Strudel alle mele e nocciole

Strudel alle mele e nocciole

Tutti parlano delle cose semplici, di tornare alla semplicità… ma semplice non sempre fa rima con facile! Certamente non è stato facile comporre questo strudel di mele e nocciole, che ha un gusto speciale che ci riporta alla tradizione, ma la cui preparazione è stata funestata da una serie di imprevisti. Quando si sperimenta, una piccola dose di rischio è sempre presente!
Alla fine, posso dirlo che è facile da preparare, ma se si sa come farlo! Quindi, vi faccio dono della mia esperienza e dei miei disastri, e vi assicuro che ne vale la pena!
Ho utilizzato non la consueta pasta per strudel, né una sfoglia classica come molti fanno, perché volevo qualcosa di meno burroso e di più leggero. Ho provato quindi a usare la mia classica frolla all’olio, cui ho aggiunto un po’ di lievito per renderla leggermente più morbida. Il (secondo!) risultato è stato all’altezza delle mie aspettative.
Quindi, se volete qualcosa con un gusto tradizionale, ma un briciolo di originalità questo strudel alle mele e nocciole fa proprio per voi.

Ingredienti:
per la frolla all’olio
220 gr farina 00
1 uovo medio a temperatura ambiente
70 gr zucchero semolato
Mezzo cucchiaino scarso di lievito per dolci
Un pizzico di sale
60 gr di olio vegetale

Per il ripieno
2/3 mele (dipende dalla grandezza, mediamente due dovrebbero bastare)
30 gr zucchero
60 gr uvetta
30 gr nocciole
20 gr amaretti (o altri biscotti che avete nella credenza)
2 cucchiai di confettura (pesche o albicocche)
Succo di mezzo limone

Procedimento:

Anzitutto, iniziate a preparare lo strudel di mele e nocciole mettendo a rinvenire l’uvetta con un po’ di acqua a temperatura ambiente. Se non lo servite ai bambini, potete anche mettere un po’ di rum nell’acqua, per dare un gusto un po’ più spinto all’uvetta.

Pelate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti. Mettetele in una ciotola e irroratele con il succo di mezzo limone, lo zucchero e la confettura. Mescolate molto bene per amalgamare il tutto.
Scolate e strizzate benissimo l’uvetta, asciugatela leggermente e poi unitela alle mele, mescolando sempre molto bene. Infine, tagliate le nocciole in maniera grossolana, e unitele al resto degli ingredienti. Sbriciolate finemente gli amaretti e versatene la metà sulle mele. Mescolate bene.

Lasciate riposare qualche minuto mentre preparate la frolla all’olio.
Mettete in una terrina olio, uovo e zucchero e mescolate con una forchetta. Iniziate ad incorporare anche la farina e il lievito a poco a poco, prima mescolando con la forchetta e poi, quando l’impasto si sarà fatto più consistente, direttamente con le mani.
L’impasto è pronto quando non si attaccherà più alle dita.

Prendete la carta forno e, con l’aiuto di un matterello, stendete la frolla (all’olio non ha bisogno di riposo in frigo) fino a formare un rettangolo.
La frolla deve avere uno spessore non particolarmente spesso, massimo mezzo centimetro, per permettere di arrotolare bene lo strudel alle mele e nocciole.

Bucherellate leggermente la pasta con i rebbi della forchetta e stendete sull’impasto gli amaretti restanti (assorbiranno un po’ della umidità della frutta).

Riprendete il ripieno, e stendetelo su tutta la superficie della frolla sopra gli amaretti, lasciando almeno un cm da tutti i lati, per poter chiudere lo strudel.

Quindi, aiutandovi anche con la carta forno, chiudete l’impasto e fate in modo che la chiusura risulti alla base dello strudel. Bucherellate leggermente la parte alta dello strudel, per far fuoriuscire l’umidità.

Spostate lo strudel alle mele e nocciole sulla leccarda del forno e cuocete a forno già caldo a 180 gradi per circa 45 minuti, o comunque fino a doratura.

Quando è freddo potete rimuoverlo dalla teglia e, a vostro piacere, spolverizzarlo di zucchero a velo.

Caprese al pistacchio

Caprese al pistacchio

La Torta caprese è un notissimo dolce napoletano, e del resto la sua origine la porta stampata nel nome. La ricetta tradizionale (sempre che ce ne sia una unica, di procedimenti ne ho letti a decine nel corso dgeli anni) non prevede la farina, e quindi è anche il dolce della tradizione perfetto per chi soffre di celiachia. Vi ho già pubblicato (vedi link sopra) la versione più tradizionale, e magari a breve vi proporrò anche la versione al limone, un’altra delizia della tradizione partenopea.
Poichè sono una fan sfegatata del pistacchio, la caprese ve la presento anche in versione “verde”, ossia una caprese al pistacchio che ha il pregio di essere anche poco dolce, e quindi adatta anche a chi non ama i dolci stucchevoli. Ho deciso di ridurre lo zucchero solo perchè il cioccolato bianco che si usa in questa preparazione è già molto dolce per i miei gusti, ed ho preferito non esagerare.

La ricetta è a grandi linee sempre la stessa della caprese tradizionale. Ho solo sostituito parte della farina di mandorle con quella di pistacchi, e ho aggiunto un bel cucchiaio di crema al pistacchio per amplificare il sapore di questo frutto meraviglioso. La preparazione è davvero minimale, e nel giro di una mezz’ora è pronta per il forno. Provatela e mi direte quale delle versioni vi piace di più.
Quella che vi propongo sotto è la versione per una teglia da 18 cm di diametro.

Ingredienti:
120 gr di burro molto morbido
4 uova
100 gr di cioccolato bianco (se la preoparare per qualche celiaco, fate attenzione a che sia gluten free)
65 gr di farina di pistacchi
50 gr farina di mandorle
30 gr di amido di mais
80 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio colmo di pasta di pistacchi

Preparazione:
Anzitutto, sciogliete a bagnomaria il cioccolato, e poi mettetelo da parte a raffreddare.
Dividete gli albumi dai tuorli. Prendete gli albumi e montateli a neve fermissima con 30 gr di zucchero presi dal totale. Mettete poi la ciotola in frigo fino al momento dell’uso.
In un altro contenitore lavorate il burro con lo zucchero fino a che non diverrà una crema e poi aggiungete i tuorli.
Infine, unite tutti gli ingredienti secchi, mescolate bene con una spatola e infine aggiungete il cioccolato bianco sciolto e ormai intiepidito e per ultima la crema di pistacchi.
A questo punto, unite poco per volta gli almbumi montati a neve ben ferma, aiutandovi con una spatola.
Ricordate di incorporarli dal basso verso l’alto per evitare che smontino.
Ora prendete una teglia con fondo amovibile, e foderatela con carta forno. Versate l’impasto, livellatelo leggermente e ponete la vostra caprese al pistachio a cocere a forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.

Lasciate ben raffreddare la caprese al pistacchio prima di estrarla dala teglia, altrimenti si romperà.
Potete conservarla fino a tre/quattro giorni sotto una campana di vetro, ma credo che finirà molto prima!

Pound cake al limone e cardamomo

Pound cake al limone e cardamomo

Le spezie nei dolci sono soprendenti e infide. Sorprendenti perchè danno un gusto e un aroma diversi ai dolci di tutti i giorni. Ma infide perchè basta che scappi la mano ed il disastro (leggi: immangiabilità) è dietro l’angolo. Anche se ci troviamo su un terreno scivoloso, mi piace sperimentare qualche gusto insolito, di tanto in tanto. Ormai lo sapete, sono partita per la lavanda – la metto ovunque, tra impasti, glasse, ghiaccioli… e dietro l’angolo c’è il rischio del sapor saponetta, quindi va dosata per bene.
Ma ho anche usato rosmarino (come in questa Torta alle pere e rosmarino), zenzero (come nelle Madeleines all’arancia e zenzero)… che forse nei dolci sono meno comuni. Da oggi ho la new entry – il cardamomo. Il suo sapore intenso negli infusi mi aveva conquistato – e devo dire che anche in questa semplicissima pound cake al limone e cardamomo sprigiona tutte le sue note calde e intense. E sta benissimo con il limone. Ma cosa sta male col limone, dopo tutto?

La preparazione è molto semplice, e vi consiglio solo di controllare bene la cottura perchè tende a scurire abbastanza rapidamente. Ma l’intensità ed il gusto ripagheranno di ogni fatica, ed èanche un gusto originale con cui iniziare (spero bene!) la giornata. In più è senza lattosio. Avete ancora dubbi a provarla?

Ingredienti:
240 gr farina 00
55 gr zucchero
12 gr lievito per dolci
3 gr bicarbonato
1 cucchiaino di cardamomo (pestati)
170 gr miele (il millefiori va benissimo)
110 gr olio di oliva
120 gr latte di mandorla (o acqua)
succo e scorza di un limone non trattato
2 uova

Procedimento:
In una terrina capiente mettete gli ingredienti secchi (cioè farina, lievito, bicarbonato) insieme ai semi del cardamomo pestati nel mortaio e alle zeste del limone tritate finemente.
Date una mescolata e mettete da parte.

Mettete nel mixer il miele con olio, latte di mandorla (o acqua), zucchero succo del limone e uova, e mettetelo in funzione a una velocità bassa, in modo che il tutto si emulsioni molto bene senza però montare.

A questo punto, unite i liquidi alle polveri nella terrina, avendo riguardo di mescolare il tutto con una frusta a mano per sciogliere gli eventuali grumi.

Imburrate e infarinate una teglia media da plum cake, oppure copritela bene con della carta forno.
Versatevi all’interno il vostro impasto della pound cake al limone e cardamomo, livellatela e mettete nel forno già caldo a 180 gradi e cuocete per circa 45 minuti. Siccome va da forno a forno, controllate a metà cottura, e se vedete che la superficie o i lati stanno scurendo molto, coprite la teglia con uno strato di alluminio, così si cuocerà all’interno senza bruciacchiarsi sopra.

Sformate solo quando sarà ben fredda, e servitela con del tè, del caffè – ma è ottima anche da sola!

Torta al farro vegana alle albicocche e mandorle

Torta al farro vegana alle albicocche e mandorle

Le mattine dei sabati sono, per qualche ragione, le mie preferite.
Forse perché sono all’inizio del weekend, sembrano più lunghe e dolci, e mi danno la sensazione che ci sia in casa una tranquillità e una lentezza uniche. Non devo correre a prepararmi per uscire, né devo affrettarmi a cucinare per il pranzo della domenica. Semplicemente, mi lascio esistere.

Quest’ultimo sabato la colazione è stata ancora più lenta e dolce perché ho accompagnato al cappuccino questa meravigliosa torta al farro vegana alle albicocche e mandorle, che ha una dolcezza e una morbidezza uniche.
Tanti fanno la scelta vegan per salute, o rispetto degli animali; io spesso perché non ho né latte né uova in casa! Ma non mi scoraggio, perché le torte vegane sono buonissime comunque e non hanno davvero nulla da invidiare alla pasticceria tradizionale!

In più questa si prepara con una sola ciotola, sporcando pochissimo, ed è pronta in un baleno. Segnatevela per il prossimo weekend, e mi darete ragione!

NB questa versione della torta al farro vegana alle albicocche e mandorle l’ho realizzata con alimenti veg, ovviamente usando il latte e lo yogurt vaccini va comunque benissimo!

Ingredienti (stampo da 22 cm):
5/6 albicocche (dipende dalla grandezza)
250 gr farina di farro bio
1 bustina vanillina
10 gr farina di mandorle
130 gr zucchero di canna (meglio quello fine)
180 ml di latte di mandorle
45 gr yogurt di soia alla vaniglia
120 ml olio vegetale
8 gr lievito per dolci
2 gr bicarbonato
2 cucchiai di succo di limone
Mandorle a lamelle per decorare
Zucchero a velo q.b.

Procedimento:
Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti secchi (farina, farina di mandorle, vanillina, lievito e bicarbonato, zucchero) e mescolateli bene.
In un altro contenitore, miscelate invece i liquidi, cioè lo yogurt di soia, il latte di mandorla, l’olio e infine il succo di limone.

Incorporate quindi i liquidi negli ingredienti secchi, aiutandovi con una spatola. Il composto che uscirà sarà abbastanza compatto, ma non vi preoccupate, è corretto che sia così.

Rivestite una teglia da 22 cm di diametro con la carta forno, e versate all’interno l’impasto, livellandolo con la spatola.

Tagliate a questo punto le vostre albicocche, che avrete in precedenza lavato e asciugato bene: prima tagliatele a metà, levate il nocciolo, e poi tagliatele a fettine e mettetele sulla superficie dell’impasto, premendo leggermente.

Mettete sopra le mandorle a lamelle, spolveratela leggermente con un po’ di zucchero, e infornate per circa 50/60 minuti (dipende dal vostro forno ma anche da quanto sono succose le albicocche) nel forno già caldo a 180 gradi.

Sformate la torta al farro vegana alle albicocche e mandorle dalla teglia quando si sarà raffreddata, e se vi va spolveratela con dello zucchero a velo – io ho usato quello di canna e devo dire che era ottima!

Torta alle carote e mandorle

Torta alle carote e mandorle

Mandorle e carote, anime gemelle. Ho preparato un sacco di versioni di questo dolce super classico, che in un certo senso è il mio cavallo di battaglia, perchè per un certo periodo ho preparato solo questo. Lo mangiavo in continuazione, vai a capire perchè.
Mi è passato il momento da coniglio, ma di tanto in tanto mi va di preparare una delle migliaia di versioni della torta alle carote e mandorle. Ultimamente ho fatto varie versioni, mi mancava quella senza glutine e senza lattosio. Detto fatto, vi lascio questa versione che, naturalmente, potete preparare anche con la farina 00, se non avete problemi di intolleranze. Resta comunque un dolce molto leggero, perchè non ha latticini, quindi nemmeno burro nell’impasto.
E poi, volete mettere? Oltre a tenervi in forma, avrete dieci decimi di visus!

Ingredienti:
250 gr di carote (già pulite e mondate)
180 gr zucchero
180 gr mix di farine senza glutine
70 gr di mandorle (potete usare anche la farina dimandorle, ma io preferisco sentirle sotto i denti)
50 gr fecola di patate (controllate che sia senza glutine)
90 gr di olio di semi (o comunque olio con un sapore molto blando)
2 uova medie
8 gr di lievito per dolci
le zeste di mezzo limone bio
una bustina di vanillina

Procedimento:
Pelate e lavate bene le carote. Riducetele a rondelle, mettetele nel mixer da cucina con l’olio e frullate il tutto fino a ottenere una purea un po’ grossolana.
Mettetele da parte, e sminuzzate a farina (sempre nel mixer) le mandorle. Anche queste mettetele da parte.
Finite di preparare la linea, cioè gli ingredienti, mettendo insieme in una ciotola la fecola, il mix senza glutine (o la farina) il lievito e la vanillina.

Prendete poi una ciotola abbastanza capiente e montate le uova con lo zucchero con un frullino elettrico. Devono diventare belle chiare e gonfie.

Unite alle uova montate il limone, la purea di carote e la farina di mandorle, mescolando con una leccapentole.

A questo punto, aggiungete poco per volta le polveri, che dovete setacciare bene. Amalgamatele con il frullino, ma usatelo alla più bassa velocità.

Mettete l’impasto della torta alle carote e mandorle in una teglia da 22 cm, che avrete imburrato e infarinato prima (o, meglio, che avrete foderato con la carta forno), e cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per 30 minuti.

Lasciate raffreddare prima di estrarre la torta di carote e mandorle dalla teglia.
Se vi va, potete spolverarla di zucchero a velo prima di servirla.

Chiffon cake cocco e limone

Chiffon cake cocco e limone

La chiffon cake cocco e limone è perfetta in questo periodo, quando cominicia a sentirsi il profumo dell’estate, ma anche in pieno inverno, quando si sognano cieli blu, mari caldi e palme di cocco sotto cui concedersi una pennichella.

Era da tanto che non realizzavo una chiffon cake, che è quella torta di origine americana che cuoce nella teglia coi piedini. Quella che per raffreddarsi viene messa a testa in giù. Sì, insomma, quella che poi la torta raffreddandosi scende da sola.
Non mi è ancora mai successo. Mai, lo giuro.
Le mie chiffon cake non scendono da sole dai piedini, nemmeno dopo dodici ore di trepidante attesa.
Le devo staccare, faticosamente, col coltellino, centimetro per centimetro. Di solito con una litania di imprecazioni, non tutte riproducibili.

A dispetto di queste iniziali difficoltà, la torta è buona veramente! Morbida e fresca al punto giusto, è perfetta per la colazione, o per la merenda. Oggi vi propongo una versione che non è solo senza glutine, ma è anche senza lattosio, nel caso in cui tra i commensali vi siano un po’ di intolleranti. Naturalmente potete realizzarla anche con la farina 00, nelle stesse quantità.

Ingredienti (per una tortiera da 20):
4 uova
65 ml olio di semi
50 ml succo di limone
60 ml acqua
160 gr mix di farine senza glutine nè lattosio (io uso questa di Nutrifree)
40 gr farina di cocco o cocco essiccato
mezza bustina di lievito (sono circa 8 grammi)
4 gr cremor tartaro
160 gr zucchero
scorza di un limone bio

Procedimento:
Iniziate a preparare la chiffon cake al cocco e limone separando gli albumi dai tuorli, e montando i primi a neve ben ferma con il cremor tartaro. Metteteli da parte.

In un’altra terrina mettete tutti gli ingredienti secchi (il mix senza glutine, il cocco (in farina o rapè), lo zucchero e il lievito. Mettete anche un pizzico di sale.

Mescolate e poi introducete i tuorli con tutti gli altri ingredienti liquidi (succo di limone, olio, acqua) e le scorzette grattugiate del limone. Montate leggermente con una frusta (tenete una velocità bassa, non si devono gonfiare, solo amalgamare bene) fino ad avere un composto omogeneo e senza grumi.

A questo punto, con l’aiuto di una spatola o di una leccapentole, iniziate a incorporare gli albumi montati a neve, mescolando sempre dal basso verso l’alto.

Versate l’impasto nella teglia per chiffon cake (ricordate che non va unta!) e mettete a cuocere la chiffon cake cocco e limone nel forno già caldo a 160 gradi per i primi 40 minuti. Per gli ultimi 10 minuti alzate a 175 gradi.

Estraete lo stampo dal forno a fine cottura (magari fate la prova dello stecchino, giusto per non sbagliare) e mettetelo a testa in giù.
Buona fortuna…

No, scherzo, ovviamente spero che si stacchi, altrimenti armatevi di santa pazienza e staccatela con un coltellino affilato.
Potete servirla con una spolverata di zucchero a velo, oppure con una glassa al limone o all’acqua.

Torta marmorizzata vegan senza glutine

Torta marmorizzata vegan senza glutine

La marble cake, ovvero la torta marmorizzata, è una preparazione super classica, il dolce da credenza per eccellenza! L’ho preparata tante volte, e ho ogni volta tentato nuovi esperimenti con i disegni del cioccolato sulla vaniglia (con scarsi risultati, visto che la mia vena artistica è inesistente, così come il mio estro…).
Eppure, per quanto facile sia, la trasformazione della torta marmorizzata classica in una versione vegan e gluten free è stata una sottospecie di inferno in terra.

Quella che vedete nella foto è la terza prova, dove per essere precisi la prima è venuta una suola di scarpe, e la seconda una massa molliccia. Il problema, se così si può chiamare, della trasformazione dei dolci da glutinati a senza glutine sta anche nel bilanciamento tra le farine – che assorbono molta più acqua ed umidità di quelle col glutine – e i fluidi presenti nella ricetta. Così può succedere che il dolce si trasformi in un corpo contundente, oppure vicevers ain un ammasso colloso immangiabile.

Pur non essendo stato semplice il processo per arrivare a qui, questa torta marmorizzata vegan senza glutine è alla fine facile da realizzare. A differenza di altre preparazioni vegan, che richiedono ingredienti esotici e spesso di nicchia (con costi elevatissimi), ho scelto prodotti che ho trovato nel mio supermercato (quello che non ha il cremor tartaro, per inciso!). In più, per renderla accessibile proprio a tutti, ho usato una miscela di farine senza glutine che si può trovare pressochè ovunque.
Non ci credete? Allora preparaimo insieme questa facilissima torta marmorizzata vegan senza glutine.

Ingredienti:
215 gr mix di farina senza glutine (potete usare l’universale o quello specifico per dolci – l’universale verrà solo un po’ più compatto)
160 gr di burro di soia
115 gr zucchero semolato
120 gr latte di mandorle
1 cucchiaino colmo di estratto di vaniglia in bacca (io ho usato quello della Paneangeli)
1 cucchiaio di cacao amaro
10 gr lievito per dolci (ne trovo diversi che sono vegan e senza glutine)
2 gr di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale

Procedimento:
Per prima cosa foderate una teglia da 20 cm di diametro con della carta forno. Questo passaggio è obbligatorio se usate teglie sia per fare dolci con glutine che dolci senza glutinem, così si evita qualsiasi contaminazione accidentale.
Scaldate poi il forno a una temperatura di 175 gradi.

In una ciotola setacciate la farina senza glutine, il lievito, il bicarbonato e il sale, e mettete da parte.
Nella planetaria con la frusta a foglia, o altrimenti con lo sbattitore elettrico a velocità medio bassa, iniziate ad ammorbidire il burro di soia (che poi è quesi una margarina) fino a che non diventa cremoso. Aggiungete poi lo zucchero, e continuare a mescolare fino a che non si sarà completamente incorporato, poi unite anche l’estratto di vaniglia in pasta. Se usate la vanillina, oltre a controllare che sia vegan e gluten free – non tutte lo sono! – invece che in questa fase, setacciatela con i secchi).

Unite poi all’impasto di burro vegano e zucchero i secchi, in tre fasi, alternando farina e latte di mandorla, in modo che il tutto si amalgami alla perfezione, senz al aformazione di grumi.

Prendete poi circa due terzi di impasto e versatelo nella teglia (io preferisco quella col fondo apribile, ma dipende dalle vostre possibilità), e livellate la superficie con il dorso inumidito di un cucchiaio.

Setacciate nel restante terzo dell’impasto il cacao, mescolate bene in modo che tutto si amalgami senza grumi. Poi, con l’aiuto di un cucchiaio, mettete sulla superficie dell’impasto alla vaniglia delle cucchiaiate di impasto al cacao, (ne dovrebbero venire cinque o sei, ma dipende dalle posate che utilizzate).
Con il manico del cucchiaio ho disegnato dei piccoli vortici all’interno dell’impasto al cacao, in modo da amalgamare, ma senza mischiare, i due impasti.

Mettete la torta in forno già caldo per circa 40 minuti.

Una volta raffreddata potete togliere la torta marmorizzata vegan senza glutine dalla teglia e, a vostro gusto, spolverarla con un po’ di zucchero a velo.

Torta vegan e senza glutine alle mandorle e mirtilli

Torta vegan e senza glutine alle mandorle e mirtilli

Anche se la torta alle mandorle e mirtilli sembrerebbe più adatta ad un pigro pomeriggio primaveril-estivo, vi assicuro che è un toccasana in qualsiasi momento dell’anno.
Soffice e gustosa, si prepara davvero in pochissimi minuti, mantiene una morbidezza e un profumo che mettono allegria, e poi i mirtilli succosi e colorati sono un vero spettacolo!

Purtroppo in inverno bisogna accontentarsi: i mirtilli arrivano in buste congelate, se siete stati previdenti durante le stagioni calde e li avete messi in freezer appena acquistati.
Oppure direttamente dall’altra parte del mondo, dove è già estate inoltrata.
Il ché non è un bene, parlando di sostenibilità, perchè fare viaggiare queste primizie fuori stagione tra i continenti certamente non aiuta il pianeta. Però, a volte cedo anche io…

Sperando che invece voi siate stati previdenti e possiate usare i vostri mirtilli locali congelati, vi lascio questa ricetta semplicissima. A differenza di tante ricette che sono sia vegane che senza glutine, non richiede ingredienti strani ed esotici, tipo semi di piante equatoriali sconosciute, alghe polverizzate, farine di graminacee da altri pianeti o che altro.

Solo buone mandorle, buoni mirtilli, un mix di farine gluten free che trovate in qualsiasi supermercato.
Siete pronti a provarla con me?

Ingredienti:
120 gr mix di farina gluten-free (come questo)
145 gr farina di mandorle (o mandorle pelate intere)
6 gr lievito per dolci
6 gr bicarbonato
150 gr zucchero di canna
180 gr latte di mandorla
70 gr olio di cocco (sciolto)
1 cucchiaio di aceto di mele
150 gr mirtilli freschi se possibile
2/3 manciatine di mandorle a lamelle e zucchero a velo per decorare

Procedimento:
Scaldate il forno a 180 gradi.

Foderate con carta forno una teglia a cerniera di 20 cm di diametro (le quantità della ricetta sono per una teglia medio piccola).

Mettete in un mixer le mandorle intere e lo zucchero di canna. Mettete il mixer alla massima velocità per un paio di minuti, fino a che le mandorle non si saranno ridotte a farina. Nel caso in cui abbiate già la farina di mandorle, saltate questo passaggio (però con le mandorle tritate al momento, a mio avviso la ricetta è più buona!).

In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi. Il mix senza glutine, la farina di mandorle, lo zucchero, il bicarbonato, il lievito e mescolate.

Aggiungete poi gli ingredienti liquidi, iniziando dall’olio di cocco (che deve essere sciolto), e poi il latte. Se vedete che l’impasto è ancora un po’ duro (questo dipende dalla farina di mandorle e dalla sua qualità, a volte alcune assorbono molto liquido) aggiungete un po’ di altro latte di mandorla. Il composto deve risultare compatto ma lavorabile.

Infine, aggiungete l’aceto di mele.

Lavate e mondate i mirtilli, asciugateli e cospargeteli di farina senza glutine.
Mettete poi i mirtilli direttamente nell’impasto, mescolando poco e delicatamente per evitare di romperli.

Infine, mettete l’impasto nella teglia, cospargete la superficie con le mandorle a lamelle, e cuocete per circa 45/50 minuti in forno già caldo.

Lasciate intiepidire la torta prima di trasferirla su una gratella ad asciugarsi.

Cospargete di zucchero a velo la vostra torta alle mandorle e mirtilli (se vi va, altrimenti va benissimo anche senza!).

Se vi piacciono i mirtilli e volete un’altra idea gluten free, guardate la ricetta del Plumcake al limone e mirtilli!

Ciambella al cappuccino

Ciambella al cappuccino

Per quanto mi riguarda, il mondo si divide tra quelli che il cappuccino lo bevono al massimo fino alle 11.30 del mattino, e il resto del mondo.
I primi sono prevalentemente italiani, gli altri sono barbari coi calzini corti, che pasteggiano a spaghetti e cappuccino (la sola idea mi mette orrore!).
Lo dice anche Beppe Severgnini, e io non mi metto certo a contraddirlo!
C’è un’indulgenza nel cappuccino che il caffè non ha. L’italiano che sceglie il cappuccino è apparentemente più mite, più disposto a prendere tempo, a non consumare la pausa che si è concessa in pochi minuti.
(Raffaella De Santis, Mammiferi italiani, 2016).

Il tutto per dire che la colazione è doppia se oltre al cappuccino liquido affianchiamo anche un cappuccino solido, sotto forma di ciambella al cappuccino! Prepararla è semplicissimo; e, se non vi dovesse piacere la forma a ciambella, ne esce anche una bella torta liscia ed elegante da 22 cm di diametro, quindi non avete scuse per regalarvi un momento di dolcezza!

Ingredienti:
60 ml latte
60 ml di caffè (io ho usato quello della moka)
40 gr burro
170 gr farina 00
120 gr zucchero
1 bustina lievito vanigliato
3 uova
3 cucchiai di granella di nocciole

Procedimento:
Iniziate a preparare la ciambella al cappuccino montando le uova insieme allo zucchero. Ci vorrà un po’, perché le uova devono essere montate tantissimo, e devono risultare quasi bianche e molto gonfie.

Nel frattempo in un pentolino mettete il latte, il caffè e il burro. Il burro si deve sciogliere e il latte col caffè devono raggiungere il punto prima dell’ebollizione, senza però bollire. Mentre il caffellatte col burro si scalda per bene, iniziate a incorporare alle uova montate la farina setacciata, aiutandovi con una leccapentole. Fate il movimento dal basso verso l’alto, in modo da non smontare le uova.

Unite poi il lievito setacciato, sempre mescolando, e poi il caffellatte con il burro sciolto, sempre mescolando pian piano. Il caffellatte va messo a poco a poco, incorporando bene il precedente prima di versarne altro. In conclusione, unite anche la granella di nocciole (a me piace tantissimo, ma se non vi va o siete intolleranti, o semplicemente non l’avete, potete anche ometterla).

Mettete l’impasto della vostra ciambella al cappuccino in una forma per ciambella (o in una teglia da 22 cm) imburrata e infarinata. Ponete poi la teglia in forno ventilato già riscaldato a 150 gradi per circa 35 minuti.

Ricordatevi di controllare la cottura con uno stecchino!

Lasciate raffreddare la torta prima di toglierla dalla teglia, e poi spolveratela di zucchero a velo, se vi piace. Altrimenti potete gustarla anche così, o coperta con una leggera glassa al caffè.

Io l’ho preparata con due cucchiaini di caffé e tre cucchiai colmi di zucchero a velo. La consistenza la potete scegliere come più vi piace, aggiungendo zucchero a velo o caffè.

Torta alle clementine di Nigella

Torta alle clementine di Nigella

C’è stato un periodo della mia vita in cui facevo esercizio di listening comprehension guardando i programmi di cucina che trasmetteva Sky. Come dire – due piccioni con una fava!
E’ lì che ho conosciuto Jamie Oliver (il cui inglese non è proprio semplicissimo da capire), nonchè la fantastica Nigella, l’unica donna nelle cui vene scorre burro e cioccolato invece che sangue!
Mi è capitato qualche volta di rifare qualche ricetta di Jamie, ma non mi sono mai avventurata con Nigella, perchè usa davvero troppo burro per i miei gusto (e il mio fegato!). Ma poi mi sono imbattuta nella torta alle clementine di Nigella, che è nell’ordine senza farina (quindi senza glutine!), senza burro e senza olio. Ed ha soli quattro ingredienti!
Non potevo non provarla!
Se vi va di leggere l’originale, così fate anche voi esercizio linguistico, la trovate qui, nel sito di Nigella.

Qui sotto vi metto la traduzione di questa torta un po’ spugnosa, bella umida, che fa un po’ il verso al pan d’arancio (la mia versione è qui), visto che dei mandarini si mette tutto. Per questo, procuratevi dei mandarini con la buccia edibile, perchè non butterete nulla del frutto, se non i semini.

La Torta alle clementine di Nigella è così facile che l’ora del té non sarà più la stessa, credetemi!

Ingredienti:
250 gr farina di mandorle
375 gr di mandarini (a me ne sono serviti 4 più o meno)
225 gr zucchero
1 cucchiaino da té di lievito
6 uova

Procedimento:
Lavate bene i mandarini, e metteteli a bollire in una pentola con dell’acqua semplice. Non zuccherata né altro.
Nella sua ricetta Nigella dice di cuocerli per due ore, ma forse aveva comprato delle palline da sparo, perché a me ci sono voluti solo 30 minuti per far sì che si ammorbidissero per bene. La funzione di questo passaggio, oltre a profumare la vostra cucina in maniera celestiale, è quella di ammorbidire i frutti, in modo da poterli frullare tutti interi senza problema.
Quando quindi i mandarini si saranno ammorbiditi, toglieteli dall’acqua, asciugateli, tagliateli a metà ed eliminate i semini.
Successivamente, metteteli in un mixer e riduceteli in crema. Se saranno belli morbidi come dovrebbero, verranno pronti in un paio di minuti.
Lasciateli raffreddare fino a che non saranno almeno diventati tiepidi.
Una volta intiepiditi, mettete in una ciotola o nella planetaria le uova con lo zucchero, e montatele molto bene. Il composto deve diventare chiaro e spumoso.
Dopodiché, senza smontare il composto, unite la farina di mandorle e il lievito e mescolate bene per evitare grumi (va bene anche una leccapentole).
Infine, unite anche la purea di mandarini.

Mettete il composto in una teglia a cerniera da 22 cm di diametro, che avrete in precedenza foderato con carta forno.
Mettete a cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi (modalità statica) e cuocete per circa 45/50 minuti. Non aprite il forno fino almeno a che non saranno trascorsi 20/25 minuti.

La superficie della torta potrebbe scurirsi molto in cottura per via dello zucchero.
se vedete che inizia a diventare un po’ troppo scura, verso metà o tre quarti cottura copritela con dell’alluminio, in modo che finirà di cuocere senza bruciare.

Attendete che la Torta alle clementine di Nigella sia completamente raffreddata prima di estrarla dalla tortiera. Servitela spolverata di zucchero a velo.