocco nel forno già caldo (statico) a 180 gradi per una mezz’ora circa.

Attendete di sfornarla quando sarà ben fredda.

Buona colazione!

Muffin al caffè al farro

Muffin al caffè al farro

Quest’anno sono andata in fissa per i dolci al caffè. Magari con l’aggiunta delle mie amate nocciole. Solo così la giornata parte col piede giusto. Nel blog ho pubblicato già qualche suggerimento per dei dolci col caffè (se ve le siete perse, date un’occhiata alle ricette della Torta Cappuccino, o magari quella della Torta vegana al caffé all’acqua). Oggi è la volta dei Muffin al caffé al farro, che ho realizzato con farina di farro e, per pareggiare il gusto un po’ di frutta secca di questa speciale farina, ho anche aggiunto un po’ di granella di nocciole. L’impasto l’ho realizzato con del buon yogurt greco 0% grassi, che ho voluto bianco naturale. Ovviamente, potete anche usare quello al caffé, per un gusto ancora più rotondo di caffè nei vostri muffin.

Per il resto, questi Muffin al caffè al farrosono di una tale semplicità da preparare, che davvero non ci vogliono molte spiegazioni! Io li ho fatti due volte, per colazione, nel giro di quindici giorni, tanto che sono buoni e leggeri. Li preparo alla sera, di volata, quando mi accorgo di non avere nulla per la colazione del giorno successivo, e il giorno dopo sono belli morbidi e fragranti, pronti per essere “pucciati” nel caffelatte o dove volete voi. Ma sono ottimi anche a merenda, insomma, quando vi assale la voglia di qualcosa di buono (come diceva una vecchi pubblicità!) ma che è anche sano!

Ingredienti (escono circa 10/12 muffin a seconda della misura degli stampi):
2 uova
160 g farina di farro bio
80 g zucchero semolato
1 tazzina di caffè (aggiungete anche un cucchiaino di caffè solubile per un gusto di caffè più intenso – a me piace di più)
150 g (ovvero una confezione) di yogurt greco bianco (o al caffè, se lo preferite)
80 ml olio (io uso quello dirso, che ha un sapore neutro)
2 cucchiai di granella di nocciole + 1 per la decorazione
mezza bustina di lievito vanigliato per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale

Preparazione:
I Muffin al caffè sono facilissimi da fare, e non serve nemmeno lo sbattitore elettrico!
In una ciotola abbastanza capiente mettete tutti i liquidi, ossia l’olio, le uova, lo yogurt, e la tazzina di caffè (ed eventualmene il cucchiaino in più di caffè liofilizzato per un gusto più “strong”), e mescolate con una frusta a mano, in modo che tutti gli ingredienti si mescolino tra di loro.

Setacciate poi nella ciotola la farina di farro, il lievito , il bicarbonato, lo zuccheroe infine il sale.

Mescolate nuovamente con la frusta a mano per incorporare il tutto. Non dovrebbero formarsi molti grumi con le polveri setacciate, e quindi l’operazione dovrebbe durare un paio di minuti. Ma in ogni caso, dovesse restare qualche grumo, non vi preoccupate, perchè si scioglieranno in cottura. Alla fine, unite anche la granella di nocciole e mescolate un’ultima volta per amalgamare il tutto.

Versate l’impasto nei vostri pirottini, andando a riempirli fino a 2/3, perchè comunque cresceranno un po’ in cottura. Sulla superficie potete mettere un po’ di granella di nocciole.

Infornate i pirottini nel forno già caldo a 180 gradi per circa 20 minuti.

Ovviamente le nocciole sono opzionali – potete evitarle per intolleranze o se non vi piacciono. Magari potete sostituirle con delle gocce di cioccolato.

Oppure usare un po’ di crema alla nocciola come ripieno – basta congelarla prima nel freezer per evitare che in cottura scenda sul fondo. La base al cafè dei muffin è così versatile che potete perfezionarla secondo il vostro gusto!

Ciambella al cappuccino

Ciambella al cappuccino

Per quanto mi riguarda, il mondo si divide tra quelli che il cappuccino lo bevono al massimo fino alle 11.30 del mattino, e il resto del mondo.
I primi sono prevalentemente italiani, gli altri sono barbari coi calzini corti, che pasteggiano a spaghetti e cappuccino (la sola idea mi mette orrore!).
Lo dice anche Beppe Severgnini, e io non mi metto certo a contraddirlo!
C’è un’indulgenza nel cappuccino che il caffè non ha. L’italiano che sceglie il cappuccino è apparentemente più mite, più disposto a prendere tempo, a non consumare la pausa che si è concessa in pochi minuti.
(Raffaella De Santis, Mammiferi italiani, 2016).

Il tutto per dire che la colazione è doppia se oltre al cappuccino liquido affianchiamo anche un cappuccino solido, sotto forma di ciambella al cappuccino! Prepararla è semplicissimo; e, se non vi dovesse piacere la forma a ciambella, ne esce anche una bella torta liscia ed elegante da 22 cm di diametro, quindi non avete scuse per regalarvi un momento di dolcezza!

Ingredienti:
60 ml latte
60 ml di caffè (io ho usato quello della moka)
40 gr burro
170 gr farina 00
120 gr zucchero
1 bustina lievito vanigliato
3 uova
3 cucchiai di granella di nocciole

Procedimento:
Iniziate a preparare la ciambella al cappuccino montando le uova insieme allo zucchero. Ci vorrà un po’, perché le uova devono essere montate tantissimo, e devono risultare quasi bianche e molto gonfie.

Nel frattempo in un pentolino mettete il latte, il caffè e il burro. Il burro si deve sciogliere e il latte col caffè devono raggiungere il punto prima dell’ebollizione, senza però bollire. Mentre il caffellatte col burro si scalda per bene, iniziate a incorporare alle uova montate la farina setacciata, aiutandovi con una leccapentole. Fate il movimento dal basso verso l’alto, in modo da non smontare le uova.

Unite poi il lievito setacciato, sempre mescolando, e poi il caffellatte con il burro sciolto, sempre mescolando pian piano. Il caffellatte va messo a poco a poco, incorporando bene il precedente prima di versarne altro. In conclusione, unite anche la granella di nocciole (a me piace tantissimo, ma se non vi va o siete intolleranti, o semplicemente non l’avete, potete anche ometterla).

Mettete l’impasto della vostra ciambella al cappuccino in una forma per ciambella (o in una teglia da 22 cm) imburrata e infarinata. Ponete poi la teglia in forno ventilato già riscaldato a 150 gradi per circa 35 minuti.

Ricordatevi di controllare la cottura con uno stecchino!

Lasciate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e poi spolveratela di zucchero a velo, se vi piace. Altrimenti potete gustarla anche così, o coperta con una leggera glassa al caffè.

Io l’ho preparata con due cucchiaini di caffé e tre cucchiai colmi di zucchero a velo. La consistenza la potete scegliere come più vi piace, aggiungendo zucchero a velo o caffè.

Ciambella integrale alle nocciole e caffè

Ciambella integrale alle nocciole e caffè

Se la vista di cieli azzurri ti riempie di gioia, se le cose semplici della natura hanno un messaggio che tu comprendi, rallegrati, perché la tua anima è viva.”

Non ho nulla contro le torte moderne, anzi.
Sono decisamente belle, eleganti, stilose. Hanno gusti sorprendenti, accostamenti azzardati. Sono proprio la manifestazione dell’ingegno e della bravura del pasticcere.
Però non mi rappresentano un gran ché. A me piacciono i dolci semplici, che sanno di casa, e che mi ci riportano se sono via.

Per questo mi piace questa ciambella integrale alle nocciole e caffé; col caffè che si sente appena, e le nocciole che danno un profumo eccezionale all’impasto già in cottura. Più che un dolce è una coccola per l’anima.

La ciambella integrale alle nocciole e caffé è perfetta per la colazione, ma è così elegante e austera che non sfigura per niente a fine pranzo. E se avete quel certo languorino alle quattro del pomeriggio, vi farà un’ottima compagnia per merenda. Insomma, la compagna più dolce per tutta la giornata.

Ingredienti:
260 gr farina integrale (ma potete usare anche la 00)
160 gr zucchero (per un gusto più rustico potete usare lo zucchero di canna fine)
3 uova
80 gr di nocciole macinate finissime
10 gr lievito per dolci
1 tazzina di caffè
150 ml di olio vegetale
1 pizzico di sale
zucchero a velo per decorare

Procedimento:
Montate le uova con lo zucchero fino a che diventano belle chiare e spumose, e raddoppieranno quasi il loro volume.
Nel frattempo, tritate le nocciole nel mixer fino a raggiungere una consistenza quasi farinosa.

Una volta finito di montare le uova, aggiungete nella stessa ciotola le nocciole tritate, il caffè (che non deve essere bollente!! appena appena tiepido) e il sale. Mescolate ancora con le fruste in modo da amalgamare questi ingredienti al composto con le uova.

Unite poi – usando una spatola – la farina setacciata con il lievito (così crescerà bene perchè avrà preso molta aria) alternandola all’olio.

Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella, e versatevi il composto.

Mettete in forno preriscaldato a 180 gradi e cuocete per circa 30 minuti. Mezz’ora dovrebbe bastare, ma comunque fate sempre la prova stecchino.

Una volta che si sarà raffreddata, spolveratela con zucchero a velo (oppure potete fare una glassa al caffè spolverata con polvere di nocciole… insomma, spazio alla fantasia!)

Se vi piacciono i dolci col caffé, provate anche questa Torta vegana al caffé all’acqua.

Panna cotta al caffè e vaniglia

Panna cotta al caffè e vaniglia

La seconda metà di giugno per me è sempre stato un rito di passaggio. Qualcosa che finisce là dove qualcos’altro inizia. Uno zaino ripiegato e chiuso nell’armadio. La copertina del quaderno dei compiti delle vacanze. I libri dei compiti delle vacanze, profumati di colla. I pranzi in terrazzo. L’insalata di riso, ma tiepida altrimenti papà non la mangia.
Anche adesso, senza compiti delle vacanze (quasi…) o zaini da chiudere negli armadi, l’arrivo delle ciliegie e le giornate che si allungano mi accompagnano all’inizio dell’estate. Insieme a una irrefrenabile voglia di dolci freschi e fruttati, di ghiaccioli e gelati. Di cose semplici, insomma.

Se semplicità deve essere, questa stagione non può che aprirsi con la panna cotta al caffè e vaniglia, uno dei dessert più buoni e più semplici che ci siano. Non serve nemmeno il forno – e con il caldo che inizia ad aumentare possiamo anche farne a meno – giusto per un po’.
Che sia un fine pasto o una merenda, la panna cotta al caffè e vaniglia è solo una delle centinaia di combinazioni che un dessert squisito come la panna cotta può offrire. Che discenda dal biancomangiare siciliano (che ho realizzato in questa ricetta) o dalla bavarese francese (una versione leggera di bavarese la trovate qui), o ancora da un dolce piemontese di inizio ‘900, quel che importa è che è che ancora oggi è uno dei dolci italiani più popolari.

Quindi anch’io vi propongo oggi una versione di panna cotta, dal gusto un po’ “da grandi” che realizzerete in un battibaleno, e con pochissimi ingredienti facilmente reperibili al supermercato.

Ingredienti:
500 ml di panna fresca
100 gr di zucchero semolato
3 cucchiaini di caffè solubile
8 gr di colla di pesce
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)

Fine.
Ve lo avevo detto.
Certo, se volete fare le cose sofisticate potete anche aggiungere del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, o della Nutella. Ma ne parleremo dopo.

Intanto iniziate a preparare la panna cotta di base mettendo la colla di pesce in acqua ad idratarsi per almeno dieci minuti.
Nel frattempo, scaldate a fiamma bassa in un pentolino la panna con lo zucchero. Lo zucchero si deve sciogliere ma la panna non deve bollire, solo scaldarsi.
Quando vedrete che la panna inizierà a scaldarsi e salirà un po’ di vapore, spegnetela e strizzate per bene i fogli di colla di pesce – fateli poi sciogliere nella panna mescolando bene con una frusta a mano perché non si formino grumi.

Dividete poi la panna in due ciotole diverse; nella prima sciogliete l’estratto di vaniglia (o la vanillina), e nell’altra il caffè solubile. Anche in questo caso aiutatevi con la frusta a mano.

Prendete poi dei contenitori in vetro (io ho usato dei comunissimi bicchieri da tavola, potete usare anche i barattolini da mini conserva che fanno molto glamour) e versate parte della panna cotta (iniziate con quella alla vaniglia o quella al caffè, a vostro piacimento), e mettetela almeno dieci minuti a rapprendere nel freezer.
Una volta che si sarà leggermente rassodata, unite dell’altra panna cotta all’altro gusto.

Nella foto, anche per dare drammaticità al piatto e un po’ di croccantezza, tra i due strati ho messo un sottile strato di cioccolato fondente, che ho ottenuto sciogliendo a bagnomaria 75 gr di cioccolato fondente. Potete però usare anche un po’ di Nutella, che renderà il tutto più goloso!
Rimettete poi ancora 5 minuti nel freezer, e poi fate rapprendere nel frigorifero per qualche ora.

Le vostre panna cotta saranno pronte da gustare in un battibaleno!

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Torta vegana al caffé all’acqua

Torta vegana al caffé all’acqua
  • La ricetta della torta al caffè e all’acqua, semplicissima e piena di gusto, diventerà presto la vostra preferita per la colazione di tutti i giorni.

La ricetta della torta al caffè all’acqua è gustosissima e così facile da fare che non potrete fallire! Iniziare la giornata con questa torta sarà più semplice per tutti e darà la giusta carica per arrivare fino a sera.

L’ho trovata in un ricettario della Paneangeli e mi ha subito incuriosito. Visto che le torte all’acqua sono diventate una fissa ormai, non potevo non provarla, facendo le mie solite piccole modifiche.

Per la ricetta della torta al caffè all’acqua vi serviranno:

  • 250 ml acqua
  • 50 ml olio vegetale
  • 15 gr caffè solubile
  • 1 bustina vanillina
  • 250 gr farina 00
  • 50 gr amido di mais
  • 200 gr zucchero
  • 1 bustina lievito per dolci
  • 30 gr mandorle a lamelle + quelle per la decorazione

Iniziamo mettendo in un pentolino acqua, olio, vanillina e caffè solubile, e riscaldiamo per sciogliere il caffè.  Appena il caffè si è sciolto spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare.

In una ciotola mettiamo le polveri, cioè la farina setacciata, l’amido di mais, il lievito e lo zucchero e mescoliamo. Iniziamo poi a incorporare il liquido col caffè mescolando con una frusta a mano, per eliminare i grumi.

Una volta che gli ingredienti si sono amalgamati, unire anche le mandorle a lamelle.

Versuamo l’impasto in una teglia da 22/24 cm foderata con carta forno l’impasto così ottenuto, cospargiamo con altre mandorle a lamelle a piacere e inforniamo a 165 gradi (statico) per 45/50 minuti.  Come sempre, fate la prova stecchino.

Una volta raffreddata, spolveriamo con zucchero a velo. Per casa si sprigionerà un profumo di caffè eccezionale e vedrete come la colazione avrà una marcia in più!

Vi ricordo di mandarmi le Vostre versioni delle mie ricette nello spazio dei commenti qui sotto. Per gli instagrammers potete usare l’hashtag #myownsweet taggandomi @myownsweet.