Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Torta di farro all’olio di oliva e limone e la grande paura

Scrivere questo post mi pare un miracolo. Ho aperto questo piccolo spazio nella rete qualche anno fa ormai, la seconda esperienza dopo una prima volta finita un po’ male, per condividere una piccola passione con chi, come me, ha voglia di rilassarsi standosene con le mani in pasta.
Prima di schiacciare il bottone “pubblica” avevo mille aspettative, paure e paranoie. Ogni foto, ogni ricetta, provata e riprovata, l’emozione dei primi commenti (“allora c’è qualcuno là fuori!”), il dubbio di cosa e come scrivere, la voglia di scrivere e raccontare, attraverso le ricette, la vita.
Talvolta con tanta fatica, perchè la vita là fuori incalza, e non sempre avevo voglia o avevo, semplicemente, qualcosa da dire.

All’improvviso, tutto questo era scomparso. Una pagina bianca al posto delle tante foto e parole che ben conoscevo mi ha fatto temere per il peggio. Possibile che avessi perso tutto? Quattro e oltre anni di lavoro potevano essere spariti così?
Alla notte mi chiedevo se avessi schiacciato un testo, il classico bottone rosso dell’autodistruzione. Ma non saprei nemmeno dove si trova. Allora ho iniziato a pensare che, forse, era il destino che cercava di dirmi qualcosa – lascia stare, che tanto non è roba per te, questa.

Probabilmente non lo è roba per me, questa.
Talvolta però mi soffermo a pensare a come sia bello cucinare insieme. Io pubblico una ricetta così, una domenica sera qualunque; magari qualcuno ci inciampa dentro, magari ci arriva tramite IG. Diciamo dieci persone, per essere ottimisti. Di queste dieci, due pensano che sì, la possono anche fare quella ricetta. Si mettono a prepararla insieme a me, che parlo loro attraverso queste parole, e siamo in tre a cucinare questa stessa cosa, e chiacchieriamo di farine, uova e zucchero.
E poi quel qualcosa esce dal forno, e che so, quattro o cinque persone assaggiano, e gli piace.
Così questo breve testo, scritto una domenica sera, mi ha messo in contatto con dieci persone che non conoscerò mai, ma che sono state con me in qualche modo.
E non potete sapere quanto questo mi faccia stare bene.

Un’altra cosa che conforta è questa Torta di farro all’olio di oliva e limone. La ricetta base l’avevo tirata giù da un sito americano che purtroppo non ho segnato subito, e quindi chiedo venia all’autrice. C’era una quantità di olio che mi pareva perfino un po’ imbarazzante, e quindi l’ho in parte sostituita con del latte di mandorla, che col limone sta davvero bene. Il risultato è stata una torta alta e morbida, con un profumo delicato e una leggerezza meravigliosa. La farina di farro completa l’opera (ma potete anche usare la farina 00).
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è anche semplicissima da fare, quindi non avete scuse per non prepararvi una deliziosa torta per la prima colazione. La quantità di ingredienti è per una teglia da 20/max 22 cm.

Ingredienti:
250 g farina di farro
220 g zucchero semolato
100 ml olio di oliva extravergine (meglio se di gusto fruttato)
100 g latte di mandorla
succo e zeste di 1 limone (naturalmente bio e con buccia edibile!)
16 g lievito
3 uova

Preparazione:
La Torta di farro all’olio di oliva e limone è il paradigma della semplicità. Vi serve solo lo sbattitore e un po’ di buona volontà. Se avete questi due strumenti, avete già metà torta preparata!

Mettete le uova e lo zucchero in una ciotola e con lo sbattitore elettrico montatele per bene, fino a duplicarle di volume. Ci vorranno circa cinque minuti, ma credetemi, ne vale la pena per la sofficità della torta (sofficità…. si dice, vero?).
A questo punto, incorporate l’olio (sempre con lo sbattitore in azione), il latte di mandorla, il succo e le zeste del limone grattugiate finemente.
Per ultimo, unite le polveri, cioè la farina di farro e il lievito.
Per aumentare la lievitazione e renderla bella alta bisogna incorporare aria, e questo si può fare non solo sbattendo bene le uova, ma anche setacciando la farina col lievito.

Foderate di carta forno una tortiera di 20/22 cm di diametro, versate l’impasto così ottenuto, livellatelo e cuocete nel forno già caldo a 160 gradi per i primi 35 minuti; coprite lo stampo con un foglio di carta di alluminio (così la torta non si scurirà troppo) e alzate a 180° la temperatura del forno, e cuocete ancora almeno mezz’ora.
Questi tempi li ho testati per lo stampo da 20 cm, per quello da 22 cm abbassate di 10 minuti i tempi di cottura con le due temperature.
Non ho provato, ve lo dico subito, ma a occhio dovrebbe funzionare. In ogni caso, fate sempre la prova con lo stecchino.

Una volta cotta, capovolgete la Torta di farro all’olio di oliva e limone sulla gratella e fatela raffreddare per bene prima di toglierla dalla teglia.
Servitela con la glassa al limone oppure, se siete di corsa come me, basta una spolverata di zucchero a velo.

Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

Ciambella al limone e cocco e l’alchimista in cucina

“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene”.
Inizia così uno dei libri più teneri, semplici e sorprendenti di Banana Yoshimoto, che non a caso si chiama Kitchen. Non importa quanto strana, non convenzionale, tutta all’incontrario una famiglia possa essere. La cucina è il pentolone nel quale tutti gli ingredienti più improbabili trovano il loro posto, il loro legame, e da identità diventano uno.

Sto progettando la mia nuova cucina. Più in testa che sulla carta, per la verità. Ma l’ho già vista, e non in una esposizione, ma nella mia immaginazione. Una cucina con tanta luce, spazio, posto intorno a un tavolo. Bianca, forse un po’ di legno. Una finestra e qualche pianta verde. La mia planetaria in un angolo, una dispensa alta fino al soffitto, e un orizzonte davanti.

Ho passato gli ultimi dieci anni in una cucina che è poco più di un corridoio, con poca luce, poco spazio. Eppure ci ho costruito un mondo. Libri, riviste, il treppiede, pasta e zucchero, le teglie sul frigorifero che cadono, radio e tv, il tavolo incastrato. Adesso sono pronta a un nuovo spazio.
A un posto nuovo per creare nuove alchimie.

La ciambella al limone e cocco è una di quelle alchimie nate per caso. “Per caso” in cucina, per me, significa svuotare gli armadietti e creare del senso, divertendomi. Musica, a tempo col ticchettio della frusta a mano. Fuori dalla finestra l’ultimo sole d’estate.

Ingredienti:
150 g farina 00
40 g cocco rapè
150 g zucchero semolato
8 g lievito
2 g bicarbonato
succo di 1 limone grande (più o meno erano 70/80 g)
zeste del limone
100 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Preparare la ciambella al limone e cocco è molto semplice.
Lavate il limone (deve essere non trattato) grattugiate le zeste e poi spremetelo.
Separate gli albumi dai tuorli, e montate i primi con qualche goccia di succo di limone. Mettete da parte.
In una ciotola mettete i tuorli con lo zucchero, l’olio, e il succo con la scorza del limone, e un pizzico di sale. Con una frusta a mano mescolate il tutto molto bene.

Prendete gli ingredienti secchi (tranne il cocco rapè) e setacciateli all’interno del composto con i tuorli, girando bene per evitare i grumi.
Infine, unite anche il cocco rapè.

Per ultimi, unite anche gli albumi. Io di solito li unisco in tre volte. Nella prima prendo solo un paio di cucchiai di albumi montati, così si incorporano subito al composto e aiutano l’assorbimento degli altri albumi montati senza che si smontino troppo.

Prendete il vostro stampo preferito, imburratelo e infarinatelo e versatevi il composto.

Cuocete a forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti.

Se vi va potete guarnirla con della glassa al limone. Basterà un po’ di succo di limone e dello zucchero a velo da mescolare mettendo nello zucchero il succo a poco a poco, così potete controllare la consistenza desiderata.

Volendo potete fare anche la glassa al cocco mescolando lo zucchero a velo col latte di cocco – a me piace di meno perchè è molto dolce così ma… a ognuno il suo gusto!

Torta con limone e ricotta

Torta con limone e ricotta

Per anni ho desiderato avere un grande terrazzo solo per poter tentare di far crescere una pianta di limoni. Magari due o tre. Tanto sognare non costa nulla, no? In realtà il mio pollice non è nero, di più. Quindi, considero il fatto che questo desiderio non si sia mai realizzato una benedizione per le piante di limone che mi sarebbero capitate!

Anche se il mio destino di coltivatrice di limoni non si è mai realizzato, sono una consumatrice di limoni da guinness, e non c’è nulla (soprattutto d’estate) che mi piaccia di più che usare i limoni nei dolci.

Questa Torta con limone e ricotta è una ricetta classica, che credo esista in un triliardo di versioni. Col burro, senza, con le uova montate, con lo yogurt… se pensate a un modo in cui puo’ essere fatta, sicuramente ci sarà in giro una ricetta anche così. Quella di oggi è una versione semplicissima, facilissima, e leggerissima. Non c’è burro nell’impasto, e per alleggerire ancora la conta calorica (sai mai che qualcuno dei lettori là fuori sia in un periodo di ristrettezze dietetiche) ho usato anche una ricottina vaccina a ridotto contenuto di grassi.

Questa Torta con limone e ricotta non è sopravvissuta 24 ore, quindi direi che abbiamo la prova provata che ne vale la pena!

Ingredienti:
130 g farina 00
40 g amido di mais (o fecola)
16 g lievito in polvere per dolci
180 g zucchero
200 g ricotta vaccina light
succo di un limone (più o meno ho misurato che erano tra i 60 ed i 70 ml)
scorza di un limone bio
3 uova (medie ed a temperatura ambiente)
80 ml olio di semi
1 pizzico di sale

Procedimento:
Lavorate la ricotta con lo zucchero con una frusta elettrica, fino a che non sarà diventata cremosa.
Unite poi le uova una alla volta, amalgamandole sempre con le fruste elletriche, avendo cura di unire l’uovo successivo sol oquando il precedente si sarà ben incomrporato alla crema di ricotta.
Aggiungete un pizzico di sale.

Passate poi ad introdurre gli ingredienti secchi, che vanno setacciati – così incorporeranno aria e la torta crescerà benissimo!
Quindi unite la farina e la maizena (potete sostituirla con la fecola) setacciate, e il lievito, e con la frusta a bassissima velocità incorporatele al composto.

Infine aggiungete i liquidi: prima di tutto (sempre con le vostre fruste a bassa velocità) l’olio a filo, seguito dal succo del limone, e infine dalle zeste.

Il composto deve risultare morbido e fluido.

Foderate una teglia da 18/20 cm con la carta forno e versate l’impasto. Livellatelo un po’ per farlo crescere bene.

Mettete la Torta con limone e ricotta a cuocere nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40/45 minuti.

Non togliete la Torta con limone e ricotta dalla tortiera fino a che non si sarà ben raffreddata!

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Biscotti morbidi alle fragole e limone

Sono una sostenitrice della cucina stagionale, per questo approfitto appena posso della frutta fresca che si trova ai banchi del mercato per creare delle ricette a tema. L’attacco di primavera sa di fragole, e i primi tepori mi portano il limone, e quindi i Biscotti morbidi alle fragole e limone sono LA ricetta del periodo. Questi biscotti li ho fatti e rifatti tante volte anche con altri ingredienti (anzi, per farvi vedere la versatilità dell’impasto magari li proveremo anche con altri gusti più estivi!), e sono buonissimi per la loro consistenza morbida e la freschezza della frutta fresca.

La versione che vi presento oggi è la mia preferita, forse perchè sono nata in primavera e con le fragole ci vado a nozze! Per qualche strano caso sono anche i biscotti che preparo spesso in occasione del mio compleanno. Non sono molto bellini, per la verità, tutti belli leccatini e pronti per una vetrina di pasticceria.
Sono i più classici biscotti di casa, e per questo mi piacciono così tanto.

Li fate in un baleno, sporcate solo una ciotola, non avete bisogno nè di stampi nè di porzionatori, basta un cucchiaino. Nemmeno un’ora e sono pronti!

Ingredienti:
300 g Farina 00
150 g Zucchero
100 g Olio di semi (io ho usato quello di riso)
1 uovo a temperatura ambiente
Succo e zeste di 1 limone bio
Due cucchiaini di lievito in polvere per dolci
1 bustina di vanillina
150 g fragole (peso già con fragole mondate e private delle foglie verdi e del picciolo)

Preparazione:
Iniziate a preparare i Biscotti morbidi alle fragole e limone lavando e mondando le fragole, e tagliandole a piccoli pezzettini. Mettetele da parte.

In una ciotola mettete prima gli ingredienti liquidi (olio, uovo, succo e zeste di limone). Mescolateli, poi aggiungete lo zucchero e mescolate ancora per scioglierlo.

Aggiungete quindi gli ingredienti secchi cioè farina, lievito e vanillina (se l’avete, sostituite la vanillina con un cucchiaino di estratto di vaniglia, ma mettetelo nei liquidi con l’olio) e amalgamate il tutto.
Vi risulterà un impasto estremamente morbido, cui dovrete aggiungete le fragole a pezzettini.

Prendete una placca da forno, rivestitela di carta forno, e intanto scaldate il forno a 180 gradi.

Con un cucchiaino prendete delle piccole quantità di impasto che metterete sulla placca, un po ‘distanziate perché si allargheranno in cottura.

Se volete potete spolverare i biscotti con dello zucchero (io li trovo già dolci così e non ci aggiungo nulla, ma va a gusti).

Infornate a forno già caldo per circa 15/20 minuti. Devono essere solo leggermente dorati, non lasciateli troppo, altrimenti diventeranno troppo duri.

Attendete che si siano intiepiditi prima di toglierli dalla teglia.

Plumcake vegano al limone e semi di papavero

Plumcake vegano al limone e semi di papavero

Molti storcono il naso quando sentono dolci vegani, quasi che fosse lo stridore del gessetto sulla lavagna. Vi posso assicurare che non è così. Niente burro nè uova non significa per forza sapore zero e soddisfazione meno cento. I dolci vegani sanno essere eccezionali e gustosi anche senza ingredienti di origine animale, e questo Plumcake vegano al limone e semi di papavero ne è la prova.

Umido al punto giusto, pur facendo a meno di latticini e uova riesce a mantenere una umidità e un gusto che lo faranno diventare una delle vostre colazioni preferite! La preparazione è semplicissima, e tra l’altro è una vera e propria lezione di chimica! Infatti, per realizzarlo dobbiamo mettere insieme un acido (il succo di limone) con un lievemente alcalino come il latte di mandorla, ed insieme si addenseranno un po’ creando una sorta di latticello vegano, che farà da collante e da umidificante del nostro dolce. Dite, l’avreste mai immaginato di fare una lezione di chimica applicata in cucina?

Ingredienti:
300 g farina 00
240 ml di latte di mandorla
150 g zucchero smeolato
125 ml olio (io riso)
7 g lievito per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
un cucchiaino scarso di estratto di vaniglia (una bustina di vanillina se non avete l’etsratto)
1 limone bio
due/tre cucchiai colmi di semi di papavero
un pizzico di sale

Procedimento:
Iniziate a preparare il plumcake vegano al limone e semi di papavero mettendo in una ciotola il latte con il succo di limone. Fate riposare una mezz’oretta circa, il succo di limone “inspessirà” (ueilà che termmini tecnici!!) il latte di mandorla, e si verrà a formare una sorta di yogurt abbastanza cremoso (ma non denso come quello greco).

Quando è pronto, per prima cosa accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180 gradi.

Mettete poi in una ciotola la farina setacciata (così ingloba aria che aiuta la lievitazione) col lievito eil bicarbonato e il sale.
Aggiungete anche lo zucchero e mescolate.

A questo punto, iniziate a versare all’interno delle polveri il latte con il succo di limone, l’olio l’estratto di vaniglia (se avete usato la vanillina, setacciatela con la farina) e i smei di papavero, e mescolate. Va benissimo una frusta a mano, l’importante è che non mescoliate troppo.
Va bene sciogliere i grumi, ma senza esagerare!

Foderate quindi con della carta forno uno stampo da plumcake, e versate all’interno l’impasto del vostro plumcake vegano al limone e semi di papavero.

ivellate leggermente, se necessario, e mettete a cuocere il plumcake nel forno già caldo e cuocetelo per circa 35/40 minuti.
Come sempre, vale la prova stecchino.

Se il plumcake dovesse risultare ancora tanto umido, lasciatelo ancora cinque minuti in forno, ma copritelo con la carta stagnola per evitare che si bruci in superficie.

Il plumcake vegano al limone e semi di papavero si conserva per qualche giorno, in un contenitore ermetico in una alzatina con coperchio di vetro.

Madeleines al limone e semi di papavero

Madeleines al limone e semi di papavero

Le Madeleines al limone e semi di papavero non sono le prime madeleines che preparo. Ma le volte precedenti, bene o male, facevo i miei piccoli errorini, primo tra tutti la poca pazienza.
In realtà, le madeleines hanno bisogno del loro piccolo tempo. Quello di riposo in frigo. Almeno due ore.

Questo è il segreto per le gobbette così graziose delle madeleines. Il piccolo shock termico che si crea tra impasto freddo e riposato di frigo e il forno “spinge” le gobbette all’insù.

Questa ricetta che vi propongo oggi è senza glutine, ma può anche essere realizzata con farina 00 se non avete problemi di intolleranze. Io ho utilizzato un nuovo mix di farine deglutinate di Farma & Co Bakery, che può essere la soluzione per coloro che non sono molto avvezzi ad usare le farine senza glutine. Che, lo sappiamo, danno i loro bei grattacapi.

Devo dire che il risultato mi ha soddisfatto. Le Madeleines al limone e semi di papavero sono venute benissimo, sono state molto apprezzate, e avranno un bel successo con i vostri ospiti (ve le potete mangiare anche da soli!!).

Ingredienti:
125 g mix farine senza glutine
100 g zucchero semolato
2 uova grandi
4 g lievito
110 gr burro sciolto raffreddato
9 g semi di papavero
14 gr succo limone
zeste di un limone bio

Preparazione:
Le Madeleines al limone e semi di papavero sono facili da preparare e, come vi dicevo, la attesa è l’ingrediente più essenziale.
Prendete una ciotola e mescolate insieme la farina, il lievito e un pizzico di sale.
In un’altra ciotola montate per almeno dieci minuti le uova, lo zucchero, il succo di limone e le zeste.

Incorporate a questo punto i secchi nelle uova montate, mescolando dal basso verso l’alto per evitare di smontare il composto. Per ultimi, inserite nell’impasto anche i semi di papavero, e mescolate bene.

Mettete la ciotola in frigorifero per un paio di ore (ma non meno di un’ora!) per far riposare il composto e permettere al burro di ricompattarsi.

Trascorsa l’ora, scaldate il forno a 180 gradi (statico) mentre preparate la teglia delle vostre madeleines.

Fondete un po’ di burro e con un pennellino spennellate leggermente l’interno dei vostri stampi. Io lo metto anche quando uso quelli in silicone, perchè comunque aiuta la doratura (e non fa mai male!).

A seconda della grandezza dei vostri stampi (io ne ho uno da nove madeleines in silicone di taglio direi medio) mettete un po’ di impasto in modo che però la forma non sia tutta piena. Le madeleines al limone e semi di papavero cresceranno, con la loro gobbetta, e se riempite troppo le formine tenderanno a debordare ma, cosa ben peggiore, a bruciarsi ai lati.

Cuocete le madeleines per circa 10 minuti, ma non toglietele dallo stampo se non dopo averle fatte riposare fuori forno per circa cinque minuti.
Tra una infornata e l’altro, rimettete l’impasto in frigo, così le gobbette continueranno a crescere!

Pancakes vegani al limone

Pancakes vegani al limone

Una delle cose che mi manca di più di questo periodo è viaggiare. Mi annoiano molto le infinite attese agli aeroporti, i disagi del correre da un gate all’altro con appresso i bagagli. Magari qualche viaggatore scortese che salta la fila.
Però l’aprire gli occhi in una stanza di hotel, sentire da lontano la voce di una TV che parla una lingua straniera, i rumori delle cameriere che iniziano a riassettare le stanze…
Questo mi piace.
Questo è anche il mio ultimo ricordo di un viaggio fatto all’estero, a Londra. Ci sono andata per parlare ad una conferenza, e mi sarei pure fermata a fare la turista ma il giorno successivo avrei dovuto tenere una lezione ad un corso, la prima volta per me, e quindi non me la sono sentita di mancare l’appuntamento.

Ma la colazione in hotel, il buffet colorato pieno di ogni ben di dio… questo ricordo di quel viaggio (anche altre cose, certo!), e i pancakes da scaldare nello scaldino che li sputava fuori belli soffici…

Cerco di rivivere quel piccolo momento di serenità anche a casa, se posso, e il modo più veloce è preparare dei deliziosi pancakes vegani al limone, che potete realizzare davvero in meno di mezz’ora, e sono buonissimi. Ovviamente questa versione è vegana, quindi non ha latticini nè alimenti di origine animale. Se non seguite questo regime alimentare, usate pure i prodotti non-vegan – questi pancakes verranno buoni lo stesso!

Vi lascio la ricetta per farne circa 6/7. Se siete di più in famiglia, raddoppiate le dosi!

Ingredienti:
90 gr yogurt di soia neutro o alla vaniglia (io ho usato quest’ultimo. Se volete, usate anche quello al limone)
150 gr di farina 00
3 cucchiai di zucchero semolato
7 gr di lievito per dolci
100 ml di latte di mandorle
succo e zeste di mezzo limone
un pizzico di sale

Preparazione:
In una ciotola mettete tutti gli ingredienti, mescolate bene con l’aiuto di una frusta a mano ed eliminate i grumi che si potrebbero formare. Se ce ne sono restati alcuni no nvi preoccupate, di scioglieranno in cottura.

Lasciate la ciotola con l’impasto dei pancakes vegani al limone a riposare per circa dieci minuti.
Se li fate d’estate e il clima a casa vostra è un po’ caldo, il tempo di riposo fatelo nel frigorifero.

Prendete quindi un padellino con fondo antiaderente, ungetelo leggermente con dell’olio e mettete al centro due cucchiai (da minestra) di impasto dei vostri pancakes vegani al limone.
Cuocete i pancakes per qualche minuto per lato.
Girateli solo quando sulla superficie ed ai lati saranno comparse delle piccole bolle.

Cuocete qualche minuto dall’altra parte e poi togliete il pancake dalla padella ed appoggiatelo su un piattino.
Continuate così fino ad esaurimento dell’impasto.

Potete guarnire i vostri pancakes vegani al limone con dello yogurt (vegan) e delle noci, nocciole o mandorle, oppure della confettura, o della crema a vostro piacimento.

Se avete anche qualche intolleranza al glutine, potete provare anche i Pancakes al grano saraceno vegan e senza glutine.

Ciambella al limone e mandorle

Ciambella al limone e mandorle

Per tanto tempo mi sono chiesta quali fossero i profumi che preferisco all’interno dei dolci, quelli che mi risolvono ogni ricetta, per dire. Se fossi lì, davanti al forno, e dovessi preparare qualcosa che so che mi piacerà (e probabilmente piacerà a molti), vado sul sicuro.
Limoni e mandorle.

Questa ciambella al limone e mandorle è la sintesi perfetta del concetto di dolce veloce e soprattutto buono. Non è l’unico che trovate in questo blog che combina questi due ingredienti.
Oltre alla ciambella, il magnifico duo è protagonista nelle Madeleines al limone e mandorle, nei Biscotti alle mandorle e limone, e infine anche nella Torta senza glutine alle mandorle con glassa al limone e lavanda.

La ciambella al limone e mandorle è così semplice che ho usato uno stampo bellissimo di Nordicware per darle un tono. Mi piacciono moltissimo gli stampi di questa marca, e se non fosse che costano un occhio, ne avrei una intera collezione!

Vi lascio qui sotto la ricetta della ciambella al limone e mandorle. La preparate in dieci minuti tondi, e dopo 40 minuti in forno avrete una meraviglia da gustare a colazione, pranzo… quando volete voi!
La base è quella della ciambella normale, ho solo aggiunto il latte di mandorla per aumentare il profumo di mandorla dell’impasto. Semplice, no?

Ingredienti:
200 gr farina 00
16 gr lievito
140 ml di latte di mandorla
250 gr zucchero semolato
50 gr di mandorle (va bene la farina, ma anche le mandorle, che possiamo tritare finemente in un mixer con parte dello zucchero)
Scorza di un limone
100 gr burro a pomata
3 uova

Zucchero a velo per decorare q.b.

Preparazione:
Prendete una ciotola e montate le tre uova (intere) con lo zucchero.

Se usate le mandorle intere e non la farina, montate le uova con 200 gr di zucchero, e tenete i 50 gr di zucchero a parte per aiutarvi a tritare le mandorle con l’aiuto del mixer.

Quando il composto è bello chiaro e spumoso, introducete il burro col latte. Date un’altra mescolata (abbassando la velocità delle fruste) e poi aggiungete la farina 00 setacciata e il lievito (anche questo setacciato).

Mescolate ancora con le fruste a bassa velocità (va bene anche le fruste a mano) in modo che si dissolvano eventuali grumi.

Aggiungete la scorza del limone e la farina di mandorle, mescolando con una leccapentole per incorporare il tutto.

Versate, a questo punto, l’impasto nello stampo imburrato e infarinato e mettete il tutto nel forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.

Lasciate raffreddare prima di togliere dallo stampo, e a piacere decorate con una spolverata di zucchero a velo.

Torta carote e limone

Torta carote e limone

All’inizio c’era la torta di carote. La prima ricetta che ho provato, forse perchè la torta di carote era la preferita della mia nonna, forse perchè il binomio carote e mandorle ci sta alla perfezione, forse perchè… chi lo sa, perchè quella avevo sottomano e quella ho provato!
Ogni tanto ci ritorno, perchè ci sono tantissime versioni della torta alle carote, che poi diventa un muffin, e poi un plum cake… la versatilità di questa ricetta è eccezionale, e credo che continuerò di tanto in tanto a provarme di nuove, perchè è un gusto che non mi stanca mai.

La ricetta che vi propongo oggi è una versione della torta carote e limone, e può essere realizzata con pochi ingredienti che abbiamo quasi sicuramente tutti a casa. Ho aggiunto come golosità in più una glassa allo yogurt che è davvero spettacolare, ma ovviamente potete anche gustarla senza, o con un po’ di zucchero a velo. La ricetta è molto semplice, si realizza anche velocemente. L’interno rimane leggermente umido, e questa è la sua particolarità. In più è senza burro, quindi anche abbastanza leggera… vi ho convinto a prepararla insieme?

Ingredienti (per una tortiera da 22 cm):
165 gr di farina 00
100 gr di zucchero
90 gr di mandorle pelate
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
50 gr di olio vegetale
75 gr di latte scremato
2 carote
3 uova
1 limone non trattato (succo e zeste)
1 bustina di lievito per dolci

per la glassa
1 vasetto di yogurt greco alla vaniglia
3 cucchiai colmi di zucchero a velo

Procedimento:
Prendete le mandorle e tritatele finemente con l’aiuto di un mixer, poi mettetele da parte.
Sempre usando i lmixer, tritate molto finemente anche le carote (che avrete prima lavato e mondato) con il succo di metà limone. Mettete anche loro da parte.
Montate bene le uova in una ciotola con lo zucchero, fino a che non diventano belle chiare e gonfie. Ci vorranno circa 5 minuti.
Unite l’olio a filo, e quando si è incorporato unite anche il latte (sempre amalgamando), poi lo yogurt, e alla fine le carote. Mescolate molto bene.
Infine, aggiungete gli ingredienti secchi cioè la farina 00 e le mandorle e mescolate delicatamente, dal basso verso l’altro, così il composto non si smonterà. Per ultimo, setacciate anche lievito e mescolate ancora bene.

Foderate lo stampo con della carta forno, e poi versatevi all’interno l’impasto della torta carote e limone, e distribuitelo all’interno della teglia per bene.
Cuocete a forno già caldo a 180 gradi per circa 25 minuti (ma controllate sempre con lo stecchino la cottura, perchè i forni possono essere diversi). Sfornate la torta carote e limone e lasciate raffreddare prima di glassarla.

Per la glassa, in una ciotola versate lo yogurt greco e lo zucchero, e mescolate bene con una forchetta, così si dissolveranno gli eventuali grumi di zucchero.
Distribuite la glassa sulla superficie della torta carote e limone fredda, e poi distribuite sopra le zeste del limone.
Nella foto ho anche distribuito sulla superficie una bustina di zucchero di canna, ma è del tutto opzionale.

Se volete una versione vegana della torta alle carote, guardate qui.

Pound cake al limone e cardamomo

Pound cake al limone e cardamomo

Le spezie nei dolci sono soprendenti e infide. Sorprendenti perchè danno un gusto e un aroma diversi ai dolci di tutti i giorni. Ma infide perchè basta che scappi la mano ed il disastro (leggi: immangiabilità) è dietro l’angolo. Anche se ci troviamo su un terreno scivoloso, mi piace sperimentare qualche gusto insolito, di tanto in tanto. Ormai lo sapete, sono partita per la lavanda – la metto ovunque, tra impasti, glasse, ghiaccioli… e dietro l’angolo c’è il rischio del sapor saponetta, quindi va dosata per bene.
Ma ho anche usato rosmarino (come in questa Torta alle pere e rosmarino), zenzero (come nelle Madeleines all’arancia e zenzero)… che forse nei dolci sono meno comuni. Da oggi ho la new entry – il cardamomo. Il suo sapore intenso negli infusi mi aveva conquistato – e devo dire che anche in questa semplicissima pound cake al limone e cardamomo sprigiona tutte le sue note calde e intense. E sta benissimo con il limone. Ma cosa sta male col limone, dopo tutto?

La preparazione è molto semplice, e vi consiglio solo di controllare bene la cottura perchè tende a scurire abbastanza rapidamente. Ma l’intensità ed il gusto ripagheranno di ogni fatica, ed èanche un gusto originale con cui iniziare (spero bene!) la giornata. In più è senza lattosio. Avete ancora dubbi a provarla?

Ingredienti:
240 gr farina 00
55 gr zucchero
12 gr lievito per dolci
3 gr bicarbonato
1 cucchiaino di cardamomo (pestati)
170 gr miele (il millefiori va benissimo)
110 gr olio di oliva
120 gr latte di mandorla (o acqua)
succo e scorza di un limone non trattato
2 uova

Procedimento:
In una terrina capiente mettete gli ingredienti secchi (cioè farina, lievito, bicarbonato) insieme ai semi del cardamomo pestati nel mortaio e alle zeste del limone tritate finemente.
Date una mescolata e mettete da parte.

Mettete nel mixer il miele con olio, latte di mandorla (o acqua), zucchero succo del limone e uova, e mettetelo in funzione a una velocità bassa, in modo che il tutto si emulsioni molto bene senza però montare.

A questo punto, unite i liquidi alle polveri nella terrina, avendo riguardo di mescolare il tutto con una frusta a mano per sciogliere gli eventuali grumi.

Imburrate e infarinate una teglia media da plum cake, oppure copritela bene con della carta forno.
Versatevi all’interno il vostro impasto della pound cake al limone e cardamomo, livellatela e mettete nel forno già caldo a 180 gradi e cuocete per circa 45 minuti. Siccome va da forno a forno, controllate a metà cottura, e se vedete che la superficie o i lati stanno scurendo molto, coprite la teglia con uno strato di alluminio, così si cuocerà all’interno senza bruciacchiarsi sopra.

Sformate solo quando sarà ben fredda, e servitela con del tè, del caffè – ma è ottima anche da sola!